Home DestinazioniAsiaThailandia Jim Thompson House: una casa museo in stile tradizionale thai a Bangkok

Jim Thompson House: una casa museo in stile tradizionale thai a Bangkok

L'abitazione tradizionale thailandese in legno di un industriale americano ex spia della CIA a Bangkok

di Paola
7 commenti

La Jim Thompson House è una delle attrazioni turistiche più famose di Bangkok, una casa museo che rappresenta il meglio dell’architettura e dell’arte tradizionale thailandese. Situata nel cuore della città, la casa di Jim Thompson offre l’opportunità di immergerti nell’arte e nella cultura locale, preservata con passione dal suo fondatore, un cittadino americano ex agente della CIA, diventato industriale della seta dopo la seconda guerra mondiale, e scomparso misteriosamente nel nulla nel 1967.

Cosa vedere alla Jim Thompson House

La Jim Thompson House è una casa museo che si distingue per l’architettura tradizionale thailandese rivisitata in chiave moderna. La casa venne fatta costruire da Jim Thompson nel 1958, unendo sei diverse abitazioni tradizionali thailandesi in legno di teak del XIX secolo. Le case originarie provenivano dall’antica capitale Ayutthaya e dalla comunità di Ban Krua a Bangkok. Durante la costruzione venneroperò aggiunte comodità moderne e donate nuove funzioni alle stanze.

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La casa è composta da numerosi elementi architettonici tradizionali, come il tetto spiovente, le pareti a doghe, i portici e i terrazzi. Il materiale principale è il legno di teak, resistente all’acqua e alle intemperie, e ognuno dei sei edifici si affaccia su un grande giardino interno ricco di vegetazione tropicale.

Ti consiglio di visitare la Jim Thompson House perché rappresenta un’esperienza unica per gli appassionati di architettura e design. La bellezza della casa e l’attenzione ai dettagli in ogni ambiente sono una testimonianza del patrimonio culturale e artistico della Thailandia. Per questo motivo la Jim Thompson House è uno dei musei più affascinanti e suggestivi di Bangkok.

Esterno della casa museo Jim Thompson House costruita in legno secondo lo stile tradizionale thailandese
Esterno della casa museo Jim Thompson House costruita in legno secondo lo stile tradizionale thailandese

Arte e design alla Jim Thompson House a Bangkok

Il design della Jim Thompson House è un esempio perfetto di come la tradizione thailandese possa essere reinterpretata in chiave moderna. La casa è un esempio unico di architettura thailandese che incorpora elementi occidentali, come l’uso di finestre in vetro, il pavimento in marmo italiano nel salotto e l’uso di lampade elettriche, come l’imponente lampadario belga con cristalli.

Un altro esempio sono le decorazioni in legno intagliato sulle finestre, tradizionalmente rivolte verso l’esterno. Nella casa di Jim Thompson sono invece girate verso l’interno per poter vedere i decori intagliati. Altre finestre, quelle del salotto, diventarono invece nicchie per ospitare le statue in legno dei quattro spiriti guardiani birmani.

Ogni ambiente della casa presenta una particolare attenzione ai dettagli, con arredi e tessuti selezionati con cura per creare una combinazione equilibrata tra tradizione e contemporaneità. Il risultato è una decorazione degli interni curata e sorprendente, con splendidi quadri e sculture in legno intagliate che rappresentano motivi ornamentali tipici dell’arte thailandese.

Interno della Jim Thompson House
Interno della casa museo di Jim Thompson a Bangkok

L’arte nella casa di Bangkok di Jim Thompson

La casa di Jim Thompson a Bangkok racchiude numerosi esempi di arte e artigianato del sud est asiatico. In particolare, Jim Thompson si appassionò all’arte thailandese, cambogiana, birmana e cinese, nel periodo in cui lanciò la sua attività di commercio della seta.

Puoi notare il gusto sofisticato e la meticolosa attenzione per i dettagli di Jim Thompson nelle collezioni di ceramiche della sala da pranzo, nelle statue, nei quadri e anche negli oggetti più curiosi, come il labirinto per i topi usato dai cinesi come gioco d’azzardo per scommettere quale topo ne sarebbe uscito prima.

Alla sua morte, avvenuta in circostanze misteriose in Malesia, la casa è diventata un’attrazione turistica popolare e un centro culturale in cui vengono organizzate mostre temporanee. Il Jim Thompson Art Center si trova nello stesso complesso del museo Jim Thompson House. L’Art Center organizza mostre, conduce programmi educativi, produce pubblicazioni e collabora con istituzioni culturali locali e internazionali per organizzare mostre temporanee.

Il giardino della Jim Thompson House

Il giardino della Jim Thompson House, progettato dallo stesso Jim Thompson, è una piacevole sorpresa che puoi scoprire durante la visita alla casa museo. Lo spazio è stato progettato per integrarsi perfettamente con la casa ed è una vera e propria oasi di pace e tranquillità in mezzo alla frenesia di Bangkok. Al suo interno ci sono numerose piante tropicali ed è attraversato da un canale che si apre su un laghetto.

Laghetto nel giardino della Jim Thompson House a Bangkok
Laghetto nel giardino della Jim Thompson House a Bangkok

La vita avventurosa di Jim Thompson: da agente della CIA a magnate della seta

Jim Thompson, il proprietario della Jim Thompson House a Bangkok, è stato un uomo con una vita avventurosa e straordinaria. Nato a Greenville, in Delaware, nel 1906, Thompson era il più giovane di cinque figli in una famiglia di produttori di tessuti. Dopo aver studiato a Princeton, si iscrisse alla Scuola di Architettura dell’Università della Pennsylvania, senza però conseguire la laurea.

Successivamente, lavorò come progettista per la Holden McLaughin Associates di New York dal 1931 al 1949. Tuttavia, Thompson rimase sempre affascinato dai tessuti, tanto che iniziò a produrre costumi e tessuti per il Ballet Russe de Monte Carlo nello stesso periodo.

L’arrivo in Thailandia di Jim Thompson

Nel 1941, Jim Thompson si arruolò nella Guardia Nazionale del Delaware, e fu proprio questa scelta a portarlo in Thailandia. Quando gli Stati Uniti entrarono in guerra, entrò a far parte dell’Ufficio dei Servizi Strategici, unità che sarebbe diventata in seguito la CIA.

Dopo un periodo trascorso in nord Africa e in Europa, nel 1945 Jim Thompson venne inviato in Sri Lanka con il compito di preparare l’invasione della Thailandia. Tuttavia giunse in Thailandia un paio d’ore dopo la fine della seconda guerra mondiale, interrompendo così la sua missione prima ancora di iniziarla.

Deciso a rimanere, Jim Thompson iniziò a lavorare alla ristrutturazione dell’Oriental Hotel, l’albergo in cui i militari avevano soggiornato durante il conflitto. Il progetto però fu presto abbandonato a causa dei continui rallentamenti causati dai contrasti tra gli investitori. Jim Thompson decise quindi di dedicarsi al commercio e all’esportazione della seta thailandese, senza immaginare il successo che avrebbe ottenuto.

Jim Thompson ritratto con un tessuto di seta thailandese
Jim Thompson ritratto con un tessuto di seta thailandese

La produzione della seta thailandese

Nel secondo dopoguerra, la produzione della seta in Thailandia era limitata e non esisteva un mercato all’ingrosso. Nel 1947, Jim Thompson intuì le potenzialità commerciali della seta thailandese e avviò la sua prima produzione, in collaborazione con un gruppo di tessitori musulmani della comunità di Ban Krua a Bangkok.

Grazie alle sue esperienze nel commercio dei tessuti nella sua famiglia e a New York, inviò campioni di tessuto alle case di moda di Milano, Londra e Parigi, dando vita alla sua impresa. Durante un viaggio a New York per trovare degli acquirenti, le sete tessute dai tessitori di Ban Krua attirarono l’attenzione di Edna Woolman Chase, l’allora editrice di Vogue Magazine, che ne decretò il successo commerciale.

Nel 1948, nacque ufficialmente la Thai Silk Company Limited, che diventò uno dei maggiori produttori e venditori di seta nel mondo. Tra gli acquirenti di maggior prestigio ci furono produttori di Broadway e la casa reale thailandese. Nel 1950, aprì il suo primo negozio in Surawong Road, continuando la collaborazione con i tessitori locali di Ban Krua.

La fama dei tessuti di Jim Thompson si estese ancora di più dopo l’uscita della produzione di Broadway The King and I, ispirazione del film Anna and the King con Jodie Foster, perché i sontuosi costumi indossati da Irene Sharaff erano realizzati proprio con le sue sete.

Un altro grande momento per le sete thailandesi di Jim Thompson fu nel 1959, quando il re e la regina della Thailandia indossarono vestiti realizzati con le sue sete sui disegni di Pierre Balmain, durante la loro visita negli Stati Uniti. La regina Sirikit rimase poi una cliente fedele e Jim Thomson creò per il suo uso esclusivo una produzione di sete broccate in oro.

La morte misteriosa di Jim Thompson

Jim Thompson scomparve misteriosamente durante una vacanza sugli altopiani di Cameron in Malesia nel 1967. Durante una passeggiata con degli amici, si allontanò e non fece più ritorno. Nonostante un’importante operazione di ricerca che coinvolse 400 uomini, non fu trovato nessun indizio sulla sua scomparsa.

Nel frattempo, la sorella di Jim Thompson fu uccisa in modo violento negli Stati Uniti. Questo avvenimento avviò una serie di congetture e teorie di cospirazione riguardanti il coinvolgimento della CIA o di spie comuniste. Ci sono varie ipotesi sulla scomparsa di Thompson, dal suicidio alla scomparsa volontaria, fino all’attacco di una tigre. Per cercare nuove piste per le indagini vennero interpellati anche 110 medium, ovviamente senza successo.

Per approfondire, il libro di William Warren Jim Thompson: The Unsolved Mystery racconta la vita avventurosa e la scomparsa di Jim Thompson, tutt’ora uno dei misteri più grandi della Thailandia. Io l’ho letto e te lo consiglio perché è molto interessante. La scomparsa di Jim Thompson continua a suscitare ancora oggi curiosità e interesse nel pubblico.

L’eredità di Jim Thompson: l’attività commerciale e la fondazione omonima

L’azienda fondata da Jim Thompson continuò a crescere anche dopo la sua scomparsa, aprendo negozi monomarca in diverse città del mondo e diventando un’importante esportatrice di seta. Le sete di Jim Thompson furono utilizzate in diversi contesti, come i costumi del film Ben Hur, il restauro della stanza Canaletto al castello di Windsor e le decorazioni del London Savoy Hotel.

La sua casa e i suoi beni vennero prima gestiti da un amministratore e poi trasformati nella fondazione James H.W. Thompson Foundation che gestisce il marchio Jim Thompson di musei, centri d’arte, negozi di abbigliamento e arredamento, ristoranti e coltivazioni di seta.

Nel 1980 la Thai Silk Company ha spostato la sua produzione di seta a Pak Thong Chai, un villaggio nel nord-ovest della Thailandia, per espandere gli spazi artigianali e aumentare la produzione di seta su scala industriale. Tutti i passaggi per la creazione dei tessuti, dalla selezione del bozzolo di seta alla tessitura finale, avvengono ancora oggi all’interno di questo complesso di circa cinquanta edifici.

Il cortile interno della Jim Thompson House a Bangkok
Il cortile interno della Jim Thompson House a Bangkok

Informazioni utili per visitare la Jim Thompson House

La Jim Thompson House è uno dei luoghi più affascinanti di Bangkok e merita senz’altro una visita, sia per la splendida architettura che mescola stile orientale e occidentale, sia per la storia avventurosa del suo proprietario. La visita al museo ti permette di entrare in una casa tradizionale thailandese, composta da sei diversi edifici il legno di teak, acquistati e rinnovati con gusto dall’imprenditore americano Jim Thompson negli anni Cinquanta del secolo scorso.

All’esterno puoi girare liberamente nel giardino e scattare foto, mentre all’interno non è permesso fare fotografie (la foto dell’interno proviene dal sito del museo). Su questo il personale è molto attento, probabilmente perché molti oggetti d’arte potrebbero rovinarsi con la luce del flash.

Biglietti di ingresso e visite guidate

Per visitare la Jim Thompson House devi acquistare i biglietti d’ingresso in biglietteria, situata all’ingresso del museo. I biglietti della Jim Thomson House al momento in cui scrivo costano 200 baht, poco più di € 5 al tasso di cambio attuale. L’ingresso è gratuito per bambini sotto i 10 anni accompagnati da un adulto.

Entrambe le volte che sono stata alla Jim Thompson House si poteva visitare l’interno della casa solo con la visita guidata, compresa nel biglietto di ingresso e con partenze a orari fissi. Le visite guidate sono disponibili in inglese o francese e offrono una panoramica approfondita sulla storia della casa e sulla collezione di oggetti d’arte e artigianato.

In alternativa, puoi partecipare a un tour guidato della tour della Jim Thompson House e della comunità di Baan Krua, dove veniva inizialmente tessuta la seta thailandese esportata in tutto il mondo, oppure a un tour della Jim Thomson House e di Suan Pakkard Palace, l’antica dimora del principe Paripatra, oggi un museo che espone oggetti d’antiquariato tailandesi, tra cui ceramiche Ban Chiang di oltre 4000 anni.

Orari di apertura

La Jim Thompson House è aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00, con l’ultima visita guidata in partenza un’ora prima della chiusura. Pur essendo uno dei luoghi turistici più frequentati di Bangkok, non ho mai avuto difficoltà ad acquistare i biglietti tutte le volte che sono tornata, ma mi sono sempre presentata al mattino all’orario di apertura.

Dove si trova la Jim Thompson House

La Jim Thompson House si trova nel quartiere di Pathumwan a Bangkok. Il modo più veloce per arrivarci è la linea ferroviaria sopraelevata BTS Sky Train, scendendo alla fermata National Stadium o Ratchathewi. Ti consiglio di guardare su Google Maps il percorso migliore dal tuo hotel o punto di partenza per scegliere il percorso più veloce con meno cambi.

In alternativa, puoi arrivare alla Jim Thompson House in taxi o tuk tuk, un altro popolare mezzo di trasporto a Bangkok. Considera però che a causa del traffico congestionato della capitale thailandese potresti metterci parecchio tempo per arrivare a destinazione, se parti dall’altra parte della città.

Jim Thompson House
6 Soi Kasemsan 2
Rama 1 Road, Bangkok

Dove dormire a Bangkok

Sono stata a Bangkok più volte e ho provato moltissimi hotel di diverse fasce di prezzo per cui posso consigliarti le strutture migliori in cui ho soggiornato. Partendo dalle strutture più eleganti, l’Amara Bangkok Hotel con la sua piscina a sbalzo e i fantastici ristoranti interni è sicuramente una scelta sicura. Ti consiglio di fare l’upgrade alla camera club per godere anche dell’aperitivo in una terrazza riservata.

Nel quartiere di Chinatown ti suggerisco di soggiornare allo Shanghai Mansion Bangkok, una struttura ispirata alla Shangai degli anni Trenta del secolo scorso. Da provare la cucina del ristorante cinese interno, per me uno dei migliori in assoluto per la varietà e la ricercatezza delle portate.

Riguardo alle sistemazioni più economiche ti sconsiglio di dormire a Khao San Road, molto turistica, ma con un’offerta basata soprattutto su spartani letti in camerata. Se vuoi risparmiare piuttosto scegli un ostello boutique in un edificio storico. Hanno sia stanze singole o famigliari che letti in camerata solo donne.

Personalmente ti raccomando 1905 Heritage Corner o il Vivit Hostel Bangkok, due esempi di casa-bottega in stile coloniale riconvertita in struttura alberghiera, oltre al Mojo Old Town Phranakorn e al Niras Bankoc Hostel, entrambi molto curati negli arredi interni e con servizio ristorante in cui pranzare o fare colazione.

A mio parere, la Jim Thompson House è una tappa imperdibile durante un viaggio a Bangkok. Una visita alla Jim Thompson House è davvero un’esperienza unica, da non perdere per apprezzare l’architettura e il design tradizionale thailandese, ma anche per scoprire la vita di Jim Thompson, un avventuroso imprenditore, ex agente della CIA, che ha saputo riportare in vita l’antica arte della seta thailandese e promuoverla nel mondo.

Scrivimi nei commenti se conoscevi già la Jim Thompson House e se hai apprezzato la visita quanto me che ci sono tornata a ogni passaggio da Bangkok.

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7 commenti

Cristiana Franzini 04/04/2018 - 11:58

Mi fa molto piacere leggere che ti sia piaciuta la casa di Thompson! È stata la cosa che più mi ha colpito quando ho visitato Bangkok!

Rispondi
Paola 04/04/2018 - 20:01

Ci vado ogni volta che torno a Bangkok, è la mia oasi di pace quando voglio scappare dal caos cittadino 😉

Rispondi
ilgustoinviaggio 07/02/2018 - 09:12

La mia prima volta a Bangkok ho soggiornato a due passi da SIam Square e dalla Jim Thompson house, ma non siamo andati… questo giugno recupererò!

Rispondi
Paola 07/02/2018 - 21:52

Quindi il tuo viaggio di giugno è Thailandia + Cambogia? Ottime destinazioni entrambe! Non so se si capisce quanto amo l’Asia dal blog 🙂 Vai assolutamente perché la casa di Jim Thompson merita davvero. Se poi ti avanza un pomeriggio libero ti consiglio anche di provare a visitare la casa di Tiziano Terzani, Bangkok è piena di gemme nascoste, ne scopro una ad ogni visita!

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ilgustoinviaggio 08/02/2018 - 08:17

Ma sai che leggevo in rete che la turtle house la stanno chiudendo o cose simili? Si faremo Thailandia (per la seconda volta) Cambogia e Malesia con bimba piccola al seguito!

Rispondi
Paola 08/02/2018 - 10:55

Turtle House è stata in vendita per parecchio tempo, ora sembra si sia raggiunto un accordo per conservarla e probabilmente la prenderà in gestione la Società Italiana Dante Alighieri per farne un centro culturale. Spero davvero ci riescano perché è una casa tradizionale magnifica immersa in un giardino tropicale!

Rispondi
Paola 08/02/2018 - 10:58

Anche la Malesia è fantastica, io l’ho girata quasi tutta e ovunque ho trovato cibo ottimo e un’accoglienza fantastica. Mi ha solo deluso il Borneo, molto isolato e con poco da vedere a parte le foreste e i centri di protezione degli animali. Per passare da una città all’altra in Borneo ci vogliono ore di pullman oppure devi prendere l’aereo perché i collegamenti stradali non sono molto buoni. Il resto della Malesia invece è un mix perfetto di città e isole fantastiche

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