I lunghi viaggi in treno mi hanno sempre affascinato perché mi ricordano l’esotismo in salsa British di Assassinio sull’Orient Express e lo sguardo privilegiato di Buonanotte signor Lenin possiamo avere solo viaggiando lento lungo i binari.
Non a caso uno dei miei viaggi immaginati e sognati da adolescente era l’Interrail, un lungo viaggio economico in treno attraverso l’Europa. Non l’ho ancora realizzato perché nel frattempo sono nate le compagnie aeree low cost che hanno cambiato completamente il nostro modo di viaggiare, facendoci scoprire anche l’arte di dormire in aeroporto.
Cos’è l’Interrail
L’Interrail nasce nel 1972, un’altra epoca in cui i voli aerei avevano costi proibitivi e i viaggi oltre confine erano imprevedibili e avventurosi. Negli anni sono cambiate le regole di utilizzo e i Paesi aderenti, ma è sempre rimasto un pass valido per viaggiare in treno in Europa.
Oggi l’Interrail permette a tutti i cittadini europei di viaggiare in treno accedendo liberamente, con alcune limitazioni, alle compagnie ferroviarie e di traghetti dei trenta Paesi aderenti. Non ci sono più limiti di età quindi possono saltare da un treno all’altro sia i bambini che gli anziani. Possiamo scegliere tra i biglietti di prima e seconda classe di tipo Interrail Global Pass, che permette di viaggiare in tutti i Paesi aderenti, oppure Interrail One Country, per spostarci in un solo Paese.
Nel corso degli anni l’Interrail si è evoluto adattandosi anche alle famiglie e ai viaggiatori più amanti delle comodità, ma nell’immaginario collettivo resta sempre il viaggio dei ventenni zaino in spalla con chitarra al seguito. Leggere i racconti di chi ha davvero fatto l’Interrail sembra confermarcelo, ma magari è solo perché i ventenni bloggano e scrivono più dei loro fratelli maggiori ormai con famiglia!
Dal Marocco a Capo Nord. L’Europa in treno spendendo poco.
Un libro sull’Interrail che mi ha colpito già dal titolo e che ho acquistato d’impulso è stato Dal Marocco a Capo Nord. L’Europa in treno spendendo poco scritto qualche anno fa dagli amministratori dell’ormai defunto sito Inter-rail.it, Marco Delfiol e Paolo Papotti. Il loro racconto è molto interessante per capire cosa è significato l’Interrail per la generazione precedente alla mia, ma conferma la versione hippie-puzzona di chi cerca un viaggio in treno economico.
Storie di chi l’Interrail l’ha fatto davvero
Il libro Dal Marocco a Capo Nord. L’Europa in treno spendendo poco inizia con l’organizzazione del viaggio e la scelta dei biglietti, e continua con le città da non perdere toccate dalle tratte ferroviarie dei vari Paesi. I consigli e gli itinerari su come organizzare un viaggio in treno spendendo il meno possibile provengono dai due autori Marco e Paolo, e dalla community di interrailers che frequentava il loro sito Inter-rail.it, tutti molto (troppo) spartani.
Per loro dormire per terra nel corridoio del treno, nelle stazioni o per strada sono soluzioni accettabili, e non accennano neanche per sbaglio alla possibilità di viaggiare più comodamente e fermarsi in un hotel carino. Allo stesso modo il cibo degli interrailers non sono mai ostriche e champagne in un bistrot parigino, ma calorie a caso per sopravvivere alla giornata.
Paesi e itinerari dell’Interrail
La seconda parte di Dal Marocco a Capo Nord. L’Europa in treno spendendo poco è divisa in sezioni, una per ogni Paese che aderisce all’Interrail. Ogni capitolo si apre con le esperienze degli autori, continua con una cartina con le principali tratte ferroviarie e le indicazioni di come arrivare nel Paese, quindi descrive le città da non perdere e si chiude con una serie di informazioni utili su clima, dove dormire e prezzi.
Perché leggere Dal Marocco a Capo Nord. L’Europa in treno spendendo poco.
Questo libro sull’Interrail racconta di viaggi in treno in Europa decisamente economici. A differenza dei suoi autori, a me in viaggio piace scoprire luoghi nuovi anche attraverso cene in ristoranti carini e soggiorni in caratteristici boutique hotel/ostelli. Solo l’idea di mangiare scatolette di tonno sotto la torre Eiffel mi fa scomparire tutta la magia del viaggio.
Allo stesso tempo però Dal Marocco a Capo Nord. L’Europa in treno spendendo poco mi ha trasmesso una ventata di aria fresca e idee nuove su come organizzare un viaggio in Europa. Purtroppo tra i vari blog non ho trovato nessun diario di viaggio di un Interrail vissuto in tutta comodità o in famiglia, ma teoricamente è possibile.

Cartine e libri da leggere per prepararci a un viaggio in treno in Inghilterra, magari con l’Interrail
Viaggiare in treno in Europa
Non ho mai fatto un Interrail, e forse proprio per questo le mie esperienze di viaggi in treno in Europa sono decisamente più comode. Nel mio primo viaggio da sola avevo raggiunto Marsiglia da Torino via treno fermandomi qualche giorno a Nizza. Nonostante il treno affollato, gli scioperi sul versante italiano e il caldo estivo ero riuscita a mantenere una parvenza di classe con il mio trolley arancione anziché lo zainone suggerito da Marco e Paolo.
Idem quando per lavoro avevo girato Inghilterra, Francia e Lussemburgo. Il trolley secondo me è perfetto per viaggiare in treno con le ruote che ci sollevano dalla fatica di portare il nostro bagaglio, tanto noi non dormiremo in stazione né in campeggio per risparmiare.
Nella mia esperienza, i treni in Europa sono quasi sempre puliti con coincidenze molto comode. Viaggiare in treno con i nuovi pass Interrail potrebbe quindi essere una buona soluzione per visitare diverse città in un solo viaggio, senza per forza doversi adeguare alla regola del viaggio economico a tutti i costi. Nell’attesa di leggere qualche esperienza di Interrail più comodo, Dal Marocco a Capo Nord. L’Europa in treno spendendo poco per me rimane più come una sorta di parziale ispirazione piuttosto che una guida vera e propria.
Avete mai fatto un Interrail o un viaggio in treno in Europa? Raccontatemi le vostre avventure nei commenti ⬇︎
10 commenti
Ho fatto l’interrail nel lontano 2003, e lo ricordo come un’esperienza pazzesca: di fatto è stato il mio primo viaggio da adulta e da quel momento non mi sono mai fermata.
Ricordo le perplessità miste a paura dei miei genitori all’epoca. Ma sono sempre stata grata a loro perché mi fecero partire
Uuuuu posso intervistarti per il blog? Qui di viaggi in treno se ne parla poco e devo rimediare 🙂
Ma certo! Volentieri!
Ho girato tutti i paesi del Nord Europa in Interrail quando ero ragazzina e mi fa piacere che questa cosa continui. Spingerò mio figlio a fare lo stesso perchè credo sia una delle cose più belle e formative da fare quando si raggiunge l’età giusta per fare viaggi da soli…
Sicuramente da giovani dormire in treno (o in aeroporto) non spaventa per nulla. Spero che anche mio figlio faccia questa esperienza, credo che lasciarli viaggiare all’avventura sia uno dei regali più belli che possiamo fare loro!
L’esperienza dell’Interrail mi manca e mi dispiace molto perché credo si debba provare almeno una volta nella vita. Certo dormire nei corridoi o mangiare scatolette di tonno (per quanto io ami il tonno) non rientrano esattamente nel mio modo di viaggiare, ma volendo il tiro si può leggermente raddrizzare. Credo infatti che risparmiare vada bene anzi benissimo, ma credo anche che un viaggio bisogna viverlo e ogni tanto una bella cena o una dormita in hotel non troppo costoso ci stia bene!
Io più invecchio – ehm maturo! – più apprezzo le comodità. Devo essere sincera, sto viaggiando meno rispetto a qualche anno fa, ma decisamente “meglio”. Come dici tu, la cena in un bel ristorante e una dormita in un hotel comodo sono piccoli “lussi” a cui ora non riesco a rinunciare. E comunque il tonno in scatola è il MALE!
Il viaggio in Interrail era il mio sogno di sedicenne ma era la metà degli anni novanta e i miei genitori non mi diedero il permesso (poi per qualche oscuro motivo mi lasciarono andare a Londra da sola per un mese l’anno successivo). Comunque nonostante l’idea di viaggiare in treno da una parte all’altra dell’Europa, come te il pensiero di mangiare scatolette di tonno mi deprime tantissimo. Non potrei mai rinunciare a un hotel carino e confortevole alla fine della giornata o a un pasto in un locale che mi permetta di conoscere meglio un luogo attraverso il cibo.
Forse avrei dovuto provare a l’Interrail da ragazzina, ora magari sarei più da Orient Express
L’Orient Express è il mio sogno da quando l’ho visto “parcheggiato” a Istanbul! Io poi partirei subito per qualsiasi destinazione con i treni di lusso, ce n’è anche uno che attraversa dei passaggi scozzesi mozzafiato
Sì avevo letto un articolo sul treno scozzese: un sogno