Il Lago Maggiore è una destinazione molto apprezzata come gita fuori porta per chi vive nel nord Italia. Le sue rive offrono paesaggi da sogno e graziose città da scoprire. Se stai pensando a questa meta per uno dei prossimi fine settimana ti suggerisco di seguire i consigli delle Travel Blogger Italiane che ho raccolto per te. Sono tutte idee per riscoprire questa gemma del turismo di prossimità con e senza bambini.
Indice dei contenuti
La splendida Laveno sul Lago Maggiore
Luogo del ♥︎ di Chloe, autrice di Pure Joy
La cittadina di Laveno è una delle maggiori attrazioni del Lago Maggiore, situata in un punto con un’ampia insenatura naturale e sovrastata dal Monte Sasso del Ferro. In epoca medievale era abitata dai pescatori e in seguito il suo territorio fu legato al nome di importanti famiglie quali i Visconti, i Borromeo, i conti Guilizzoni, i Tinelli e i Sessa de Ceresolo.
Il lungolago non ha certo bisogno di presentazioni: qui puoi ancora ammirare le casette color pastello dei pescatori con un viale alberato a fare da cornice. Addentrati nei vicoli storici, in quella chiamata anticamente Contrada del Mal Cantone o semplicemente del Cantone in via Marsala dove in una casa d’epoca si vede ancora indicato sulla porta l’anno 1739.
Consiglio una visita anche a Villa De Angeli Frua, risalente al 1700 con un bel parco che affaccia sul lago. Oggi è sede della biblioteca comunale ed è il posto giusto per informarsi sugli eventi culturali della zona.
Dalle vie che salgono in collina si raggiunge la Balconata Monteggia, uno dei tanti punti panoramici della città, e si diramano anche i sentieri per vari percorsi di trekking. L’antica Mulattiera Laveno-Casere parte da via Caprera e da Casere prosegue poi fino al Monte Sasso del Ferro, dove puoi godere della splendida vista e del ristoro. Altri sentieri sono quelli per raggiungere i Pizzoni di Laveno, la Torbiera di Cerro, il Sentiero di Cujaga con i massi erratici, o ancora il Sentiero di Costaccia. La cartina e le informazioni sono disponibili presso l’ufficio IAT in Piazza Italia, 2.
Spostandoti nei dintorni non può mancare la visita al MIDeC, il Museo Internazionale del Design Ceramico a Cerro di Laveno, la cui storia è strettamente legata a quella del territorio, dove le più pregiate ceramiche italiane hanno avuto origine.
Per chi ama l’adrenalina, dal Monte Sasso del Ferro è possibile provare l’esperienza del volo in parapendio con WeFlyLaveno o in deltaplano con il DeltaClubLaveno. Gli amanti del buon cibo potranno concedersi una cena stellata al ristorante Il Porticciolo che saprà soddisfare i palati più esigenti, mentre per un’ottima cucina tipica ti consiglio Locanda Calianna.
Comodamente raggiungibile in auto o in treno, sia da Milano sia dalla Svizzera, Laveno è anche un punto centrale per lo scalo dei battelli che collegano le principali attrazioni del lago come Intra-Verbania, Stresa, le isole Borromee, Angera, Arona, Locarno.
Guarda tutte le attività che puoi fare sul Lago Maggiore
Lago Maggiore, una giornata al parco di Villa Pallavicino con bambini
Luogo del ♥︎ di Maria, autrice di Around me
Il parco di Villa Pallavicino si trova a Stresa , l’elegante cittadina sul Lago Maggiore e punto di partenza per visitare le Isole Borromee, tanto rinomate. Questo parco merita una visita soprattutto se hai bambini e se vuoi passare una giornata all’insegna del relax, tra la rigogliosa vegetazione e alcuni simpatici animali.
Il parco dista poco, circa un chilometro, da Stresa e anche se è abbastanza vicino, conviene andare in auto visto che c’è anche un comodo parcheggio gratuito di fronte all’ingresso, dove si trova anche la biglietteria che vi darà una guida per orientarvi all’interno del parco.
Se hai bambini ti consiglio di portare il passeggino perché il parco si estende su una dolce collina e quindi se vuoi passare una giornata a Villa Pallavicino per rilassarti, sarà molto utile all’occorrenza e nei momenti di stanchezza.
Il parco è suddiviso in due aree principali: il giardino zoologico e il giardino botanico, si può iniziare da una qualsiasi parte indifferentemente. Secondo la mia esperienza, è preferibile visitare prima il giardino zoologico e poi proseguire verso il giardino botanico perché sul percorso si trovano anche le aree picnic, un ristorante, una caffetteria e i servizi igienici.
Nel parco zoologico ci sono molti animali liberi che si possono avvicinare senza pericolo, come le caprette tibetane e i lama, altri che scorrazzano liberi nel parco, come i daini bianchi e pomellati e i cervi, ma restano però ben distanti. Nelle gabbie invece si possono vedere animali come l’orsetto lavatore e la lepre della Patagonia.
Il giardino botanico è un’esplosione di piante e fiori: magnolie profumate, ortensie giganti, roseti colorati, mentre lungo i viali si trovano sequoie secolari, castagni , faggi rossi, aceri. Non perderti una sosta alla caffetteria perché potresti ritrovarti a conversare con un fagiano argentato mentre gusti un dolce della casa. Il laghetto accanto, ricco di vegetazione cigni bianchi e neri, rende l’ambiente molto romantico. Insomma, una giornata al parco di Villa Pallavicino è davvero un’immersione nella natura e ti assicuro che è difficile andare via.
Info utile: il parco è aperto da marzo ad ottobre e costo biglietto 11 euro.
Uno sguardo naturalistico su Parco e Villa Pallavicino
Luogo del ♥︎ di Eliana, autrice di Donna Vagabonda
Il Lago Maggiore regala scorci suggestivi e luoghi di indubbia bellezza. Da entrambe le sponde, la lombarda e la piemontese, si osservano panorami eccezionali. Questo fa sì che le mete da visitare siano davvero tante per chi è appassionato di natura, storia, cultura. Con questo mio contributo vorrei parlarti di Parco e Villa Pallavicino, situati a Stresa, in Piemonte.
Parco e Villa Pallavicino fanno parte di un unico complesso da visitare simultaneamente. Uscendo leggermente dal centro storico, lasciandoti Stresa alle spalle e proseguendo verso sud troverai le indicazioni e un comodo parcheggio gratuito. Varcata la cancellata scoprirai un luogo magico che mi ha ricordato la bellezza di Villa Carlotta, sul lago di Como.
La visita inizia con una passeggiata tra gli alberi imponenti di questo grande parco. Sì, perché in realtà ci troviamo all’interno di quello che era il parco privato di Villa Pallavicino, costruita come residenza privata di Ruggero Borghi, statista e letterario, passata poi tra i beni della famiglia Pallavicino (di cui porta ancora il nome).
Nel 1956 i discendenti di questa famiglia decisero di trasformare il grande parco in un vero e proprio museo faunistico all’aperto. Ciò che rimane di questo museo si può ben vedere oggi, per la gioia di grandi e piccini. La seconda tappa della visita è infatti la parte riservata agli animali dove i visitatori possono entrare in contatto con alcuni di loro, valicando un piccolo cancello.
Daini, alpaca, caprette: questi sono solo alcuni degli animali che troverai a Villa Pallavicino e che si concederanno a numerose foto. Attenzione però, non dovrai nutrirli né disturbarli: gli animali hanno difatti i loro ritmi e le loro abitudini e imporre le nostre è assolutamente sbagliato. Per chi viaggia con i bambini questa meta è davvero l’ideale perché mescola sapientemente la tranquillità del percorso con l’allegria della zona dedicata alla fauna: un mix davvero perfetto!
Proseguendo con la visita si supera il bosco e si giunge della parte più aperta: qui si incontra un giardino all’italiana e un’area ristoro. Il giardino all’italiana, con siepi, fontane, statue di putti e fiori è una delizia per gli occhi: questo è un luogo magnifico dove poter ricaricare le batterie e per staccare dalla routine. Se poi la fame ti rapisce, ti puoi fermare per un break o uno spuntino presso l’area ristoro che offre panini e merende per tutti i gusti.
Visitato il grande parco potrai dirigerti verso la villa: purtroppo non è visitabile al suo interno, ma il suo fascino ti catturerà anche solo osservandola dall’esterno. Da gennaio 2021 l’intera proprietà è stata acquistata dalla famiglia Borromeo. Grandi progetti di ristrutturazione si stagliano all’orizzonte, soprattutto per questo immobile. Speriamo dunque che anche la villa diventi presto visitabile come i molti altri beni dei Borromeo!
Villa e Parco Pallavicino sono luoghi davvero magnifici, perfetti per una visita in solitaria ma anche in compagnia, adatti a grandi e a piccini. Non ti resta che dirigerti a Stresa per scoprire la bellezza di queste vere e proprie opere d’arte!
Arona: una passeggiata sul Lago Maggiore
Luogo del ♥︎ di Barbara, autrice di Wanderlust in travel
Il Lago Maggiore è una meta turistica molto ricercata per il suo clima, le sue rinomate località, le sue montagne e le sue numerose attrazioni, sia dal punto di vista artistico e culturale, che per i suoi paesaggi. È una bellissima zona situata nel Nord Italia, contraddistinta da svariate ville di lusso e panorami mozzafiato, ma anche giardini esotici che contengono piante rare che qui possono vivere grazie al clima mite e temperato.
Sulla sponda occidentale del Lago Maggiore si trova Arona, un paesino molto pittoresco in provincia di Novara, affacciato sulle acque del Verbano, piccolo borgo e città natale di San Carlo Borromeo. Arona è inserita in un contesto territoriale e paesaggistico ricco di risorse naturali e culturali di grande pregio che la rendono una meta di viaggio davvero incantevole. Si dice che il nome della città potrebbe derivare da radici celtiche art (monte) e on (acqua), significando appunto “monte sull’acqua”.
In effetti, appena arrivati la prima cosa che salta allo sguardo è questa elegante passeggiata sul lungolago che attraversa tutta la città. Il percorso è estremamente curato e si notano piante lussureggianti, panchine e piccoli ponti, molto romantici. Qui danno bella mostra due statue: una di un aiutante marinaio seduto su una barca rovesciata e l’altra di una Madonna rivolta verso le acque, in perpetua veglia sui naviganti.
Merita anche una visita il centro storico, con via Cavour ricca di bei negozi, la Collegiata di Santa Maria Nascente e la Chiesa dei Santi Martiri (o San Graziano), dove sono custodite le spoglie dei patroni di Arona. Tuttavia, l’attrazione principale della città è indubbiamente il colosso di San Carlo Borromeo, per gli amici Sancarlone (o per gli aronesi el Sancarlùn), che si trova al Sacro Monte, a soli due chilometri dal centro.
La statua di San Carlo Borromeo e il Sacro Monte
Si tratta di una statua in bronzo e rame alta 35 metri (23,5 di statua e 11,5 di base), costruita tra il 1624 e il 1698, in onore a San Carlo Borromeo, originario di Arona. Nonostante le notevoli dimensioni, non è visibile dalla città perché coperta dalla rocca, ma è facilmente raggiungibile a piedi in venti/trenta minuti di passeggiata.
Per chi ha bambini o fa fatica a camminare, il consiglio è di prendere il trenino turistico, attivo durante i weekend da maggio a settembre, che vi porterà fino a lassù. È possibile (e lo consiglio) salire fino in cima alla statua del Sancarlone, così da affacciarsi dalle aperture in corrispondenza degli occhi, narici e orecchie per ammirare il panorama circostante. Non serve dire che la vista sul Lago Maggiore dall’alto è uno spettacolo da non perdere!
La Rocca di Angera sul Lago Maggiore
Luogo del ♥︎ di Virginia, autrice di Travel Gudu
Appollaiata su uno sperone roccioso sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, la Rocca di Angera è una antica fortezza che, grazie alla sua posizione strategica, ebbe un ruolo commerciale strategico. Dall’alto della Rocca, il panorama abbraccia il tratto meridionale del lago.
La Rocca, dall’esterno, è un castello massiccio e possente, lineare e piuttosto semplice, anche se è il risultato di momenti costruttivi successivi La “prima pietra” fu posta nell’XI secolo, i lavori continuarono per sei secoli con la costruzione di cinque corpi differenti: l’Ala Scaligera, l’Ala Viscontea, la Torre di Giovanni Visconti, l’Ala dei Borromeo.
Il risultato è incredibilmente armonico. Gli esterni così austeri farebbero forse immaginare interni altrettanto spogli ed austeri: nient’affatto invece! All’interno la Rocca è un castello accogliente, con sale riccamente affrescate. La Sala più bella, secondo noi, è la Sala di Giustizia. I soffitti e le pareti furono affrescati in colori caldi, dominati dall’arancione e dal rosso, da un maestro anonimo nel XIII secolo.
Un’altra chicca inaspettata della Rocca è il fatto che ospiti, all’interno delle sue mura, un piccolo splendido giardino colmo di fiori e piante. Il giardino che ora sorge ai piedi della Rocca nacque soltanto nel 2008. Fu però ricreato a immagine e somiglianza degli antichi giardini medievali, grazie allo studio di antichi documenti.
Non si fatica ad immaginare qualche donzella della famiglia Borromeo a passeggiare all’ombra del pergolato, per poi sedersi nel roseto a leggere un libercolo di poesie. E così anche i visitatori non possono non sedersi ed odorare i fiori mentre il sole si specchia sulle acque del Lago Maggiore.
Dalla fine degli Anni Ottanta all’interno della Rocca è ospitato il Museo della Bambola e del Giocattolo. La mostra comprende una sezione dedicata a bambole antiche provenienti da tutoli mondo ed un’altra invece è dedicata agli automi.
Il punto migliore da cui ammirare la Rocca è dalla riva di fronte, dalla cittadina di Arona che si trova proprio in faccia ad Angera.
Qual è il tuo luogo preferito sulle rive del Lago Maggiore? Scrivimelo nei commenti!
6 commenti
Grazie Paola per averci ospitato sul tuo blog! La salita sul “San Carlone” ci manca, chissà che non sia una valida scusa per tornare ancora una volta sulle meravigliose sponde del Lago Maggiore…
Io ci ero andata parecchi anni fa e l’idea di tornarci con mio figlio mi diverte molto, ma il Lago Maggiore merita tutto!
Tutti posti che meritano decisamente una visita! Brave le mie colleghe ad aver descritto in maniera così eccezionale le meraviglie del Lago Maggiore
Grazie a te per aver raccontato cosa ami di più di questa zona 🙂
Bellissimo post! E bellissimi i luoghi che avete raccontato! Sono stata sul Lago Maggiore proprio nel weekend visitando le Isole Borromee e il Parco Pallavicino. È stata la mia seconda volta in visita al Lago e sono rimasta affascinata come la prima! È magnifico!
I consigli delle Travel Blogger Italiane sono sempre top perché derivano da viaggi e luoghi vissuti in prima persona ♥︎ Per me una garanzia!