Durante il mio viaggio in Thailandia, sono rimasta molto delusa dalla zona di Kata Beach, sull’isola di Phuket. Basandomi sulla guida e sulle recensioni lette online, mi immaginavo un’area naturale ancora incontaminata, ma una volta arrivata, mi sono resa conto che Kata Beach, e in generale tutte le località balneari sull’isola di Phuket, sono decisamente troppo turistiche. Tuttavia, se ami trascorrere le giornate in spiaggia e la vita notturna, Kata Beach potrebbe piacerti. Alla fine, la scelta dipende dai gusti personali, e in questo articolo ti racconto la mia esperienza.
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Phuket: una destinazione per chi ama la vita da spiaggia
Durante un viaggio da sola in Thailandia, avevo deciso di visitare Phuket perché è l’isola thailandese più facilmente raggiungibile dalla terraferma, con voli giornalieri a prezzi convenienti da Bangkok, Chiang Mai, Chiang Rai e destinazioni internazionali come Singapore, Kuala Lumpur e Siem Reap. Insomma, potevo organizzare tutto last minute e funzionava perfettamente per la mia idea di fare un viaggio tranquillo senza programmare troppo.
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Le spiagge di Phuket, che avevo visto su foto e recensioni online, sembravano imperdibili. Scegliere tra Patong, Kata, Karon, Kamala, Bang Tao, Surin, Nai Harn, Kata Noi e Mai Khao, era difficilissimo perché si presentavano tutte con il mare azzurro, la sabbia fine e un sole splendente. Tuttavia ho imparato a non fidarmi ciecamente delle guide e delle recensioni scritte da altri viaggiatori, poiché i loro gusti possono essere diversi dai miei.
Innanzitutto avevo scelto Kata Beach con l’idea di trovare una destinazione piacevole in cui nuotare e fare snorkeling, ma ho scoperto solo sul posto che non è possibile praticare questa attività a Phuket, a meno di non partecipare a una gita organizzata verso isole più piccole. Quello per cui le località balneari di Phuket sono famose, e apprezzate dai loro estimatori, sono gli sport acquatici come windsurf e la vita da spiaggia intesa come prendere il sole sui lettini, oltre che per la vita notturna, tutte cose che a me interessavano poco in quel momento.
Kata Beach: da villaggio di pescatori a meta turistica
La destinazione di Kata Beach è una delle località turistiche più popolari dell’isola di Phuket, in Thailandia. Ma non sempre è stata così: un tempo, Kata era solo un piccolo villaggio di pescatori. Negli anni Ottanta, quando il turismo cominciò a svilupparsi sull’isola di Phuket, molti visitatori iniziarono a scoprire la bellezza naturale di Kata Beach.
La spiaggia di sabbia bianca e le acque cristalline divennero presto una destinazione preferita per coloro che cercavano un posto tranquillo dove rilassarsi e godersi il sole. Tuttavia, con il passare degli anni, Kata Beach è cresciuta in popolarità e diventata una meta turistica a tutti gli effetti.
Oggi, la spiaggia è circondata da hotel, ristoranti, negozi e locali notturni, il che la rende una delle destinazioni più vivaci e animate dell’isola, non sempre in senso positivo. Purtroppo, a causa del crescente e importante afflusso di turisti, Kata Beach non è riuscita a mantenere il suo fascino originario, quindi oggi è molto difficile, se non impossibile, trovare traccia del vecchio villaggio di pescatori.
Visitare Kata Beach in viaggio in Thailandia: SI o NO
Per come l’ho vissuta, l’area di Kata Beach è un luogo in cui si risucchia il denaro dei turisti nei modi peggiori possibili. L’unico aspetto positivo è stata la spiaggia di Kata Beach che era esattamente come nelle foto, lunga e sabbiosa, con il mare pulito.
Tutto a Kata Beach è progettato per attirare i turisti e farli rimanere. Non c’è nulla di autentico thailandese, persino i ristoranti più piccoli servono pizza o cucina continentale. Persino il mercato notturno è diventato un’attrazione per turisti, con in vendita souvenir di cattivo gusto come saponette a forma di pene.
Spostarti da Kata Beach è impossibile perché non ci sono mezzi pubblici. A Phuket, puoi spostarti solo affittando un motorino o prendendo un taxi o un tuk tuk. I tassisti non usano il tassametro e offrono tariffe europee difficili da negoziare. Affittare un motorino è meno costoso, ma anche rischioso a causa del traffico caotico e imprevedibile. Inoltre, per essere in regola, dovresti avere la patente internazionale, cosa che non viene mai detta nelle agenzie di noleggio.
A causa delle difficoltà di spostamento, ho dovuto adattarmi a mangiare nella zona intorno al mio ostello e, salvo un paio di ristoranti con menu a prezzi europei, è stato il peggior cibo mai mangiato in Thailandia. Per non parlare dello street food del mercato notturno, probabilmente non fresco, che mi ha causato l’unico episodio di dissenteria del viaggio.
Tra tutto però, le cose più incredibilmente fastidiose del mio soggiorno a Kata Beach sono stati i butta dentro dei locali e l’incubo delle escursioni organizzate.
I butta dentro dei locali
Un incubo molto frequente nell’area di Kata Beach sono i cosiddetti butta dentro. Ogni ristorante ha del personale il cui unico compito è di consegnarti il menu mentre passeggi per strada per invitarti a entrare. Non puoi evitare i butta dentro perché sono in ogni via di Kata Beach, anche nelle strade più lontane dalla spiaggia, e l’unico modo per sfuggire alla loro insistenza è ripetere costantemente “No, thanks” a ogni metro.
Anche dopo cena, è impossibile passeggiare in pace perché i locali notturni alzano la musica a volumi insopportabili. La sera i butta dentro dei ristoranti vengono però sostituiti da ragazze messe al solo scopo di attirare turisti maschi per invogliarli a bere e spendere soldi.
Le ragazze che lavorano per i locali notturni sono facilmente riconoscibili perché indossano magliette sponsorizzate da birre e altre bevande alcoliche. Il turismo alcolico, quando ho visitato Kata Beach prima della pandemia, era principalmente russo ed est europeo. Per questo motivo la maggior parte dei bar offriva il menu in inglese e russo.
Le escursioni di massa
Un altro incubo di Kata Beach, a cui ho deciso di non prendere parte, sono le gite organizzate per i turisti. Il sud della Thailandia è famoso per essere stato il set dei film di James Bond e di The Beach con Leonardo Di Caprio. Le isole nei dintorni di Phuket hanno davvero dei paesaggi mozzafiato, ma il problema è l’organizzazione turistica di massa che non ha nessun rispetto né per i viaggiatori né per l’ambiente.
I volantini delle gite sono tutti identici, con l’unica differenza del prezzo e del nome dell’organizzatore, e già questo non mi ispirava per niente. Non fraintendermi, non mi aspetto sempre l’escursione esclusiva su misura, ma neanche il tour di massa in cui trenta persone vengono prelevata dal proprio hotel e portate nel giro di una giornata a vedere 10 spiagge diverse in cui si fermato giusto il tempo per una foto e una nuotata.
A livello ambientale, l’impatto di queste escursioni è molto pesante, tanto che alcune isole hanno limitato gli sbarchi, e onestamente venire sballottata tutto il giorno tra barca e minibus non sembra neanche particolarmente divertente.
Consigli per visitare Kata Beach evitando le trappole per turisti
Dopo aver visitato Kata Beach, ho capito che non posso affidarmi solamente alle guide turistiche e a un paio di recensioni quando organizzo un viaggio. Dovrei invece pianificare con maggior dettaglio le tappe dei miei spostamenti, oppure evitare di prenotare un hotel per una settimana. Se la mia prenotazione fosse stata rimborsabile, sarei ripartita immediatamente da Phuket o mi sarei spostata a Phuket Town, che sembra più autentica rispetto a Kata Beach.
Una nota positiva di Kata Beach è stata il Fin Hostel, dove ho alloggiato. Purtroppo, l’ostello ha chiuso durante la pandemia di Covid e non aver riaperto al momento in cui scrivo. Se dovessi tornare a Phuket, cercherei il contatto con qualche expat prima di partire per avere informazioni precise sui luoghi da evitare. Purtroppo, quando si è in viaggio, c’è sempre il rischio che le destinazioni su cui abbiamo enormi aspettative siano molto meno interessanti di come le descrive la Lonely Planet, sempre troppo entusiasta di tutto.
In linea generale, per non incorrere nelle classiche trappole per turisti a Kata Beach, ti suggerisco di evitare i ristoranti e i negozi situati direttamente sulla spiaggia, poiché tendono ad avere prezzi maggiorati. Inoltre, prova sempre a negoziare il prezzo per i tuk tuk o i taxi, e considerare l’idea di noleggiare una moto per esplorare la zona in modo indipendente.
Infine, è consigliabile visitare Kata Beach in bassa stagione per evitare il sovraffollamento e un certo tipo di turismo cafone molto spiacevole. Personalmente, Kata Beach non ha incontrato il mio gusto per il turismo autentico e culturale, ma può essere una buona destinazione per gli appassionati di mare e vita notturna.
Scrivimi nei commenti se hai avuto le mie stesse impressioni su Kata Beach oppure se, al contrario, a te questa destinazione è piaciuta.
42 commenti
Buonasera avevo intenzione di farmi una vacanza di 15 giorni in Thailandia siamo io mio marito è 3 bambini con i ragazzi volevamo fare mare e divertimento in quale posto mi consigliate di andare grazie
Ciao Daniela, non sono un agente di viaggio quindi non posso darti consigli sulle destinazioni, devi decidere tu 🙂 Se cerchi mare e divertimento però ti conviene scegliere un villaggio turistico rispetto a un viaggio fai da te in un contesto culturale totalmente differente
Ciao purtroppo quando non si hanno informazioni dirette di un luogo…..spesso si rimane delusi (location hotel sbagliata,esigenze diverse da quello che si trova)queste succede in vari posti nel mondo……a me è successa la stessa cosa capitata a te a Bali.
Sono d’accordo sul fatto di chiedere consigli ad un’expat…..in tutti i modi sull’isola di Phuket esiste un servizio di bus locali che collega Phuket Town a tutte le spiaggie e quindi anche a Kata e ti saresti potuta spostare fino a Rawaii….verso sud oppure tranquillamente fino a Phuket town.
Grazie per questa info sui bus locali! Sicuramente la prossima volta farò base a Phuket Town. Da quanto ho capito leggendo online al momento non è ancora tornato il turismo cafone al suo meglio come prima della pandemia quindi ci sarà modo di godere della Thailandia più bella
Io l’ho fatta la gita pacco alle phi phi Islands. È stato forse il momento più basso della mia vita da viaggiatrice. Ho pure rischiato il divorzio dopo che mio marito ha iniziato a vomitare sulla speed boat…. Un incubo. Per fortuna ci siamo stati solo 3gg.
Ahahahah il marito che vomita non dev’essere stato piacevole da sopportare! Ora, dopo la pandemia, spero solo che Kata Beach si riprenda, ma perda la sua vocazione tamarra e torni ad essere una piacevole località di mare. Non sono molto ottimista a dire il vero perché la Thailandia ha proprio questo stile su molte destinazioni, ma non è detto…
Cari turisti” scontenti” ,guardate che a trasformare Phuket in un luogo caotico e mangia- soldi ,siamo stati NOI turisti occidentali,con i nostri modi beceri ,boriosi e da coatti.Prima di prendercela con i locali,vediamo di guardare in casa propria,se proprio non amate Phuket,potete sempre andarvene in Costa Smeralda,Forte dei Marmi etc. etc.,vi assy che non sentiremo la vostra mancanza.
Tu stesso sei un turista occidentale 😉 Le generalizzazioni non sono mai costruttive
Ciao Paola, ho scoperto il tuo blog per caso e l’ho trovato subito molto interessante. Poiché mio padre ha vissuto per quasi trent’anni a Phuket, ho avuto ampiamente modo di frequentare l’isola, le sue spiagge e la sua gente e di osservarne le tante trasformazioni, purtroppo non sempre positive, avvenute nel corso del tempo. Ora che mio padre se n’è andato per sempre scegliendo di morire proprio là, di Phuket conservo ricordi intensi e contrastanti. Ti invito, sempre che ti faccia piacere, a leggere l’articolo che ho dedicato a quell’isola qualche anno fa. E sempre se ti va, fammi sapere cosa ne pensi http://ilariabattaini.it/2016/06/17/isola-di-phuket-un-po-paradiso-e-un-po-inferno/
Ciao Ilaria, mi è piaciuto moltissimo leggere il tuo articolo, hai descritto alla perfezione i contrasti della Thailandia. La tua esperienza legata ad avere una famiglia allargata thai deve essere stata davvero intensa e immersiva, in una cultura tanto diversa dalla nostra. Sei ancora tornata a Phuket?
Non negli ultimi due anni, ma ci tornerò senz’altro a breve, mio padre è mancato e voglio assolutamente visitare la famiglia che lo ha amato per tanti anni e accudito nei giorni più difficili. Non sarà facile per me, ma sento che devo farlo
Quando viaggiate non portatevi il vostro mondo perchè sarete sempre quelli che avranno da dire dove andate prendete il meglio che c’ é e il brutto siete voi che lo dovete trasformare in bello sempre a lamentarsi nessuno ti obbliga in nessun posto a fare qualcosa se per spostarvi volte la metro di milano i bus di bologna i traghetti di genova per manhiare la pizzeria sotto casa statevene a casa bostra
Mi sembra che dell’intera Thailandia ci possa stare non apprezzare una sola destinazione, no? 😉
Mi fanno sorridere alcuni dei commenti più recenti perché quando diciamo con sincerità che un posto non ci è piaciuto, ci sarà sempre qualcuno a dirci che ci sbagliamo. Possibile che certa gente non riesca a rendersi conto che quello che magari piace a te possa non piacere a me o viceversa? A me per esempio non è piaciuta per niente Puebla in Messico: chiunque ci sia stato la adora, ma io l’ho quasi odiata per tutta una serie di motivi.
In ogni caso, nemmeno io mi fido più delle guide, in particolare da quando in Florida mi sono fidata di un consiglio e mi sono ritrovata in un posto talmente finto che più finto non si può…
Ahahah vero, sembra che prendano sul personali le mie opinioni! Eppure i blog sono utili proprio perché se troviamo un blogger affine al nostro modo di viaggiare possiamo fidarci delle sue opinioni mentre diventa più difficile capire cosa piace a chi scrive una guida turistica!
Mai lette tante inesattezze quanto in questo racconto. Secondo me hai sbagliato spiaggia…e te lo dice uno che la Thailandia l’ha vista in lungo e in largo…o forse abbiamo modi diversi di viaggiare.
Direi proprio che abbiamo modi diversi di viaggiare visto che Kata Beach è esattamente come la descrivo 😉 Forse sarai stato a Phuket town!
Ciao, non sono assolutamente d’accordo con il tuo post. Sono stato 4 giorni a Bangkok, pernottando a Khao San Road, dove chiunque, dal negozio di vestiti su misura a quelli di massaggi, non perdono tempo nel raccattare gente lungo la strada. A Phuket questa situazione non c’è o è assolutamente più moderata, a meno che non vada a Patong. Il clima sull’isola è molto disteso, sulle spiagge sono presenti attività di vario tipo. Come trasporto pubblico è vero, ma ci sono taxi e grab, o si può affittare uno scooter, in qualche modo ci si aggiusta.
Ciao Emil grazie per la tua opinione!
Concordo con te che Khao San Road sia un incubo. Avevo prenotato una “convenientissima” stanza in un “caratteristico” ostello e sono finita in uno sgabuzzino senza finestre in un ostello rumoroso pieno di ubriaconi. Inutile dire che dopo aver inviato le foto al sito internet con cui avevo prenotato ho ricevuto subito scuse e rimborso!
Riguardo Phuket ho capito che molte altre zone sono meno “cafone” rispetto a Kata Beach. Patong non l’ho visitata, ma Kata Beach sfortunatamente è davvero piena di buttadentro e autisti di tuk tuk pronti a fregarti. I ristoranti sono parecchio cari e non sempre si mangia bene. Sicuramente nel mio prossimo viaggio in Thailandia se tornerò a Phuket sceglierò un posto più tranquillo e meno commerciale!
Mi dispiace, non saprei come hai trovato tutto questa negatività!
Sono una donna di 42 anni, da 12 anni che ogni anno 3-4 settimane vado a Phuket o altre isole in zona. e non mi sono trovata in tuo situazione.
uno di motivi che viaggio in Thailandia, e’ sicurezza che una donna single ha, contrario sud o centro america.
Ho fatto Area-Manager per 15 anni, Africa e Middle-east. mio rifugio quando ero sovra stressata sempre stata questa Isola che per te sembra cosi orribile.
Thailandia e’ un posto particolare. Io non sono per Bangkok, shopping o vita notturna di Bangkok..non mi interessano… dovresti sapere cosa cerchi!…chi vuole pace, dovrebbe scegliere spiaggia più lontano come Surin Beach a Phuket,…o andare sulle isole piccole… a Phuket, Phi Phi,…. hai possibilità di combinare. puoi andare a Bangla road, o passare una serata calma a Kamala o Surin…
Puoi trovare spiagge bellissima con sabbia bianca, acqua calda o tiepida…
A me piace semplicità che ce’ li…vado 4 settimane con bagaglio a mano, spengo cellulare… mi bastano un paio di pantaloncini, t-shirt e fradito..vado in giro con motorino pagando 100 Baht …mangio sano, frutta fresca, cibo buono,…faccio massaggio a 300 baht ( 7 euro per ora ) ogni giorno…parlo con gente, guardo sport in bar con altra gente, spiaggia tranquilla che potrei andare nuda e nessuno mi potrebbe vedere…
Sento la libertà… da lavoro, da abiti eleganti che dovrei indossare, dal trucco,..da capelli sempre perfetti,…
In Spagna, Italia o Grecia… sempre dovrei avere abiti eleganti per andare a cena o in giro…mentre in Phuket non importa se sei un operaio o un professore di università… tutti si vestono is stessa maniera, pantaloncini, magliette e fradito,…non importa se sei a cena o a un bar per caffè.
Credo di essere finita nella zona peggiore dell’isola! Kata Beach è davvero commerciale e pieno di turismo cafone. Probabilmente la città di Phuket e l’altro lato della costa sono meglio 🙂
Ciao Paola,
Ho letto il tuo post ed ho riso dall’inizio, Dopo 5 giorni a Bangkok , mi trovo a kata beach da un 4 ore, stessa tua analisi, location solo per bere e basta, ho avuto la senza chebinteressasse farci spendere solo soldi , niente a che vedere con l atmosfera di Bangkok. per fortuna sono solo di passaggio per andare a Kho Lipe, sperando in una una sorte.
Ti è andata meglio! Io avevo preso un’offertona su Booking per una settimana in un nuovo ostello di design quindi non potevo farmi rimborsare e scappare 🙂
Leggendo il tuo posto sono rabbrividita: ma davvero dobbiamo viaggiare e raggiungere ogni luogo in ogni angolo della terra?
Avevo letto qualche articolo sulla spiaggia dove era stato girato il film The Beach di Leonardo di Caprio: parlava proprio di questo. Una volta era effettivamente fuori dal mondo ma da quando la spiaggia è diventata famosa dopo il film e hanno dovuto mettere il numero chiuso alle entrare perché c’era troppa gente!
Da Kata Beach potevi acquistare un pacchetto turistico per fare mordi e fuggi alle isole di The Beach e James Bond… già solo la presentazione era terribile! A me piace viaggiare lento, assaporare i luoghi, e piuttosto che ritrovarmi intruppata in un gruppo di turisti preferisco evitare. Da questo punto di vista la Malesia è molto meglio, non ha grandi strutture ed è possibile ancora godersi una grigliata sulla spiaggia dell’isola in un mix di turisti e locali nello stesso posto
Sono stata 3 volte in Thailandia e tutte e 3 le volte ho evitato accuratamente Phuket. Il tuo articolo conferma che ho fatto bene in quanto non amo particolarmente quel tipo di approccio estremamente turistico che oramai (ahimè) si sta impossessando di tutte le isole del paese. Finalmente un articolo che non decanta solamente le bellezze di un paese oramai fortemente improntato sul turismo, ma ne evidenzia anche gli aspetti negativi e da un punto di vista soggettivo ed interessante.
Effettivamente la Thailandia in alcune zone è davvero invasa da un certo tipo di turismo cafone. Se ami le isole, in Malesia le ho trovate decisamente più tranquille e “selvagge”, con lo stesso livello di servizi. Il grande vantaggio della Thailandia secondo me sono i prezzi molto convenienti dei biglietti aerei, più bassi rispetto a quelli dei Paesi limitrofi, e il visto non necessario.
Concordo sul fatto che sia più gestibile a livello di costi anche se ultimamente si sono alzati parecchio e concordo sul fatto che in Malesia ci siano delle isole stupende, ho amato moltissimo Tioman.
Mi sono appena venuti gli occhi a cuore pensando a Tioman. Mi sa che devo proprio scriverci un post!
Accidenti! Ho capito che Kata è peggiorata dall’ultima volta in cui sono stata 7 anni fa! All’epoca solo Patong era come la descrivi metre Kata e Karon erano tranquille e pacifiche! Odio quando i posti si traformano così!!!
Io ho fatto volontariato in un rifugio per cani al nord di Phuket, dove salvano anche i cani della meat trade, credo che lì sia ancora poco turistica la zona, almeno mi auguro!
Al nord dell’isola sono passata solo in auto per andare all’aeroporto, mi è sembrato un ammasso di costruzioni… diciamo che l’isola incantevole e selvaggia che mi aspettavo non l’ho trovata da nessuna parte 🙁
Leggo il tuo articolo e annuisco. Per fortuna non sono la sola a cui non sono piaciute le spiagge di Puhket. O meglio, le spiagge poverette non hanno colpa, ma il tipo di turismo che si è sviluppato attorno è terribile. Figurati che sono arrivata lì dopo una settimana trascorsa nel Laos più selvaggio: un incubo!
Oh come ti capisco! Guarda io ero straconvinta di trovare le spiagge semiselvagge della Malesia e invece… mi hanno detto però che Puket città è più autentica, ma non mi sento ancora di tornare dopo il trauma del turismo di massa super finto!
Sono stata in Thai nel 2011, ho visitato Phuket per una settimana.. la sensazione che ho avuto io è la stessa.. è oramai una meta decisamente troppo troppo turistica pertanto l’ho trovata spersonalizzata. Non parliamo poi di Phi phi island. Ovvio che qualche angolo non segnalato, poco battuto e qualche spiaggia isolata ci sono… ma il resto..
Molto interessante questo post, grazie Paola per i consigli!
Eli, a te sarebbe piaciuto ancora meno!
la Lonely Planet ha un po’ questo viziaccio di far sembrare tutto superincredibilmentefantastico. Io sono stata a koh phangan e koh tao appositamente per evitare il sovraffollamento di altre isole più facilmente raggiungibili. non ho trovato troppa gente ma il mare mi ha un po’ deluso se lo paragoniamo al mare del mediterraneo, e decisamente non vale la pena arrivare dall’altra parte del mondo per vederlo. in compenso l’atmosfera delle spiagge è molto bella e rilassata.
anche il problema degli spostamenti è serio. non ho avuto coraggio di noleggiare un motorino e sono rimasta confinata nel mio resort finché non ho deciso di azzardare un autostop.
insomma, queste isole mi hanno lasciato con la bocca amara.
Della Thailandia ora che l’ho girata tutta penso che sia molto meglio andare a nord, meno turistico rispetto al sud, e per le isole andare in Malesia, davvero meno sovraffollate e ancora abbastanza selvagge
A me è capitato in Campania. La sabbia nera sotto al Vesuvio mi faceva paura. L’Hotel non era per niente come sembrava da Internet e anch’io mi sono sentita in una trappola per turisti…
Terribile! Nel mio caso almeno l’ostello era carino e ho passato il tempo a lavorare nella stanza e nel co-working 🙂
È un peccato che ti sia annoiata in phuket! A me non dispiace una settimana tutto mare e vacanza relax, ma il fatto che praticamente si possa sole prendere il sole e bere non mi attira. Avrei volentieri fatto una vacanza lí, pouchè dalla Corea non è molto distante, ma punterò su altro–
Altri hanno avuto un’esperienza migliore, sembra solo che io sia finita nella zona più turistica e commerciale dell’isola! Altrimenti mi hanno parlato bene di Krabi che è vicina e facile da raggiungere 🙂