Home DestinazioniEuropaGeorgiaTskaltubo e i suoi sanatori abbandonati: tra storia sovietica e fascino decadente

Tskaltubo e i suoi sanatori abbandonati: tra storia sovietica e fascino decadente

di Paola Bertoni
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Un tempo la località termale più elegante della Georgia sovietica, oggi Tskaltubo è conosciuta soprattutto per i suoi sanatori abbandonati, che incantano con la loro bellezza decadente. Prima del crollo dell’URSS, la città era costellata di palazzi maestosi dove sia i lavoratori comuni che l’élite sovietica venivano a curarsi e rilassarsi nelle acque termali ricche di radon. Oggi questi edifici sono immersi in un silenzio surreale, con immensi saloni vuoti sospesi nel tempo. (Talvolta occupati da rifugiati, ma questa è un’altra storia). I sanatori abbandonati di Tskaltubo sono il luogo ideale per scattare fotografie uniche, immergerti nella storia sovietica o semplicemente vivere una curiosa esperienza di esplorazione urbana.

Indice dei contenuti

Tskaltubo: una tappa imperdibile del tuo viaggio in Georgia

Oggi Tskaltubo è una cittadina tranquilla e rilassata, dove la vita quotidiana scorre con lentezza. I locali si ritrovano in piccole caffetterie e panetterie per gustare fragranti khachapuri appena sfornati, accompagnati dall’intenso caffè georgiano. Nei parchi ombreggiati e nelle strade silenziose, i bambini giocano spensierati, mentre qualche anziano siede sulle panchine chiacchierando con i vicini.

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Alcune terme e hotel ristrutturati lasciano intravedere una nuova vita per la città, attirando turisti in cerca di storia e relax. Per la maggior parte dei viaggiatori come me, però, la vera magia di Tskaltubo si nasconde nei suoi sanatori abbandonati.

Questi maestosi edifici che un tempo accoglievano centinaia di ospiti, stanno venendo lentamente inghiottiti dalla natura, mentre i mosaici sovietici che li decoravano si sgretolano lentamente. Camminare nei corridoi dimenticati ti fa sentire un vero esploratore urbano, alla scoperta di storie dimenticate da tempo.

Da spa di lusso sovietica a città dimenticata nel tempo

Tskaltubo divenne famosa negli anni ’20 del secolo scorso, quando l’Unione Sovietica decise di creare località termali dove i lavoratori potessero fare vacanza, sperimentando i benefici del sistema socialista. La città fu progettata con cura intorno alle sorgenti naturalmente calde di radon-carbonato che sgorgano dalle colline calcaree circostanti.

Per i cittadini sovietici, un soggiorno a Tskaltubo non era solo una vacanza, ma una ricompensa sponsorizzata dallo Stato per la lealtà e il servizio. I lavoratori ricevevano spesso dei voucher per una o due settimane di riposo, con tanto di supervisione medica, trattamenti termali e attività culturali.

Col tempo, Tskaltubo divenne una destinazione di vacanza molto ambita, con ben 19 grandi sanatori gestiti dallo Stato. Ognuno aveva il proprio stile architettonico, dall’eleganza neoclassica al modernismo sovietico, ma tutti erano monumentali e progettati per stupire.

Gli ospiti potevano godere di lussuosi bagni termali, assistere a conferenze su salute e ideologia, partecipare a spettacoli teatrali e persino a serate di ballo.

Negli anni ’80, Tskaltubo era ormai una delle località termali più popolari di tutta l’Unione Sovietica, capace di attrarre non solo lavoratori e funzionari, ma anche visitatori provenienti da altri Paesi socialisti, come la Germania Est e la Cecoslovacchia. Persino Joseph Stalin aveva una dacia privata nelle vicinanze, fatto che aveva aumentato ulteriormente il prestigio di Tskaltubo.

Le acque termali curative di Tskaltubo e la sua fama nell’epoca sovietica

Ciò che rendeva davvero speciale Tskaltubo erano le sue uniche acque minerali al radon-carbonato, naturalmente calde a 33°C e ritenute dotate di potenti proprietà terapeutiche. I medici sovietici le prescrivevano per una vasta gamma di disturbi: dalle malattie cardiovascolari al reumatismo, dai problemi metabolici a quelli della pelle, fino all’infertilità.

Questi benefici erano presi molto sul serio e Tskaltubo entrò a far parte del sistema sanitario statale. Gli ospiti ricevevano controlli medici completi, piani di trattamento personalizzati e venivano costantemente monitorati dai dottori per tutta la durata del soggiorno.

A metà del XX secolo, Tskaltubo ospitava oltre 100.000 visitatori all’anno. Treni diretti notturni collegavano la cittadina con Mosca, Leningrado e altre grandi città sovietiche, rendendo semplice per chiunque raggiungerla.

A differenza delle località termali occidentali, Tskaltubo si distingueva per il suo approccio egualitario: i semplici operai delle fabbriche sovietiche condividevano le stesse strutture con decorati veterani di guerra e funzionari di partito.

I sanatori non erano solo luoghi di cura, ma una vera vetrina degli ideali socialisti, un simbolo di come lo Stato si prendesse cura del popolo.

Una sala in degrado nel Sanatorio Imereti a Tskaltubo, Georgia
Una sala in degrado nel Sanatorio Imereti a Tskaltubo, Georgia

Il declino di Tskaltubo dopo la caduta dell’Unione Sovietica

Il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 segnò bruscamente la fine della popolarità di Tskaltubo. Nel giro di poco tempo scomparvero i finanziamenti statali che mantenevano attivi i sanatori e non arrivarono più i treni da Mosca con le migliaia di lavoratori premiati dal partito.

Senza il sostegno del sistema sovietico, l’infrastruttura della cittadina termale, fino ad allora gestita con rigore, cominciò lentamente a deteriorarsi. Dopo l’indipendenza della Georgia, già a metà degli anni ’90 molti dei grandi edifici di Tskaltubo erano completamente abbandonati.

Rifugiati nei sanatori abbandonati: una nuova vita tra le rovine

I sanatori abbandonati trovarono un nuovo, inaspettato scopo negli anni ’90. Durante la guerra in Abkhazia, circa 9.000 rifugiati fuggirono dal conflitto e furono trasferiti negli edifici vuoti di Tskaltubo.

A più di trent’anni di distanza, alcune di queste famiglie vivono ancora in parti dei sanatori. Col tempo hanno adattato le strutture alle loro esigenze, trasformando le vecchie strutture termali in abitazioni di fortuna.

Con il crescente interesse dei turisti verso i sanatori in rovina, alcuni rifugiati hanno sfruttato la loro situazione per ricavarne un piccolo guadagno. Per esempio, l’ingresso del Sanatorio Metallurgist era presidiato da un paio di residenti poco amichevoli che chiedevano la mancia per farti entrare.

Un'ala del Sanatorio Metallurgist trasformata in appartamenti occupati da famiglie di rifugiati
Un’ala del Sanatorio Metallurgist trasformata in appartamenti occupati da famiglie di rifugiati

Esplorazione urbana a Tskaltubo: alla scoperta dei sanatori abbandonati della Georgia

Decenni dopo il suo declino, Tskaltubo è stata riscoperta da esploratori urbani, fotografi e viaggiatori curiosi, attratti dalle suggestive rovine dei sanatori sovietici. La fama della cittadina si è diffusa grazie alla sua bellezza surreale: grandi scalinate invase dall’edera, mosaici che si sgretolano e bagni termali silenziosi, rimasti congelati nel tempo.

Personalmente, ho scelto di esplorare questi sanatori abbandonati proprio per curiosità e ti confermo che è davvero surreale camminare in questi luoghi. Senti quasi l’eco delle vite degli ospiti mentre osservi come la natura stia riprendendo possesso di quello che un tempo era il fiore all’occhiello del turismo termale sovietico.

Oggi alcuni abitanti di Tskaltubo organizzano tour informali e accompagnano i visitatori tra gli edifici più iconici, raccontando storie del passato. È stato il caso della mia visita al Sanatorio Imereti, dove le guardie all’ingresso erano perfettamente organizzate per offrire dei tour perfettamente scadenziati ogni mezz’ora.

Tour e modalità di accesso ai sanatori però possono variare a distanza di poco tempo. Di tanto in tanto compaiono nuovi piani di riqualificazione, tuttavia la maggior parte dei sanatori è rimasta abbandonata, rendendo Tskaltubo una meta incredibile per le esplorazioni urbane in un passato sovietico ormai lontano.

Visitare i sanatori è entusiasmante ma richiede anche un po’ di preparazione. Prima di partire, ti consiglio di informarti per sapere cosa aspettarti e capire se è sicuro entrare negli edifici. (Ecco perché questo lunghissimo articolo con tutte le informazioni raccolte durante la mia visita).

Come esplorare in sicurezza i sanatori abbandonati di Tskaltubo

I sanatori possono sembrare solidi dall’esterno, ma molti all’interno sono strutturalmente instabili. Troverai pavimenti aperti sulle stanze sottostanti, scale crepate, soffitti pericolanti e fili elettrici scoperti.

Indossa sempre scarpe comode come scarpe da ginnastica o da trekking e, per maggiore sicurezza, ti consiglio di esplorare gli edifici in compagnia di qualcuno che conosce il posto e sa dove passare. Oltre ad accompagnarti, potrà raccontarti storie e dettagli che altrimenti ti sfuggirebbero (anche se non sempre storicamente accurati, va detto).

È legale entrare tra le rovine di Tskaltubo? Tutto quello che devi sapere

La situazione legale dei sanatori di Tskaltubo è piuttosto ambigua. La maggior parte dei sanatori è ufficialmente abbandonata, ma alcuni sono stati occupati abusivamente, altri di proprietà privata o destinati a progetti di riqualificazione, il che significa che l’accesso può cambiare in qualsiasi momento. Per evitare problemi, è sempre una buona idea visitare questi luoghi con una guida o con un contatto locale che sappia quali edifici sono aperti e quali invece no.

In alcuni casi, i residenti locali ti chiederanno una piccola cifra per farti entrare. Ovviamente non è legale, ma l’importo è minimo e di solito ne vale la pena. Questo può capitare con le guardie all’ingresso di edifici privati o con i rifugiati che vivono ancora in alcune parti dei sanatori.

Alcuni edifici sono ancora parzialmente abitati da famiglie di rifugiati e in questo caso conviene prestare attenzione a quali aree sono adibite ad abitazioni e quali liberamente esplorabili. I rifugiati non sono sempre particolarmente amichevoli. Al Sanatorio Metallurgist per esempio davano per scontato che si dovesse pagare una quota per vedere il lampadario dell’ingresso, l’unica parte non trasformata in abitazioni abusive.

L’esperienza è stata invece completamente diversa al Sanatorio Imereti, dove le guardie erano super amichevoli verso i turisti e decisamente entusiaste di raccontare storie sulla Georgia sovietica e sull’edificio in rovina.

Tuttavia, è evidente quanto la situazione sia “grigia”, soprattutto quando le stesse guardie, improvvisatesi guide turistiche, ti chiedono gentilmente di non pubblicare online le foto scattate con loro. Per questo motivo non vedrai sul blog nessuna foto con la mia simpatica guardia/guida turistica, nonostante abbia reso la mia esperienza memorabile.

Paola Bertoni nel Sanatorio Imereti a Tskaltubo
Selfie nel Sanatorio Imereti a Tskaltubo

Cosa vedrai all’interno dei sanatori abbandonati

Entrare nei sanatori abbandonati di Tskaltubo è un’esperienza davvero indimenticabile. Questi edifici erano davvero maestosi, con vasti saloni neoclassici con colonne di marmo, grandi scalinate e affaacinanti mosaici che celebravano gli ideali sovietici. Ovunque ti giri vedrai vernice che si stacca dalle pareti, finestre infrante e lunghi corridoi che conducono a stanze vuote, un tempo affollate da migliaia di ospiti.

Rovine delle stanze del Sanatorio Imereti a Tskaltubo
Rovine delle stanze del Sanatorio Imereti a Tskaltubo

In alcuni sanatori, pare si trovino ancora tracce del loro passato, come vecchie attrezzature mediche arrugginite, poster di propaganda scoloriti o oggetti personali dimenticati, anche se io non ne ho visti. Nel tempo infatti le strutture sono state depredate da quasi tutto.

Altrove, invece, la natura ha preso completamente il sopravvento, con alberi che crescono attraverso i tetti e rampicanti che si insinuano lungo le pareti. È allo stesso tempo inquietante, silenzioso e incredibilmente affascinante. Camminando in questi spazi ti senti una vera esploratrice urbana, alla scoperta di un mondo che non esiste più.

La natura riprende possesso del Sanatorio Imereti a Tskaltubo
La natura riprende possesso del Sanatorio Imereti a Tskaltubo

I migliori sanatori abbandonati di Tskaltubo da vedere assolutamente

A Tskaltubo ci sono molti sanatori abbandonati sparsi per la città, ma probabilmente vorrai concentrarti solo sui più belli e interessanti. Alcuni sono aperti e facilmente accessibili, mentre altri si possono ammirare soltanto dall’esterno.

Durante la mia mezza giornata di visita sono riuscita a esplorare l’interno del Sanatorio Imereti e del Sanatorio Metallurgist, ma ce ne sono molti altri che vale la pena aggiungere alla tua lista. Molti altri sanatori si trovano facilmente cercando su Google Maps, così puoi creare il tuo itinerario in base al tempo che hai a disposizione.

Se non sei sicuro che un edificio sia accessibile o abitato, è meglio non avventurarti all’interno. Potresti trovarti in situazioni spiacevoli se entri per sbaglio dove non sei il benvenuto o se l’edificio non è più agibile. Ricorda che sono strutture abbandonate, senza nessuna manutenzione.

Anche se i sanatori non sono distanti tra loro in linea d’aria, alcuni si trovano sulle colline, quindi visitarli tutti a piedi non è pratico. Noleggiare un’auto è sicuramente il modo più comodo per esplorare.

In alternativa, puoi prenotare un tour guidato, come il tour delle terme abbandonate dell’era sovietica di Tskaltubo da Kutaisi, perfetto se preferisci la sicurezza di una guida locale che sa dove puoi e non puoi entrare.

Una piccola curiosità: durante l’epoca sovietica i termini “sanatorio” e “hotel” venivano usati in modo quasi intercambiabile. In realtà, i sanatori erano complessi molto più grandi e maestosi, pensati per soggiorni prolungati, mentre gli hotel erano più piccoli e modesti!

Interno del sanatorio abbandonato Imereti a Tskaltubo
Interno del sanatorio abbandonato Imereti a Tskaltubo

Sanatorio Imereti: una grandiosa spa sovietica congelata nel tempo

Costruito tra il 1950 e il 1961 con una capacità di 450 posti letto, il Sanatorio Imereti è uno dei più affascinanti sanatori di Tskaltubo. In passato è stato acquistato da alcuni investitori, ma oggi è di nuovo in vendita a causa degli enormi costi di ristrutturazione (mai avviata).

All’interno, il Sanatorio Imereti conserva ancora tracce della sua antica eleganza: una splendida doppia scalinata in pietra nera, colonne di marmo e vasti saloni che rivelano l’atmosfera di un’epoca in cui i cittadini sovietici potevano assaporare un raro momento di lusso.

Teatro del Sanatorio Imereti a Tskaltubo
Teatro del Sanatorio Imereti a Tskaltubo

Il Sanatorio Imereti era un hotel per vacanze durante l’era sovietica, quando persone provenienti da tutte le 15 repubbliche potevano soggiornarvi gratuitamente. Davanti all’edificio si trova un piccolo parco con sorgenti di acqua minerale, ritenute benefiche per problemi ai reni e alle ossa. I visitatori venivano qui anche dalle località vicine per le cure e poi restavano nel sanatorio per la notte.

All’ingresso, un cancello impedisce l’accesso. Tuttavia, pagando una quota di 20 GEL a persona (circa € 6), le guardie offrono un “tour ufficiale”. Vale la pena farlo: la mia guida ha condiviso molte storie e dettagli interessanti sul sanatorio, anche se non sempre storicamente accurati.

Per esempio, mi ha raccontato che l’edificio sarebbe stato costruito interamente da prigionieri di guerra tedeschi, ma questa versione contraddice le informazioni che ho trovato online, lasciandomi con più domande che certezze. D’altra parte, ho scoperto dettagli davvero curiosi, come il fatto che, secondo la tradizione georgiana, la leggenda degli Argonauti sarebbe stata stravolta e rovinata dai Greci, che non avrebbero mai dovuto uccidere la regina Medea, venerata in Georgia come una sorta di dea della medicina.

Nonostante parte dell’edificio fosse troppo pericolosa da visitare a causa dei crolli, grazie alla mia “guida” il tour è stato uno dei momenti più memorabili del mio viaggio.

Statua di Medea nella fontana di fronte al Sanatorio Imereti a Tskaltubo
Statua di Medea nella fontana di fronte al Sanatorio Imereti a Tskaltubo

Sanatorio Metallurgist: il lampadario più famoso della Georgia e storie nascoste

Il Metallurgist è uno dei sanatori più maestosi di Tskaltubo, famoso per il suo enorme lampadario, il più grande e meglio conservato tra tutti gli edifici sovietici abbandonati. Per le sue vaste sale, le colonne eleganti e le imponenti scalinate potrebbe essere un sogno per qualsiasi fotografo.

Purtroppo, però, oggi il Metallurgist è occupato da rifugiati e l’atmosfera non è particolarmente accogliente. All’ingresso chiedono 5 GEL, circa € 1,50, solo per accedere all’ingresso, l’unica parte dell’edificio non trasformata in abitazioni, e vedere il famoso lampadario di cristallo. Il resto del sanatorio non è visitabile liberamente perché suddiviso in appartamenti.

Sanatorium Metallurgist a Tskaltubo
Sanatorium Metallurgist a Tskaltubo

Va detto che la richiesta di soldi non è esattamente legale, ma ricade in quella “zona grigia” che utilizzano i residenti per arrotondare, proprio come avviene al Sanatorio Imereti. La cifra richiesta è davvero irrisoria, ma al Sanatorio Metallurgist sembrava una richiesta forzata, senza una vera visita guidata né alcun valore aggiunto per chi entra. A dirti la verità, l’accoglienza fredda e poco amichevole mi ha messo davvero a disagio, motivo per cui me ne sono andata quasi subito.

Il famoso lampadario di cristallo dell'ingresso del Sanatorio Metallurgist di Tskaltubo
Il famoso lampadario di cristallo dell’ingresso del Sanatorio Metallurgist di Tskaltubo

Sanatorio Medea: la bellezza neoclassica in rovina

Costruito tra il 1954 e il 1962, il Sanatorio Medea era una delle strutture più iconiche del complesso termale di Tskaltubo. La sua drammatica facciata neoclassica, con alte colonne e archi imponenti, è davvero spettacolare e oggi è diventata una destinazione molto popolare per i servizi fotografici.

In origine si chiamava Sanatorio Tsekavshiri, ma in seguito fu ribattezzato Medea, in onore della famosa figura mitologica della leggenda di Giasone e degli Argonauti. Con 326 posti letto, era considerato uno dei complessi più grandi della città.

Oggi il Sanatorio Medea è completamente vuoto e liberamente accessibile. Puoi passeggiare in tutto l’edificio, comprese le aree sul retro che un tempo erano occupate da residenti. Io non sono entrata, ma ho letto che alcune stanze conservano ancora mobili abbandonati, vestiti, giocattoli e persino foto di famiglia lasciate in fretta da chi ha dovuto andarsene.

Facciata del sanatorio abbandonato Medea a Tskaltubo, Georgia
Facciata del sanatorio abbandonato Medea a Tskaltubo, Georgia

Sanatorio Iveria: iconiche pareti blu ed eleganza sbiadita

Costruito nel 1962, l’Iveria era uno dei sanatori più conosciuti di Tskaltubo. Il suo ingresso, con le iconiche pareti blu e l’apertura circolare sul soffitto che rivela il mezzanino, è immediatamente riconoscibile.

Anche il Sanatorio Iveria è completamente abbandonato, per cui puoi esplorare liberamente il piano superiore, dove trovi stanze con piastrelle originali, un piccolo teatro e perfino qualche esempio di street art decisamente più recente. Il piano inferiore, invece, è quasi del tutto spoglio, privato di ogni elemento originale.

Street art nel sanatorio sovietico abbandonato Iveria a Tskaltubo
Street art nel sanatorio sovietico abbandonato Iveria a Tskaltubo

Nel 2017 l’Iveria è stato venduto a degli investitori e dovrebbe rientrare in un piano di demolizione e riqualificazione, ma come tutto in Georgia è un’incognita. Per esempio un tempo era facile entrare attraverso un cancello aperto, ma ora è di nuovo recintato. Il problema è che proprietà e gestione cambiano spesso, quindi non è detto che al momento della tua visita troverai il Sanatorio Iveria accessibile.

Facciata del sanatorio sovietico abbandonato Iveria a Tskaltubo, Georgia
Facciata del sanatorio sovietico abbandonato Iveria a Tskaltubo, Georgia

Sanatorio Gelati: mosaici e il parco giochi dell’infanzia sovietica

Completato nel 1964, il Sanatorio Gelati prende il nome dal famoso monastero UNESCO che si trova poco distante. L’edificio ha un design più elaborato rispetto ad altri sanatori, con un caratteristico belvedere in stile sovietico che spunta sopra il tetto.

Oggi il sanatorio è occupato da rifugiati che hanno trasformato gli spazi in appartamenti. In alcuni casi, i residenti hanno persino chiuso i vecchi balconi con mattoni, creando piccole cucine improvvisate.

La parte più affascinante si trova sul retro dell’edificio: un incredibile parco giochi per bambini decorato con mosaici colorati, con pareti curve e animali come cervi, giraffe e grifoni. Il Gelati, infatti, era l’unico sanatorio dedicato specificamente a madri e bambini.

Tskaltubo Spa Resort: da sanatorio militare a elegante hotel

Questo è l’unico sanatorio che è stato parzialmente restaurato. In passato apparteneva al Ministero della Difesa sovietico, ma nel 2011 ha riaperto come Tskaltubo Spa Resort, un hotel a 4 stelle con 135 camere. Altri affascinanti luoghi sovietici a Tskaltubo

Edificio dell'ex resort del Ministero della Difesa dell'URSS, oggi Tskaltubo Spa Resort
Edificio dell’ex resort del Ministero della Difesa dell’URSS, oggi Tskaltubo Spa Resort

Altri incredibili luoghi sovietici da non perdere a Tskaltubo

Oltre ai famosi sanatori, Tskaltubo conserva ancora diversi luoghi dell’epoca sovietica che raccontano altre storie sul passato della città. Dalla stazione ferroviaria abbandonata all’ufficio postale in rovina, fino alla residenza estiva di Stalin, questi siti aggiungono ulteriore fascino alla tua visita. Alcuni sono facili da trovare, mentre altri restano ancora avvolti nel segreto o sorvegliati, e per questo sono più difficili da esplorare.

La dacia segreta di Stalin e gli edifici del KGB

Stalin visitò Tskaltubo solo poche volte, ma si fece costuire anche qui una residenza estiva, conosciuta come la Dacia di Stalin. Questo edificio si trova su una collina sopra la città ed è avvolta da leggende sulle sue visite e sulla presenza segreta del KGB che un tempo la sorvegliava.

Sparsi intorno a Tskaltubo ci sono anche altre dacie e quartieri privati che ospitarono altri alti funzionari sovietici. Puoi trovare la loro posizione approssimativa su Google Maps, ma molti restano inaccessibili o difficili da raggiungere.

Purtroppo non ho avuto l’occasione di esplorare di persona le dacie dei funzionari sovietici, anche perché richiederebbero un soggiorno apposta, ma la loro storia misteriosa mi ha incuriosito parecchio. Se riuscirai a visitarli, scrivimi la tua esperienza nei commenti così potrò aggiornare questo articolo con nuove informazioni.

Stazione ferroviaria di Tskaltubo: l’ingresso dimenticato alla città termale

Quando i villeggianti arrivavano a Tskaltubo in treno da Mosca, la stazione ferroviaria era il punto di ingresso nella città termale. Costruita nel 1955, l’edificio in pietra color crema era imponente ed elegante, perfettamente in linea con il prestigio del luogo.

Oggi sembra più un set di un film post-apocalittico. Le banchine sono deserte e completamente invase dalla vegetazione, i binari non portano più da nessuna parte, tutte le finestre sono distrutte e il piano superiore è ormai vuoto.

La stazione era stata riparata nel 2016 e riaperta temporaneamente come ufficio turistico, ma dopo il trasferimento dell’ufficio è tornata di nuovo in stato di abbandono.

L’ufficio postale di Tskaltubo: rovine moderniste e vetrate colorate

L’ufficio postale abbandonato di Tskaltubo colpisce per il suo design modernista. Costruito negli anni ’70, ospitava anche il servizio telefonico a lunga distanza della città. La facciata attuale fu aggiunta nei primi anni 2000, ma l’edificio venne abbandonato nel 2013 e da allora è andato lentamente in rovina.

All’interno puoi ancora intravedere ciò che vedevano i visitatori quando venivano a ritirare la posta o spedire cartoline. Purtroppo l’edificio è pesantemente danneggiato dall’umidità e nel tempo è stato vandalizzato. Rimane soltanto il lungo bancone in legno del servizio postale, dietro il quale spicca un pannello di vetro colorato con disegni astratti e vivaci.

Ufficio postale abbandonato a Tskaltubo
Ufficio postale abbandonato a Tskaltubo

Consigli pratici per visitare i sanatori abbandonati di Tskaltubo

Visitare Tskaltubo è come fare un tuffo in un capitolo dimenticato della storia sovietica. I suoi sanatori abbandonati sono di una bellezza malinconica, ma esplorarli richiede un po’ di preparazione.

Anche se dall’esterno possono sembrare solidi, molti edifici sono strutturalmente instabili e alcuni sono ancora parzialmente abitati da profughi. Muoversi con attenzione e rispettare i residenti è fondamentale per vivere un’esperienza serena e senza imprevisti.

Quando visitare Tskaltubo: i periodi migliori per l’esplorazione urbana

I momenti ideali per visitare Tskaltubo sono la primavera e l’autunno. Il clima è mite e, con meno visitatori, puoi apprezzare al meglio la quiete e la bellezza malinconica delle rovine.

In estate, la vegetazione rigogliosa che avvolge i sanatori crea un contrasto surreale con le facciate ormai sbiadite, perfetto per le foto, ma il caldo può rendere l’esplorazione un po’ faticosa.

L’inverno ha il suo fascino, ma preparati a temperature più rigide e a qualche pioggia, che può rendere alcune aree scivolose.

Come arrivare a Tskaltubo da Kutaisi o Batumi

Tskaltubo dista solo 15 minuti da Kutaisi in taxi o minibus, quindi è una gita in giornata comodissima dalla città più vicina. Se invece arrivi da Batumi, puoi prendere un treno o un autobus fino a Kutaisi e poi proseguire verso Tskaltubo. Come forse sai, se hai già letto altri articoli su questo viaggio, io ho scelto di soggiornare direttamente a Tskaltubo.

I sanatori sono sparsi in varie zone della città e, anche se sulla mappa sembrano vicini, alcuni si trovano in collina o nascosti da sentieri invasi dalla vegetazione, quindi esplorarli tutti a piedi non è pratico. Io ho noleggiato un’auto per tutta la durata del viaggio con DiscoverCars, che ha reso le visite decisamente più semplici.

Se preferisci non guidare o vuoi approfittare delle conoscenze di una guida locale, ci sono anche ottimi tour guidati. Due opzioni consigliate sono:

Entrambi includono il trasporto da Kutaisi, informazioni preziose e l’accesso garantito ai sanatori più interessanti da vedere, senza doverti preoccupare di situazioni poco chiare o problemi di sicurezza.

Paola Bertoni con la Nissan Versa noleggiata per il viaggio in Georgia
Selfie con la Nissan Versa che mi ha accompagnato nel viaggio in Georgia

Dove dormire a Tskaltubo per esplorare al meglio i sanatori abbandonati

Anche se molti sanatori sono ancora abbandonati, alcuni sono stati restaurati e trasformati in hotel e centri benessere, offrendoti l’opportunità unica di soggiornare in edifici che facevano parte dell’antica rete termale sovietica.

Il Tskaltubo Spa Resort, un ex sanatorio militare parzialmente ristrutturato in hotel a 4 stelle, è l’esempio perfetto di come queste strutture storiche stiano rinascendo, combinando comfort moderni con il fascino originale sovietico.

Puoi anche scegliere di soggiornare direttamente in città per avere più tempo da dedicare all’esplorazione, senza dover tornare a Kutaisi la sera. Un’altra ottima opzione è il Tskaltubo Epic Hotel & Spa, vicino alle Grotte di Prometeo. Io ho apprezzato tantissimo la grande piscina all’aperto e l’area spa, perfette per rilassarti dopo una giornata alla scoperta dei sanatori e dei dintorni.

Piscine e idromassaggio dello Tskaltubo Epic Hotel & Spa
Piscine e idromassaggio dello Tskaltubo Epic Hotel & Spa

Cosa abbinare a una visita a Tskaltubo: grotte, monasteri e canyon

Puoi facilmente combinare la visita a Tskaltubo con altre interessanti destinazioni nei dintorni. A pochi chilometri dal centro trovi le Grotte di Prometeo, un’esperienza sotterranea indimenticabile tra spettacolari formazioni rocciose.

A poca distanza c’è anche Kutaisi, una delle città più antiche della Georgia, perfetta per passeggiare nel centro storico, curiosare nel mercato colorato e visitare il Monastero di Gelati, Patrimonio UNESCO. Se ami la natura, nei dintorni ci sono riserve e parchi ideali per escursioni panoramiche e picnic.

Monastero di Gelati in Georgia
Monastero di Gelati in Georgia

Se preferisci scoprire le attrazioni nei dintorni in modo semplice e con una guida che ti fornirà tante informazioni utili sulla Georgia, puoi scegliere uno di questi tour molto apprezzati e prenotabili online:

Questi tour sono un modo fantastico per arricchire il tuo viaggio nella Georgia occidentale, unendo il passato sovietico di Tskaltubo con le meraviglie naturali e culturali della regione.

Paola Bertoni in barca sul fiume sotterraneo delle Grotte di Prometeo in Georgia
Selfie sul fiume sotterraneo delle Grotte di Prometeo in Georgia

Perché Tskaltubo merita di essere nella tua lista di viaggio in Georgia

Tskaltubo è molto più di una semplice raccolta di edifici abbandonati. È un viaggio nel tempo, sospeso tra malinconia e fascino, che ti porta nel cuore della storia sovietica, tra architettura monumentale e tradizioni propagandistiche perdute. Passeggiare tra i suoi sanatori in rovina è come entrare in un’altra epoca.

Personalmente ho trovato l’esperienza davvero affascinante. Esplorare queste rovine mi ha regalato uno sguardo su un passato che conoscevo solo attraverso i libri. Scrivimi nei commenti se ci sei stato anche tu, o se questo articolo ti ha incuriosito a scoprire luoghi dimenticati come i sanatori di Tskaltubo.

Alcuni link presenti in questo articolo sono link affiliati. Questo significa che, se decidi di cliccare e fare un acquisto, riceverò una piccola commissione, senza alcun costo aggiuntivo per te. Ci tengo a precisare che tutte le opinioni espresse restano completamente personali, consiglio solo servizi e prodotti che uso io per prima nei miei viaggi.

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8 commenti

Sara Slovely.eu 28/07/2025 - 17:26

Non so se questi posti mi ispirano più curiosità o più timore… In ogni caso, anche se la regolamentazione delle visite è tutt’altro che chiara, trovo che sia giusto dare qualcosa per poter visitare questi luoghi. Cifre che magari per non non sono quasi niente, per altri possono fare la differenza.

Rispondi
Paola Bertoni 28/07/2025 - 18:22

Sono d’accordo sul dare la mancia alle guide improvvisate, d’altra parte la guardia che abbiamo conosciuto si è davvero impegnata a rendere la visita memorabile e si è anche guadagnata una discreta mancia in valuta georgiana oltre all’importo pattuito. Molto diverso però il caso delle persone che occupano abusivamente i sanatori (ormai il periodo della guerra che aveva causato la migrazione è finito) e si pongono in malo modo solo per sfruttare la moda di visitare i palazzi in rovina. Va benissimo cercare di guadagnare qualcosa, ma puoi farlo onestamente offrendo un servizio e raccontando la storia del palazzo o con aggressività estorcendo soldi, modo di fare che ho trovato estremamente sgradevole pure per pochi euro (a maggior ragione bastava chiederli con un sorriso)

Rispondi
Marina 26/07/2025 - 08:19

Fa davvero male al cuore vedere edifici così belli andare lentamente in rovina, speriamo che prima o poi qualcuno riescano a salvarlo.

Rispondi
Paola Bertoni 26/07/2025 - 08:41

Speriamo! Purtroppo ormai molti di quelli che abbiamo visto stanno già collassando su loro stessi, i buchi nei pavimenti sono solo l’esempio più evidente del cedimento strutturale…

Rispondi
Bru 26/07/2025 - 03:53

La cosa che adoro quando leggo altri blog è proprio la scoperta di luoghi che io non avrei mai valutato, sentirmi più ricca di conoscenza anche se solo attraverso la lettura di un articolo la ritengo una vera fortuna

Rispondi
Paola Bertoni 26/07/2025 - 06:43

Anche a me piace leggere altri blog per quello! E poi magari quando capita l’occasione ti torna in mente quel luogo e ti dici “perché non visitarlo” 🙂

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Mimì 25/07/2025 - 18:33

Davvero impressionante ed affascinante la vostra visita al sanatorio abbandonato di Tskaltubo, in Georgia. Impressionante in senso positivo, ovviamente. Per un attimo, leggendo ciò che qui hai descritto, ho immaginato la vita e l’eleganza di questi impianti termali. Sarebbe davvero bello vederli riqualificati e recuperati!

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Paola Bertoni 25/07/2025 - 19:36

La penso come te! Purtroppo visto lo stato in cui sono ristrutturarli costerebbe una follia quindi rimangono così…

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