Quando vado a Milano mi piace moltissimo curiosare in via Paolo Sarpi, l’unico quartiere cinese in Italia organizzato come una vera Chinatown. Anche se non c’è il caratteristico arco pai-fang a inizio della via, dalle scritte in cinese, dai negozi e dai ristorantini specializzati in street food sembra proprio di essere in Asia.
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Perché visitare la Chinatown di Milano
Per quanto mi riguarda, il motivo principale per andare a fare un giro in via Paolo Sarpi a Milano è il cibo. Adoro il cibo orientale in generale, cinese, giapponese, coreano, indiano, fusion, e per me è sempre una festa quando posso banchettare con specialità asiatiche.
Nella Chinatown di Milano trovi sia street food specializzato in ravioli cinesi, come la Ravioleria Sarpi, negozietti dedicati al bubble tea, e veri e propri ristoranti come lo Chateau Dufan che oltre al servizio bar offre dolcetti e noodles di ogni genere. Nelle cucine di via Paolo Sarpi la cucina cinese tradizionale viene sapientemente mescolata con gli ingredienti italiani creando un trionfo di odori e sapori.
➔ Parlo in modo più approfondito di Chateau Dufan e Ravioleria Sarpi nell’articolo su dove mangiare e fare shopping a Milano fuori dalle solite rotte.
Cucina a parte, ogni particolare della Chinatown milanese è in grado di catturare la tua attenzione. Il giorno che ho scattato le foto di questo articolo sono andata al mattino, troppo presto per trovare i ristoranti aperti, e ho visto tanta gente muoversi in bicicletta e scaricare le merci dei negozi dai furgoni, tutto nel silenzio dell’isola pedonale di via Paolo Sarpi. Non sembrava affatto di essere a Milano, così poco distante dal centro.
Nel quartiere della Chinatown di Milano, un tempo borgo degli ortolani, puoi vedere ancora qualche bottega storica meneghina racchiusa tra negozi orientali. Le insegne sono quasi tutte scritte in caratteri cinesi, risulta quasi difficile orientarsi in mezzo a tutti questi ideogrammi. Infine la Chinatown milanese ospita pure le redazioni di numerosi giornali in lingua cinese.
I cibi venduti nei supermercati di via Paolo Sarpi sono così asiatici che le etichette sono scritte con ideogrammi e tradotte un po’ brutalmente. Da Chineat, uno dei supermercati cinesi più conosciuti del quartiere, mi sono fatta tentare dalle caramelle alle arachidi, per poi scoprire che in realtà erano dei croccanti squisiti.
Come è nata la Chinatown di Milano
Se sei curiose di scoprire come mai a Milano c’è una Chinatown, la comunità cinese ha iniziato a insediarsi a Milano a partire dal 1920, ma è negli anni Ottanta che l’immigrazione è diventata più intensa, con lo spostamento di intere famiglie invece che uomini soli. La maggior parte dei cittadini cinesi che si è stabilita nella Chinatown di Milano proveniva dalla regione dello Zhejiang dove si trova la città di Wenzhou.
Con molta ignoranza ti confesso che fino a poco tempo fa la città di Wenzhou la conoscevo più che altro per i ravioli e gli spaghetti cinesi alla Wenzhou che sono piccanti. In realtà ho poi scoperto che la cucina di Wenzhou è specializzata in riso e frutti di mare e probabilmente non è neppure piccante, ma in Italia di solito mangiamo cucina cinese troppo italianizzata.
Comunque, cibo a parte, i cittadini cinesi dello Zhejiang inizialmente si erano specializzati nelle attività di produzione e commercio all’ingrosso di abbigliamento e pelletteria, e solo dalla fine degli anni Novanta l’area di via Paolo Sarpi si è popolata con altri negozi.
Oggi la Chinatown di Milano ospita supermercati, librerie, erboristerie, negozi di telefonia, agenzie viaggi, profumerie, parrucchieri e ristoranti pensati per una clientela cinese. Puoi ancora vedere parecchie attività di vendita all’ingrosso di vestiti scadenti, ma non sono più il fulcro del quartiere.
Se non sei pratica di Milano, per arrivare Chinatown puoi prendere la metropolitana e scendere alla fermata Moscova. Dopo una breve passeggiata a piedi giungerai proprio all’inizio di via Paolo Sarpi.
Chinatown
Via Paolo Sarpi
20154 Milano
Dove dormire a Milano
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Io adoro tuffarmi in questo angolo di Oriente, soprattutto per provare nuovi gusti di bubble tea e nuovi tipi di street food. Se ti trovi a Milano ti consiglio di dedicarci almeno un paio d’ore, meglio ancora se con sosta in un ristorante. Scrivimi nei commenti se conoscevi già questo quartiere e quali sono i tuoi ristoranti preferiti.
3 commenti
Anche io super appassionata di cucina esotica, purtroppo poi la digerisco a fatica, però fosse per me mangerei ogni giorno in un ristorante etnico!
Per me dipende molto dalle cucine e dagli ingredienti: per esempio ho sempre un po’ di difficoltà con la cucina messicana per il piccante, ma potrei nutrirmi solo di take away cinese senza avere nessun problema!
Quello anche io!