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Tour Kal per scoprire Cagliari: appunti di un viaggio emozionante

di Paola
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Cagliari era nei miei pensieri da diverso tempo, precisamente da quando avevano aperto nuove rotte di voli low cost diretti da Torino. Eppure, per un motivo o per l’altro, è sempre rimasta in fondo alla lista. I miei rinvii a visitare la città sono terminati poco prima della fine dell’annus horribilis 2021, quando ho risposto a un invito last minute per partecipare al Tour Kal come blogger. Viaggiare in tempi di pandemia non prevede preavviso, le regole cambiano di continuo, ma una città italiana sul mare è sempre una buona destinazione. In questo articolo ti racconto cosa ho scoperto di Cagliari e perché dovresti considerarla per il tuo prossimo viaggio.

Cosa vedere a Cagliari tra storia e natura

Arrivata di sera, nel buio, con un volo in ritardo, il primo giorno non ho visto nulla di Cagliari, solo il cielo nero sopra di me e la pubblicità del latte Arborea all’aeroporto, quello delle mucche che pascolano in un’isola felice. Il giorno dopo però mi sono trovata davanti a una città ferita piena di sorprese, una città che mi ha colpito per le risorse che può offrire ai turisti, per la storia che si nasconde dietro a ogni pietra.

Cagliari infatti racconta una storia di conquiste e passaggi di mano, tra Repubbliche Marinare e sovrani Aragonesi, minacce arabe e porti aperti ai conquistatori. Una storia comune alle città di mare che qui però si intreccia con le ferite lasciate dalla seconda guerra mondiale, storie di bombardamenti alleati che hanno lasciato tracce visibili nel tessuto urbano.

Come il Belvedere del quartiere Castello, uno spiazzo aperto da una bomba, nel cuore dell’antica area fortificata di origine pisana. Mentre alle spalle c’è la città vecchia, ricordi di dominazioni antiche e desideri di indipendenza, davanti lo sguardo si stende sulla città nuova, edilizia popolare accanto a torri di guardia e chiese, aree archeologiche, mare e saline in lontananza.

Panorama di Cagliari
Veduta panoramica della città di Cagliari

Perché Cagliari non è solo una città di vicoletti, chiese e antiche devozioni. Le processioni e le venerazioni di santi locali e d’importazioni, ripresi in vesti spagnoleggianti dall’iconografia per ragione d’integrazione e dominazione dell’isola, sono fondamentali a capire la cultura della Sardegna tutta. Eppure dietro le mura, le chiese e la tradizione popolare c’è una natura prepotente e selvaggia.

In un passato non troppo lontano, sono stati fatti tentativi di piegare la natura alla volontà dell’uomo, con le saline cagliaritane diventate un modello di industria efficiente per volontà dei Savoia regnanti. Tuttavia, poco dopo essere state dismesse, l’area di Molentargius è diventata casa di fenicotteri, migrati dalla Camargue in un battito d’ali.

Questo contrasto tra strutture abbandonate dall’uomo e natura si vede ancora nella spiaggia urbana del Poetto, con i resti di una colonia marina e di un bunker difensivo a fare la guardia al mare. Lo stesso mare che accoglierà nuovi naviganti, turisti e viaggiatori nei mesi a venire.

Quale futuro per il turismo di Cagliari

Nel mezzo di questo fittissimo programma di due giorni, mi sono ritrovata anche con un microfono in mano nel mezzo conferenza dedicata al progetto del Tour Kal, organizzato dall’Ente del Turismo di Cagliari in collaborazione con la rete dei Musei Civici e dei Beni Culturali, per far conoscere Cagliari a turisti e viaggiatori attraverso i social media. In un’epoca in cui le suggestioni di viaggio passano attraverso gli schermi di un cellulare è d’obbligo comunicare emozioni e attività attraverso gli stessi mezzi di chi poi salirà davvero su un aereo alla scoperta della città.

Come sostengo ormai da tempo, per me l’unico modo per sopravvivere alla crisi del turismo in tempo di pandemia è creare sinergie forti, fare squadra. Mettere insieme blogger e influencer, agenti di viaggio e tour operator, per raccontare la meraviglia di una città come Cagliari, dal fascino antico eppure con lo sguardo rivolto al futuro.

Quartieri storici, archeologia, arte, natura, sport e tradizioni aspettano solo di venire raccontate, un racconto sempre più multimediale, tra social network, blog, video e racconti di viaggio. Con un linguaggio nuovo, in grado di trasmettere emozioni quando si scende nel sottosuolo, tra le pietre delle cripte, o si respira l’aria salmastra del parco naturale appena fuori città.

Intervento degli esperti di social media alla conferenza stampa del Tour Kal. Da sinistra: Antonella Manca regional manager di Igers Umbria, Bruna Picchi blogger di Il mondo di Athena, la presentatrice dell'evento, Paola Bertoni blogger di Pasta Pizza Scones e fondatrice Travel Blogger Italiane, Elsa Pascalis giornalista di Bell'Italia, Valentina Ragazzo influencer per la promozione di Cagliari
Intervento degli esperti di social media alla conferenza stampa del Tour Kal. Da sinistra: Antonella Manca regional manager di Igers Umbria, Bruna Picchi blogger di Il mondo di Athena, la presentatrice dell’evento, io, Elsa Pascalis giornalista di Bell’Italia, Valentina Ragazzo influencer per la promozione di Cagliari

Dove dormire a Cagliari

Per la tua vacanza a Cagliari puoi scegliere tra alcuni hotel molto belli e tantissimi appartamenti arredati con cura, sia in centro città vicino a musei e attrazioni che vicino alla lunga spiaggia sabbiosa. Cerca su Booking.com la sistemazione perfetta per te.

Cagliari è lì, con le sue mura e i suoi ricordi, pronta ad aprirsi ai turisti. Sul blog proverò a raccontartela, per dimostrarti che potrebbe davvero essere la tua prossima destinazione.

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