Il giardino di Villa Invernizzi è entrato a pieno titolo tra i luoghi più curiosi di Milano perché ospita una colonia di fenicotteri rosa, portati qui dall’inventore del formaggino Mio e dell’Invernizzina. Oggi i fenicotteri sono diventati un’attrazione per turisti grazie ai social network e possiamo spiarli dalle inferriate della cancellata chiusa al pubblico.
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I fenicotteri rosa nel giardino di Villa Invernizzi a Milano
Scoprire l’indirizzo esatto del giardino dove si trovano i fenicotteri milanesi è facilissimo grazie a internet (e te lo riposto pure alla fine del post) eppure loro se ne stanno il più possibile nascosti dietro al perimetro di alberi intorno alla cancellata di Villa Invernizzi. La riservatezza è infatti di casa, la villa è chiusa al pubblico e gli uccelli tutelati dal lascito testamentario di Romeo Invernizzi e Enrica Pessina.
Sappiamo però che a Villa Invernizzi convivono due specie diverse di fenicotteri, i Phoenicopterus roseum africano e i Phoenicopterus chilensis cileni. Oggi gli animali che vediamo sono tutti nati in cattività, figli dei primi fenicotteri importati dagli Invernizzi negli anni Settanta dal Cile e dall’Africa, prima che l’Italia aderisse nel 1980 alla CITES, ovvero la Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di Estinzione che ha tutela la fauna e la flora in pericolo di sopravvivenza.
I fenicotteri di Villa Invernizzi si sono comunque adattati benissimo alla vita cittadina, con alcuni esemplari che hanno raggiunto venticinque anni di età e altri che si sono riprodotti senza problemi tanto da dover trasferirne alcuni nel Parco Zoo di Verde, il giardino zoologico vicino a Lignano Sabbiadoro, per evitare sovraffollamento nel parco milanese.
Se ti interessa capire come è stato possibile creare un’area verde nel centro super urbanizzato di Milano, Romeo Invernizzi acquistò due palazzi adiacenti e ne abbatté uno proprio allo scopo di creare un’area dove far vivere i fenicotteri. Pare infatti che non amasse la città, ma si arrese alle insistenze della moglie Enrica Pessina solo con la condizione di poter vedere i fenicotteri dalla finestra del suo studio.
Oggi i fenicotteri rosa di Villa Invernizzi non volano via perché la lunghezza delle loro ali è tenuta costantemente sotto controllo e anche perché il menu prevede ogni giorno un invitante pastone a base di crostacei e vitamine per mantenere brillanti le loro piume.
Come vedere i fenicotteri di Villa Invernizzi
La villa in cui vivono i fenicotteri rosa è chiusa al pubblico, così come il giardino, entrambi gestiti dalla Fondazione Invernizzi. Possiamo però curiosare attraverso il cancello senza sentirci minimamente in imbarazzo visto che lo fanno tutti i passanti. Per vedere i fenicotteri, basta semplicemente fermarsi davanti alle inferriate, cercare un posto dove le siepi sono più rade, e curiosare.
Curiosità su Villa Invernizzi a Milano
Dopo aver visto i fenicotteri e aver scoperto che non era possibile visitare l’interno del giardino in alcun modo, ho cercato informazioni su internet e non sono riuscita a scoprire il perché di tutta questa riservatezza.
Persino la Fondazione Invernizzi, che ha ereditato la villa e le altre proprietà di Romeo Invernizzi e Enrica Pessina, è un esempio di riservatezza estrema, probabilmente l’unico ente di ricerca scientifica senza sito internet. Pare che nella villa oggi vivano una settantina di ricercatori della Fondazione che si occupano di biologia, medicina e scienze alimentari.
Per quanto riguarda il suo stile architettonico Villa Invernizzi è un ottimo esempio di liberty milanese, e oltre al parco dei fenicotteri ha anche un giardino pensile, un roseto e un giardino di magnolie che denotano l’amore per la natura dei coniugi Invernizzi.
Romeo Invernizzi: dai formaggi ai fenicotteri
Romeo Invernizzi prima che per i fenicotteri era conosciuto per aver portato al successo l’azienda casearia di famiglia, fondata dal padre Giuseppe. La storia dell’Invernizzi è una vera storia di imprenditoria famigliare e intraprendenza perché Romeo Invernizzi ci lavorava già da bambino con il compito di mungere le mucche e ne prese la gestione dirigenziale con il cugino Remo solo alla morte del padre.
La genialità di Romeo Invernizzi fu quella di creare un’agenzia pubblicitaria interna anziché affidarsi a pubblicitari esterni. Questa mossa gli permise di creare personaggi e pubblicità che ebbero un enorme successo commerciale negli anni Sessanta e Settanta come Susanna tutta panna, la mucca Carolina, Camillo il coccodrillo, il toro Annibale, e i gattini Geo e Gea.
Dove si trova Villa Invernizzi a Milano
Per andare a spiare i fenicotteri milanesi dobbiamo entrare nel Quadrilatero del Silenzio, raggiungibile a piedi dalla fermata Palestro della metropolitana, una tranquilla zona residenziale delimitata da via Mozart, via Serbelloni, via Cappuccini e via Vivaio. Il Quadrilatero del Silenzio è chiamato così perché in quest’area i rumori del traffico cittadino si attutiscono fino quasi a sparire, lasciandoci in un’inaspettata oasi di pace circondata da edifici in stile liberty.
Villa Invernizzi
Via Cappuccini, 7
20122 Milano
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Scrivimi nei commenti se conoscevi già questa curiosità milanese. Per me è stato davvero divertente, e pure un po’ surreale, trovarmi a spiare fenicotteri rosa dalle inferriate di una cancellata. Davvero buffo trovarmi in compagnia di altri curiosi che facendo finta di nulla paparazzavano i fenicotteri!
8 commenti
Mi avevano informato dei fenicotteri rosa a Milano, la cosa mi sembrava un po’ strana e invece… Esistono davvero! Peccato non poter entrare nella villa e nel giardino, ma posso sempre andare a curiosare e rubare qualche scatto!
Sicuro! E non sentirti in imbarazzo, c’è sempre la fila di curiosi 🙂
Ma lo sai che pur essendo di Milano, non sono mai andata a vedere questa villa, pur sapendo che c’è. L’idea di questi fenicotteri obbligati a vivere nel cortile di una villa mi ha sempre messo tristezza. Ma considera che non sono mai nemmeno salita sul Duomo, quindi sono una milanese strana.
Ormai questi fenicotteri si sono abituati a vivere in giardino, non credo che riuscirebbero a riadattarsi alla libertà (come la maggior parte dei milanesi se li abbandoni in montagna!). Comunque pur essendo stata a Milano numerose volte pure io non sono ancora salita sul Duomo, non mi ha mai ispirato così tanto da subire la coda 🙂
Da milanese sono passata molte volte a curiosare tra le sbarre della recinzione di Villa Invernizzi per vedere i fenicotteri molto prima che diventassero gli animali più instagrammati di Milano. Sinceramente mi fanno molta pena per il fatto che non possono volare anche se mangiano molto bene e abitano in centro a Milano. La zona è forse una delle più eleganti della città a pochi passi da Villa Necchi col suo bellissimo giardino
Anche io sono per lasciare gli animali in libertà però, come per i parchi zoologici, immagino che sia molto più rischioso lasciare liberi animali nati e cresciuti in cattività e abituati all’uomo. Nei giardini come questo sanno di trovare persone che se ne prendono cura, fuori purtroppo non tutti amano gli animali
Non sapevo dell’esistenza di questa villa! Comunque qui in Sardegna i fenicotteri non mancano, quando vieni a vederli?
Non avevo idea che ci fossero fenicotteri in Sardegna! Mi porterò l’attrezzatura da Licia Colò 😉