Al Museo Zeppelin di Friedrichshafen, cittadina sul lago di Costanza sede della fabbrica Zeppelin, puoi vedere la più vasta collezione di oggetti legati ai dirigibili ed entrare nelle sale ricostruite del dirigibile LZ 129 Hindenburg, noto come il Titanic dei cieli per il lusso e la sua tragica fine.
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Come sono nati gli Zeppelin
Il nome Zeppelin deriva dal loro inventore, il conte e generale tedesco Ferdinand Adolf Heinrich August Graf von Zeppelin, fondatore della fabbrica di dirigibili Luftschiffbau Zeppelin. Il conte Zeppelin ebbe l’idea di sviluppare i dirigibili durante la sua carriera militare e ci si dedicò a tempo pieno una volta ritiratosi.
Il progetto di base dei dirigibili Zeppelin prevedeva una struttura rigida con telaio in alluminio modulabile rivestito in tessuto. A questa struttura venivano poi fissati i comandi, i motori e la gondola. Io ignorantissimamente pensavo fosse un unico pallone molle e si gonfiasse stile mongolfiera e invece la struttura era suddivisa in più celle di gas interne.
Con i progressi tecnologici di oggi ci sembra tutto molto facile, tuttavia all’epoca costruire un dirigibile era un’impresa davvero visionaria. I primi prototipi di Zeppelin vennero infatti costruiti solo grazie al denaro del conte e, una volta terminati i fondi, il progetto poté continuare solo ipotecando le proprietà di sua moglie (che doveva essere contentissima, immagino) e grazie a una lotteria di raccolta fondi autorizzata dal re del Württemberg.
Gli Zeppelin nell’aviazione civile
Gli Zeppelin erano nati per venire utilizzati a scopi militari, tuttavia in seguito all’entusiasmo del pubblico per i dirigibili e alle cattive relazioni con i vertici dell’esercito (più per quest’ultima cosa, credo), il direttore della Luftschiffbau Zeppelin, Alfred Colsman, ebbe la l’idea di riciclarli in trasporto passeggeri rivoluzionando il trasporto aereo. Prima dell’incidente del LZ 129 Hindenburg i dirigibili Zeppelin infatti trasportarono oltre trentasettemila persone in 1.600 voli di lusso senza incidenti, una vera aviazione first class!
L’esposizione dello Zeppelin Museum
Il Museo Zeppelin di Friedrichshafen unisce arte e tecnologia, e secondo me la parte migliore è proprio l’esibizione tecnologicacon le spiegazioni tecniche e storiche sui dirigibili. Attraverso il percorso di visita infatti possiamo scoprire tutti gli aspetti tecnici della costruzione degli Zeppelin, tra cui la leggerezza, l’aerodinamica, la tecnologia di propulsione e il sistema di navigazione. L’ultimo piano offre un’esposizione di arte contemporanea, ma onestamente non l’ho trovata interessante quanto le sale dedicate agli Zeppelin che sono invece INCREDIBILI.
Gli oggetti esposti al Museo Zeppelin sono sia reperti storici come le porcellane del ristorante di bordo, cartoline e giornali, sia frammenti di grandi dimensioni come eliche, navicelle e parti di motore. Nella collezione permanente tutto quello che non è tecnologia pura racconta il lusso di viaggiare a bordo dei dirigibili Zeppelin, partendo proprio dal lago di Costanza per arrivare negli Stati Uniti in soli cinque giorni di traversata oceanica oppure a Rio de Janeiro in quattro giorni.
Il trasporto passeggeri su dirigibile è incredibile perché accadeva nel secolo scorso, quando le grandi navi transatlantiche impiegavano giorni e giorni ad arrivare a destinazione. A differenza delle navi gli Zeppelin non avevano distinzioni di classe, ma solo lusso, anche per via del costo proibitivo dei biglietti.
La parte più emozionante dello Zeppelin Museum per me è stato salire la scala di alluminio per entrare nelle sale ricostruite del dell’area passeggeri del dirigibile Hindenburg e sedermi nel salottino: mi sono sentita una vera passeggera!
Purtroppo non c’è nulla di originale perché gli arredi originali vennero distrutti durante l’incendio, ma la ricostruzione è davvero fedele e ci permette di respirare in pieno l’atmosfera di un viaggio in dirigibile. Tutti gli arredi e le decorazioni erano nel design Bauhaus degli anni ’30 che coniugava eleganza e leggerezza, fondamentale per contenere il peso della gondola. Persino i servizi igienici, i lavandini ribaltabili e gli stessi letti erano realizzati con i materiali più leggeri possibili.
I dirigibili nel mondo
La collezione dello Zeppelin Museum è incentrata principalmente sui dirigibili Zeppelin, ma offre anche uno sguardo sui concorrenti Parseval e Schütte Lanz in Germania, e ai progetti che venivano sviluppati nello stesso periodo in Italia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Per me è stata una vera sorpresa perché pensavo che esistessero solo i dirigibili Zeppelin, quelli presenti in Indiana Jones e l’ultima crociata da cui è nata la mia fissazione.
Gli Zeppelin invece erano differenti perché avevano una rigida struttura interna in duralluminio e venivano sollevati da idrogeno gassoso, mentre altri dirigibili utilizzavano materiali diversi su un altro tipo di struttura. Gli Schütte-Lanz, i più famosi concorrenti degli Zeppelin, erano infatti dirigibili rigidi progettati e costruiti dal 1909 al 1917 con un telaio in legno che però si deteriorava con l’umidità. Negli stessi anni furono costruiti anche i Parseval che al contrario avevano poca o nessuna struttura rigida all’interno del tessuto, oltre a vari altri progetti europei e statunitensi.
La fine dell’epopea Zeppelin
La popolarità degli Zeppelin terminò con il disastro del dirigibile LZ 129 Hindenburg del 1937 nel New Jersey, nel quale morirono quasi un terzo delle persone a bordo durante l’atterraggio. L’incidente fu ampiamente coperto dalla stampa negli Stati Uniti e la diffusione dei video e delle fotografie dell’incidente contribuirono a infrangere la fiducia dei passeggeri riguardo alla sicurezza dei dirigibili.
Nello stesso periodo stava inoltre nascendo il trasporto aereo internazionale, con la Pan American Airlines come capofila, e l’unico motivo per cui i passeggeri sceglievano gli Zeppelin era il loro livello di comfort. Anche se i dirigibili moderni, utilizzati più che altro a scopo pubblicitario e turistico, garantiscono sicurezza, l’ultimo volo dell’Hindenburg segnò la fine del trasporto aereo con i dirigibili.
Informazioni utili per visitare il Museo Zeppelin di Friedrichshafen
Se ti trovi sul lago di Costanza ti suggerisco di non perderti lo Zeppelin Museum di Friedrichshafen. Le didascalie del museo sono in tedesco e in inglese, tuttavia per maggiori approfondimenti puoi affittare un’audioguida all’ingresso. In alternativa puoi ascoltare le spiegazioni, anche in italiano, dal tuo cellulare inquadrando i QR code lungo il percorso di visita. L’intero museo ha una rete Wi-Fi aperta così puoi seguire le spiegazioni interattive anche se la tua tariffa prevede limitazioni alla navigazione in internet all’estero.
Dentro lo Zeppelin Museum non puoi portare zainetti o borse ingombranti. C’è però un deposito bagagli che funziona con monete da 1 o 2 euro che vengono restituite quando inserisci di nuovo la chiave. Ti consiglio di portarti della moneta apposta perché quando il museo è affollato potresti trovarti a fare la coda anche per cambiare. In compenso puoi scattare foto con il cellulare senza problemi, mentre se preferisci usare la tua macchina fotografica ricordati di non usare il flash o cavalletto.
Il Museo Zeppelin con bambini
Per la sua esibizione permanente lo Zeppelin Museum è fantastico da visitare con bambini, meglio dai tre/quattro anni in su. Se viaggi con figlio o nipote al seguito puoi chiedere in biglietteria la valigia di cartone dove raccogliere il materiale sugli Zeppelin come etichette bagagli, biglietti per un volo transoceanico, ecc.
Accessibilità Zeppelin Museum
Se vieni in auto c’è un parcheggio multipiano a pagamento poco distante dal museo, tutti i parcheggi su strada sono infatti privati, ad esclusione dei due parcheggi davanti all’ingresso che sono riservati ai disabili. Infine, il Museo Zeppelin è totalmente accessibile e ha un ascensore interno quindi non avrai problemi a visitarlo con bambini in passeggino o se hai problemi di mobilità.
Zeppelin Museum
Seestraße 22
88045 Friedrichshafen
Dove dormire sul lago di Costanza
Il Museo Zeppelin si trova a Friedrichshafen sul lago di Costanza. Le varie località sono collegate tra loro con un traghetto quindi puoi scegliere di dormire anche in una cittadina diversa e raggiungere il museo via lago: il terminal traghetti è proprio a due passi dall’ingresso del museo. Il box di Booking qui sotto si aggiorna automaticamente con le nuove offerte sul lago di Costanza, ma puoi cliccarci sopra per selezionare meglio le caratteristiche del tuo hotel ♥︎
Booking.comScrivimi nei commenti se hai già visitato lo Zeppelin Museum e se anche tu sei super affascinata dai dirigibili dall’uscita del film Indiana Jones e l’ultima crociata!