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Puncetto valsesiano: la tradizione del pizzo artigianale in Valsesia

di Paola
4 commenti

Nella mia gita a Varallo ho scoperto la tradizione del puncetto valsesiano, un pizzo così definito da sembrare fatto a macchina. La sua lavorazione invece è tutta ago e nodi, e richiede un’esperienza non indifferente, come ho imparato visitando la Bottega dell’Artigianato, gestita dai volontari della Società Operaia di Mutuo Soccorso.

Cos’è il puncetto valsesiano

Il puncetto è un pizzo tipico della Valsesia che si realizza con ago e filo di cotone. Il nome del punto puncetto significa ‘piccolo punto’ e deriva da “punc” che si traduce dal dialetto valsesiano come “punto”. Nei secoli passati questa tecnica è stata tramandata di generazione in generazione da madre in figlia dalle donne valsesiane che la sera si mettevano a lavorare il puncetto nelle mura domestiche.

La storia del puncetto valsesiano è molto antica, il documento più vecchio che lo cita è un atto notarile del 1685 che certificava la decorazione a “ponchietto” di un grande fazzoletto bianco. Il pizzo puncetto veniva infatti utilizzato per decorare la biancheria della casa e gli abiti tradizionali della Valsesia.

La tecnica del puncetto valsesiano oggi viene mantenuta in vita dagli appassionati e dalle esperte ricamatrici di Varallo e dintorni che lo insegnano anche nelle scuole. Generalmente il pizzo ricamato a puncetto è bianco, tuttavia in alcune aree della Valsesia si trovano anche esempi di puncetto colorato, ancora più difficile da lavorare.

Abito tradizionale di Varallo Sesia decorato con pizzo puncetto, ricami e ligam
Abito tradizionale di Varallo Sesia decorato con pizzo puncetto, ricami e ligam. Il ligam è la fascia annodata che serviva come Tinder dei tempi antichi: a seconda della posizione indicava se una ragazza era single o sposata!

Come si realizza il pizzo a puncetto valsesiano

Dopo aver visto un pizzo o un ricamo a puncetto, la prima domanda è “come si fa il puncetto”. Sembra infatti davvero impossibile che sia fatto a mano talmente la trama è fitta e ordinata! I pizzi a puncetto sembrano dei tessuti realizzati a telaio, mentre invece l’alternanza di vuoti e pieni è data da una serie di nodi.

Il puncetto valsesiano si differenzia da uncinetto e lavorazioni simili perché si realizza utilizzando solo un ago comune e filo di cotone che viene legato con tanti piccoli nodi. La signora Angela, che gestisce la Bottega dell’Artigianato insieme ai volontari della Società Operaia di Mutuo Soccorso, durante la visita guidata ‘Varallo e la magia del Sacro Monte’ ci ha spiegato che il puncetto segue degli schemi geometrici e bisogna contare i nodi uno per uno per tenere il conto del lavoro.

Gli schemi del puncetto

La lavorazione del puncetto è molto lunga perché ogni pizzo richiede migliaia di nodi che creano motivi geometrici pieni e vuoti. Per realizzare un pizzo con la tecnica del puncetto valsesiano si mescolano i motivi tradizionali creando disegni unici e originali.

Il filo utilizzato per il puncetto è in genere cotone, ma si trovano anche puncetti in seta perché la Valsesia è stata un centro molto importante per l’allevamento di bachi da seta.

I nomi dei pattern tradizionali del puncetto sono gli stessi dati dalle montanare di un tempo e ricordano fatti della vita, animali o fiori. Lo schema del pizzo a puncetto si realizza prima su un foglio a quadretti e poi si inizia ad annodare punto per punto. Il risultato è un pizzo molto resistente, quasi come un tessuto.

Online puoi trovare schemi o pattern realizzati dagli appassionati che stanno riscoprendo quest’arte antica, oppure verificare quando le esperte signore di Varallo offrono delle lezioni.

La signora Angela di Varallo Sesia spiega come si realizza il pizzo puncetto valsesiano annodando con precisione il filo di cotone con un ago
La signora Angela di Varallo Sesia spiega come si realizza il pizzo puncetto valsesiano annodando con precisione il filo di cotone con un ago

Il puncetto valsesiano ieri e oggi

I costumi tradizionali decorati con il puncetto sono straordinari, tuttavia oggi non hanno valore commerciale per come sono cambiate le taglie. Una donna di oggi infatti non riuscirebbe a entrare in un abito del secolo scorso perché le donne erano molto più minute.

La tecnica del puncetto rivive oggi per decorare gioielli come orecchini, cuscini per le fedi o biancheria per la casa. Per via della sua lunga lavorazione, i prezzi del puncetto non sono tuttavia adatti a tutte le tasche e un pizzo valsesiano è un prodotto abbastanza esclusivo.

Per darti un’idea del suo costo, un piccolo quadratino decorativo di pizzo che sta nel palmo di una mano costa più di € 30, mentre un cuscinetto per le fedi decorato a puncetto sale già a € 150! In compenso puoi scoprire gratis i segreti del puncetto e ammirare i lavori più belli semplicemente curiosando tra le botteghe artigiane di Varallo.

Scrivimi nei commenti se conoscevi la tecnica del puncetto valsesiano o se ti è venuta la curiosità di scoprirla dopo aver letto questo articolo.

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4 commenti

Giò17 27/11/2020 - 11:57

Durante i miei soggiorni di vacanza mi piace scoprire i prodotti dell’artigianato locale e ad Alagna ho acquistato un paio di orecchini realizzati a punto puncetto. E’ uno dei ricordi più belli acquistati in una quarantina di vacanze

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Paola 29/11/2020 - 15:09

Sono bellissimi! Li ho visti esposti in un negozio e sono davvero delicati ed eleganti

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Lucy the Wombat 27/08/2020 - 07:23

Pazzesco. Io so fare solo il punto e croce e già mi spazientisco dopo poco… Sono tradizioni di un altro mondo, spero non si perdano mai.

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Paola 06/09/2020 - 11:22

Siamo in due! Il racconto di quando ho provato a fare la maglia sfocia quasi nell’horror 😀

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