Home DestinazioniAsiaVietnam Dalat: 5 attrazioni da non perdere nella città più francese del Vietnam

Dalat: 5 attrazioni da non perdere nella città più francese del Vietnam

di Paola
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Una delle destinazioni più curiose e meno turistiche (per noi europei) che ho visitato in Vietnam è Dalat, una ridente cittadina di villeggiatura sulle “montagne” del Vietnam, nella regione degli altopiani centrali. Nonostante Da Lat sia capace di lasciarti a bocca aperta per la sua atmosfera quasi kitsch da “Petit Paris”, la sua natura incontaminata e le ville coloniali, per me resta la città in cui per la prima volta nella mia vita ho visto un numero improponibile di avocado tutti insieme.

Perché visitare Dalat in Vietnam

Dalat è una cittadina totalmente diversa rispetto alle altre mete turistiche del Vietnam, innanzitutto per il suo clima: a Dalat non c’è il caldo tropicale appiccicaticcio di tutto il Sud Est Asiatico, ma una splendida temperatura primaverile tutto l’anno. Se non ci sei ancora stata, puoi immaginarti Da Lat come la città di montagna in cui i vietnamiti del centro-sud vanno a prendere il fresco.

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Per il clima che oscilla sempre tra i 15 e 25 gradi, Dalat è famosa per le sue coltivazioni di avocado, carciofi, fiori e fragole, queste ultime di grandissimo interesse per i vietnamiti che te le proporranno in tutti i modi come souvenir. Io mi sono limitata a comprare portachiavi all’uncinetto a forma di fragola per tutti i mazzi di chiavi in mio possesso, tuttavia il massimo dell’esotismo qui è la marmellata di fragole, la stessa che probabilmente a casa in Italia trovi super banale!

La piccola Parigi del Vietnam

Dalat è famosa per essere la piccola Parigi del Vietnam perché rispetto ad altre città ha un’aria decisamente più europea. Durante il periodo coloniale era infatti una meta di villeggiatura molto ambita, tant’è che al suo apice coloniale il 20% della popolazione di Dalat era costituita da stranieri.

Oggi il Quartiere Francese è ancora disseminato di ville in stile europeo, tuttavia il kitsch ha preso il sopravvento sull’autentica atmosfera parigina, regalandoci fascinose interpretazioni di antenne radiofoniche a forma di Tour Eiffel. Niente a che vedere comunque con il kitsch di Ba Na Hill di Da Nang, a Da Lat è decisamente più discreto!

Le attrazioni di Dalat

La città di Dalat non è molto grande ed è facile da girare a piedi, grazie anche al clima più fresco rispetto al resto del Vietnam. Il centro della città è la grande piazza del mercato, la stessa in cui ho visto il banco con un numero impressionante di avocado rimastomi impresso nella memoria e fotografato in innumerevoli immagini sfocate. Le principali attrazioni cittadine sono quasi tutte raggiungibili con una passeggiata a piedi o in bicicletta, e se proprio non hai voglia di camminare o pedalare puoi sempre usufruire dell’economico servizio di taxi.

A poca distanza dal centro puoi visitare la Casa Pazza di Hang Na, o le villette e gli chalet del Quartiere Francese, mentre nei dintorni di Da Lat puoi scoprire la lussureggiante natura vietnamita con splendide cascate, delle pagode buddiste e il palazzo estivo dell’imperatore Bao Dai.

1) La Casa Pazza di Hang Na (Hang Nga Guest House and Art Gallery)

Il motivo principale che mi ha spinto a visitare Dalat – oggi però ci ritornerei solo per documentare al meglio l’ossessione vietnamita per le fragole – è la Casa Pazza di Hang Nga, “una sperimentazione architettonica di tipo surrealista” come la definisce la mia Lonely Planet. A me invece è sembrata una struttura realizzata con secchiate di cemento buttate a caso, alternate a decorazioni tendenzialmente kitsch. Se ami il Sud-Est Asiatico sai già che in questa parte del mondo il kitsch può raggiungere picchi talmente surreali da dar loro valenza artistica, e questo edificio ne è l’esempio perfetto.

Il progetto della Casa Pazza (Crazy House) dovrebbe ricordare la forma di un albero e sapendo questo anche gli animaletti con gli occhi rossi che spuntano qua e là come gnomi da giardino assumono un senso vagamente logico. Ancora oggi è però un continuo work in progress, con l’aggiunta costante di stanze in cui è anche possibile pernottare visto che si tratta di una guest house a tutti gli effetti, oltre che una specie di museo/galleria d’arte.

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Paola Bertoni alla Casa Pazza (Crazy House) Hang Nga Guest House and Art Gallery di Dalat
Bellissima foto di me in posa super composta alla Casa Pazza di Dalat

2) La residenza estiva di Bao Dai a Dalat

Bao Dai fu l’ultimo imperatore del Vietnam e utilizzava la sua residenza estiva a Dalat per scappare alla calura quando le temperature estive diventavano troppo alte. Il suo palazzo fu costruito nel 1933 nel migliore stile art déco vietnamita come casa vacanza ed è rimasto immutato, con i mobili di Bao Dai e i suoi oggetti personali esposti al pubblico.

Il piano terra della residenza estiva di Bao Dai (Bao Dai Palace) era utilizzato dall’imperatore per ricevere gli ospiti e discutere di politica, mentre il primo piano era destinato alla famiglia reale e comprendeva una biblioteca, un salotto e una sala da pranzo.

La sensazione che proverai nel visitare il palazzo di Bao Dai sarà quella di entrare in una casa delle bambole in dimensione 1:1, tuttavia alla fine della visita verrai ricatapultata nel miglior kitsch orientale con la possibilità di farti fotografare in costume su un trono finto, esperienza che sembra molto apprezzata dai turisti locali.

La residenza estiva dell'imperatore Bao Dai (Bao Dai Palace) a Dalat in stile art déco vietnamita
La modesta residenza estiva dell’imperatore Bao Dai (Bao Dai Palace) a Dalat. A me fa venire in mente i palazzi italiani in stile razionalista, ma sarebbe nel migliore stile art déco vietnamita

3) Il Quartiere Francese di Dalat

Se come me ami scoprire curiose architetture europee fuori contesto in giro per il mondo, il Quartiere Francese (French Quarter) di Da Lat non ti deluderà. Molti turisti e gli stessi abitanti considerano il Quartiere Francese una delle parti più belle della città ed è abbastanza surreale trovarsi in un complesso di case vacanza dei colonialisti francesi degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso. Persino le scuole e le chiese sono costruite nello stesso francesissimo stile!

4) La stazione ferroviaria di Da Lat

Durante il periodo coloniale la stazione ferroviaria di Dalat era considerata una delle più belle dell’Indocina e aveva collegamenti giornalieri con la città con Saigon, l’attuale Ho Chi Minh City. Nonostante la sua importanza storica, oggi la ferrovia a cremagliera di Da Lat è utilizzata solo a scopo turistico.

La stazione di Dalat merita comunque una visita perché è stata riconosciuta come sito culturale nazionale ed è davvero molto carina, con uno stile che è una via di mezzo tra il cottage di campagna francese e la casa delle bambole della residenza estiva dell’imperatore Bao Dai.

La facciata della stazione ferroviaria di Dalat
La stazione ferroviaria di Dalat è un monumento nazionale o qualcosa del genere ed è possibile visitarla e guardare qualche trenino d’epoca del periodo coloniale

5) I Giardini dei Fiori di Dalat

Oltre alla sua fama come “Piccola Parigi”, Da Lat è conosciuta in tutto il Vietnam anche come la città dei fiori perché grazie al clima temperato e alle pioggie abbondanti vengono coltivate tipologie di fiori che non potrebbero crescere in nessun’altra parte del Paese.

I Giardini dei Fiori di Dalat (Da Lat Flower Garden) sono stati costruiti solo nel 1966, ma sono una destinazione molto popolare perché ospitano ortensie, fucsie e orchidee. Come per fragole e carciofi, per te potrebbero non essere specie così esotiche, tuttavia vederle in Vietnam è davvero un’esperienza particolare.

Fuori Da Lat: le cascate di Datanla

I dintorni di Dalat sono famosi anche per la sua natura: alle risaie infatti si sostituisce un paesaggio montuoso con cascate e parchi naturali. Le cascate di Datanla sono le più vicine a Da Lat, e puoi raggiungerle facilmente in bici o in taxi dal centro città. Una volta arrivata puoi acquistare i biglietti di ingresso al parco di Datanla e passeggiare fino alle cascate seguendo i sentieri ben segnalati. In alternativa puoi anche raggiungere i laghetti alla base delle cascate con una specie di ottovolante su rotaia, abbastanza kitsch, ma apprezzatissimo dai locali.

Informazioni utili per visitare Dalat in Vietnam

Dalat è una città meno visitata rispetto alla famosissima Hoi An o alle importanti Hanoi e Ho Chi Minh City. Ti suggerisco però di dedicarci almeno due giorni per assaporare al meglio la sua atmosfera surreale fatta di contrasti tra la sua atmosfera europea, la follia della Casa Pazza e la lussureggiante natura dei dintorni.

Dalat o Da Lat

Come tantissimi termini vietnamiti anche Da Lat nelle lingue europee viene “tradotto” unendo le due sillabe in Dalat. Se però ti trovi in Vietnam e stai cercando di interpretare qualche cartina o volantino turistico in pseudoinglese troverai il nome della città scritto staccato, ovvero Da Lat. Lo stesso Vietnam è quasi sempre Viet Nam, credo sia solo una questione di traduzione dell’alfabeto vietnamita.

Come raggiungere Dalat da Ho Chi Minh City (Saigon)

Il Vietnam è un Paese che si gira benissimo con i mezzi pubblici: dove non arriva la ferrovia c’è un capillare servizio di bus. In particolare, puoi raggiungere Dalat da Ho Chi Minh City su comodissimi autobus notturni a un prezzo davvero minimo. Per esempio su Bookaway, un sito di prenotazioni super utile quando viaggi in Asia, puoi trovare autobus notturni lusso con cuccetta singola in cui puoi dormire a circa € 20, e prezzi ancora più bassi se ti accontenti di un viaggio più spartano. Prova subito nel box qui sotto ⬇︎

Dove dormire a Dalat

Rispetto alla mia prima visita a Dalat sembra che l’offerta alberghiera sia notevolmente salita di livello, con magnifici hotel a quattro e cinque stelle dal fascino internazionale a ottimi prezzi. Qui sotto trovi il box di Booking con le migliori offerte hotel a Da Lat: si aggiorna automaticamente e se ci clicchi sopra si apre una finestra con tutti gli hotel.

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Oltre a Dalat, puoi scoprire il passato coloniale francese in Vietnam anche a Bana Hills, oggi trasformata in un parco di divertimenti. Scrivimi nei commenti se conoscevi già Dalat e il suo fascino da “Petit Paris”!

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