Per andare in Francia dal nord del Piemonte il modo più veloce è attraversare il traforo del Frejus. Essendoci passata più volte, in questo articolo ti spiego in dettaglio cosa devi sapere per attraversare il tunnel in auto perché ci sono normative particolari di sicurezza da seguire, e ti racconto anche la sua storia incredibile di opera visionaria.
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Tutto quello che devi sapere sulla galleria del Frejus
In un viaggio in auto puoi raggiungere il tunnel del Frejus dalla A32, l’autostrada Torino-Bardonecchia dal lato italiano o l’autoroute de la Maurienne A43. Si tratta di un traforo molto frequentato perché accorcia il tragitto tra Francia e Italia di più di un’ora, e probabilmente questo è pure il motivo per cui il pedaggio non è particolarmente economico.
Nonostante sia decisamente stretto – è largo solo nove metri – il traforo autostradale del Frejus ha visto passare oltre venti milioni di veicoli nei suoi primi vent’anni di apertura. Per attraversarlo devi rispettare delle regole di sicurezza molto più rigide rispetto ad altri tunnel ed è abbastanza strano vedere passare di fianco i mezzi nella direzione opposta per tutti i dodici chilometri di galleria.
L’epopea del traforo del Frejus
Se oggi il tunnel del Frejus ci sembra piccoletto, all’epoca era un capolavoro di ingegneria, nato come tunnel ferroviario. Il traforo fu paragonato al Canale di Suez per importanza e sviluppo tecnologico, e per la sua inaugurazione nel 1871 furono organizzati grandi festeggiamenti. A Torino i caduti del Frejus sono tutt’ora ricordati con una scultura in piazza Statuto a cui sono legati alcuni misteri cittadini.
Il tunnel del Frejus fu infatti realizzato in soli quattordici anni grazie a apparecchiature sperimentali perché a fine Novecento le gallerie si scavavano ancora tutte a mano. Senza la nuova perforatrice automatica pneumatica, brevettata appositamente nel 1854, il tempo di scavo del traforo sarebbe infatti stato di ben quarant’anni.
Al traforo del Frejus sono anche legati nomi noti del Piemonte come Giuseppe Francesco Medail, commissario in dogana ideatore del tunnel a cui è dedicata la via centrale di Bardonecchia, Germain Sommeiller, uno dei progettisti a cui è dedicato un corso torinese, ma soprattutto Camillo Benso Conte di Cavour che si impuntò per proseguire i lavori dopo che la Savoia fu ceduta alla Francia.
Insomma, io non lo sapevo, ma il traforo del Frejus è uno dei nostri orgogli risorgimentali! Il tunnel autostradale invece fu realizzato solo nel 1980, ma qui non c’è nulla di epico da raccontare perché realizzare trafori era già una procedura collaudata.
Informazioni utili sul traforo autostradale del Frejus
Sono sicurissima che la storia del Risorgimento italiano e dei festeggiamenti per la prima grande opera italica venuta bene ti hanno emozionata tantissimo, ma probabilmente hai scelto di passare dal Frejus per accorciare il viaggio oppure perché d’inverno è l’unico passaggio aperto. Di seguito ti riporto quindi tutte le informazioni utili da sapere prima di attraversare il traforo del Frejus.
Quanto costa il pedaggio autostradale del Frejus
Attraversare il tunnel del Frejus è parecchio caro: il pedaggio per un’auto al momento in cui scrivo costa € 47,10, ma se pensi di rientrare in Italia (o in Francia) entro sette giorni dal passaggio puoi acquistare un biglietto andata e ritorno che costa € 58,80. Per i frontalieri o chi fa passaggi frequenti sono anche disponibili abbonamenti. Io però ho sempre pagato il pedaggio per un passaggio singolo anche perché scelgo di passare dal tunnel del Frejus quando parto o arrivo da un viaggio, e le mie vacanze superano quasi sempre i sette giorni.
Misure di sicurezza del traforo autostradale del Frejus
A differenza di altri trafori, il tunnel del Frejus è molto lungo e stretto con una carreggiata unica per i due sensi di marcia. Per questo motivo dopo il drammatico incidente del 1999 nel traforo del Monte Bianco sono state rafforzate notevolmente le misure di sicurezza.
Al pagamento del pedaggio riceverai un volantino con le regole da rispettare, tuttavia se sei da sola in auto non avrai effettivamente la possibilità di leggerlo perché il tunnel inizia subito dopo il casello. Le regole da rispettare durante l’attraversamento, indicate anche sul volantino sono:
- Guidare a velocità massima di 70 km/h
- Mantenere la distanza di sicurezza di 150 m tra i veicoli in movimento
- Ascoltare la radio 103.3 FM o 107.7 FM con le indicazioni di sicurezza in italiano, inglese e francese
Il tunnel del Frejus è inoltre sorvegliato da telecamere e lungo tutto il percorso sono presenti autovelox per controlli elettronici della velocità. Nonostante la presenza di camion (è consentito il passaggio di ogni merce, anche quelle pericolose) il passaggio del tunnel del Frejus è sempre stato semplice e veloce, senza code in autostrada.
In caso di guasti o code nel tunnel invece devi fermarti e spegnere la macchina, mantenendo la distanza di almeno un metro dagli altri veicoli fermi e seguire le indicazioni di sicurezza alla radio.
Per fortuna non mi è mai capitato, ma in caso di incidenti, fumo, ecc. devi abbandonare il veicolo e andare verso uno degli undici rifugi presenti lungo la galleria. Se come me ti interessano i dati tecnici, sappi che ogni rifugio è dotato di collegamento telefonico con la sala di controllo, ha un condotto di ventilazione di aria pura ed è separato dalla galleria da due porte tagliafuoco.
Le alternative al traforo autostradale del Frejus
In alternativa al traforo del Frejus, puoi sconfinare in Francia attraverso i passi del Moncenisio e del Monginevro. Passando da uno dei valichi allunghi notevolmente il percorso, ma ti godi panorami mozzafiato, specialmente sul colle del Moncenisio.
Il valico del Moncenisio però è chiuso d’inverno da novembre in poi perché le piste da sci sul lato francese si trovano praticamente sulla strada statale (oltre la difficoltà a guidare con la neve in una strada tutta curve).
In genere per andare in Francia passo dal valico del Moncenisio d’estate e dal traforo autostradale del Frejus d’inverno. Non passo quasi mai invece dal valico del Monginevro perché andando verso Lione da Torino allungo invece il percorso.
Spero che queste informazioni sul traforo del Frejus ti siano utili e che la sua storia ti abbia incuriosito, ma non dimenticarti di scrivermi nei commenti il tuo percorso preferito per sconfinare in Francia.
2 commenti
Ho attraversato la galleria del Frejus qualche anno fa, tornando da un viaggio on the road in Francia; devo dire che non ricordo molto, visto che era notte e stavo sonnecchiando mentre mio marito guidava 🙂
Ahahah beh con il marito autista non devi preoccuparti di nulla 😉