Bergamo è una città molto interessante, con tante curiosità storiche e architettoniche, come la funicolare che attraversa le Mura Venete e i sassi di fiume, chiamati borlanti, che compongono la pavimentazione della Città Alta. Grazie alla guida Bergamo Insolita e Segreta ho scoperto alcune particolarità bizzarre di Bergamo, tra putti evirati, case di piacere e testicoli in sovrannumero.
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Bartolomeo Colleoni: il condottiero dalle gonadi in soprannumero
Bartolomeo Colleoni nel Cinquecento era il personaggio più illustre della nobilità bergamasca. Capitano di ventura dalle idee politiche abbastanza flessibili, discendente da giudici e notai ghibellini, trasformò uno spiacevole soprannome di famiglia in un urlo di battaglia, in quello che oggi si potrebbe considerare un esempio di mascolinità tossica.
Il cognome Colleoni deriva dal soprannome “Colione” di Gisalbertus Attonis, avo di Bartolomeo Colleoni. Senza ombra di dubbio in questo caso colione significa coglione, ovvero testicolo. Bartolomeo Colleoni pare utilizzò l’appellativo di famiglia come urlo di battaglia e lo inserì nella sua insegna gentilizia.
Durante le battaglie, incitava il suo battaglione al grido “Coglia, coglia”, ovvero “coglioni, coglioni”. Il suo stemma nobiliare fu arricchito da una gonade in soprannumero, con ben tre zebedei in mezzo ai più eleganti gigli d’oro d’Andegavia e alle fasce di Borgogna.
La furia censoria della Chiesa Cattolica
Puoi vedere lo stemma con i tre testicoli nel Duomo di Bergamo, dove si trova la cappella della famiglia Colleoni. Secondo una leggenda popolare toccare i testicoli sullo stemma porta fortuna per cui turisti e bergamaschi hanno reso luccicante lo scudo in ferro e bronzo a forza di toccarlo.
Sempre nella stessa cappella, il sarcofago di Bartolomeo Colleoni ha incontrato la furia censoria della chiesa cattolica. Ogni putto della decorazione di Giovanni Antonio Amadeo ha subito un’irreparabile evirazione nell’Ottocento, su ordine del vescovo di Bergamo Pier Luigi Speranza.
Il tour delle case chiuse di Bergamo
Se da un lato i cattolici bacchettoni distruggevano opere d’arte a colpi di scalpello, dall’altro a Bergamo fiorivano le case di piacere. Oggi puoi fare un tour (storico) delle case chiuse seguendo l’itinerario di Paolo Moschini del Gruppo archeologico bergamasco.
Il primo bordello pubblico di Bergamo risale al Cinquecento ed era di proprietà comunale, dato in appalto a privati con contratto quinquennale, proprio come oggi avviene con la manutenzione delle strade. Al bordello del Quarterolo lavoravano le signorine che prima esercitavano la libera professione sulla strada perché si era reputato non decoroso vederle in giro per la Città Alta. Curiosamente la casa chiusa e la chiesa avevano entrambe un affaccio sul cimitero cosicché i fedeli dovettero chiedere al prete di chiudere quella porta durante le funzioni.
Il postribolo più famoso di Bergamo è però quello della Piazza Mercato del Fieno, con i camini in stile diverso, ognuno dei quali corrispondente a una stanza. Quando una lavoratrice sessuale occupava una stanza, accendeva il caminetto usando il fumo cime segnale per indicare l’attesa ai frequentatori in coda all’esterno.
Oltre a questi postriboli erano attive anche la Casa del pecat, la Villa delle Rose e il Casino dei Nobili, quest’ultimo rimasto in attività fino a fine Ottocento. In più a Bergamo le donne di piacere libere professioniste continuavano a esercitare clandestinamente sulla strada o nei bordelli illegali.
Dove trovare storie curiose su Bergamo: la guida Bergamo Insolita e Segreta
Mentre organizzavo la mia gita a Bergamo, ho letto queste e altre curiosità sulla guida Bergamo Insolita e Segreta. Fa parte dell’omonima collana delle Edizioni Jonglez, dove trovi il lato meno conosciuto di ogni città.
Bergamo insolita e segreta
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Avevo visitato Bergamo in occasione di un blogtour organizzato da Raffaella di Cose di Bergamo, con l’aiuto di Gloria di Vagabondainside, e pur non avendo potuto partecipare all’intera visita guidata, la città alta mi è piaciuta molto. Per fortuna sono riuscita comunque a visitare il centro storico grazie all’insolito itinerario suggerito dalla mia guida. Scrivimi nei commenti se conoscevi già queste curiosità bergamasche su condottieri e case chiuse.
6 commenti
Anomalia piacevole!
Bergamo sa essere davvero curiosa!
Anche io ho trovato interessante l’articolo! Non sapevo queste curiosità sulle case chiuse e i condottieri di Bergamo. Sono rimasto colpito da quel bordello dove ciascuna stanza aveva un caminetto diverso e si formava la fila per riuscire finalmente ad avere il rapporto con la ragazza preferita! Riguardo Bartolomeo Colleoni e i testicoli, si dice ne avesse tre come quelli raffigurati nel suo stemma, anche questo non lo sapevo.
Bergamo mi ha davvero sorpresa, non mi aspettavo tante curiosità da una cittadina così piccola e poco turistica. Tra l’altro il centro storico è davvero super grazioso quindi vale proprio visitarla.
Molto interessante la storia sulle case chiuse, mi sa che di domanda ce ne fosse. E il tipo fiero dei propri coglioni è diventato il mio personaggio storico preferito.
Io non sono riuscita ancora a smettere di ridere da quando ho scoperto il suo grido di battaglia!