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I consigli delle Travel Blogger Italiane per preparare la valigia perfetta

di Paola
12 commenti

Scegliere cosa mettere in valigia e cosa lasciare a casa ogni volta che si parte per un viaggio è sempre difficile, a meno di non avere l’esperienza della community Travel Blogger Italiane. In questo articolo alcune blogger ti raccontano il loro stile di viaggio e i loro trucchi per preparare la valigia perfetta.

Abbigliamento elegante anche in viaggio

La valigia di Antonella di I viaggi dell’Anto

Una vita di lavoro nella moda ha sicuramente lasciato il segno nel mio modo di concepire l’abbigliamento, anche quello per il viaggio. Vestirsi in maniera comoda o sportiva non significa obbligatoriamente essere disordinate o poco eleganti. Logicamente i vestiti che metto in valigia dipendono anche dal tipo di viaggio: se è di lavoro prevedo sempre un tailleur formale e scarpe con tacco.

Il mio trucco per avere sempre la valigia ordinata e per evitare abbinamenti sconsiderati è quello di partire con gli outfit già fatti, cioè divido nei  sacchetti di cellophane i vestiti già a completo. Preparo quindi i pantaloni o le gonne, e per ognuno prevedo tre o quattro t-shirt o camicie che stiano bene come colore. Quindi la camicia bianca con i jeans, la polo rosa con i pantaloni bianchi, la maglietta attillata con la gonna lunga, ecc.

Aggiungo il solito irrinunciabile tubino nero e una pashmina di colore neutro. Se il viaggio prevede tappe diverse al freddo e al caldo, come è capitato per il Cile dove siamo passati dal deserto ai ghiacciai della Patagonia, divido rigorosamente i sacchetti anche dell’intimo, aggiungendo le calze pesanti e la maglietta della salute. Sono immancabili nel mio bagaglio una felpa passe-partout che uso anche in aereo e un maglioncino di cotone color corda che fa tanto “viaggiatrice del deserto”.

I tessuti tecnici – ovvero sintetici – sono perfetti per i viaggi perché non si sgualciscono e sono elasticizzati; adoro i cargo pants con i tasconi e i pantaloni capri che lasciano scoperta la caviglia. Sono anche molto di moda, soprattutto in aereo, le tute da jogging. Personalmente promuovo solo le tute di cachemire grigie o bianche, le altre hanno un’aria sciatta.

Le scarpe per quanto le amo meriterebbero un baule a parte, ma dovendo fare i conti con il peso e lo spazio, in viaggio opto sempre per un paio di sneakers comode e collaudate e una ballerina per la sera, anche se non ho l’incedere elegante  di Audrey Hepburn!

Jeans per ogni viaggio

La valigia di Silvia di The Food Traveler

Come diceva una vecchia pubblicità, “toglietemi tutto ma non i miei jeans”. Ne ho di tutti i tipi – skinny fit, slim fit, carrot fit, boyfriend fit anche se non ho ben capito le differenze – e di tutti i colori dal denim chiaro al nero petrolio. Li indosso tutto l’anno, anche in estate, optando per una versione più leggera nei mesi caldi.

Non porto gonne né vestiti e posso fare qualche strappo alla regola solo quando fa caldissimo, sostituendo i jeans con un paio di pantaloni di lino o di cotone, ma il fatto è che mi sento a disagio senza il mio amato denim addosso.

Insomma, ho un abbigliamento molto casual sia in ufficio che fuori e, di conseguenza, quando devo fare la valigia porto con me le stesse cose che indosserei a casa. Indovinate? Jeans, jeans e ancora jeans!

Siccome spesso viaggio con compagnie low cost che ti consentono di portare a bordo un piccolissimo zainetto, mi limito a un paio di jeans indossati e uno nello zaino. Il grosso vantaggio è che stanno bene con tutto: in estate metto in valigia delle t-shirt di vari colori, mentre in inverno le sostituisco con delle camicie di lino o cotone grezzo che anche se si sciupano non fanno troppo trasandato.

Non manca mai una borsetta piccola, sempre per il solito motivo legato all’impossibilità di portare a bordo più di un bagaglio: la tracolla in formato pochette ha il vantaggio di poter essere infilata nello zaino con estrema facilità e di contenere le cose essenziali come il cellulare, il passaporto e il portafogli.

Spazio permettendo, porto sempre con me un paio di scarpe di scorta e una sciarpa. Quello che non manca mai è un pullover, di lana in inverno e di cotone in estate. Praticamente la mia divisa: t-shirt, maglione, jeans e scarpe basse. Aggiungi pochette e una pashmina – e anche per la sera e il gioco è fatto!

I vestiti che Silvia The Food Traveler mette in valigia a ogni viaggio
I vestiti che Silvia The Food Traveler mette in valigia a ogni viaggio

Abbigliamento comodo e pratico

La valigia di Raffaella di Raf Around The World

Anni ed anni di accostamenti di colori improbabili, di stili da urlo (nel vero senso del termine) e di calzature poco adatte, mi hanno portato a creare la mia personale combinazione di vestiti e scarpe perfetta per il viaggio. Anzi oserei dire la combinazione perfetta per ogni viaggio. Infatti, che io stia via per una settimana o per un mese, il contenuto della mia valigia non cambia molto perché si costruisce attorno a quei capi che io amo definire come “gli irrinunciabili”.

Una nota a parte la dedico alla scelta del tessuto. Nonostante io sia un’appassionata camminatrice, nel mio bagaglio non c’è molto spazio per i tessuti tecnici: se è vero che si asciugano in fretta e non devono essere stirati, è anche vero che, per i miei gusti, iniziano a puzzare altrettanto in fretta. Preferisco di gran lunga il cotone, soprattutto se biologico.

“Un jeans e una maglietta” potrebbe essere lo slogan che descrive la preparazione della mia valigia. Per i pantaloni sono solita optare per due tipi: uno comodo e morbido ma non sfacciatamente ginnico (Freddy e Dimensione Danza sono i miei marchi preferiti per questo tipo di abbigliamento) e uno più classico, il solito jeans, che per me in viaggio può diventare anche un jeggings di poco ingombro (ultimamente mi sono affezionata ai jeggings della Gas).

A questi pantaloni abbino magliette di maniche lunghe e maniche corte a profusione, senza rinunciare ad un top più particolare per cene od uscite speciali. Per le scarpe invece di solito scelgo un paio di sneakers rigorosamente Converse o New Balance per macinare chilometri, e uno di ballerine per i momenti di relax (adoro quelle della Bloch).

Per completare il tutto una o due pashmine dai colori forti, rigorosamente combinabili con il resto dei capi scelti, e qualche monile di materiale naturale come legno, cuoio o pietre colorate.

Vestiti tecnici e multiuso

La valigia di Claudia di Travel with the wind

Quando racconto ad amici e conoscenti di come viaggiamo, solo con il bagaglio a mano anche in viaggi da tre settimane, spesso mi guardano come se fossi un’aliena. Per me e Gabri (mio marito) viaggiare leggeri è diventata da tempo la normalità.

Inizialmente può sembrare strano viaggiare con così poco, man mano che lo si fa si capisce invece che tante cose non sono veramente necessarie. Per questo motivo gli abiti che mettiamo in valigia non sono mai i nostri preferiti, sono invece quelli che abbiamo collaudato nei tanti anni di viaggi insieme.

Non importa che siano una o più settimane di viaggio, noi partiamo sempre con un piccolo bagaglio a testa (due a testa solo quando abbiamo anche l’attrezzatura da campeggio). Per qualsiasi clima, così come qualsiasi tipo di viaggio, il nostro abbigliamento è sempre lo stesso: pantaloni tecnici con gambe rimovibili che diventano all’occorrenza dei pantaloncini, t-shirt in tessuto tecnico traspirante, giacchetta in pile (nel tempo abbiamo capito che una giacca è più comoda di una felpa, è più semplice da togliere e mettere e si può indossare ma tenere aperta), un paio di scarpe da trekking o da ginnastica a seconda delle necessità e, nel caso serva, una giacca pesante antivento.

Tutto questo lo indossiamo il giorno della partenza in aeroporto, anche se è estate e fuori ci sono quaranta gradi, dobbiamo risparmiare spazio in valigia. Che ridere vedere che chi ci osserva curioso indossa invece pantaloncini e infradito!

Nel bagaglio a mano trovano invece posto, oltre alla biancheria intima, il cambio di magliette a maniche corte per una settimana, un paio di pantaloni di ricambio da indossare durante il bucato settimanale, un asciugamano in microfibra (è leggero e si asciuga velocemente), pantaloni e giacca in Gore-Tex per essere preparati in caso di pioggia, e i prodotti da bagno rigorosamente in flaconi da cento millilitri. Qualche accessorio extra, medicine e kit di primo soccorso, e siamo pronti a partire!

Il bagaglio minimalista per il Perù di Claudia di Travel with the wind
Il bagaglio minimalista per il Perù di Claudia di Travel with the wind

Se te lo stai chiedendo, io preparo la valigia esattamente come Silvia, ovvero jeans, magliette e maglioncino, e concordo con Raffaella per il disagio verso i tessuti tecnici, anche se sogno di viaggiare in aereo avvolta dalla morbida tuta di cachemire suggerita da Antonella, mentre ho in comune con Claudia l’attenzione a viaggiare leggera. Scrivimi nei commenti qual è il tuo stile di viaggio.

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12 commenti

augusta 26/02/2020 - 22:46

Sempre bagaglio a mano e basta. Se il clima lo permette, porto leggings piuttosto che pantaloni, occupano meno spazio. ho delle t-shirt favolose che non si stirano, sempre della stessa marca ma con disegni diversi. E un paio di gonne leggerissime. Alla partenza piego tutto bene, strada facendo comincio ad arrotolare per risparmiare spazio, così posso riportarmi a casa qualche spezietta. Ma sono l’unica che non ha una pashmina???

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Paola 26/02/2020 - 23:06

Davvero non hai una pashmina? Eresia ahahah!!! Sono praticissime e multiuso, non potrei mai farne a meno. Fammi sapere se entrerai nel #teampashmina. In compenso io odio i leggings 😉

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Silvia - The Food Traveler 26/02/2020 - 13:47

Massimo rispetto per Anto che prepara le “confezioni” già pronte all’uso: un livello di organizzazione che invidio davvero tanto: sicuramente se dovessi prevedere outfit eleganti e per climi diversi prenderei esempio da lei.
Come Raffaella prediligo i tessuti naturali a quelli tecnici anche perché questi ultimi mi sanno tanto di “sto uscendo per andare in palestra”.
La valigia minimal per me è sempre il massimo, e con un paio di jeans e un maglioncino si è posto in quasi tutte le situazioni.
Grazie per l’ospitalità

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Paola 26/02/2020 - 14:41

Anche secondo me è difficile trovare capi in tessuto tecnico che siano belli da vedere, Decathlon sta iniziando a muoversi in questa direzione e qualche maglietta super traspirante ha già un bell’aspetto 😉

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Lucy the Wombat 25/02/2020 - 22:37

Siete riuscite a tenere viva l’attenzione persino di chi come me di solito rifugge le discussioni sul bagaglio ideale, bravissime!
Non posso esimermi dal condividere il mio trucco di tutti i trucchi, partendo dall’assunto che io parto sempre piuttosto minimalista. In aeroporto ci vado mettendo in uno zainetto/borsetta ripiegabile in tessuto tecnico, di quelli che poi li svuoti e ficchi in tasca, tutto l’occorrente che sfora il peso consentito: giacca con tascone, powerbank, telefoni, ombrellino, ecc. Arrivata all’imbarco indosso tutto, riempio tasche, appendo robe al collo tipo albero di Natale, libro e ombrello in mano ecc. Appena salita in aereo ricompongo il bagaglio ulteriore. Così ho un pezzo in più che non vede nessuno

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Paola 26/02/2020 - 14:39

Tu sei un genio assoluto! Io di solito quella borsa la uso nei viaggi intercontinentali con i bagagli in stiva compresi nel biglietto e la carico di pashmine e magliette quando la mia valiga è già piena 😉

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Anna 25/02/2020 - 21:24

Super interessante questo articolo, intanto ho capito che la pashmina è irrinunciabile, citata da ben 3 esperte viaggiatrici su 4 Il mio genere è abiti comodi ma carini, quindi in estate via di gonne lunghe, per l’inverno perlopiù pantaloni in lana, più delicati dei jeans ma super comodi!

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Paola 25/02/2020 - 22:15

La pashmina in valigia di solito c’è anche quando non viene citata! Occupa pochissimo spazio, la lavi in trenta secondi e asciuga al volo, e all’occorrenza ripara pure dal freddo o dal sole 😀

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Anna 25/02/2020 - 21:14

Io assolutamente minimalista. Il mio bagaglio per 3 settimane in sud est asiatico era come quello di Claudia…idem per l’Australia. Le lavanderie a gettoni sono super utile ed evitano di caricarsi troppa roba il spalla. In Asia poi molti hotel lavano il bucato facendolo pagare al kg.

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Paola 25/02/2020 - 22:13

L’Asia da questo punto di vista è top, io in tutti i miei viaggi sono sempre partita con la valigia mezza vuota per poi tornare carica di sciarpe & magliette da indossare e regalare. Il servizio bucato negli hotel/ostelli è fantastico, adoro!

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Sara 25/02/2020 - 20:31

Decisamente minimalista con abbigliamento a strati il giorno della partenza anche in estate , ma il solo bagaglio a mano (massima stima a chi ci riesce) è ancora un’utopia…almeno 1 zaino un po’ più grosso.

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Paola 25/02/2020 - 22:11

Solo bagaglio a mano è sempre difficile! Io viaggio bene con bagaglio a mano più borsa, solo UN bagaglio stile super low cost mi fa impazzire 😀

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