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Guida alla valigia perfetta: come riconoscerla tra tante

di Paola
6 commenti

Per evitare di trovarti smarrita davanti a una serie di valigie tutte uguali sul nastro bagagli dell’aeroporto ti conviene scegliere una valigia con dei particolari distintivi, in modo da riconoscerla ovunque. Alcuni viaggiatori decorano i loro trolley con adesivi, mentre altri provano a tenere le strisce adesive dei precedenti voli aerei (che ovviamente vengono tolte con disapprovazione dagli addetti al check-in dei voli successivi). Per fortuna ci sono alcuni trucchi più semplici per distinguere la tua valigia, renderla quasi unica ed evitare di confonderla con quella di qualcun altro.

Valigie colorate e valigie fantasia

La regola base per riconoscere al volo la nostra valigia sul nastro trasportatore è quella sceglierla di un colore brillante o con una fantasia originale. Io ho quasi sempre scelto valigie arancioni o rosse che spiccavano in mezzo ai gruppi di valigie grigie e nere, e pure durante il mio ‘periodo blu’ la mia valigia aveva i bordi colorati per poterla riconoscere subito. Non sono mai riuscita ad andare in giro con una valigia grigia o nera, che noia!

Se la tinta unita non fa per te, esistono anche valigie fantasia che spiccano in mezzo ai mucchi di altre valigie, ma non le ho mai acquistate perché il materiale lucido mi sembra molto più soggetto a graffi. Dopo un paio di brutte esperienze con la valigia in stiva non vorrei mai ritrovarmi con un avocado tagliato a metà da un graffio, e comunque avrei anche paura di stufarmi in fretta di una fantasia vistosa.

I macarons che negli anni scorsi erano il top della decorazione, oggi sembrano noiosi e quasi kitsch, e tra qualche anno sono sicura penseremo la stessa cosa di fenicotteri, lama e avocado. Personalmente spero che la mia valigia duri più il tempo di una moda passeggera. Se però hai una valigia con una fantasia vistosa raccontatemi la tua esperienza nei commenti, magari mi sbaglio io.

Utilizzare il coprivaligia per rendere riconoscibili i bagagli

Se ti piacciono le valigie con stampa fantasia, ma come me hai paura di stufarti, una buona soluzione sono i coprivaligia stampati. Oltre ai più scontati con stampa di destinazioni esotiche e macarons (come dicevo nel paragrafo precedente negli ultimi anni c’è stata un’invasione di macarons!), ne ho visti anche con gatti, sushi e pizza. Oppure con gatti e pizza insieme, una delle combinazioni assurde più interessanti.

Anche se non so quantificarti quanto tempo i coprivaligia possano resistere a un utilizzo intenso, sono comunque una buona soluzione per ritrovare al volo il tuo trolley sul nastro trasportatore. E per noi travel addicted sono anche così carini da volerli acquistare tutti, ignorando i buoni propositi di minimalismo!

Etichette e cinghie come segni di riconoscimento

Un modo semplicissimo per distinguere la tua valigia in mezzo a tutte le altre è quello di attaccarle una cinghia elastica o delle etichette di riconoscimento in una forma o colore particolare. Io uso etichette di plastica rosa e rosse a forma di unicorni, mentre per mio figlio le avevo prese uguali verdi e blu prima ancora del suo primo viaggio (sono una madre previdente). Se utilizzi anche il coprivaligia puoi pensare di coordinarlo con le etichette, in alcuni casi vengono anche venduti in coppia.

Un altro mondo per riconoscere la valigia è chiuderla con delle cinghie elastiche. Se la tua valigia non ha la chiusura integrata, esistono delle cinghie con lucchetto TSA, ma di solito sono poco colorate quindi non sempre adatte per aiutarti a riconoscere la tua valigia.

Le cinghie elastiche sono molto consigliate se vuoi sfidare la sorte e portare con te come bagaglio da stiva una vecchia valigia che inizia a dare cenni di cedimento. Le valigie infatti non sono eterne e possono rompersi durante il viaggio se maltrattate troppo dagli addetti aeroportuali. Gli elastici dovrebbero almeno evitare la loro apertura casuale durante il lancio sul carrello bagagli. Io comunque non ti consiglio di viaggiare con valigie troppo vecchie, mi viene l’ansia solo a pensare alla loro rottura in mezzo al viaggio!

Gli adesivi delle destinazioni turistiche

Agli inizi del Novecento, tra i viaggiatori avventurosi e i primi turisti dei viaggi di gruppo organizzati da Thomas Cook, andava moltissimo di moda appiccicare sui bauli gli adesivi degli hotel, un segno di riconoscimento tangibile dell’essere partiti alla scoperta di destinazioni sconosciute.

Nel mio periodo più avventuroso avevo collezionato e cucito sul mio zaino le toppe con le bandiere delle destinazioni fino a quando lo stemma degli Emirati Arabi mi aveva causato un extra controllo in aeroporto a Tel Aviv, con il rischio di farmi perdere l’aereo.

Oggi gli hotel non fanno più stampare gli adesivi con il loro logo e gli adesivi o toppe con le bandiere e gli stemmi vanno bene solo se pensiamo di non passare da confini sensibili. In compenso se ti piacciono le valigie decorate con gli adesivi e li vuoi a tema viaggio, ne puoi trovare di carinissimi online.

Anche il marchio di valigeria di lusso Rimowa ha creato una sua personalissima versione di etichette vintate per bagaglio. Sono disponibili per Milano, Shanghai, Praga, Parigi, Hong Kong, New York, Londra, e molte altre città. Li puoi trovare sia singoli che in un set con un panorama, la sigla della città, un personaggio, una carta d’imbarco, e un adesivo a tema cibo.

Adesivi in vinile da attaccare alla valigia a tema Los Angeles progettati dallo studio Meiré und Meiré di Colonia per Rimowa
Adesivi in vinile da attaccare alla valigia a tema Los Angeles progettati dallo studio Meiré und Meiré di Colonia per Rimowa

Scrivimi nei commenti come riconosci la tua valigia in viaggio e se conosci altri trucchi per renderla unica, oltre a quelli che ho indicato. Sarò felice di aggiornare questo articolo con sempre nuove idee!

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6 commenti

Salvina 09/04/2020 - 03:24

Come te anch’io amo le valigie colorate, infatti per molti anni ho viaggiato con una valigia rossa, ora invece l’ho presa rosa, ma ero indecisa con un’altra verde acqua! Insomma… già basta la vita a renderti le giornate grigie, almeno noi coloriamola quando possiamo!

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Paola 19/04/2020 - 15:15

Io invece ero indecisa tra corallo e giallo… alla fine l’ho presa corallo, ma anche la gialla mi è rimasta nel ♥︎

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Silvia 13/03/2020 - 10:15

Il mio trolley azzurro confetto non passa inosservato.
Quello blu di mio marito invece è uguale a mille altri.
Tanto uguale che, appena imbarcati su un volo per Marrakech, lo ha aperto estrarre la reflex da settare in volo e si è accorto di averlo scambiato con un altro.

Ci hanno fatto sbarcare il bagaglio che non era nostro e offerto di scendere dal volo, ma ovviamente siamo partiti ugualmente.
Abbiamo fatto shopping nel suq ed è stato esilarante, gli mancava tutto, dalle mutande allo spazzolino (da allora lasciamo almeno un cambio ciascuno nella valigia dell’altro).

Abbiamo mandato un milione di email a chiunque e della sua valigia non c’era traccia da nessuna parte.
Avendo scovato una minuscola etichetta con un nome, abbiamo anche mandato messaggi su Facebook alle due persone che corrispondevano al nominativo.
Uno ci ha risposto gentilmente dicendoci di non aver preso nessun volo in quei giorni e facendoci gli auguri per ritrovare il nostro bagaglio.
L’altro era un poliziotto e pure ci ha detto di non avere scambiato nessuna valigia, ma fino al giorno dello scambio postava soltanto meme da boomer, e da quel giorno ha postato foto in alta risoluzione delle Costa Azzurra.

Casualmente pochi giorni dopo questo contatto ci hanno chiamato dal Lost and Found, avevano la nostra valigia e un verbale di rinvenimento datato quindici giorni prima (ovvero il giorno della partenza).
Peccato che avessero già risposto alle nostre email e telefonate dicendo di non avere la valigia.
Abbiamo recuperato tutto, compresa la reflex che però… non aveva più la sim e tutte le impostazioni erano cambiate.
A pensare male si fa peccato…

Da allora: adesivo gigante e la prossima valigia sarà verde smeraldo.

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Paola 13/03/2020 - 23:48

Ahahahah che storia incredibile quella del poliziotto e della reflex… divertente da raccontare dopo però, sul momento c’era da infuriarsi davvero tanto! Per fortuna avete ritrovato (quasi) tutto. A me è capitato di non ritrovare la valigia solo in un volo di ritorno, ma aveva deciso di volare a Parigi da sola invece di tornare a casa con me e mi è stata recapitata ancora ben chiusa due giorni dopo 🙂

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Silvia - The Food Traveler 07/03/2020 - 15:54

Non viaggio più con la valigia da tanto tempo quindi non ho più questo problema, però quando imbarcavo il bagaglio avevo sempre l’ansia di non vederlo arrivare sul nastro. O peggio, temevo che qualche passeggero distratto potesse per sbaglio prendere il mio trolley. Una volta mi è successo all’aeroporto di Caselle, ma per fortuna il “ladro” era un mio collega e quando sono arrivata a casa me ne sono accorta. Da allora comunque avevo preso l’abitudine di legare dei nastri di raso coloratissimi alla maniglia, in modo che se per caso la mia valigia fosse finita in mano a un altro passeggero, avrebbe visto il nastro e avrebbe detto: “Ma questa non è la mia!”
Mi piacciono moltissimo gli adesivi della Rimowa e non mi dispiacerebbe trovarne una versione da zaino.

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Paola 08/03/2020 - 15:38

I nastri colorati sono una bella idea! Io ora ho un trolley rosso con le ruote colorate, scelto apposta per il colore molto vivace. Non immagini il mio stupore quando ne ho visto un altro identico proprio alla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova!

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