Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino rappresenta la scelta ideale per immergersi nell’arte e nella cultura orientale. Sia in preparazione a un viaggio in Asia, per apprezzare appieno le esperienze durante il viaggio, che al ritorno per riscoprire e comprendere le sottili sfumature nelle rappresentazioni del Buddha. Ti consiglio una visita sia per la collezione permanente che per le mostre temporanee, dai contenuti originali e curati.
Indice dei contenuti
Cosa vedere al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino
Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino è tra i musei più recenti del capoluogo piemontese. Aperto solo del 2008, si trova all’interno di Palazzo Mazzonis, un edificio storico del Settecento del quale è stata mantenuta la struttura originaria e le decorazioni. Le opere oggi esposte al MAO erano precedentemente parte delle collezioni orientali del Museo Civico d’Arte Antica, della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Agnelli.
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Il Museo d’Arte Orientale di Torino ospita la più importante collezione di arte funeraria cinese in Italia. Inoltre è noto anche per la collezione di opere religiose provenienti da diverse parti dell’Asia e una piccola, ma significativa, collezione di arte islamica. La collezione permanente è suddivisa per Paesi di provenienza e occupa i tre piani superiori di Palazzo Mazzonis. Grazie a questa disposizione espositiva puoi notare le differenze tra le espressioni artistiche delle varie regioni geografiche.
Tra le opere in mostra, le statue provenienti da Giappone, Thailandia, Cambogia, Birmania e India di straordinaria bellezza. Nell’area dell’Himalaya puoi scoprire come la cultura locale abbia seguito un percorso artistico totalmente diverso dagli altri Paesi asiatici. La produzione riguarda infatti soprattutto pitture, miniature, calligrafie e copertine di libri scolpite in legno.
Cina
L’area dedicata alla Cina presso il Museo d’Arte Orientale di Torino offre una nuova prospettiva affascinante sull’impero cinese. Qui lo vedrai rappresentato come un inedito crocevia di culture e influenze esterne. Solitamente infatti tendiamo a immaginare la Cina come un paese chiuso al mondo esterno nell’antichità. Tuttavia i corredi funerari esposti rivelano un passato di grande apertura verso gli stranieri durante la dinastia Tang.
I fondatori del Secondo Impero cinese, i Tang, avevano legami di parentela con gli Xianbei, un popolo nomade originario della Mongolia. A sua volta, la corte cinese aveva un grande interesse per gli stranieri che viaggiavano lungo le rotte commerciali. Per questo motivo puoi trovare raffigurati mercanti e popoli lontani nell’arte cinese del periodo, sia in modo realistico che caricaturale. Per esempio, i mercanti persiani venivano spesso stereotipati con un naso aquilino, occhi rotondi e cappelli conici. Danzatori indiani, musicisti del Sud-est asiatico e schiavi africani erano altre figure comuni nell’arte della dinastia Tang.
Gli animali più frequentemente raffigurati nell’arte funeraria cinese erano cammelli e cavalli, simboli dei commerci lungo la Via della Seta. In particolare, i veloci e imponenti cavalli Tang erano un vero e proprio status symbol, importati dalla corte imperiale da regioni vicine come l’Uzbekistan, il Kirghizistan e il Tagikistan. Questo cosmopolitismo si rifletteva anche nella moda: durante la dinastia Tang, l’abbigliamento mescolava elementi provenienti da Stati vicini, creando uno stile unico e variegato.
Asia meridionale e Sud-est asiatico
Nel Sud-est asiatico, l’arte è fortemente influenzata dal buddismo, con una notevole prevalenza di statue raffiguranti Buddha e Bodhisattva. I Bodhisattva sono individui illuminati che, nonostante abbiano raggiunto l’illuminazione seguendo il cammino del Buddha, hanno rinunciato al nirvana per aiutare gli altri esseri viventi nel loro percorso spirituale.
Sono spesso raffigurati con tratti nobili e abbigliamento principesco, simili a Siddharta Gautama, il Buddha storico. Gautama Siddharta dopo aver constatato l’inutilità della mortificazione del corpo, sconfisse il dio della morte Mara e raggiunse l’illuminazione meditando sotto un albero di ficus.
Un altro aspetto interessante dell’arte indiana è rappresentato dal mito del “frullamento dell’oceano di latte,” in cui dei e demoni indiani si allearono per trasformare il latte in burro, utilizzando il serpente Vasuki come frullatore. Questo episodio può sembrare surreale, ma costituisce parte del fascino dell’arte indiana, che spesso presenta creature mitiche coinvolte in atti straordinari.
Giappone
L’area del Museo d’Arte Orientale di Torino dedicata al Giappone espone una varietà di opere tra cui paraventi, dipinti, stampe xilografiche, statue e oggetti laccati. Tuttavia, una delle parti più spettacolari della collezione permanente giapponese sono le maestose armature dei samurai, simili a quelle esposte al Museo Chiossone di Genova.
Le armature giapponesi sono estremamente affascinanti poiché sono realizzate con piastre di metallo forgiate in più strati di acciaio di diverse durezze, proprio come le spade dei samurai. Queste armature comprendono la corazza principale, l’elmo e le spalliere.
Inizialmente, gli elmi avevano forme uniche in modo che i samurai potessero essere riconosciuti a distanza e dare ordini alle truppe da lontano. L’ultima volta che le armature dei samurai furono utilizzate in battaglia fu nel 1877, durante la ribellione di Satsuma.
Regione Himalayana
L’arte dei Paesi himalayani è notevolmente diversa da quella degli altri Paesi asiatici a causa del suo isolamento. Il Tibet, centro culturale di primaria importanza della regione, si trova infatti a un’altitudine di 4800 metri, che ha contribuito a preservare a lungo la cultura locale.
Tra le opere esposte al Museo d’Arte Orientale di Torino puoi ammirare straordinarie pitture murali, trasportate ed esposte intere. Nell’arte tibetana, l’equivalente degli affreschi erano tele che venivano incollate direttamente sulle pareti e poi dipinte con tempera.
Altri esempi di arte dell’Himalaya sono i libri provenienti dai monasteri arroccati sulle montagne. Oggetti incredibilmente affascinanti per la loro forma molto differente dall’idea occidentale di un libro e per le copertine in legno riccamente decorate.
Paesi Islamici
Nelle sale dedicate ai Paesi Islamici del MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, sono esposti bronzi, ceramiche, manoscritti e ceramiche provenienti dal Medio Oriente, dalla Persia, dalla Turchia e dalle ex repubbliche sovietiche dell’Asia Centrale. Inoltre, puoi ammirare anche una preziosa collezione di velluti ottomani. In particolare, le ceramiche presenti sono decisamente interessanti per le loro decorazioni con eleganti scritte in lingua araba.
Le mostre temporanee del Museo d’Arte Orientale di Torino
Il piano terra del MAO Museo d’Arte Orientale di Torino è riservato alle mostre temporanee, le cui visite richiedono un biglietto separato rispetto al resto del museo. Abitando a Torino, ho avuto l’opportunità di visitare diverse mostre, tra cui un’esposizione sulla cultura pop giapponese con manga e oggetti da collezione giapponesi contemporanei. Le mie preferite però sono state una mostra fotografica dedicata alla Via della Seta sulle tracce di Marco Polo e quella dedicata all’avventuriero, artista ed esploratore anglo-italiano Arnold Henry Savage Landor.
Il MAO offre anche installazioni artistiche temporanee. Un esempio è stata la video installazione dell’artista Axl LE “The Six Realms of Reincarnation 2023” che reinterpretava in chiave ecologica e distopica i sei regni della reincarnazione buddista. Alcune di queste installazioni vengono realizzate da performer e artisti in residenza che lavorano sulle collezioni esistenti o sviluppano progetti che ampliano il significato e la comprensione delle opere d’arte presenti nel museo.
Museo d’Arte Orientale di Torino: orari, prezzi e informazioni utili
Il MAO Museo d’Arte Orientale è una tappa imperdibile per chi visita Torino, soprattutto se sei appassionato della cultura asiatica. Questo museo è un luogo ideale anche per le visite in famiglia, grazie alle sue mostre temporanee originali e curiose. Se invece viaggi da solo, ti consiglio di prenderti il tempo necessario per leggere con calma le didascalie, che sono estremamente informative e dettagliate. Inoltre, le mostre temporanee e le installazioni al MAO cambiano regolarmente nel corso dell’anno. Quindi è una buona idea controllare periodicamente il sito web del museo per rimanere aggiornato sulle ultime novità.
Il MAO Torino con bambini
Il Museo d’Arte Orientale di Torino è particolarmente adatto per una visita con i bambini. Se viaggi con bambini piccoli, il museo è completamente accessibile con il passeggino e offre ampi spazi per muoversi comodamente.
Ho iniziato a portare mio figlio al MAO quando aveva meno di due anni ed è rimasto affascinato dai cavalli di terracotta cinesi e dalle sculture degli dei induisti con la testa di elefante. Ora che è più grande predilige i musei industriali e dei trasporti, ma continua a mostrare interesse per le installazioni temporanee di questo museo.
Il MAO Torino organizza appuntamenti specifici per famiglie con percorsi di visita guidati e laboratori interattivi. Inoltre, il museo offre la possibilità di organizzare compleanni e feste con visita guidata per bambini al suo interno, offrendo un’esperienza unica per i bambini a partire dai 5 anni.
Orari e prezzi del MAO Torino
I biglietti per le collezioni permanenti del Museo di Arte Orientale di Torino costano € 10 a tariffa intera e € 8 a tariffa ridotta (giovani, anziani). Per quanto riguarda le mostre temporanee, i dettagli sui prezzi, sulle opportunità di ingresso gratuito e sulle riduzioni sono specificati nelle pagine dedicate a ciascuna mostra sul sito del museo perché possono variare a seconda dell’esposizione.
Ti consiglio di acquistare i biglietti per il MAO online in anticipo per evitare code e il rischio di non trovare posti disponibili. Questo vale specialmente durante periodi di grande affluenza dovuti a mostre molto popolari o durante il fine settimana, quando Torino riceve un maggior numero di turisti. Durante la settimana e nei periodi di bassa stagione, al contrario, non dovresti avere problemi e puoi acquistare i biglietti direttamente in biglietteria al momento della visita.
Dove si trova il Museo d’Arte Orientale di Torino
Il Museo d’Arte Orientale di Torino si trova nel centro storico della città, all’interno di Palazzo Mazzonis. Le principali stazioni ferroviarie cittadine, Porta Nuova e Porta Susa, distano poco più di un chilometro dal museo, quindi puoi raggiungerlo comodamente a piedi. In alternativa, puoi prendere un autobus o tram urbano, verificando la linea più adatta con Google Maps, in base alla tua posizione.
Ti sconsiglio di raggiungere il MAO in auto in quanto tutto il centro storico di Torino è una zona a traffico limitato. Nelle vicinanze sono disponibili parcheggi a pagamento, tuttavia la soluzione migliore è utilizzare i mezzi pubblici o muoverti a piedi.
MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico, 11
10122 Torino
Dove dormire a Torino
A Torino puoi dormire sia in hotel eleganti situati in palazzi storici che in moderni appartamenti dotati di tutti i comfort, la scelta dipende solo dai tuoi gusti. Da torinese posso solo consigliarti gli hotel più belli. Personalmente soggiornerei al Best Western Plus Executive Hotel and Suites o al lussuoso hotel Principi di Piemonte, entrambi in centro.
Se invece preferisci un’area comoda alla stazione ferroviaria di Porta Nuova e in una zona ricca di locali e ristoranti ti consiglio gli Apart Hotel Torino o l’economico ostello Tomato Backpackers nel quartiere di San Salvario, vicino a dove ho abitato per molti anni prima della nascita di mio figlio.
Il MAO Museo d’Arte Orientale è uno dei miei musei preferiti a Torino. Ogni volta che lo visito, ho l’opportunità di apprendere qualcosa di nuovo e scoprire affascinanti mostre temporanee. Se stai programmando un viaggio o sei appassionato di Asia, devi assolutamente visitare questo museo. Scrivimi nei commenti se conoscevi già il Museo d’Arte Orientale di Torino e quale sezione preferisci.