Home DestinazioniEuropaGeorgia Museo di Stalin a Gori: un viaggio surreale tra propaganda sovietica e memoria selettiva

Museo di Stalin a Gori: un viaggio surreale tra propaganda sovietica e memoria selettiva

Cosa vedere nella città natale del dittatore in Georgia

di Paola Bertoni
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Visitare il Museo di Stalin a Gori, la città natale del controverso dittatore, è molto più di un semplice tuffo nel passato. Ti aspetta un viaggio surreale tra il culto della personalità, cimeli storici e grandi omissioni. Qui la nostalgia sovietica non è un’estetica vintage come al Retro Museum di Budapest, ma un mix inquietante di celebrazione seriosa e silenzi imbarazzanti. Se ami la storia, il turismo alternativo e hai voglia di capire meglio la nostalgia sovietica in stile caucasico, questa tappa non può mancare nel tuo itinerario in Georgia.

e scopri l’eredità sovietica e il fascino georgiano della città natale di Stalin

L’architettura del Museo di Stalin a Gori: inconfondibile imponenza sovietica

Fin dal primo sguardo, l’imponente architettura in stile sovietico del museo ti cattura senza scampo. Quel grande edificio dalle linee nette e spigolose, con la sua facciata massiccia in pietra, ti prepara ad entrare in una versione molto particolare, e decisamente di parte, della storia.

Provare a mantenere un’espressione seria è praticamente impossibile: l’atmosfera surreale ti strappa più di un sorriso nervoso, nonostante le guardie in divisa all’ingresso che in realtà sono annoiatissime pure loro. Per non parlare dell’imbarazzo aggiuntivo quando, proprio accanto, ti ritrovi davanti alla modesta casa d’infanzia di Stalin, incastonata in un altro edificio monumentale.

Cosa vedere al Museo di Stalin a Gori: celebrazione, propaganda e omissioni

Entrando nel Museo di Stalin a Gori, ti ritroverai immerso in un autentico tributo alla propaganda sovietica. Il compagno Stalin viene presentato come lo studente modello, l’amico dei bambini e l’astuto statista, il tutto in un’atmosfera che oscilla tra riverenza e un certo imbarazzo. È quasi impossibile non ridere durante la visita, se non altro per l’assurdità della situazione, nonostante i custodi in ogni sala pronti a guardarti male, ma non puoi resistere.

Le esposizioni del Museo di Stalin a Gori: glorificazione sfacciata del compagno Stalin e poche critiche

Le sale sono piene di ritratti eroici, pose solenni e scene così idealizzate da sembrare più un santuario che un museo. C’è persino un dipinto in cui Stalin è avvolto da una luce celestiale mentre abbraccia una bambina: il perfetto esempio del tono generale.

Le sale principali del museo sono piene di oggetti personali e foto in bianco e nero: dai certificati scolastici di Stalin alla sua collezione di pipe. Tra i mobili del suo ufficio e i doni ricevuti da leader stranieri, potrai scoprire l’influenza del compagno Stalin a livello mondiale.

Solo alla fine, nascosto in un angolo fuori dal percorso principale, trovi un breve accenno alla repressione politica, presentato in modo molto sommario e quasi come un dettaglio secondario. Per il resto, il museo non lascia spazio a dubbi: Stalin era un grande, punto e basta. Se cerchi sfumature o senso critico, dovrai portarteli da casa, magari sotto forma di un libro di storia.

Dipinto commemorativo di Stalin al Museo Stalin di Gori, Georgia
Dipinto commemorativo di Stalin al Museo Stalin di Gori, Georgia

La vita di Stalin al museo di Gori: dall’infanzia modesta a leader supremo

Il museo ti accompagna attraverso la vita di Stalin con sei sale cronologiche che partono dai suoi primi anni a Gori. Nella prima sala vengono raccontate le sue origini modeste e la sua formazione religiosa, un dettaglio curioso, se consideri quello che sarebbe successo in seguito. O forse ovvio, per chi ha frequentato una scuola religiosa.

Il percorso di visita segue quindi la sua ascesa nel Partito Bolscevico, con una serie di oggetti personali e cimeli storici come pipe, pellicce, uniformi ufficiali e altro ancora.

Nonostante le didascalie siano scritte quasi tutte in georgiano e russo, se presti attenzione potresti scoprire alcuni errori divertenti nelle traduzioni inglesi. I nomi di figure politiche importanti come Winston Churchill e Franklin D. Roosevelt sono stati probabilmente translitterati malamente dal cirillico o dal georgiano perché sono diventati Cherchill e F. Rousvelt.

Che sia una svista o semplicemente un altra evidenza della cura non sempre impeccabile del museo, questi errori mi hanno fatto tornare in mente le fantasiose esposizioni dei musei della Seconda Guerra Mondiale di Kanchanaburi in Thailandia e le pesanti omissioni del Museo BELvue di Bruxelles.

Un altro pezzo forte dell’esposizione è la maschera mortuaria di Stalin, appoggiata su un cuscino di velluto dentro un mini mausoleo in stile sovietico con tanto di colonne. Il tutto all’interno di una stanza dedicata. È così imbarazzante, persino per questo museo, che ho evitato volutamente di includerne foto in questo articolo.

Interno del Museo di Stalin a Gori, Georgia
Interno del Museo di Stalin a Gori, Georgia

Repressione e dissenso: il silenzio imbarazzante del Museo di Stalin

La logica dell’esposizione è una sfida ai migliori principi museali di divulgazione e trasparenza. L’unico accenno all’eredità più cupa di Stalin è una piccola esposizione sulla repressione politica, che sembra più un compito scolastico svolto di fretta che un vero pannello espositivo. Le spiegazioni sono poche, senza troppi dettagli, come se fosse stata un’aggiunta dell’ultimo momento più che un approfondimento storico serio.

A chiudere questa atmosfera un po’ surreale, l’ultima sala ha uno sgabuzzino trasformato in una finta cella di prigione, che sembra più una scenografia teatrale che un ricordo rispettoso della sofferenza vera. Se ti aspettavi una riflessione seria sulla repressione di Stalin e il siatema dei gulag, dovrai cercare altrove. Probabilmente non in Georgia.

Esterno del vagone del treno privato di Stalin a Gori
Esterno del vagone del treno privato di Stalin a Gori

Il treno di Stalin: un vagone ferroviario privato molto poco lussuoso

Dopo aver visitato il museo, salire nella carrozza privata di Stalin nel giardino esterno ti catapulta in un’atmosfera completamente diversa. A prima vista, la carrozza appare sorprendentemente modesta, soprattutto se la confronti con quelle di altri governanti e dittatori dell’epoca.

Devo confessare che questa semplicità mi ha quasi deluso: mi aspettavo un lusso sfrenato, ma invece ho trovato un ambiente privo di sfarzo, in linea con l’ideologia comunista che condannava ogni forma di stravaganza.

Nessuna decorazione sontuosa: solo uno spazio funzionale, austero e pragmatico. Questo “appartamento su ruote”, con il suo piccolo ufficio, la sala da pranzo e il bagno privato, racconta molto più di un semplice stile di vita. Rappresenta il curioso contrasto tra il potere assoluto di Stalin e la propaganda di modestia che amava mostrare al pubblico. Un’esperienza al tempo stesso straniante e affascinante.

Paola Bertoni all’interno della carrozza privata di Stalin, al Museo di Stalin a Gori
Selfie all’interno della carrozza privata di Stalin, al Museo di Stalin a Gori

La casa d’infanzia di Stalin a Gori: un umile inizio conservato all’interno di un grandioso monumento

Una delle attrazioni più curiose del museo è la casa d’infanzia di Stalin, una modesta costruzione in legno dove trascorse i suoi primi anni di vita. Questa piccola abitazione è stata totalmente inglobata all’interno di un imponente edificio monumentale, creato appositamente per preservarla.

Camminando intorno a questa semplice abitazione racchiusa in un’imponente struttura, non puoi fare a meno di notare l’assurdo contrasto. Da un lato la semplicità delle origini di Stalin, dall’altro la glorificazione teatrale che si manifesta praticamente ovunque.

Anche la sua prima infanzia, apparentemente così modesta, viene così trattata con una solennità quasi regale, per preservare il mito così sapientemente costruito intorno a Stalin.

La casa d'infanzia di Stalin, incorporata in un edificio monumentale a Gori, in Georgia
La casa d’infanzia di Stalin incorporata in un edificio monumentale a Gori, in Georgia

Informazioni pratiche per visitare il Museo Stalin a Gori: biglietti, orari di apertura e consigli utili

Prima della mia visita, avevo scritto un’e-mail al museo per chiedere alcune informazioni, come faccio spesso quando ho intenzione di scrivere un articolo per il blog. Tuttavia, non ho mai ricevuto risposta. Saranno stati tutti impegnatissimi, ho immaginato.

Arrivata sul posto, però, è stato quasi divertente notare come il personale del museo fosse veramente impegnato a fare praticamente nulla. Due guardie, la direttrice del museo, gli addetti alla biglietteria, una commessa nel negozio di souvenir e qualche altro membro dello staff, giravano nell’atrio tutti con l’aria visibilmente annoiata.

Anche il sito web ufficiale si è rivelato poco utile. Anzi, al momento in cui scrivo, offre un link a un casinò online rivolto a clienti tedeschi.

Ironia della sorte, questo grandioso memoriale al comunismo si chiude con un pizzico di capitalismo. Il negozio di souvenir all’uscita offre oggetti di ogni tipo, dalle borse alle tazze, con il volto di Stalin stampato sopra. Devo ammettere che per un attimo sono stata tentata di comprare uno di quegli oggetti decisamente kitsch, ma ho desistito per dignità personale.

Prezzi e orari di apertura del Museo di Stalin a Gori

Il biglietto d’ingresso costa 15 GEL, circa € 5, e include anche la visita alla carrozza privata di Stalin. I bambini sotto i sei anni entrano gratuitamente. Tecnicamente sarebbe possibile acquistare un biglietto solo per il museo, senza la visita alla carrozza, ma il personale, visibilmente annoiato, non ti propone questa opzione.

L’accesso alla carrozza del treno è consentito solo se c’è qualcuno del personale ad aprirla. Io sono stata fortunata: un dipendente del museo che era lì intorno mi ha riconosciuta e mi ha permesso di entrare. Va detto però che probabilmente ero facilmente riconoscibile perché i turisti stranieri sembrano piuttosto rari al Museo di Stalin a Gori.

Infine, alcuni blog internazionali menzionano visite guidate disponibili. Sarebbe stato divertente avere una guida, ma in biglietteria ovviamente non mi è stata proposta e, cosa importante, nessuno del personale parlava un inglese sufficiente a intavolare una conversazione.

Il museo è aperto tutti i giorni tranne il lunedì, con orario dalle 10:00 alle 18:00.

Come raggiungere il Museo di Stalin a Gori da Tbilisi: distanza e consigli di guida

Gori si trova a circa 85 chilometri da Tbilisi ed è raggiungibile tramite un’autostrada relativamente nuova. Il viaggio dura all’incirca due ore, anche se i tempi possono variare in base al traffico, soprattutto nelle ore di punta.

Guidare in Georgia è un’esperienza a sé, con strade spesso imprevedibili e uno stile di guida tutto locale. Fortunatamente, il tratto autostradale tra Tbilisi e Gori è quasi completato, rendendo il viaggio decisamente più comodo rispetto al passato.

L’unico problema è il traffico folle che c’è a Tiblisi nelle ore di punta. Ovvero quasi sempre. Usciti dai sobborghi di Tiblisi la strada diventa scorrevole, con al massimo qualche mucca ad attraversarti la strada.

Il museo si trova attaccato al Parco di Stalin, un angolo piacevole dove poterti rilassare dopo la visita. Per quanto riguarda il parcheggio, non ho trovato segnalazioni di spazi ufficiali e organizzati dedicati ai visitatori. Io ho parcheggiato in un posto libero lungo la strada.

Stalin Museum
32 Stalin Avenue, Stalin Park, Gori 1400

Come approfondire il passato sovietico e lo spirito georgiano di Gori

A Gori, oltre al Museo di Stalin, puoi visitare il Museo della Grande Guerra Patriottica. Si trova nelle vicinanze e offre un’immersione affascinante nella storia dell’Armata Rossa, con medaglie, fotografie e racconti del passato.

Se invece non ne puoi più dell’era sovietica, ti consiglio una visita alla Fortezza medievale di Gori, arroccata su una collina. Da lì puoi godere di una vista mozzafiato sulla città e immergerti in un’atmosfera completamente diversa.

Considera che, a differenza del russo, l’inglese non è molto diffuso in Georgia, specialmente tra il personale del Museo di Stalin. Per questo motivo, partecipare a una visita guidata come il tour Echi senza tempo di Gori: eredità sovietica e splendore georgiano può davvero aiutarti a scoprire tutta la storia in modo completo. Con una guida esperta, potrai cogliere quei piccoli dettagli e le storie nascoste che rendono Gori così affascinante, molto più di quanto riusciresti da solo!

Statua di Stalin a Gori
Statua di Stalin a Gori

In definitiva, il Museo di Stalin a Gori ti lascia con una sensazione ambivalente: da un lato, un’atmosfera quasi onirica di nostalgia sovietica e di mito costruito con cura; dall’altro, un’assenza quasi totale di critica o riflessione profonda. È come se la storia venisse messa in scena, ma senza il coraggio di affrontare davvero le sue ombre più oscure. Scrivimi nei commenti cosa ne pensi del Museo di Stalin e se, come me, lo visiteresti proprio per renderti conto in prima persona della sua voluta parzialità.

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