Per scoprire a piedi le attrazioni del centro storico di Chambery puoi seguire il Percorso degli Elefanti, segnalato da simpatici elefantini in metallo posti sulla strada. L’itinerario completo dura poco più di due ore ed è fattibile anche con un passeggino perché gli unici ostacoli che puoi incontrare sono la pavimentazione irregolare dei pavés in pietra o qualche salita. I bambini più grandi invece si divertiranno a cercare da soli gli elefantini per cui questo percorso è un itinerario perfetto da seguire anche in famiglia.
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Cos’è il Percorso degli Elefanti a Chambery
Il Percorso degli Elefanti di Chambery inizia idealmente dalla piazza del tribunale, ma essendo circolare puoi partire dove preferisci. Trovi la cartina con l’itinerario completo all’Ufficio del Turismo che si trova proprio al punto di partenza. Se invece non vuoi camminare puoi scoprire le attrazioni cittadine con il trenino turistico di Chambery.
L’itinerario degli Elefanti ripassa anche in luoghi già visti perché alcune attrazioni, come il Palazzo di Giustizia e il Museo di Belle Arti di Chambery che si affacciano sulla stessa piazza. Per semplificare ho quindi raggruppato insieme i punti di interesse, in modo da darti un’idea di cosa vedrai seguendo il Percorso degli Elefanti. In ogni caso, tutti i punti di interesse sono segnalati a terra da un grazioso elefantino di metallo.
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Palazzo di Giustizia e Museo di Belle Arti
Il Palais de Justice, ovvero il tribunale, è un enorme edificio in stile neoclassico, nonché l’ultimo costruito prima della cessione della Savoia alla Francia. Sulla stessa piazza si affaccia anche il Museo di Belle Arti, situato in un palazzo nato come mercato coperto per il grano e convertito in museo-biblioteca solo nell’Ottocento. Oggi il Museo di Belle Arti di Chambery ospita una collezione permanente di dipinti dal Medioevo al Novecento, esposizioni temporanee ed eventi.
Les Halles
In place de Genève si trova Les Halles, il mercato coperto di Chambery, tappa obbligata per scoprire le specialità gastronomiche locali.
Place Saint Léger
Il cuore di Chambery è la grande place Saint Léger da cui parte anche il trenino turistico. La curiosità della piazza non è tanto la forma (sembra più una strada), ma le strette stradine pedonali “traboules” che a Chambery sono chiamate anche “les allées”.
Questi vicoletti collegano place Saint Léger alle altre vie passando in mezzo ai palazzi e sono molto divertenti da esplorare anche se a tratti un po’ “colorite”, tipo che puoi incontrare anche gente che fa i suoi bisogni senza pudore. Le traboules sono nate nel Trecento perché all’epoca le tasse erano calcolate in base alla larghezza delle facciate quindi anziché costruire palazzi larghi venivano costruiti palazzi… lunghi, con queste stradine nello spazio tra uno e l’altro!
Rue Juiverie, rue Basse du Château e rue Saint Apollonie
Queste strade ti portano indietro nel tempo alla Chambery del Medioevo, con la loro struttura ancora in larga parte originale.
Castello dei Duchi di Savoia
Prima di spostarsi a Torino, il centro amministrativo del ducato di Savoia si trovava a Chambery dove vivevano i duchi e il castello di Chambery aveva funzioni amministrative, difensive e religiose, oltre che di residenza nobiliare. L’ingresso al Castello dei Duchi di Savoia è gratuito, ma è chiuso il lunedì quindi se ti interessa visitarlo ti suggerisco di scegliere un altro giorno per esplorare Chambery.
Ilot de l’Horloge
Una curiosità instagrammabile di Chambery è il suo Ilot de l’Horloge, una facciata che nel 1990 è stata decorata con trompe l’oeil in seguito alla ristrutturazione dell’edificio.
Rue Croix d’Or, gli hotel particulier e il Teatro Charles Dullin
Nei secoli passati rue Croix d’Or era l’ingresso a Chambery per i viaggiatori provenienti dall’Italia per cui erano stati costruiti numerosi hotel particulier per ospitare i nobili. Quando passi per questa via ti basta alzare gli occhi per scoprire palazzi dalle facciate stupende come l’hotel Costa de Beauregard, l’hotel de la Pérouse, l’hotel Castagnery de Chateauneuf e il celebre hotel des Marches de Bellegarde nel quale avevano soggiornato sia Napoleone I che il papa Pio VII. Alla fine della via Croix d’Or si trova invece lo splendido Teatro Charles Dullin, ispirato al Teatro La Scala di Milano.
Fontana degli Elefanti
La Fontana degli Elefanti, detta anche i “quatre sans cul” perché c’è solo il davanti degli elefanti, è il simbolo di Chambery. Si tratta di un curioso monumento che mischia una colonna, una statua e una fontana, ed è stato eretto in onore del generale de Boigne, avventuriero originario di Chambery che fece fortuna in India e lasciò una fortuna spropositata alla sua città natale in cui si era ritirato negli ultimi anni.
Hotel de Cordon
L’Hotel de Cordon è il solo hotel particulier di Chambery accessibile al pubblico e ospita il Centre d’Interpretation de l’Architecture et le Patrimoine CIAP. All’interno puoi vedere una mostra permanente con accesso gratuito sulla storia e lo sviluppo della città di Chambery.
Cattedrale Saint François de Sales
Nata come chiesa francescana nel 1779 e solo successivamente diventata cattedrale, Saint François de Sales è famosa per i suoi affreschi trompe l’oeil che ricoprono quasi tutte le pareti per una superficie di più di 6000 metri quadrati.
Jean Jacques Russeaux
L’altro personaggio famoso di Chambery, oltre al generale de Boigne, è Jean Jacques Russeaux che trascorse in città più di dieci anni. Puoi riconoscere la casa dove abitò per la placca sul muro.
Municipio
L’elegante edificio che ospita il municipio cittadino (hotel de ville in francese) fu costruito nel 1863 per festeggiare l’annessione della Savoia con la Francia. Non sono però riuscita a trovare informazioni su cosa ne pensassero i cittadini dell’epoca del cambio Paese. Resta comunque un edificio bellissimo da vedere.
Chiesa di Notre Dame
A differenza della cattedrale Saint François de Sales, la chiesa di Notre Dame fu costruita dai gesuiti e ha una vistosa facciata barocca.
La Sasson
Per festeggiare il primo centenario dell’annessione della Savoia alla Francia nel 1892 fu eretta una statua rappresentante appunto la regione della Savoia. Il nome “sasson” nel dialetto savoiardo significa però “donna grassa”. Purtroppo non ho capito se è un appellativo affettuoso o dispregiativo per la statua di Chambery, ma giustifica pienamente la sua espressione di disappunto!
All’ufficio del turismo puoi trovare anche un’altra mappa con un percorso parallelo a quello degli Elefanti con indicate le attività commerciali e i migliori indirizzi enogastronomici di Chambery. Cercare gli elefantini con bambini è particolarmente divertente, ma il percorso è davvero ben fatto e ti permetterà di scoprire da sola le maggiori attrazioni della città.
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Se ti interessano gli itinerari turistici a piedi non perderti il mio articolo sul Percorso della Civetta di Digione. Con questo articolo spero di averti incuriosita, scrivimi nei commenti se conoscevi già Chambery e il suo Percorso degli Elefanti.