Nei suoi 70 anni di regno, la Regina Elisabetta II era diventata parte integrante della vita quotidiana dei suoi sudditi. Il suo ritratto e il suo stemma erano infatti praticamente ovunque. Per farti un esempio concreto, il suo profilo era su tutti i francobolli, mentre il suo stemma su una quantità innumerevole di cibi al supermercato e sulle cassette postali. Per non parlare dei passaporti che permettevano ai cittadini britannici di andare in giro per il mondo “in the name of Her Majesty”. Si prospetta quindi un immenso Royal rebranding a favore di Re Carlo III.
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Royal Warrant: il sigillo reale di approvazione
Una delle prime cose che mi ha entusiasmato nei supermercati inglesi è stato il sigillo reale di approvazione della Regina. Puoi vedere io Royal Warrant su una serie di innumerevoli prodotti, dal ketchup alle scatole di cereali. Pur senza avere la sicurezza che la Elisabetta II avesse davvero provato tutti quei prodotti personalmente, vedere lo stemma reale accanto alla dicitura “By appointment to Her Majesty the Queen”, ovvero “Per incarico di Sua Maestà la Regina” mi rassicurava enormemente sulla qualità dei prodotti.
Da circa un secolo, il regnante in carica, il suo consorte e il suo erede emettono ciascuno un proprio Royal Warrant, ovvero un mandato reale per i loro prodotti preferiti. Questo significa che l’azienda che li produce è un fornitore regolare della Casa Reale.
Al momento sono in vigore circa 900 Royal Warrant detenuti da 800 aziende. Quando un concedente muore, i Royal Warrant da lui emessi diventano nulli. La società beneficiaria ha due anni di tempo per smettere di usare lo stemma reale, se non viene riconfermato da un nuovo concedente.
I mandati emessi da Carlo in qualità di Principe di Galles continueranno anche ora che è Re. Sono infatti legati alla famiglia e non al titolo. Al contrario i Royal Warrant emessi da Elisabetta II dovranno venire riconfermati. Eccezionalmente i mandati emessi dalla Regina Madre rimasero in vigore per cinque anni dopo la sua morte. Potrebbe quindi accadere lo stesso anche con i sigilli di approvazione di Elisabetta II.
Molto probabilmente Re Carlo III concederà a suo figlio ed erede, il Principe William, la possibilità di emettere i propri mandati reali. In ogni caso mi immagino un po’ di tumulto tra i fornitori reali, sia per la riconferma che per il Royal rebranding del loro packaging.
Monete e banconote del Regno Unito
Nel Regno Unito puoi utilizzare tranquillamente bancomat e carta di credito anche per pagare solo un caffè. Tuttavia ci sono ancora 29 miliardi di monete con il profilo di Elisabetta II in circolazione. Il disegno più recente risale al 2015, quando la Regina aveva 88 anni, ed è stato il suo quinto ritratto impresso impresso sulle monete.
La Royal Mint, ovvero la Zecca di Stato britannica, al momento in cui scrivo, non ha ancora dichiarato quando inizierà a emettere monete con il profilo di Re Carlo III. Probabilmente le monete con la Regina rimarranno in circolazione per molti anni e che il processo di sostituzione sarà graduale. Prima che tutte le monete britanniche venissero aggiornate per la decimalizzazione della sterlina nel 1971 circolavano contemporaneamente monete con più monarchi.
Anche se non si conosce ancora quale sarà il ritratto di Re Carlo III impresso sulle monete sembra certo che il suo volto verrà raffigurato rivolto verso sinistra, nella direzione opposta a quello della Regina Elisabetta II. La tradizione infatti vuole che la direzione del profilo del regnante sulle monete debba alternarsi per ogni nuovo monarca.
La Regina compare anche su tutte le banconote della Banca d’Inghilterra dal 1960. Le banconote emesse dalle banche scozzesi e nordirlandesi invece non raffigurano il monarca britannico. Attualmente sono in circolazione circa 4,5 miliardi di banconote della Banca d’Inghilterra per un valore di circa 80 miliardi di sterline. Come per le monete, anche le banconote con la Regina Elisabetta II saranno gradualmente eliminate nel corso del Royal rebranding.
Francobolli e cassette postali
Se hai mai ricevuto posta dall’Inghilterra, ti saranno sicuramente impressi gli eleganti francobolli in tinta unica con la Regina disegnata in monocolore. Questi infatti erano i francobolli classici più diffusi nel Regno Unito. Infatti dal 1967 la maggior parte di francobolli emessi da Royal Mail presentavano l’iconica sagoma in rilievo del profilo di Elisabetta II.
Con la morte della Regina, Royal Mail ha cessato di produrre francobolli con questa grafica. Al momento in cui scrivo, sta convertendo la produzione per raffigurare il volto del nuovo monarca. Re Carlo III era già apparso sui francobolli in passato, ma non si sa ancora nulla riguardo al suo nuovo ritratto ufficiale. In compenso i francobolli ancora in circolazione con la Regina Elisabetta II possono continuare a venire utilizzati su lettere e pacchi.
Oltre a riportare il profilo del monarca in carica sui francobolli, Royal Mail riporta anche gli stemmi reali su molte cassette postali. Più del 60% delle 115.000 cassette postali del Regno Unito riportano le iniziali del monarca. Nel caso di Elisabetta II la scritta è EIIR, la cui R finale sta per la parola latina Regina dal latino (che rimane R di Rex nel caso di un Re).
Tutte le nuove cassette postali che verranno installate in Gran Bretagna, Scozia esclusa, dovranno riportare il simbolo del Re. Possiamo immaginare la sua sigla come CIIIR (Charles III Rex). Tuttavia, poiché il numero di nuove cassette installate ogni anno è piuttosto basso, potrebbe passare del tempo prima di vederne una dedicata a Re Carlo III. Infatti in giro ce ne sono ancora dedicate alla Regina Vittoria, riconoscibili dalla scritta VR.
Passaporti
Oltre a Royal Warrant, soldi e francobolli, andranno aggiornati anche i passaporti di prossima emissione. I passaporti britannici infatti vengono emessi a nome di Sua Maestà e riportano la seguente dicitura:
“Her Britannic Majesty’s Secretary of State requests and requires in the name of Her Majesty all those whom it may concern to allow the bearer to pass freely without let or hindrance and to afford the bearer such assistance and protection as may be necessary.”
Ovvero
“Il Segretario di Stato di Sua Maestà Britannica chiede ed esige, in nome di Sua Maestà, che tutti coloro che possono essere interessati permettano al portatore di passare liberamente senza lasciarlo o ostacolarlo e che gli forniscano l’assistenza e la protezione necessarie.”
In tutti i nuovi passaporti la discitura all’interno della copertina verrà modificata da Her Majesty a His Majesty. Tuttavia tutti i passaporti già emessi rimangono ancora validi per viaggiare. Unica eccezione il passaporto di Re Carlo III che avendo acquisito il potere di emettere passaporti non dovrà più usarne uno.
Altri aggiornamenti
Alcune forze di polizia in Inghilterra e Galles che presentano lo stemma della Regina Elisabetta II nelle loro uniformi dovranno apportare delle modifiche. Gli avvocati e i procuratori dell’ordinamento giuridico britannico che hanno ricevuto il titolo Queen’s Counsel da Elisabetta II verranno ora citati come King’s Counsel con effetto immediato.
Infine, l’inno nazionale God Save the Queen è stato modificato nel testo in God Save the King, immediatamente dopo la cerimonia formale di proclamazione di Re Carlo III. Dio infatti ora deve salvare il Re, non più la Regina (Sorry Camilla).
Royal rebranding nel Commonwealth: Canada, Nuova Zelanda e Australia
Con l’Impero Britannico che si estendeva su tutto il globo, la Regina Elisabetta II era a capo di quindici nazioni e del Commonwealth, composto da oltre 50 Paesi. In qualità di capo del Commonwealth, sua immagine è stata quindi raffigurata anche sulle monete e sulle banconote di almeno altri 20 Paesi del mondo. Tra di essi Australia, Canada e Nuova Zelanda.
Per questo motivo il Royal rebranding non interessa solo la Gran Bretagna, ma tutto il mondo.
Canada
Il Canada per esempio è diventato indipendente dal Regno Unito nel 1867. Nonostante sia una federazione democratica parlamentare, il suo capo di Stato rimane il sovrano britannico. Le banconote da 20 dollari attualmente in circolazione riportano quindi il ritratto di Elisabetta II. Al momento non si sa ancora se la Royal Canadian Mint, la zecca canadese, produrrà e distribuirà una nuova banconota o moneta con il ritratto di Re Carlo III.
Nuova Zelanda
La Reserve Bank of New Zealand ha già dichiarato che sostituirà il volto di Elisabetta II con quello di Carlo III sulle sue monete e sulle banconote da 20 dollari. Però solo quando tutte le monete e le banconote esistenti con la Regina saranno esaurite. La Nuova Zelanda infatti è anch’essa una ex colonia britannica e monarchia parlamentare nell’ambito del Commonwealth.
Australia
Pure l’Australia è una monarchia parlamentare federale con il Re del Regno Unito come capo di Stato. Il titolo di Re d’Australia prevede un potere soltanto formale. Nonostante ciò la banconota da 5 dollari è decorata con il ritratto della Regina Elisabetta II. La banconota continuerà ad avere corso legale e, contemporaneamente la Royal Australian Mint inizierà a coniare monete con l’effigie di Re Carlo III già a partire dal 2023.
Cosa ne pensi di questo Royal rebranding? Non sono riuscita a citare tutto quello che comprende, solo i cambiamenti principali. Questa prospettiva di cambiamento mi lascia però già a bocca aperta per tutte le modifiche e aggiornamenti burocratici che si devono fare con una successione reale!