Confesso: la festa di San Valentino non mi è mai piaciuta e ho sempre trovato terribile dover festeggiare in ristoranti affollati scambiandosi regali inutili. O peggio, fare un viaggio in una destinazione etichettata come romantica. Intorno alla data fatidica quasi tutti i blog di viaggi si popolano di romantiche gite fuori porta o destinazioni da coppie. Io no. Qui troverai qualche idea per un San Valentino alternativo, con l’aiuto delle Travel Blogger Italiane.
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Vademecum per sopravvivere a San Valentino
Innanzitutto per sopravvivere a San Valentino, sia in coppia che da sola, devi assolutamente evitare tutto ciò che è maistream per coppie. Non partire per un viaggio romantico, fallo la settimana dopo, quando troverai prezzi più bassi e meno gente. No ristoranti romantici, no massaggi di coppia, no persino agli sconti 2X1 per entrare in qualche mostra per innamorati.
Se cedi, finirai per trovarti in mezzo alla folla, a guardare Il bacio di Gustav Klimt intorno ad adolescenti che limonano. Per non parlare dei ristoranti, dove l’affluenza di coppiette condurrà a un pessimo servizio, nel peggiore dei casi con porzioni precotte e riscaldate. Lascia passare qualche giorno per una cena fuori, dimentica San Valentino. Il tuo amore sopravviverà lo stesso. Parola di single 😂
Riassumendo, ecco le regole per sopravvivere alla festa degli innamorati, da single e in coppia:
- NO vacanze romantiche
- NO gite fuori porta romantiche
- NO ristoranti romantici
- NO destinazioni romantiche
- NO film romantici al cinema
- NO a tutto ciò pubblicizzato come romantico
- NO ad attività con sconto 2X1
- NO a qualsiasi cosa che riguardi Gustav Klimt o Parigi.
E come se non bastasse dover trovare scuse credibile per evitare attività romantiche di coppia, sia che tua sia in coppia che felicemente single (Tinder a San Valentino è pieno di gente pronta ad accoppiarsi), preparati a schivare regali imbarazzanti con classe.
La mia esperienza di San Valentino in coppia
Parlo per esperienza. In passato ho ricevuto fiori, cioccolatini e persino orsetti imbarazzanti, fino a quando i miei ex fidanzati in carica hanno capito che non era proprio il modo giusto per conquistarmi. Un biglietto aereo verso qualche destinazione esotica sarebbe stato più gradito.
Per chiarire il mio desolato panorama della festa degli innamorati, l’unico San Valentino decente l’ho festeggiato a distanza, con lo stesso fidanzato con cui andavamo a mangiare da Nando’s ai nostri appuntamenti. L’allora British boyfriend mi fece recapitare in Francia, dove lavoravo, in anticipo di una settimana, una pianta che dovetti poi arrangiarmi a far passare come bagaglio a mano per non abbandonarla in hotel.
Ok è stato bello, ma la misura della pianta era decisamente oversize e secondo le regole di Interflora non era possibile scambiarla con una più piccola. Ora puoi ridere pensando a me che giro per l’aeroporto con vaso al seguito e cerco di far passare la mia pianta ai controlli doganali. Secondo me ci sono riuscita soltanto perché l’intera situazione era davvero ridicola.
Ai grandi gesti però non seguì nessuna responsabilità e questa storia da film finì proprio male (ti suggerisco di leggere Amore Narciso se le dichiarazioni d’amore plateali con l’incapacità di gestire una relazione non ti suonano nuove).
Torniamo a San Valentino però, la festa pensata apposta per le dichiarazioni d’amore plateali e imbarazzanti. Ci sono cascata anche io, lo ammetto. Una volta avevo cucinato persino una torta a forma di cuore, di cui mi vergogno ancora a distanza di anni. Se vuoi provare a festeggiare un San Valentino alternativo, puoi leggere le idee delle Travel Blogger, con festeggiamenti per te stessa, oppure birra e rutto libero per le coppie più autoironiche.
San Valentino da single a Varsavia
San Valentino alternativo di Paola, autrice del blog Bella Varsavia 👇
Siamo di nuovo a quel periodo dell’anno dove tutto è un cuore e sembra che non essere in coppia sia da sfigati. Ne siamo sicuri?
Come durante la pandemia, parlo della prima ondata, quando non avevamo ancora tutti questi virologi esperti in giro, mi trovo di nuovo a fare un bilancio dei racconti di chi conosco. Passiamo dal “che sfere mi tocca andare dai suoceri” al “non voglio morire da sola”.
Però ricordo pure quando, a parti invertite, le stesse persone non erano comunque contente. E allora dobbiamo prima di tutto star bene con noi stessi, innamoriamoci di noi, organizziamoci il nostro personalissimo San Valentino. Senza però esagerare con l’ego, perché nemmeno quello, se sprigionato troppo, va bene.
Vi parla una a cui le feste comandate non sono mai piaciute, ho sempre preferito lavorare anche a Natale (anni fa ero nel mondo alberghiero) per non sentirmi fare quella domanda.
Quale domanda? Dai quella che tutte le ragazze single ricevono dai parenti. E allora ho sempre pensato che viaggiare fosse l’ideale, per conoscere se stessi prima di tutto e dar vita a quel cuore rosso dentro di noi.
Adoro vedere le persone innamorate, quelle che si rispettano e si regalano a vicenda ogni giorno. Per questo soffro a San Valentino, a vedere tutti questi pupazzetti e cuoricini ovunque, perché mi sembra tutto un po’ forzato. E poi, parliamoci chiaro, a me uno che va lentino non può piacere, anche se santo!
Scherzi a parte, vorrei suggerirti di circondarti di persone positive, anzi no, di questi tempi col Covid diciamo persone smart, e il cuore sarà comunque appagato dall’energia che sprigionate.
Una mattina di San Valentino mi trovavo a parlare con un uomo dalla faccia di bronzo a Varsavia, e mai avrei pensato fosse il posto per conoscere chissà chi e, invece, pur evitando alla fine si rimorchia. Suggerivo qualcosa all’orecchio della statua (scopri il perché) e un ragazzo, che passava di lì, mi dice di parlare con lui e non con chi non potrebbe rispondermi.
Da quel giorno vado a cercarmi tutte le panchine più divertenti della città, e se vuoi fare anche tu questa caccia al tesoro vieni a trovarmi a Varsavia.
San Valentino a Bruges: tra panza piena e rutto libero
San Valentino alternativo in coppia di Chiara, autrice del blog di viaggi in camper Allemandich 👇
Tra le possibili città in cui trascorrere un 14 febbraio che non ti immerga fino alla cima dei capelli in quell’atmosfera sdolcinata e mielosa tipica di S.Valentino, c’è Bruges (o Brugge, che dir si voglia).
Già sento che non mi credi, vero? Bruges, con le sue stradine acciottolate lungo cui passeggiare mano nella mano, i canali così romantici, le coppiette che si fanno i selfie col grande salice piangente alle spalle. Come può non urlare “Hey, tu, è San Valentino!”, specialmente a San Valentino? Eppure non c’è meta più adatta per te se la tua idea di fuga dalle romanticherie comprende l’accoppiata panza piena e rutto libero.
Innanzitutto ricordati che sei in Belgio, e qui è quasi un delitto non bere birra. Ne vengono prodotti più di 600 tipi diversi (seicento, hai capito bene!), e proprio nel centro di Bruges si trova uno dei birrifici più curiosi in assoluto, tutto da visitare. Sto parlando del The Halve Maan, il birrificio del matto di Bruges nato nel lontano 1856 e che potrai trovare in Walplein 26.
A parte imparare come la birra viene prodotta, potrai vedere con i tuoi occhi l’unico e inimitabile birradotto, una condotta sotterranea che trasporta la birra da Bruges alla fabbrica gemella che si trova fuori città, e da qui di nuovo indietro fino a Bruges. Tutto questo per evitare il trasporto su strada, per non far passare camion per il piccolo centro della città.
Al termine della visita guidata potrai degustare la tua prima birra della giornata, e dare il via alla fase rutto libero. Per smaltire l’alcool concediti pure una passeggiata per il centro, rimira le vetrine (c’è anche un adorabile negozietto che urla Natale tutto l’anno) e prendi d’assalto le cioccolaterie.
Il cioccolato belga è delizioso, e le praline sono un must. E non c’è cibo migliore di questo per andare in botta di zuccheri e fare il pieno di endorfine, scordandosi di Cupidi, cuoricini e fiorellini.
Sei più da cibo salato? In Belgio sono nate anche le patatine fritte, o almeno così sostengono con fermezza i belgi. Quindi occhio ad ordinare un piatto di French fries: potrebbe essere l’ultima cosa che fai! In Belgio rimani sempre su un generico fries o frites e vedrai che andrà tutto bene. Per la cronaca, a Bruges si trova anche un museo sulle patatine fritte, il Friet Museum!
Per concludere la giornata, ti consiglio una cena da gourmet presso la Brasserie Cambrinus, sempre nel centro storico di Bruges, in Philipstockstraat 19. Un locale tipico, dove potrai assaggiare tantissimi piatti tipici cucinati con la birra e da annaffiare con altra birra. Pensa che le birre occupano un menù a parte, una specie di Bibbia tutta da consultare e sfogliare. Ed ecco che qui i rutti liberi si sprecano…
Per dolce ti consigliamo una Dame Blanche, un tripudio di panna, cioccolata e gelato alla vaniglia. Ora sì che puoi perdere i sensi felice, in barba alle coppiette di San Valentino… Prosit!
San Valentino senza cuori sdolcinati
Che tu sia single o in coppia, la risposta su cosa fare a San Valentino è sicuramente un viaggio fuori dalle rotte più battute. In una capitale europea come Varsavia puoi goderti da sola le bellezze delle città, ma anche in coppia nelle destinazioni come Bruges, considerate da coppiette, puoi trovare un itinerario alternativo.
Per rimediare all’invasione di cuoricini che invade internet e le vetrine dei negozi intorno al 14 febbraio, scrivi nei commenti il tuo modo di combattere questo romanticismo commerciale e le alternative meno romantiche. Non sei sola, possiamo resistere 💪
28 commenti
Da quando vivo a Bali con 30° gradi festeggio poco anche il Natale, figuriamoci San Valentino e tutte le altre feste … Però forse, se fossi insieme al tipo della foto di copertina ! aahahahahah
Ahahahah vabbè se trovo il vichingo dei miei sogni posso mettermi a festeggiare anche io!
Onestamente San Valentino, come molte altre feste del tipo, non mi interessa molto. Trovo che sia soprattutto un fatto commerciale e consumistico, un’ottima occasione per vendere cose inutili e far spendere soldi alla gente. Io e mio marito non abbiamo mai festeggiato, se non una volta, tanti anni fa, quando eravamo alle Maldive e ci siamo concessi una cena luculliana sulla spiaggia. Per me è una giornata che potrebbero anche abolire!
Molto meglio essere innamorati tutto l’anno! La vostra coppia che dura nel tempo è un esempio chiaro che non servono le feste dell’amore per ricordarsi del partner 🙂
Grazie ragazze, mi avete fatto rivalutare Bruges… ci sono stata qualche anno fa e anche se non era San Valentino gridava romanticismo da ogni vetrina dove c’erano cioccolate giganti a forma di cuore, però in effetti con birra e frites la cosa cambia! Io in Belgio adoravo la kriek, la birra alla ciliegia… Comunque, quest’anno ci siamo regalati un viaggetto a fine mese 😉 questi sì che sono bei regali di San Valentino…
Eh sì, regalarsi viaggetti è sempre top! La birra alla ciliegia era buonissima!
Non ho mai festeggiato San Valentino perché ho sempre avuto il terrore di ritrovarmi in mezzo ai ragazzini che limonano davanti a un Gustav Klimt o, peggio ancora, che si giurano amore eterno attaccando un lucchetto a qualche ponte in Italia o all’estero.
Quando hai detto dei regali imbarazzanti, mi hai fatto tornare in mente un ex collega che un anno a San Valentino decise di fare un regalo a tutte noi colleghe: un perizoma a “tema fallico” per ognuna di noi. Un tocco di classe non da poco
Credo che il regalo del tuo collega batta qualsiasi altro regalo imbarazzante, immagino il raccapriccio con cui sia stato accolto! I lucchetti attaccati ai ponti sono il MALE, li odio!
Venti anni fa era un pretesto per organizzare qualcosa ed uscire ma oggi, visto che scuse non ne servono più, non sono particolarmente interessata a questa festa! Andrei a Bruxelles, città del cioccolato, e sola perché regalerebbe dolci emozioni uniche
Bruxelles è fantastica ed è anche la città dei cioccolatini a forma di cuore!
Ciao Paola, io aggiungerei una giornatina in solitaria alle Terme, per esempio a quelle di Budapest. Acqua calda, costume da bagno e tanto relax. Personalmente, non so contro chi lo festeggia. La mia filosofia è che ognuno può fare quello che vuole e che c’è spazio per tutti. Ti aspetto a Bologna per replicare la serata “rutto libero” di Bruges
Le terme in solitaria sono un regalo perfetto da farci ogni tanto, e non serve neanche un fidanzato 😉 Per la seratina a Bologna volentieri, appena ci sarà l’occasione!
Anche noi non festeggiamo San Valentino! Non c’è bisogno che arrivi il 14 febbraio x organizzare un weekend o una cena in un posto carino! Meglio sentirsi liberi di farlo tutto l’anno!
Esatto! Bisogna sorprendersi sempre, spero che il mio prossimo fidanzato sia in grado di stupirmi anche lui con weekend inaspettati ❤︎
Finalmente un articolo diverso dal solito! Posso ammetterlo pubblicamente? Odio San Valentino! Quest’anno poi sembra un’invasione di post, cuori e smancerie ovunque ti giri. Ammetto di averlo festeggiato solo una volta con il mio attuale fidanzato e subito dopo ho messo in chiaro le cose: va bene ricevere regali e andare a cena gli altri giorni dell’anno 🙂 !
Mi sembra giusto: cene e regali tutto l’anno! L’idea dell’amore in un giorno specifico toglie le sorprese improvvisate in tutti gli altri giorni dell’anno 😉
Ciao Paola! Anche io non amo festeggiare…eviterei con piacere tutte le cene romantiche o i viaggi nei posti romantici di cui parli anche tu! Però un bel mazzo di fiori fa sempre piacere riceverlo, sarebbe più bello se arrivasse quando meno te lo aspetti e non in un giorno dove sei quasi costretto ad inviarlo alla tua dolce metà. In tutto ciò però spero di non ricevere mai una pianta, uno perché sono negata nell’accudirla e due perché non avrei mai la tenacia che hai avuto tu nel lottare per farla passare ai controlli in aeroporto!
Proprio vero che i mazzi di fiori inaspettati sono regali magnifici! Ma chi li regala più? A me arrivava qualche rosa giusto dai primi fidanzati, poi basta, che tristezza!
Eccomi! Anche io fra quelli che non ha mai festeggiato San Valentino. Sto avendo gli incubi leggendo quante mete vengono spacciate come ad hoc per questa “ricorrenza”, mete romantiche ovviamente, ma che poi lo sono ogni giorno dell’anno!
Mai festeggiato San Valentino con Peter, il mio compagno di ora, nè con i miei trascorsi (marito e fidanzati vari. Giuro che però ora mi sono fermata, nè!).
Comunque “rispetto” la volontà ed il sentire di tutti: e che San Valentino sia! Io lo trascorrerò come un girno qualunque!
Le mete “romantiche” sono le peggiori, ma anche alcuni regali sono imbarazzanti. Quest’anno su Instagram ho visto persino un “ti amo” scritto sulla carta igienica e mi sono sentita super sollevata dall’essere single!
Ti dico solo che siamo passati da lui che prende giorno di ferie e mi chiede “che ti regalo per San Valentino” a sempre lui che mi dice di non tornare su da lui per San Valentino perché è una stracanata e ci sarà brutto tempo.
Per me San Valentino andava bene quand’ero all’università alle prime esperienze col fidanzato. Ho cucinato anch’io a suo tempo una torta a forma di cuore. Difficilissimo poi fare le porzioni, tra l’altro…
Grazie per aver condiviso anche tu l’esperienza della torta a forma di cuore, sono felice di non essere l’unica… le porzioni comunque erano davvero impossibili!
Condivido appieno! Penso di aver festeggiato San Valentino da liceale (le rare volte in cui ero riiuscita a rimediare qualcuno!) Come festeggio il San Valentino? Non lo festeggio, è un giorno come gli altri e mio marito è d’accordo con me. Che ridere la storia della pianta, Paola, sei stata brava però a trascinartela dietro!
Il rutto libero? (non aspetto certo San Valentino!) Scherzo dai, in fondo, sono una signora!
La pianta era diventata una sfida con me stessa, non potendola cambiare con una più piccola DOVEVO portarla a casa ahahahah
Non ho mai festeggiato San valentino, nemmeno quando gli ormoni adolescenziali erano in fermento. Mi sentirei ridicola ad entrare in un ristorante stracarico di cuoricini e palloncini rossi… Anche in viaggio non abbiamo mai dato importanza a questa giornata sinceramente.
Sai che invece quest’anno sono finita a festeggiarlo inavvertitamente e in modo super imbarazzante? Un tipo di Tinder mi aveva invitata a uscire durante il mio viaggio a Bristol e PER SBAGLIO siamo finiti in un ristorante addobbato a tema quando volevamo solo ordinare un curry informale per fare due chiacchiere. E dopo sono pure uscita dal locale con una rosa omaggiata dai gestori che avevano organizzato l’animazione della serata… terribile, ma memorabile ahahahah
Ha molto più senso Nando’s che un ristorante super chic se il primo ha un significato e il secondo è solo perché “così si fa” poi mi piacerebbe anche sapere come è riuscita la pianta a passare i controlli
Ahahah non so neanche io come mai non mi abbiano almeno arrestata per la pianta che mi sporgeva dal bagaglio a mano!! In realtà le piante possono viaggiare in Europa, è solo un bagaglio insolito. Mi ero poi informata perché volevo importare qualche orchidea dalla Thailandia come souvenir e ho scoperto questa cosa 🙂