Dopo aver scoperto i misteri della mia città nell’iconico tour Torino Magica, insieme alle Travel Blogger Italiane ho ripercorso delitti ed esecuzioni capitali nella visita guidata Torino Noir. I tour di Somewhere sono sempre una garanzia di qualità e precisione storica che ti permettono di visitare luoghi esclusivi, come la sede dell’Arciconfraternita della Misericordia o la cella campanaria del Duomo di San Giovanni, normalmente chiusi al pubblico.
Indice dei contenuti
Cosa vedere durante il tour Torino Noir
Torino Noir è una visita guidata incredibile anche per chi a Torino ci vive perché apre le porte di luoghi solitamente chiusi al pubblico. Il tour attraversa il cortile del Municipio e cortili privati nel quartiere Quadrilatero, sale sul campanile nel Duomo di Torino e si conclude nella cappella e nella sagrestia dell’Arciconfraternita della Misericordia.
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L’itinerario della visita guidata alla Torino Noir
La visita Torino Noir è una passeggiata serale nel centro storico della città, arricchita da particolari curiosi e inquietanti sulla prima capitale d’Italia. Enrico, la guida di Somewhere conosciuto nella precedente visita Torino Magica, è riuscito a raccontare in modo coinvolgente vicende giudiziarie, delitti, confraternite ed epidemie che hanno scandito la storia torinese.
La torre campanaria del Duomo di Torino
Il tour Torino Noir inizia con la scalata ai 210 gradini della torre campanaria del Duomo, fatica ricompensata dalla vista mozzafiato che si gode dalla cima. I primi quindici gradini sono i più difficili perché hanno varie altezze. La torre campanaria del Duomo di Torino infatti è una struttura medievale che ha subito il restyling barocco di Filippo Juvarra.
La base della torre, costruita nel Quattrocento, ha pareti molto spesse e finestre piccole e sottili, mentre la parte più alta del Settecento è caratterizzata da ampie aperture e pareti più sottili. Mentre sali sentirai passare l’aria dai finestroni, elementi architettonici necessari a garantire la stabilità della torre che altrimenti verrebbe spinta giù dal vento. Un tempo venivano innalzati dei ponteggi in legno, i cui buchi di sostegno nei muri sono ancora visibili, per raggiungere e controllare le finestre.
Tra le rampe di scale puoi vedere le stanze che servivano a presidiare la torre. Proprio in una di queste stanze la nostra guida racconta il primo delitto di Torino Noir, quello del duca longobardo Garibaldo, assassinato nella cattedrale la notte di Pasqua del 662 d.C. Mentre il duca di avvicinava al fronte battesimale il suo aggressore gli tagliò di netto la testa con un colpo di spada come raccontato nell’Historia Longobardorum.
Tuttavia questo è solo l’inizio dei particolari macabri che puoi scoprire con la visita guidata Torino Noir. La pena prevista per i crimini di Lesa Maestà, a cui il popolo assistiva festosamente, era lo squartamento in piazza del Municipio. Questa sentenza fu applicata per l’ultima volta nel 1709, quindi neanche troppi secoli fa.
Il misteri del Quadrilatero Romano
Dopo la visita in esclusiva alla torre campanaria del Duomo, il tour Torino Noir procede a piedi per le vie del Quadrilatero Romano. La prima sosta è in Via Cappel Verde, chiamata così perché nel Settecento vi si trovava una popolare locanda con un cappello verde nell’insegna. I misteri però non riguardano la cucina del ristorante, bensì una persona che abitava in un appartamento al primo piano del numero civico 15: Enrichetta Naum, l’unica donna esorcista di Torino.
Per la sua capacità di scacciare i demoni, nel 1895 l’autorità ecclesiastica la nominò ufficialmente esorcista. Le leggende torinesi però tramandano che forse era solo un’impresa famigliare ben riuscita. Il marito infatti si occupava di visitare le sagrestie per vendere ceri e candele ai parroci.
La peste nera a Torino
Nel cortile del Municipio, la nostra visita Torino Noir diventa inquietante perché racconta l’arrivo a Torino della peste manzoniana. La similitudine di questa vicenda storica con la più recente pandemia di coronavirus è veramente da brivido.
La peste nera si diffuse a Torino nel 1630 e ridusse la popolazione cittadina, prima composta da 25.000 circa abitanti, a sole 3.000 persone. In realtà non furono tutti morti, i decessi per la peste erano solo circa un terzo della popolazione iniziale. Il resto degli abitanti fuggirono da Torino frettolosamente. Tra i vari fuggitivi ci furono anche il duca Vittorio Amedeo I, la sua corte, i ministri e i funzionari pubblici.
La città abbandonata a se stessa sopravvisse solo grazie al sindaco Gian Francesco Bellezia, allora solo ventisettenne, e al medico Gian Francesco Fiochetto che riuscirono a combattere la malattia imponendo le regole di distanziamento sociale che oggi conosciamo molto bene.
Un vero brivido di paura però ci colpisce quando nel cortile del Municipio sbuca un frate cappuccino con la maschera da medico della peste che canta “giro giro tondo”, una di quelle filastrocche nate per esorcizzare la paura della malattia. Il testo originale inglese, poi diffuso nel resto d’Europa, infatti dice:
Ring-a-ring o’ roses,
Ring around the world,
The Earth rigns around:
We all fall down!
I riferimenti sono infatti gli anellini di rose che si portavano per non sentire la puzza dei cadaveri e i morti che cadevano “tutti giù per terra”. Allegria!
Al termine della peste il sindaco Gian Francesco Bellezia fece abbattere il palazzo comunale medievale, sostituendolo con l’attuale edificio barocco, per cancellare quel passato oscuro della città e celebrare la rinascita di Torino dalle sue ceneri.
Il vecchio tribunale e carcere di Torino
Dopo aver letteralmente attraversato i cortili del Quadrilatero Romano, il quartiere più antico di Torino, il tour Torino Noir riprende in via Corte d’Appello davanti al vecchio tribunale, identificabile dalla scritta Curia Maxima sulla facciata.
Questo palazzo settecentesco fu utilizzato anche come carcere cittadino fino al 1870. Le prigioni si trovavano nei sotterranei ed erano grossi stanzoni da cinquanta persone con delle finestre quadrate a livello della strada come unica apertura per aria e luce.
Nel tribunale fu processato anche il serial killer torinese Enrico Ballor, meglio noto come “il martellatore” perché utilizzava il martello come arma per i suoi delitti. Il corpo del reato è oggi conservato al Museo Lombroso, insieme ai pugnali-crocifisso che utilizzavano i falsi confratelli della Misericordia.
L’Arciconfraternita della Misericordia
La chiesa della Misericordia è un’altra curiosità di Torino sconosciuta alla maggior parte dei suoi residenti. Si tratta di una piccola cappella dedicata a San Giovanni Battista aperta solo la domenica mattina per la messa in latino. Il santo della chiesa è ricordato come San Giovanni Decollato, nel senso di senza collo, perché decapitato. Nella chiesa è raffigurata ovunque la sua testa mozzata grondante sangue, con tanto di particolari raccapriccianti.
L’Arciconfraternita della Misericordia aveva la missione di confortare i condannati a morte e accompagnarli al patibolo prima dell’impiccagione. Il rito era particolarmente macabro e iniziava la sera prima quando il boia provava la corda sul collo del condannato chiedendo perdono. In seguito un confratello restava a pregare e vegliare tutta la notte. Alle 11:00 in punto veniva offerto al condannato un brodino come ultimo pasto.
Dopo “il brodo delle undici” partiva poi la processione dei confratelli incappucciati e vestiti di nero verso il Rondò della Forca, chiamato tutt’ora così perché luogo deputato per le esecuzioni su cui era eretta la forca. Accanto al condannato a morte camminava anche il cappellano dell’Arciconfraternita della Misericordia. Il prete più famoso della confraternita fu San Giuseppe Cafasso, uno dei Santi Sociali di Torino.
Il cadavere del condannato a morte veniva quindi riportato nella chiesa dell’Arciconfraternita della Misericordia e buttato in una botola. La descrizione della guida di Somewhere è così dettagliata che avevo quasi paura di intravedere gli scheletri da una griglia nel pavimento della chiesa.
Torino Noir: informazioni per partecipare al tour
Torino Noir è una visita guidata molto interessante sia per i turisti che per i residenti. Come per gli altri tour di Somewhere, delitti e misteri sono solo un pretesto per approfondire gli eventi che hanno tracciato la storia cittadina. In particolare, la visita guidata Torino Noir ti permette di entrare in palazzi e cortili normalmente chiusi al pubblico.
Puoi acquistare i biglietti per il tour Torino Noir su Musement. Ti suggerisco di prenotare online in anticipo perché questo genere di visite sono molto popolari e i biglietti si esauriscono in fretta.
Dove dormire a Torino
A Torino puoi dormire sia in hotel eleganti situati in palazzi storici che in moderni appartamenti dotati di tutti i comfort, la scelta dipende solo dai tuoi gusti. Da torinese posso solo consigliarti gli hotel più belli. Personalmente soggiornerei al Best Western Plus Executive Hotel and Suites o al lussuoso hotel Principi di Piemonte, entrambi in centro.
Se invece preferisci un’area comoda alla stazione ferroviaria di Porta Nuova e in una zona ricca di locali e ristoranti ti consiglio gli Apart Hotel Torino o l’economico ostello Tomato Backpackers nel quartiere di San Salvario, vicino a dove ho abitato per molti anni prima della nascita di mio figlio.
Scrivimi nei commenti se conoscevi già il tour Torino Noir e se ti interessa partecipare a una visita guidata che esplora la storia di Torino attraverso delitti, esecuzioni, confraternite di incappucciati ed epidemie di peste.
21 commenti
Già in generale adoro i tour a piedi delle città, poi quelli a tema sono il top. Se a tema un po’ cupo e a tratti macabro… chettelodicoaffare! Ma mica la sapevo l’origine di Giro Giro Tondo (e nemmeno il testo in inglese, se per questo), ora la amo ahahah!
Io invece non riesco più a sentirla, avresti dovuto sentir recitare la filastrocca Giro Giro Tondo dall’attore del tour… brrrr che pauraaaaa!
Bellissimo questo tour! Sono super appassionata di delitti, torture&affini, Torino si rivela sempre più interessante. P. S. Che crudeltà il brodino come ultimo pasto
Sai che ho pensato la stessa cosa? Visto che il povero condannato deve morire almeno dategli qualcosa di buono e invece no, un misero brodino circondato da religiosi molesti!
Che interessante questo tour! E poi fatto di sera penso che sia ancora più ‘macabro’! Comunque è proprio vero che per apprezzare una città la cosa migliore è partecipare ad almeno uno di questi bellissimi tour!
Infatti lo fanno di sera apposta, così come Torino Magica! Se capiti da Torino ti consiglio assolutamente questi tour
Il noir ha sempre un fascino tutto suo, mi piacerebbe scoprire questo lato di Torino! Non sapevo l’origine della canzoncina giro giro tondo, non la ascolterò più con le stesse “orecchie” d’ora in poi!
L’attore era così bravo che ora a sentire giro giro tondo mi sale l’ansia 😀
Mi piacciono molto questi tour “del mistero” serali, ho partecipato ad un tour simile a Praga (più legato alle leggende che alla storia in realtà) e se dovessi venire a Torino mi piacerebbe conoscere la città sotto questo aspetto.
Ti aspetto 🙂 tra l’altro ogni tour di questa serie è diverso e racconta nuovi dettagli della città sconosciuti anche a noi residenti
I tour di Somewhere danno sempre degli ottimi spunti per guardare Torino con nuovi occhi. Dopo aver partecipato a Torino Magica (tanti anni fa) ogni volta che potevo osservavo i palazzi alla ricerca dei simboli massonici e della magia, bianca e nera che avevo imparato a riconoscere durante il tour. Ne ho trovati anche fuori Torino ad esempio sul palazzo del comune di Settimo Torinese! Questo tour Noir proprio non lo conoscevo e sembra veramente molto interessante, spero un giorno di riuscire a partecipare anche io!
I simboli massonici sono stati una scoperta incredibile: passavo davanti a molti palazzi abitualmente e non avevo mai fatto caso a compassi e occhi nascosti!
Ma quanto mi piace questo tour! Sono un’appassionata di misteri, fantasmi e delitti. Adoro ascoltare racconti del terrore con particolari raccapriccianti in luoghi freddi e bui. Non ho freni quando si tratta di ripercorrere la storia di delitti e misteriose sparizioni. Poi faccio fatica ad addormentarmi, ma questa è un’altra storia…
Ahahahah io invece sono proprio il contrario! Però di questo tour apprezzo moltissimo il racconto che parte da curiosità storiche per raccontare tutto nel dettaglio 🙂
Interessante Paola questo tour. Non sono mai stata a Torino e sto pensando di andarci un weekend in autunno. Terrò a mente questo tour noir e misterioso, sono sicura che al mio fidanzato piacerà moltissimo. Grazie per averne parlato
Con la nostra community Travel Blogger Italiane stiamo partecipando ai tour più interessanti, hai letto anche la recensione di Torino Magica? Ora non vedo l’ora che passi l’emergenza sanitaria per provare anche Torino Sotterranea ♥︎
Ti giuro che pur essendo pieno giorno in ufficio circondata da gente, ho i brividi! Non conoscevo queste storie di Torino, pur essendo a conoscenza della sua anima noir. Per esempio non avevo mai sentito parlare del serial killer o della donna esorcista. Ma il pensiero del frate con la maschera di medico della peste mi ha fatto fermare il cuore per un attimo
Figurati noi che eravamo già traumatizzate dai processi per magia nera nei secoli precedenti!!! Comunque visto che non sei distante devi assolutamente partecipare, questi tour sono spettacolari perché dietro al momento sensazionalistico nascondono una ricerca storica non indifferente 😉
Sì, devo assolutamente venire a Torino perché c’è un negozio dove devo tornare, tantissimi posti dove mangiare e ora anche questo tour. Mi preparo già a passare una notte insonne poi 😉
Non sempre questo tipo di tour mi convince, alcuni sono, a mio parere, molto superficiali e costruiti solo per impressionare turisti in cerca di dettagli macabri. Ma quando invece sono ben fatti, li trovo super interessanti. Torino Noir sembra davvero eccellente, strutturato e ricco di dettagli storici. Inoltre la possibilità di vedere edifici normalmente chiusi al pubblico (come l’Arciconfraternita della Misericordia) è davvero una grande opportunità!
Concordo con te! Per fortuna i tour organizzati da Somewhere sono conosciuti proprio per la loro serietà e infatti anche i dettagli impressionanti si basano su fatti storici verificati. In alcuni casi le guide mostrano addirittura la copia dei documenti storici usati come fonte come nel caso di un surreale processo per magia nera raccontato proprio in Torino Noir