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I misteri e le leggende di Torino Magica

di Paola
8 commenti

Probabilmente avrai già sentito nominare il tour Torino Magica, un sorprendente percorso alla scoperta del lato nascosto della città, seguendo il filo conduttore dell’esoterismo, inteso nel suo significato letterale di ciò che è nascosto agli occhi dei più. Il tour organizzato da Somewhere rivela misteriosi indizi a ogni tappa, divertenti e curiosi, ma sempre con un’accuratissima base storica.

Perché partecipare a Torino Magica

Il tour Torino Magica sfrutta la nostra curiosità un po’ morbosa sulle leggende torinesi di magia bianca e nera per farci osservare particolari nascosti e illustrarci avvenimenti storici. Come in un film, la Torino Magica ci appare a ogni angolo, tra mascheroni, meduse e diavoli in pietra, tombini con gli occhi e compassi della Massoneria.

Io ho partecipato al tour Torino Magica con altre blogger della mia community Travel Blogger Italiane durante il nostro evento #cartolinedatorino. Per me è stata un’esperienza curiosa e interessante. Dopo aver scoperto l’esoterismo della mia città la suggerisco a tutti, turisti e torinesi!

All’inizio del percorso di Torino Magica ti verrà richiesta la disponibilità a immergerti nel mondo invisibile delle linee di energia che attraversano la città. Si tratta di un gioco, ma finirai davvero per emozionarti scoprendo le due anime e i due cuori magici di Torino. Le nostre guide Clarita e Enrico sono state così coinvolgenti e preparate da farci immedesimare davvero, tra brividi di paura e sospiri di sollievo!

Magia bianca e magia nera a Torino

Prima di continuare a leggere devi sapere che a Torino le forze benefiche e maligne sono in contrapposizione tra loro. La città infatti si trova al vertice di ben due triangoli magici:

  • il triangolo della magia nera creato dalle linee energetiche che uniscono Londra, San Francisco e Torino
  • il triangolo della magia bianca composto invece dalle città di Praga, Lione e Torino.

Per questo motivo Torino Magica è divisa in due zone, una bianca e una nera. Il suo cuore nero si trova in piazza Statuto, a ovest dove tramonta il sole, mentre il cuore bianco ha il suo centro in piazza Castello, dove viene conservata la reliquia della sindone.

L’itinerario di Torino Magica

Il tour serale Torino Magica parte da piazza Statuto, l’epicentro delle energie negative della città, e incrocia una serie di luoghi dal passato oscuro e dal simbolismo misterioso, prima di concludere la visita nell’area della magia bianca e andare a dormire con il cuore leggero.

L’epicentro delle forze oscure si trova in piazza Statuto, la prima tappa di Torino Magica da cui parte il percorso in bus. La piazza è relativamente recente, costruita solo nel 1864 sul tracciato dell’antico Decumano Massimo di epoca romana che si collegava alla Via Francigena: un corridoio di energia nera che ancora oggi arriva dritta per via Garibaldi!

Il monumento ai Caduti del Frejus in piazza Statuto

La prima scultura che osserverai è il Monumento ai Caduti del Frejus: un’opera avveniristica funestata da molti incidenti sul lavoro. La statua rappresenta il prevalere dell’ingegno umano sulle forze della natura, con l’allegoria degli uomini che scalano la montagna nonostante un angelo tenti di ricacciarli indietro.

Tuttavia una seconda interpretazione vede nel monumento la ricerca di conoscenza degli uomini nella montagna dell’Eden con l’angelo caduto Lucifero in cima. Come vedrai in questa visita guidata, Torino è piena di significati nascosti!

Il grande mistero però riguarda l’orientamento della statua, rivolta verso il centro città e non verso la Francia e il traforo del Frejus a cui è dedicata.

Piazza Statuto a Torino, al cui centro svetta il Monumento ai Caduti del Frejus
Piazza Statuto a Torino, al cui centro svetta il Monumento ai Caduti del Frejus che si narra abbia significati esoterici nascosti

Il quartiere Valdocco nel tour Torino Magica

Dopo la prima spiegazione misteriosa su piazza Statuto, la visita si concentra sul quartiere Valdocco e la sua etimologia. Potrebbe derivare dal latino vallis occidanum, valle occidentale, luogo della morte dove tramonta letteralmente e figurativamente il sole. Oppure vallis uccisorum, legata alla morte dei martiri della Legione Tebea dell’esercito romano, diventati santi per essersi rifiutati di uccidere altri cristiani.

Il Rondò della Forca e i Santi Sociali

Ël Rondó dla forca, come si dice in piemontese, è oggi un’anonima rotatoria su corso Regina Margherita, tuttavia nell’Ottocento si trovava in aperta campagna e qui avvenivano le condanne capitali per impiccagione.

A contrastare con questa fonte di energia negativa, la statua di San Giuseppe Cafasso, uno dei “Santi Sociali” che confortavano i condannati a morte. Se ti incuriosisce questa parte di storia torinese, leggi anche il mio articolo su Torino Noir che approfondisce proprio questo aspetto… con sorpresa noir, ovviamente.

In tutto il tour Torino Magica la magia bianca incarnata dalla chiesa cattolica si contrappone al lato oscuro della città. Dopo aver visto il Rondò della Forca passerai in bus vicino a via Bonelli 2, sede della casa del boia, mentre la guida ti racconterà la nascita del pan carré.

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Il boia e l’umorismo del pan carré

Puoi scoprire molto del senso dell’umorismo torinese con la storia del pan carré. A Torino il popolo non amava particolarmente il boia e i panettieri si rifiutavano di vendergli il pane per farlo morire di fame. In seguito alle sue lamentele fu emanata una prima ordinanza che obbligava i negozianti a servire il boia, così i panettieri torinesi iniziarono a servirgli il pane al contrario, uno dei più grossi segni di disprezzo da fare in Piemonte.

Se hai una nonna piemontese è sicuro che almeno una volta ti abbia rimproverata per aver messo a tavola il pane a testa in giù. Alla fine, dopo altre lamentele e regie ordinanze, i panettieri si inventarono il pan carré: un pane cubico senza verso, che si poteva mettere al contrario senza farlo notare al boia.

Eretici e Inquisizione

La parte più cruenta del percorso Torino Magica è però piazza Palazzo di Città, oggi sede del municipio con una facciata settecentesca, ma uno dei punti più antichi della città. Dove oggi c’è il monumento centrale venivano bruciati gli eretici nei roghi dell’Inquisizione.

Misteri massonici nella fontana Angelica di Piazza Solferino e palazzi del centro

In piazza Solferino dovrai scendere dal pullman per andare a piedi alla scoperta di una Torino meno splatter e più misteriosa. La fontana delle Quattro Stagioni al centro della piazza è chiamata anche fontana Angelica, dal nome della madre di Pietro Bajnotti, il committente del monumento.

Gli angeli che decorano la fontana però non sono semplici putti decorativi, ma nascondono significati massonici: un bambino ha in mano il pesce, simbolo della cristianità, e lo offre a un altro che regge il vello d’oro. I simboli massonici nascosti tra i simboli cristiani mi hanno subito fatto venire in mente la Cappella Sansevero di Napoli che utilizza lo stesso escamotage. Le stesse Quattro Stagioni sono un’allegoria del percorso per entrare in una loggia massonica.

Proseguendo nelle vie del centro incontrerai anche portoni con compassi e strumenti geometrici, simboli della massoneria nata nel Medioevo tra i gruppi di costruttori. E ancora, occhi di Horus ti guarderanno dai tombini. Infine, davanti a Palazzo Lascaris Ventimiglia, scoprirai che le decorazioni in uso in tanti palazzi torinesi, con mascheroni misteriosi, avevano il compito di spaventare i ladri e allontanare i malintenzionati.

Il portone del diavolo del Palazzo Trucchi di Levaldigi

Prima di entrare nell’area della magia bianca di Torino Magica, ci soffermiamo davanti al portone del diavolo di Palazzo Trucchi di Levaldigi. Il palazzo oggi è sede della banca BNL e fu fatto costruire dal ministro delle Finanze di Casa Savoia, un uomo che si dice avesse fatto un patto con il diavolo per la sua carriera lampo.

Il ministro sarà stato pure demoniaco, ma aveva un irriverente senso dell’umorismo per cui dopo aver lasciato il palazzo a lungo senza portone se ne fece costruire e spedire uno da Parigi, ricco ovviamente di effigi demoniache, e lo fece installare in una notte per diffondere la leggenda che fosse stato costruito dal diavolo.

Il portone del diavolo, vero o falso che sia, ha per me una sua personalissima maledizione in quanto ogni volta che torno con qualche blogger non riesco mai a fare una foto utilizzabile: con qualsiasi fotocamera o cellulare ne escono foto sfocate o in pose pessime.

Ad altri ospiti di Palazzo Trucchi di Levaldigi però è andata decisamente peggio: durante una festa il cuore della prima ballerina fu trafitto da uno stiletto e non fu mai trovato il suo assassino, mentre agli inizi dell’Ottocento scomparve un soldato francese che doveva consegnare documenti segreti e i suoi resti vennero trovati solo vent’anni dopo in un’intercapedine durante dei lavori di ristrutturazione.

Il vertice della magia bianca di Torino

La fine del percorso ti conduce a piedi alle correnti positive della magia bianca. Torino Magica infatti abbandona per un attimo diavoli e demoni e ti racconta i significati della luce rappresentata dalla cristianità. Nel salotto cittadino di piazza San Carlo puoi scoprire un affresco della Sindone, il sudario di Gesù.

La Sindone era una reliquia di proprietà della regnante Casa Savoia inizialmente conservata a Chambery e spostata a Torino in occasione del pellegrinaggio a piedi del vescovo di Milano, il San Carlo da cui deriva il nome della piazza.

Nel frattempo l’atmosfera sarà sempre più emozionante perché arrivata a questo punto del percorso ti accorgerai che il sole è già tramontato. Davanti al Duomo di Torino ti ritroverai ad ammirare la meridiana astronomica, i cui simboli dorati rappresentano le dodici costellazioni dell’anno prima di passare alla parte più divertente del tour.

L’incontro con la Madama Reale Cristina di Francia

Dopo aver attraversato la piazzetta di Palazzo Reale, arriverai in piazza Castello, luogo in cui convergono tutte le forze positive della città. Per tirare un sospiro di sollievo a questo punto potrai ridere di gusto grazie a un intermezzo teatrale, tipico dei tour Somewhere.

L’incontro del fantasma della Madama Reale Cristina di Francia renderà indimenticabile la tua visita e ti farà ridere per un momento dei misteri torinesi, prima di ammirare le statue dei Dioscuri Castore e Polluce, e risalire sul bus per l’ultima parte del tuo magico itinerario.

La fine del tour Torino Magica

Attraverso via Po arriverai in bus alla chiesa della Gran Madre di Dio con le sue statue allegoriche. La prima a sinistra sembra quasi informare i visitatori che il Santo Graal si trova a Torino. Pare infatti che una reliquia attiri l’altra, come le ciliegie. La statua a destra invece lascia velato il mistero della tiara papale in terra e sembra quasi predire la deposizione del papato.

La chiesa della Gran Madre di Dio a Torino fotografata di notte
La chiesa della Gran Madre di Dio a Torino, ancora più suggestiva e misteriosa fotografata nella notte del tour Torino Magica

Come prenotare il tour Torino Magica

Il percorso alla scoperta di Torino Magica è organizzato dal tour operatore Somewhere due sere a settimana. Te lo consiglio assolutamente sia se abiti a Torino e vuoi vedere la città sotto una luce diversa, sia se sei una turista in visita e cerchi una visita guidata più curiosa per approfondire la storia torinese. Puoi prenotare il tour Somewhere direttamente online e, se ti incuriosisce l’aspetto oscuro di Torino, leggi anche la recensione della visita guidata Torino Noir, organizzata sempre da Somewhere con dei momenti da brivido!

Conclusioni e riflessioni sui misteri di Torino

Il viaggio di Torino Magica attraverso una città esoterica sconosciuta ai suoi stessi abitanti è stato uno dei tour più interessanti a cui ho partecipato: argomento curioso a sufficienza e non scontato, con guide preparatissime sugli aspetti storici. Mi sono quasi convinta di sentire sotto i miei passi lo scorrere delle correnti di energia bianca e nera, e probabilmente eviterò piazza Statuto per un po’!

Resta poi ancora l’incognita della lapide di Nostradamus e delle stelline a cinque punti sulla cima delle statue torinesi di cui si sono perse le tracce dopo furti misteriosi, ma questo probabilmente lo scoprirò nel prossimo tour di Somewhere a cui parteciperò.

Dove dormire a Torino

A Torino puoi dormire sia in hotel eleganti situati in palazzi storici che in moderni appartamenti dotati di tutti i comfort, la scelta dipende solo dai tuoi gusti. Da torinese posso solo consigliarti gli hotel più belli. Personalmente soggiornerei al Best Western Plus Executive Hotel and Suites o al lussuoso hotel Principi di Piemonte, entrambi in centro.

Se invece preferisci un’area comoda alla stazione ferroviaria di Porta Nuova e in una zona ricca di locali e ristoranti ti consiglio gli Apart Hotel Torino o l’economico ostello Tomato Backpackers nel quartiere di San Salvario, vicino a dove ho abitato per molti anni prima della nascita di mio figlio.

Scrivimi nei commenti se hai già partecipato a Torino Magica, se ti è piaciuta e se esistono tour simili nella tua città.

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8 commenti

Eliana 27/07/2020 - 19:13

Sono sempre stata a Torino di sfuggita e sempre per pochi giorni, mi piacerebbe un giorno scoprirla facendo un vero e proprio tour per conoscere le bellezze nascoste e il significato esoterico dei monumenti. Mi accompagni? 😀

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Paola 28/07/2020 - 06:50

Volentieri! Dimmi quando arrivi che ci organizziamo 🙂

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Virginia 14/07/2020 - 17:36

Il tour alla scoperta dei lati più “magici” di Torino è stato proprio interessante, con tanti aneddoti e curiosità. Ci è piaciuto!

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Paola 14/07/2020 - 21:51

Ottimo! Non vedo l’ora di rifare un altro tour insieme 🙂

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Alice delle meraviglie 14/07/2020 - 16:26

Le belle esperienze da ricordare e da consigliare.

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Paola 14/07/2020 - 21:51

Con la compagnia delle Travel Blogger Italiane è stata ancora meglio 🙂

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Alessia 03/07/2020 - 09:15

Un tour super interessante che voglio tenere a mente quando verrò finalmente a visitare Torino. Mia nonna non era piemontese, ma il rimprovero per il pane al contrario me lo beccavo, eccome!

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Paola 04/07/2020 - 15:15

Quello è un classico delle nonne piemontesi! Io però ho scoperto il motivo solo grazie a questo tour 🙂

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