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Cosa vedere a Varallo: guida al capoluogo della Valsesia

di Paola
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Situata nel cuore della Valsesia, Varallo è famosa soprattutto per il santuario del Sacro Monte Patrimonio UNESCO anche se c’è molto di più da vedere. A poche ore di auto da Milano e Torino potrai scoprire una città immersa nel verde con splendidi edifici storici e importanti musei d’arte.

Varallo: una città dall’eleganza ottocentesca

La città è di origine medievale, ma la sua urbanistica decisamente ottocentesca. Inizialmente parte del Ducato di Milano, Varallo si sviluppò soprattutto dal 1814 quando divenne parte del Piemonte e capoluogo della Valsesia.

Nello stesso periodo il Santuario del Sacro Monte era diventato un’ambita destinazione di viaggio grazie alle indicazioni delle guide turistiche inglesi Murray, le Lonely Planet dell’epoca. Seguendo questi suggerimenti, nobili e borghesi si riversarono in zona per le vacanze.

Scorcio del Sacro Monte di Varallo
Scorcio del Sacro Monte di Varallo

Alla fine dell’Ottocento Varallo diventò una meta lussuosa con uno stabilimento idroterapico, era collegata a Novara dalla ferrovia – ora dismessa – e aveva già un sistema di illuminazione pubblica. Oggi del suo passato turistico durante la Belle Époque, rimangono solo le eleganti ville e i palazzi del centro città.

Anche se oggi le attrazioni principali sono il Patrimonio UNESCO del Sacro Monte e l’arte di Gaudenzio Ferrari, ti suggerisco comunque di dedicare qualche ora all’architettura locale, cercando di riconoscere le caratteristiche tipiche dell’ultimo piano ribassato e dei capitelli ionici.

Cosa vedere a Varallo Sesia (oltre al Sacro Monte)

Varallo Sesia è oggi un piccolo centro turistico, visitabile comodamente a piedi. Per orientarti tra i suoi punti di interesse ti consiglio di chiedere una cartina all’Ufficio del Turismo.

Molte attrazioni cittadine sono legate alla sua storia di destinazione turistica e luogo di pellegrinaggio per il Sacro Monte. Nel centro città però puoi vedere anche i murales d’autore che fanno parte del progetto WARAL Art Urban Project che collega la tradizione locale dell’affresco a un linguaggio moderno.

Anche la funivia storica è stata rimodernata. In poco più di un minuto trasporta i turisti dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie al Sacro Monte, ma puoi viverla anche come attrazione a sé stante visto che vanta il primato di funivia più ripida d’Europa

Infine, se capiti a Varallo in un giorno particolarmente caldo puoi andare a prendere il sole e fare il bagno con i locali nella spiaggetta lungo il torrente Mastallone.

Spiaggetta di Varallo sotto il Ponte Antonini lungo il torrente Mastallone dove i locali fanno il bagno e prendono il sole
Spiaggetta di Varallo sotto il Ponte Antonini lungo il torrente Mastallone dove i locali fanno il bagno e prendono il sole

La Collegiata di San Gaudenzio

Passeggiando nel centro di Varallo Sesia, la Collegiata di San Gaudenzio attirerà sicuramente la tua attenzione. Questo complesso è costruito su un piccolo promontorio roccioso ed è riconoscibile per la maestosa scalinata e il loggiato decorato con capitelli ionici, caratteristica tipica dei palazzi della Valsesia.

La Collegiata di San Gaudenzio nel tempo fu utilizzata come chiesa, albergo e oratorio. Nell’abside della chiesa puoi ammirare il polittico dello Sposalizio di Santa Caterina dipinto da Gaudenzio Ferrari.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie

Oltre al Sacro Monte, nel tardo Quattrocento Bernandino Caimi fece costruire anche la chiesa di Santa Maria delle Grazie, oggi monumento nazionale perché ospita la Parete Gaudenziana, un enorme affresco che raccoglie ventuno scene della vita di Cristo.

La Parete Gaudenziana nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Varallo Sesia
La Parete Gaudenziana nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Varallo Sesia

Casa Muntisel

All’interno del parco pubblico di Varallo puoi invece vedere una tipica abitazione valsesiana. Casa Muntisel è la ricostruzione delle case tipiche della regione con il tetto in beole, pietre tradizionalmente utilizzate in Valesia al posto delle tegole.

I musei di Varallo

Se decidi di fermarti qualche giorno, ti suggerisco di visitare anche il Palazzo dei Musei. Costruito nell’Ottocento, ospita la Pinacoteca di Varallo e il Museo di Storia Naturale Pietro Calderini. La Pinacoteca raccoglie opere di pittura piemontese e valsesiana legate allo sviluppo e alla decorazione del Sacro Monte, mentre il Museo di Storia Naturale Pietro Calderini è dedicato alla storia naturale e geologica della Valsesia.

A Varallo si trovano anche la Casa-Museo Cesare Scaglia dedicata alla figura di questo artista locale, il Museo dell’Energia che espone macchine a vapore utilizzate nella lavorazione del cotone e il Museo della Pesca a Palazzo Scarognini d’Adda sulle tecniche di pesca valsesiane.

L’enogastronomia di Varallo

La gastronomia di Varallo unisce i gusti e i sapori delle vallate limitrofe. La toma valsesiana è il formaggio di alpeggio più noto della zona, dal sapore molto forte, spesso aromatizzata con spezie, aglio o peperoncino.

Con la toma vengono condite anche le miacce, una specie di piadina croccante cotta su un tradizionale attrezzo di metallo che va posto sul fuoco vivo. Se preferisci i sapori dolci, le miacce si possono farcire anche con marmellate o miele.

Infine tra i piatti tipici della Valsesia ci sono anche la polenta concia, i capuneit, degli involtini di carne contenuti in foglie di cavolo o di rabarbaro, e gli alegru, i biscottini alle mandorle e cioccolato fondente di Varallo.

L’artigianato di Varallo Sesia

Un souvenir tipico di Varallo è il puncetto valsesiano, un pizzo geometrico realizzato attraverso una successione di nodi solo con ago e filo. Molto apprezzato dalle principesse e nobildonne Savoia, veniva spesso inserito nei corredi reali. Per la sua tecnica di realizzazione lunga e complicata i prezzi del puncetto valsesiano sono molto alti, ma puoi trovare anche orecchini e piccoli oggetti più economici.

Lo scapin è invece la tipica pantofola valsesiana di origine walser, realizzata con corde di canapa e ritagli di tessuto. Nata come calzatura comoda e resistente da utilizzare in montagna, oggi sta vivendo nuova popolarità per il suo basso impatto ambientale. Infine Varallo è conosciuta anche per le sue attività artigianali di intaglio del legno e lavorazione della pietra ollare.

Tessuto bordato con pizzo puncetto valsesiano
Tessuto bordato con pizzo puncetto valsesiano

Come raggiungere Varallo Sesia

La ferrovia di Varallo Sesia è oggi dismessa e viene utilizzata solo per i treni storici. Al momento in cui scrivo non ci sono autobus diretti per Varallo da Milano o Torino, devi per forza cambiare a Vercelli, a meno di non partecipare a una visita guidata al Sacro Monte.

Tuttavia puoi raggiungere Varallo con i mezzi pubblici arrivando in treno o in autobus fino a Vercelli e poi prendendo il bus 50 da Vercelli a Varallo. In alternativa puoi arrivare in auto percorrendo l’autostrada fino all’uscita di Romagnano Sesia e quindi la Strada Provinciale 299 fino a Varallo.

Scrivimi nei commenti se conoscevi già Varallo o se hai deciso di visitare questa città dal fascino ottocentesco a poche ore da Torino e Milano dopo aver letto questo articolo.

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