Home DestinazioniItaliaCampania Cosa vedere al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Cosa vedere al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

di Paola
4 commenti

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, abbreviato in MANN, è uno dei musei di più importanti di Napoli, se non del mondo, per la grande collezione di mosaici e affreschi romani provenienti dagli scavi di Ercolano e Pompei e per la collezione egizia. L’edificio è così grande che è impossibile vedere tutta l’esposizione in una sola volta. In questo articolo ti riporto le informazioni principali su cosa vedere e come organizzare la tua visita al meglio.

Cosa vedere al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Il MANN è famoso soprattutto per l’esposizione sui ritrovamenti delle aree archeologiche di Pompei ed Ercolano, ma custodisce anche reperti etruschi, egizi, greci e romani. La collezione egizia in particolare è la seconda per importanza in Italia e la terza nel mondo, dopo il Museo Nazionale della Civiltà Egizia de Il Cairo e il Museo Egizio di Torino.

ORGANIZZA IL TUO VIAGGIO A NAPOLI
Prima di partire acquista il Naples Pass e risparmia: la tessera turistica comprende gli ingressi alle principali attrazioni di Napoli, compreso il tour della città sotterranea e l’accesso alle Catacombe di San Gennaro, e l’utilizzo dei mezzi pubblici per i giorni di validità della card.

L’edificio che ospita il MANN si trova in pieno centro, all’interno del Palazzo degli Studi, uno dei palazzi monumentali di Napoli. Costruito nel 1585 con lo scopo di diventare una caserma di cavalleria, passato per il tentativo di trasformarlo in osservatorio astronomico, oggi ospita il Museo Archeologico, una biblioteca, il laboratorio di restauro e gli archivi storici.

La facciata è facilmente riconoscibile perché dipinta interamente nel classico colore rosso pompeiano. L’area espositiva aperta al pubblico si estende su più di 8.000 metri quadri dedicati alle collezioni permanenti e alle mostre temporanee, senza considerare gli spazi occupati da uffici, servizi e deposito.

L’esposizione permanente è suddivisa in diverse sezioni per tipologia di collezione. Per orientarti, la Collezione Farnese è una raccolta di statue iniziata da papa Alessandro Farnese e successivamente ampliata dai Borbone, le Collezioni Pompeiane comprendono tutti i reperti archeologici di Pompei ed Ercolano che facevano parte delle collezioni borboniche, mentre la Collezione Egizia raccoglie oggetti funerari e sculture di faraoni.

Atrio del Museo Archeologico Nazionale di Napoli
L’atrio del Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Lo statuario della Collezione Farnese

La prima parte del percorso di visita del Museo Archeologico Nazionale di Napoli è dedicata alle statue della Collezione Farnese, iniziata nel 1534 da Alessandro Farnese, diventato papa con il nome di Paolo III. Nell’atrio del MANN e in una galleria dedicata puoi vedere statue in marmo e bronzo di grandi dimensioni di imperatori e imperatrici romani.

La collezione è stata fondata con i ritrovamenti dello scavo delle Terme di Caracalla ed è stata ampliata dalla famiglia Farnese attraverso ricerche sul mercato antiquario, requisizioni e successivi scavi archeologici. La collezione si spostò da Roma a Napoli quando venne ereditata da re Carlo III di Borbone, re di Napoli dal 1734 al 1759, dalla madre Elisabetta, moglie di Filippo V di Spagna e ultima discendente dei Farnese.

La disposizione delle statue al Museo Archeologico Nazionale di Napoli riprende il modo in cui erano originariamente esposte nelle residenze della famiglia Farnese. I gruppi di statue sono disposti infatti in base a temi e interessi specifici, raggruppandole per filosofi e uomini illustri, o per ritrovamento, come il gruppo delle Terme di Caracalla.

La Collezione Pompeiana

La collezione derivante dagli scavi archeologici di Pompei e Ercolano comprende mosaici, affreschi e sculture rinvenuti durante gli scavi vesuviani. La parte più importante della collezione, quella che comprende i mosaici, risale agli scavi archeologici avviati da Gioacchino Murat nell’Ottocento. I reperti di Ercolano risalgono invece ai successivi scavi voluti da re Carlo di Borbone nel Settecento.

I reperti della Collezione Pompeiana sono numerosi e comprendono sia oggetti di uso quotidiano dell’area vesuviana che mosaici e affreschi. L’esposizione è così ricca che ti consiglio di visitare il museo prima di recarti alle aree archeologiche di Ercolano e Pompei. In questo modo puoi arrivare preparata su arte e stili del periodo.

I mosaici di Pompei

La parte più ampia della Collezione Pompeiana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli è dedicata ai mosaici. Molti di essi provenienti dalla Casa del Fauno di Pompei, chiamata così per la statua in bronzo di un fauno danzante ritrovata al suo interno.

I mosaici pompeiani sono realizzati con delle tessere piccolissime e ricordano le immagini digitali di pixel-art. Le tessere dei mosaici riescono a rendere alla perfezione ogni minima sfumatura e ombreggiatura. La loro bellezza è davvero impressionante anche a distanza di quasi duemila anni.

Tra i ritrovamenti esposti spiccano i mosaici di cucina e banchetti che raccontano come gli interessi degli antichi romani non fossero poi così diversi dai nostri. Le scene spaziano da galline che razzolano prima di finire in pentola a pesci che aspettano di venire saltati in padella, e feste luculliane. Altri mosaici da non perdere sono un teschio con le orecchie che rappresenta un memento mori, e l’enorme mosaico della battaglia di Isso tra Alessandro Magno e il re persiano Dario III.

Il Tempio di Iside a Pompei

Al Museo Archeologico di Napoli ho scoperto come la civiltà romana e quella egizia fossero molto più connesse di quello che immaginiamo oggi. Un esempio importante di questo rapporto tra culture diverse è il tempio dedicato alla dea egizia Iside scoperto negli scavi archeologici di Pompei.

Decorato con statue di divinità egizie, dipinti di draghi, leoni, sfingi, delfini, nature morte, paesaggi egizi e battaglie navali, il Tempio di Iside era al tempo un importante edificio religioso. Nella sala dedicata sono esposti numerosi reperti e dipinti che riprendono temi e stili dell’arte dell’Antico Egitto. Se ti hanno incuriosito, puoi provare a confrontarli con lo stile dei reperti esposti nella Collezione Egizia.

Il plastico di Pompei

Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli è conservato un plastico di Pompei in scala 1:100 che riporta fedelmente l’aspetto della città dagli inizi degli scavi alla fine della seconda guerra mondiale. Lo stesso plastico è un’opera d’arte, realizzata all’inizio del Novecento da Felice Padiglione e Nicola Roncicchi, che avevano già realizzato il plastico di Villa della Pisanella di Boscoreale.

La realizzazione del plastico di Pompei venne avviata su iniziativa di Giuseppe Fiorelli, ispettore degli scavi di Pompei e curatore del Museo dalla fine dell’Ottocento. Oggi la sua importanza è fondamentale non solo al livello artistico, ma anche per lo studio di Pompei. Il plastico infatti riporta anche le decorazioni di edifici che sono stati successivamente danneggiati dalla guerra o dai terremoti.

La Collezione Egizia

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita una delle più importanti collezioni egizie del mondo, la terza per importanza dopo il Museo Nazionale della Civiltà Egizia a Il Cairo e il Museo Egizio di Torino. I reperti della Collezione Egizia provengono sia dall’acquisizione delle collezioni private delle famiglie Borgia, Drosso-Picchianti, Hogg e Schnars che dagli scavi borbonici nelle aree vesuviana e flegrea.

L’esposizione permanente del MANN sulla civiltà egizia offre una panoramica completa sulla vita nell’Antico Egitto. L’allestimento è suddiviso per sezioni tematiche della civiltà egizia. Comprende il culto dei morti, il ruolo dei faraoni e dei funzionari del governo egizio, tra cui militari, scribi e sacerdoti.

La Sala della Meridiana

Le mostre temporanee del Museo Archeologico di Napoli si svolgono nel Gran Salone della Meridiana. Conosciuto anche come Sala della Meridiana, è un’ampio spazio creato agli inizi del Seicento modificando l’edificio della Real Scuderia.

La Sala della Meridiana è davvero enorme e la volta è interamente affrescata. Alle pareti sono appese diciotto tele di grandi dimensioni che illustrano le imprese di Alessandro Farnese nelle Fiandre.

La linea meridiana

Il nome della sala è dovuto alla linea meridiana disegnata da Pompeo Schiantarelli. Abbassando lo sguardo puoi vedere un listello di ottone incastrato tra le lastre di marmo del pavimento, arricchito da medaglioni con i segni zodiacali dipinti. La meridiana a pavimento funziona con la luce proveniente dall’alto della cupola e percorre la linea a mezzogiorno, fermandosi sulla stagione corrispondente.

Curiosamente il salone e la linea meridiana furono realizzati con l’obiettivo di trasformare l’edificio che oggi ospita il MANN in un osservatorio astronomico. Tuttavia il progetto venne abbandonato per la scelta totalmente inadeguata del luogo rispetto al suo scopo.

Dalla sede dell’attuale Museo Archeologico Nazionale di Napoli non è infatti possibile effettuare osservazioni astronomiche a causa dell’ingombro degli altri palazzi. Non a caso tutti gli osservatori nel mondo si trovano in zone isolate e rialzate rispetto alle città più vicine.

La statua di Atlante Farnese

All’interno della Sala della Meridiana del Museo Archeologico di Napoli è esposta la magnifica statua di Atlante Farnese. Si tratta di un’imponente statua in marmo proveniente dalla collezione Farnese che rappresenta il titano Atlante inginocchiato sotto il peso del globo terreste. Sulla sfera sono raffigurati la volta celeste, i meridiani e lo zodiaco.

Durante la mia visita Atlante Farnese era circondato da specchi che rendevano la statua ancora più suggestiva e permettevano di ammirarla in ogni dettaglio. Non so dirti se si tratta di un allestimento permanente oppure realizzato in occasione della mostra Thalassa sulle meraviglie sommerse del Mediterraneo che si svolgeva in quel periodo.

Le mostre temporanee al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita regolarmente mostre temporanee nel Gran Salone della Meridiana. Durante la mia visita era allestita la splendida mostra Thalassa sul rapporto tra gli antichi romani e il mare. Grazie a questa esposizione ho scoperto l’esistenza dell’archeologia subacquea e di molte meraviglie sommerse del Mediterraneo poco sconosciute.

Il calendario di mostre ed eventi del MANN varia regolarmente e spazia su tutti i temi dell’archeologia, anche non strettamente legati alle collezioni del museo, grazie ai prestiti di altre strutture. Per esempio potresti capitare al museo durante una mostra temporanea dedicate alla civiltà bizantina. Altre volte invece vengono esposti temporaneamente i reperti in deposito.

Informazioni utili per visitare il Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è uno dei musei più grandi che ho visitato. Riuscire a vedere tutta la collezione permanente, o almeno ciò che ti interessa di più, richiede una certa dose di organizzazione. L’esposizione permanente è enorme, anche solo considerando gli spazi più visitati con i mosaici pompeiani, lo statuario della Collezione Farnese e l’area dedicata alla civiltà egizia.

La parte del complesso del Museo Archeologico aperta ai visitatori comprende anche due giardini storici situati nei cortili interni, un bookshop, una caffetteria e un guardaroba. Prima di entrare nel museo è obbligatorio depositare nel guardaroba valigie, zaini e borse ingombranti, ma da regolamento del museo non puoi lasciare la giacca.

Quanto tempo dedicare alla visita

Per visitare le principali collezioni esposte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli considera almeno mezza giornata, anche se è un tempo appena sufficiente per attraversare tutte le sale. Tuttavia per una visita approfondita sui temi che ti interessano di più ti suggerisco di dedicarci una giornata intera.

Al mattino puoi esplorare tutti gli ambienti in autonomia, quindi pranzare nella caffetteria del museo e continuare la visita al pomeriggio, magari aggiungendoci una visita guidata. A mio parere un tour guidato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli è sicuramente il modo migliore per apprezzarlo.

Quanto costano i biglietti del MANN

Il prezzo dei biglietti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli parte da € 18 per adulto. I biglietti del MANN sono più costosi rispetto agli altri musei partenopei, ma valgono assolutamente la spesa. Se ti incuriosisce la vita ai tempi dell’Antica Roma o dell’Antico Egitto questo museo di stupirà per la quantità di materiale esposto.

Purtroppo al momento in cui scrivo il MANN non rientra più nei musei gratuiti compresi nel Naples Pass. Tuttavia conservando il biglietto puoi ottenere uno sconto nelle attività e nei musei aderenti al circuito ExtraMann.

Bambini e ragazzi fino a 18 anni entrano gratis. Sono previste riduzioni per ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni cittadini dell’Unione Europea.

Gli orari di apertura del Museo Archeologico di Napoli

Gli orari del Museo Archeologico Nazionale di Napoli sono abbastanza particolari, con alcune collezioni aperte a rotazioni. Ti suggerisco di pianificare la tua visita in base agli orari di apertura delle sezioni. In questo modo puoi essere sicura che la collezione che ti interessa sia effettivamente aperta al pubblico durante la tua visita al museo.

In generale il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è aperto tutti i giorni escluso il martedì dalle 9:00 alle 19:30, con ultimo ingresso alle 18:30. Al momento in cui scrivo la Collezione Egizia è temporaneamente chiusa, ma solitamente è aperta al mattino.

Gli ingressi al museo potrebbero essere contingentati in caso di grande affluenza. Per questo motivo ti consiglio di acquistare il tuo biglietto online in anticipo in modo da non fare coda in biglietteria. Qui sotto puoi vedere un calendario interattivo sempre aggiornato con date di apertura e disponibilità biglietti. Clicca sulla data che ti interessa per verificare la disponibilità di biglietti.

Come raggiungere il Museo Archeologico di Napoli

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si trova nel centro del capoluogo partenopeo ed è facilmente raggiungibile a piedi o con i mezzi pubblici. Se ti sposti con la metropolitana le fermate più vicine sono Museo sulla linea 1 e Cavour sulla linea 2. Vicino al museo transitano anche diversi autobus tra cui il bus 201, il bus R1. L’autobus turistico di Napoli che ha una fermata dedicata proprio a chi desidera visitare il MANN.

MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Piazza Museo, 19
80135 Napoli

Dove dormire a Napoli

Il capoluogo partenopeo offre tantissime strutture in cui soggiornare, con hotel e appartamenti in centro e affacciati sul mare. Il mio consiglio è di lasciarti incantare dalle magnifiche proposte di Booking.com che puoi scoprire cliccando su “Cerca” nel box qui sotto.

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è davvero uno dei musei più grandi che ho visitato. Contiene dei reperti archeologici davvero incredibili come i mosaici della Casa del Fauno e le statue della Collezione Farnese che mi hanno stupita per la loro bellezza. Lo stesso edificio che ospita il museo è splendido, con i suoi giardini storici e la meridiana a pavimento. Il mio consiglio è di visitarlo assolutamente!

Scrivimi nei commenti se conoscevi già il Museo Archeologico Nazionale di Napoli o se questo articolo ti ha convinta a inserirlo nei musei da vedere durante una visita nel capoluogo partenopeo.

Altri articoli che potrebbero interessarti

4 commenti

Sognando Viaggi 07/04/2020 - 18:43

Non sono mai stata a Napoli, ma più leggo articoli come questo e più mi convinco che dovrò rimediare appena possibile! Il museo è molto interessante, la scultura di Atlante lascia senza fiato

Rispondi
Paola 08/04/2020 - 09:59

Napoli è davvero magnifica, vale davvero il viaggio! E poi è un mix perfetto di cultura e buon cibo 🙂

Rispondi
anna 07/04/2020 - 10:34

Il museo archeologico è una delle cose che non sono riuscita a visitare quando sono stata a Napoli lo scorso anno. Avevo in programma di tornarci per recuperare (ovviamente è una becera scusa per passare 2 giorni a mangiare pizza) ma non sono ancora riuscita ad organizzare.

Rispondi
Paola 08/04/2020 - 07:45

Ahahah credo sia d’obbligo mangiare fino a scoppiare a Napoli! Il Museo Archeologico è enorme quindi se vuoi vederlo bene dedicaci una giornata piena 🙂

Rispondi

Lascia un commento

* Quando lasci un commento autorizzi Pasta Pizza Scones a gestire i tuoi dati secondo quanto previsto dal GDPR