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Guida alle Stazioni dell’Arte della metropolitana di Napoli

di Paola
4 commenti

Le fermate della metropolitana di Napoli fanno parte del progetto Stazioni dell’Arte che introduce l’arte moderna nella rete di trasporto pubblico. Secondo quotidiano inglese The Guardian, rientrano tra le cose da non perdere nel capoluogo partenopeo. Per vederle tutte come ho fatto io è sufficiente munirti di biglietto giornaliero per la metropolitana e seguire questo itinerario.

Come vedere le installazioni artistiche delle Stazioni dell’Arte

Le Stazioni dell’Arte di Napoli sono un progetto di riqualificazione urbana che mette l’arte moderna a disposizione di tutti. Le fermate della metropolitana con installazioni artistiche si trovano quasi tutte sulla Linea 1 e sulla Linea 6. Nel complesso sono state installate oltre duecento opere d’arte realizzate da più di novanta architetti e designer di fama internazionale, tra cui Gae Aulenti, Àlvaro Siza, Dominique Perrault, Oscar Tusquets, Eduardo Souto de Moura, Karim Rashid e Alessandro Mendini, sotto coordinamento del critico d’arte Achille Bonito Oliva.

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Il modo migliore per visitare le Stazioni dell’Arte è organizzarti in autonomia perché non ci sono regolari visite guidate a tema. Napoli è una città allo stesso tempo bellissima e confusionaria e il progetto Stazioni dell’Arte non fa eccezione.

L’ANM Azienda Napoletana Mobilità che gestisce la metropolitana talvolta organizza tour guidati, ma quando ho visitato Napoli (e ancora al momento in cui scrivo) non c’erano eventi in programma. In più alcune pagine del sito non sempre funzionano.

Per visitarle tutte mi sono munita di biglietto giornaliero e ho tracciato il mio itinerario partendo da una cartina cartacea della metropolitana e dalle informazioni sulle Stazioni dell’Arte trovate online. Arte e architettura nelle varie fermate sono quasi sempre correlate, tuttavia alcune fermate della metropolitana combinano stili differenti restituendo un effetto inaspettato e d’impatto.

Mappa delle Stazioni dell'Arte della metropolitana di Napoli
Mappa delle Stazioni dell’Arte della metropolitana di Napoli

Le più belle Stazioni dell’Arte della metropolitana di Napoli

Alcune Stazioni dell’Arte sono senza dubbio stupende, altre hanno solo piccole installazioni. Se hai poco tempo da dedicare al tour della metropolitana di Napoli, di suggerisco di visitare solo le fermate più belle. Te le riporto di seguito, nell’ordine di fermata, così puoi usare questa lista come base per il tuo itinerario.

Garibaldi

La stazione Garibaldi della metropolitana si collega alla stazione ferroviaria Napoli Centrale. Nei luoghi di passaggio le installazioni di persone a grandezza naturale di Michelangelo Pistoletto si confondono in mezzo a viaggiatori e pendolari, mentre le rampe di scale mobili che si intrecciano tra superfici specchiate rievocano i labirinti di Escher.

Nel centro di piazza Garibaldi, da cui il nome della fermata della metropolitana, l’architetto Dominique Perrault ha ricavato una seconda piazza a un livello inferiore. Circondata da negozi su due piani, la piazzetta inferiore rimane luminosa grazie a una scenografica copertura con pannelli in teflon trasparente.

Università

La fermata Università è dedicata all’era digitale, tema declinano dagli architetti Karim Rashid e Alessandro Mendini con i termini tecnologici nati a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso scritti su su piastrelle di ceramica installate nelle scale.

La stazione vera e propria è completamente invasa da colore e pattern grafici. Soffitti e pareti sono in cristallo traslucido azzurro e rosa, mentre i pavimenti viola, bianchi e gialli. All’interno della fermata Università sono installati la scultura d’acciaio Synapsi e i due blocchi Conversational profile che sembrano volti di profilo.

Municipio

Durante la mia visita a Napoli, la fermata Municipio era in fase di ristrutturazione e, al momento in cui scrivo, sul sito ufficiale dell’Azienda Napoletana Mobilità non ho ancora trovato informazioni sul suo completamento. Pare che i lavori siano stati rallentati per via dei reperti archeologici rinvenuti durante lo scavo della fermata, tra cui una barca romana dell’antica Neapolis.

Il progetto degli architetti Àlvaro Siza ed Eduardo Souto de Moura dovrebbe integrare la fermata della metropolitana con la base delle colonne del Maschio Angioino. La stazione è volutamente minimalista, in pietra lavica e intonaco bianco, per mettere in risalto gli elementi più antichi e ciò che resta dell’antico porto di Neapolis.

Toledo

La fermata Toledo, progettata dall’architetto Oscar Tusquets Blanca, è la più eclettica di tutta la metropolitana di Napoli. I colori della stazione cambiano in base al livello di profondità. L’atrio è nero come l’asfalto usato nella civiltà contemporanea, il piano intermedio color ocra come il tufo napoletano, mentre il livello dei binari blu come gli abissi marini.

L’installazione più scenografica della stazione Toledo è il Crater de luz con le luci LED Relative light di Robert Wilson, attraverso cui passano le scale mobili. Lo stesso artista ha firmato anche i pannelli luminosi a tema marino By the sea… you and me. L’atrio è invece decorato con i mosaici a tutta altezza di William Kentridge che raccontano la storia di San Gennaro e della città di Napoli.

Dante

La stazione Dante progettata da Gae Aulenti è caratterizzate da borchie colorate che escono dalle pareti. In alcuni punti il colore predomina su tutto, mentre altre aree sono lasciate volutamente neutre per valorizzare le opere esposte.

Sulle scale mobili puoi leggere citazioni di Dante Alighieri realizzate con luci neon da Joseph Kosuth e rifletterti nello specchio di Michelangelo Pistoletto ispirato al Mar Mediterraneo, “origini delle civiltà orientali, europee e nordafricane” e “la civiltà di domani”.

L’opera di Jannis Kounellis, scarpe schiacciate dai binari, dovrebbe trasmettere l’idea di viaggio come condizione esistenziale, ma vederla dal vivo mi ha trasmesso la stessa ansia delle opere d’arte installate nei campi di concentramento.

Salvator Rosa

La fermata Salvator Rosa è molto più bella dall’esterno perché l’Atelier Mendini l’ha progettata come un piccolo Centre Pompidou. L’interno ospita alcune installazioni interessanti, tra cui la curiosa A subway è chiù sicura di Perino&Vele, con delle Fiat 500 vecchio modello coperte da un telo realizzate in ferro, cartapesta e vetroresina.

Quattro Giornate

La stazione Quattro Giornate, progettata dall’architetto Domenico Orlacchio, è dedicata all’insurrezione dei napoletani contro gli occupanti nazisti. I corridoi sono decorati da piastrelle di marmo fissate al muro con borchie in metallo e alcune pareti ospitano installazioni più o meno intuitive.

Il pannello in bronzo di Nino Longobardi per esempio raffigura dei corpi contenenti delle armi per rimandare agli eroi anonimi, assenti sui cippi del ricordo. Pur essendo molto intensa e concettuale, la stazione Quattro Giornate è decisamente interessante da esplorare.

Vanvitelli

La stazione Vanvitelli è stata progettata da Michele Capobianco per accogliere le opere di otto artisti contemporanei. A me sono piaciuti molto i mosaici di Isabella Ducrot vicino alle banchine, mentre la Successione di Fibonacci, una spirale di neon blu, opera di Mario Merz, mi ha lasciato abbastanza perplessa.

Altre Stazioni dell’Arte (da vedere se rimane tempo)

Le altre Stazioni dell’Arte non incluse in questo itinerario sono Museo, Materdei, Rione Alto, Felimetrò che puoi vedere se ti rimane tempo tra tutte le cose da vedere a Napoli. In questo itinerario ho inserito le fermate secondo me più interessanti nella parte sotterranea.

Altre fermate hanno installazioni nella parte esterna che possono essere mosaici all’ingresso o installazioni in un giardino antistante. Se decidi di includere tutte le Stazioni dell’Arte nel tuo itinerario considera più di mezza giornata perché alcune fermate sono davvero molto ampie e già solo entrare e uscire percorrendo tutte le scale mobili nelle ore di punta richiede tempo.

Dove dormire a Napoli

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Scrivimi nei commenti conoscevi già le Stazioni dell’Arte e se hai percorso anche tu questo itinerario sotterraneo tra opere architettoniche e installazioni di arte moderna.

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4 commenti

Lisa Trevaligie Travelblog 24/07/2020 - 08:00

Se c’è una cosa che mi affascina particolarmente quando viaggio è proprio la spettacolarità delle stazioni delle metropolitane. Ogni città ne ha di bellissime, artistiche o vintage, e mi incanto a scoprirne i particolari. Dopo Parigi credo che le stazioni di Napoli siano le più belle al mondo.

Rispondi
Paola 27/07/2020 - 13:38

Anche io ho adorato la metro di Parigi! Pare comunque che le stazioni della metropolitana di Mosca siano ancora più belle! Non ho ancora avuto l’occasione di vederle dal vivo, ma sono nella mia wish list

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Alessia 05/06/2020 - 08:14

Interessantissimo questo itinerario sotterraneo. Mi riprometto sempre di tornare a Napoli anche per i tour ipogei, ma a questo punto aggiungo anche questo Trovo che queste stazioni siano un bellissimo esempio di arte urbana ❤️

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Paola 12/02/2021 - 18:28

Anche io devo tornare a Napoli, ci sono troppi tour sotterranei da fare 🙂

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