Un luogo da non perdere se ami architettura e design è il Danish Architecture Centre, un centro culturale internazionale con sede a Copenaghen, spesso abbreviato in DAC. Qui puoi scoprire, insieme alla tua famiglia, come design e architettura plasmano il mondo in cui viviamo, grazie a brillanti mostre temporanee aggiornate regolarmente. Grazie alle aree gioco per bambini puoi visitarlo con tutta la famiglia, mentre i più piccoli colorano con i pennarelli o costruiscono la loro casa ideale con i Lego, altro prodotto iconico del design danese!
Indice dei contenuti
Cosa vedere al Danish Architecture Centre
Il Danish Architecture Centre espone principalmente mostre temporanee su architettura e design, ma organizza anche visite guidate di Copenaghen a tema, oltre a momenti di formazione e networking. Riguardo alle mostre temporanee, il DAC è famoso perché cerca di offrire sempre uno sguardo sul futuro. Tutte le esibizioni si concentrano su nuove idee, sfide e innovazioni per il design e l’architettura, con la maggior parte delle mostre è dedicata allo sviluppo urbano.
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Grazie a questo spirito innovativo, il Danish Architecture Centre ha ospitato diverse mostre temporanee che gli hanno portato importanti riconoscimenti internazionali, come la mostra Hello Denmark, premiata con il Gold Award ai MUSE Design Awards 2021. Oppure la mostra Backstage, nominata per lo SBID International Design Award 2021 e per il Dezeen Design Award 2021.
Le mostre temporanee
Durante la mia visita al Danish Architecture Centre ho visto le mostre Living Better Lives e The Needle in the Haystack, rispettivamente sull’architettura sostenibile e sul processo che porta alla creazione di oggetti di uso comune. In più è sempre presente l’installazione fissa DAC Slide. Insomma, il DAC è una destinazione da non perdere se per ogni destinazione ti incuriosiscono design e architettura!
The Needle in the Haystack
Cecilie Manz è una delle designer più conosciute in Danimarca, e unisce la tradizione scandinava di linee pulite e funzionalità con uno stile contemporaneo e globale. Ogni suo progetto è eseguito con materiali sostenibili e maestria artigianale e per il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.
The Needle in the Haystack, visitabile fino a gennaio 2022, racconta il suo processo di progettazione, dal disegno alla creazione dei prototipi, espondendo progetti industriali e pezzi unici. In questa mostra puoi vedere vasche da bagno, piatti e posate, lampade e altro ancora.
Il titolo dell’esibizione temporanea, fa riferimento al famoso ago nel pagliaio per via del minuzioso lavoro di Cecile Manz, con la sua cura estrema ai dettagli, i numerosi riferimenti e ispirazioni prima di arrivare alla creazione vera e propria dei campioni. Forse l’esibizione meno adatta da vedere con bambini, ma molto interessante per scoprire il processo di produzione degli oggetti di uso comune, come le posate.
Living Better Lives
L’altra mostra temporanea in corso, Living Better Lives visitabile fino a aprile 2022, è quella che mi è piaciuta di più perché risponde a interrogativi molto attuali. Come possiamo vivere in modo più sostenibile, senza perdere la qualità della vita? L’architettura può aiutarci a vivere meglio? Ha provato a rispondere a queste domande lo studio di architettura Vandkunsten, fondato proprio su valori di sostenibilità mezzo secolo fa.
Nella mostra puoi entrare in un’intera casa di 37 mq, pensata per una famiglia di quattro persone, all’interno di un condominio con serra, un’area comune e parco giochi. Nei suoi progetti, lo studio Vandkunsten si immagina delle comunità nella città. Quindi non semplici appartamenti, bensì case autocostruite per lasciare ai futuri residenti la responsabilità dello sviluppo.
Lo scopo è creare alloggi migliori a prezzi accessibili, concentrandosi su materiali robusti ed elementi prefabbricati, senza compromettere la qualità architettonica. A prima vista può sembrare molto strano per noi italiani abituati a un certo tipo di casa poco creativa, tuttavia questi aspetti dell’architettura contemporanea sono molto interessanti e aprono a riflessioni sul nostro stile di vita. Tra l’altro sono davvero sicura che vedere questo tipo di casa lascerà anche te a bocca aperta per il comfort e lo stile rilassato che emana.
DAC Slide: uno scivolo gigante dentro il Danish Architecture Centre
Un’attrazione del Danish Architecture Centre che non passa inosservata ai più piccoli è sicuramente l’enorme scivolo DAC Slide, un’installazione creata dall’artista tedesco-belga di fama internazionale Carsten Höller, che ha realizzato opere d’arte simili sotto forma di scivoli nei principali musei di tutto il mondo, tra cui la Tate Modern di Londra.
Il DAC Slide è uno scivolo a spirale alto 40 metri che attraversa 4 piani, simile al Vitra Slide Tower del Vitra Campus. Secondo il suo ideatore Carsten Höller si tratta di un’installazione artistica interattiva, un’attrazione, un’opera architettonica e uno strumento per scoprire le emozioni. Io ho preferito non scoprire le mie emozioni di panico e ho preso le scale per scendere dalla Galleria del DAC, al contrario di mio figlio che è rimasto decisamente contrariato dalla mia decisione.
Visitare il Danish Architecture Centre con bambini
Al DAC l’architettura diventa a portata di bambino. Insieme alle famiglie i più piccoli possono sperimentare i concetti alla base di design e architettura. Periodicamente vengono anche organizzati dei workshop a tema per i piccoli visitatori, ma noi ci siamo limitati ad apprezzare gli spazi per bambini.
Di fianco all’esposizione Living Better Lives per esempio c’era un lungo tavolo con fogli e disegni di progetti da colorare, pennarelli e materiali per decorare o costruire da zero il proprio progetto di casa. Vicino al guardaroba e al bookshop invece si trova una stanza con installazioni interattive e area gioco, con tanto di piscina di Lego per costruire quello che si vuole.
Il baby blogger, tre anni compiuti da poco, si è divertito moltissimo anche ad arrampicarsi sulle sedie giganti e ha totalmente approvato le aree gioco per bambini che ho apprezzato moltissimo anche come genitore. In questo modo, probabilmente per la prima volta da quando è nato mio figlio, sono riuscita di nuovo a leggere le didascalie con le spiegazioni mentre lui si divertiva a breve distanza visiva, così da poterlo comunque tenere sotto controllo.
BLOX: la sede del Danish Architecture Centre
Infine, prima di andare via, ti invito a soffermarti un attimo anche sulla sede del Danish Architecture Centre. Per più di trent’anni la sua sede è rimasta nello storico magazzino Gammel Dok nel distretto di Christianshavn e si è spostata solo nel 2018 al BLOX, un complesso di edifici dedicato, progettato dallo studio di design olandese OMA.
BLOX è stato pensato come edificio culturale multifunzionale, una città nella città, e ospita mostre, eventi di formazione, conferenze, bar, uffici e servizi, come garage e palestra. Visitando il DAC infatti puoi passare davanti a una vetrata dietro la quale vedere persone allenarsi in palestra.
Il concetto è decisamente originale, ma a me è piaciuto molto. Personalmente apprezzerei davvero molto la possibilità di lavorare a fianco di un museo, con una palestra e un bar solo un piano più sotto. Mi ricorda l’idea dei coworking più evoluti, con in più l’aggiunta di un museo di design e architettura.
DAC – Danish Architecture Centre
Bryghusgade, 10 København
Dove dormire a Copenaghen
Tra boutique hotel e appartamenti di design, a Copenaghen hai l’imbarazzo della scelta per un soggiorno in stile scandinavo. La scelta dell’hotel però può incidere parecchio sul budget della tua vacanza in Danimarca per cui per risparmiare ti suggerisco di confrontare i prezzi e le offerte su Booking.com dal box qui sotto.
Durante la tua visita a Copenaghen ti consiglio di non perdere il Danish Architecture Centre, sia se viaggi da sola che con bambini. Visitarlo apre davvero la mente sul design e sull’architettura contemporanea e può essere una bellissima avventura anche con i bambini più piccoli. Scrivi nei commenti se conoscevi già il DAC o se l’hai inserito tra i musei da vedere a Copenaghen dopo aver letto questo articolo.
10 commenti
I workshop per bambini in che lingua? Grazie per la risposta!
Il giorno in cui siamo andati noi non c’erano attività strutturate, ma ti confermo che tutte le indicazioni in tutti i musei di Copenaghen che abbiamo visitato sono in doppia lingua danese e inglese quindi non dovresti avere problemi se tuo figlio parla inglese
Tra tre mesi andrò proprio a Copenaghen e di certo visiterò questo museo davvero interessante visto che tratta una delle mie passioni. Il mega scivolo non me lo posso far scappare, troppo divertente!
Fammi sapere come va, io non l’ho fatto, mi fanno troppa paura questi scivoli 😀
Ricordo OMA con molto piacere, visto che all’università di architettura era fra i miei preferiti! Non conoscevo però questo centro, che invece mi sembra davvero interessante e imperdibile anche se ho lasciato la via dell’architettura.
Questo centro culturale è davvero interessante, ci sono sempre mostre temporanee quindi è un posto da vivere e frequentare regolarmente se si ha la possibilità
Adoro i musei che lasciano spazio ai bambini e permettono ai genitori di gustarsi l’arte. Poi i musei delle capitali nordiche sono davvero all’avanguardia
Concordo! Dalla Germania in su visitare un museo con bambini significa quasi sempre rilassarsi e divertirsi insieme
Bellissima l’idea di una zona e delle attività dedicate ai bambini. Ho sperimentato ultimamente la visita al museo dell’automobile di Mulhouse con mio figlio (20 mesi al tempo) ed è stato davvero difficile. Mi aspettavo ci fossero dei giochi, una zona bambini, delle attività interessanti. Invece niente. Evviva i musei a misura di famiglia!
Volevo andare al Museo dell’Automobile di Mulhouse l’anno scorso, ma avendo poco tempo avevamo optato per lo Zoo di Mulhouse che era stata un’ottima scelta… e meno male, visto la tua esperienza! I musei con attività e percorsi per bambini sono vitali per noi genitori, ma soprattutto sono fondamentali per loro per fargli apprezzare storia, scienza e cultura!