Una delle domande prevacanza più frequenti tra i genitori è come intrattenere i bambini in viaggio. Generalmente la divisione educativa consiste in tablet SI / tablet NO, con super mamme che optano per Busy Bag cariche di attività ricreative. Personalmente propendo per lasciare a mio figlio un po’ di sana noia, in modo che sviluppi curiosità per i posti nuovi in cui si trova. In questo articolo troverai un po’ di riflessioni sui miei primi tre anni da mamma viaggiatrice (e cosa penso di tablet e Busy Bag).
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Come intrattenere i bambini in viaggio
Quando altri genitori o aspiranti tali mi chiedono come intrattenere i bambini in viaggio mi sento sempre un po’ spiazzata. Io sono la stessa persona che durante il primo viaggio on the road con mio figlio ha messo in valigia l’orsetto per dormire e una sola macchinina con tre cubetti Lego Duplo di colori diversi per quasi due settimane (davvero!).
Capisci quindi che l’idea dell’intrattenimento neanche mi sfiora. Quando viaggiamo vediamo quello che c’è da vedere, il viaggio stesso fa parte dell’intrattenimento. L’unica accortezza quando viaggio con mio figlio è pianificare soste dove ci sono parchi giochi. In più scelgo musei e attività adatti ai bambini della sua età per divertirci insieme.
A parte questo, il viaggio rimane un viaggio di scoperta, con immersione nella cultura locale ovunque siamo. L’idea di dover pensare a giochi da portare in viaggio perché altrimenti mio figlio non sta bravo non la concepisco. Il mondo esterno è la vera scoperta!
Per me è tutta questione di abitudine. In macchina mio figlio ha sempre viaggiato nel seggiolino posteriore senza lamentarsi. In viaggio guarda i camion o commenta con me il paesaggio fuori dal finestrino. Non apprezza, ma subisce, colonne sonore a base di Taylor Swift e musica punk rock. In auto abbiamo un pupazzo a forma di macchina che generalmente non viene considerato più di tanto.
Probabilmente il fatto di essere una madre single ci ha aiutato nell’instaurare l’abitudine di viaggiare senza troppe distrazioni. La mia priorità alla guida è guardare la strada. Non credo sarei stata comunque una di quelle madri che si siedono nel sedile posteriore per intrattenere il bambino. Nei nostri viaggi in auto io guido e lui si rilassa. In treno o in aereo mangiamo, leggiamo un libro, parliamo con gli altri passeggeri (lui, io sono tendenzialmente asociale).
A scanso di equivoci preciso che il baby blogger è un bambino molto vivace e curioso. Proprio per questo però è possibile canalizzare la sua curiosità in quello che stiamo vivendo, invece di intrattenerlo con dei giocattoli. D’altra parte un viaggio è un modo perfetto per insegnare ai nostri figli diversità e similitudini tra i vari Paesi. Non credo sia mai troppo presto per imparare una lingua straniera o provare nuovi cibi.
In pratica, nel caso non fosse sufficientemente chiaro, fino a tre anni non c’è stato nessun tablet o Busy Bag a intrattenere mio figlio in viaggio. Neanche dopo a dire il vero, ma ne parlerò più avanti in un altro articolo per la successiva fascia d’età.
Perché non portare il tablet in viaggio
Per quanto sia tecnologica e casa mia abbondi di oggetti tech, il tablet è uno di quegli oggetti che non farei mai portare in giro a mio figlio. Ricordo ancora troppo bene quelle serate prima di riprodurmi rovinate da Peppa Pig ai tavoli vicini. Oppure interi voli aerei con cartoni animati a tutto volume. Ancora oggi che ho un figlio auguro la dannazione eterna a quei genitori che permettono di rovinare interi viaggi e serate a quelle persone così sfortunate da finire nei posti vicino.
Mio figlio il tablet ce l’ha, ma lo usa a casa con un controllo parentale strettissimo. Nel senso che so perfettamente cosa può guardare e in questo modo diventa uno strumento educativo per imparare l’inglese. Ci sono moltissimi modi per utilizzare i tablet in modo intelligente e l’intrattenimento / parcheggio per bambini in viaggio non è tra questi.
Se sono abituati ad avere sempre un tablet acceso con i loro cartoni preferiti è abbastanza ovvio che pure in viaggio i bambini urlano per averlo. Di conseguenza non si interessano a cosa succede loro intorno. L’alternativa è parlare con i bambini per prepararli prima al viaggio. Puoi trovare libri da leggere e sfogliare insieme sulla destinazione, sui mezzi di trasporto e sul cibo. Rinunciare a portare il tablet in giro si può, è solo più impegnativo.
Se sei una madre tablet-dipendente non sto dicendo che sei un cattivo genitore (a meno che tu non mi stia rovinando il viaggio), magari sei solo stanca. Ma se vuoi viaggiare con i tuoi figli tanto come faccio io, e non inimicarti tutte le persone intorno, non è una soluzione praticabile.
Cos’è la Busy Bag per intrattenere i bambini e a cosa serve in viaggio
Dal lato opposto dello spettro ci sono le super mamme, quelle che ti fanno sentire inadeguata lontano un miglio perché sanno tutto dei giochi euristici quando tu non sai neanche pronunciare quella parola. Quelle che crescono i figli a cibi biologici e vestiti in tessuti naturali.
Ovviamente sono le stesse mamme (generalmente sono donne, ma non escludo esistano anche dei super papà) che sostengono la necessità di creare Busy Bag montessoriane da viaggio. Per promuovere lo sviluppo sensoriale del bambino e bla bla bla.
Online ho visto Busy Bag con forme e colori da abbinare, mini telai montessoriani per le allacciature, giochi creativi realizzati con mollette di legno. Ci ho provato ad appassionarmi e a trovarne un’utilità, ma sono tutte cose che decisamente richiedono più tempo e manualità di quella a mia disposizione. In più sembra una faticaccia solo per ottenere oggetti dall’estetica francamente discutibile.
Altre mamme più normali invece si limitano a mettere nella Busy Bag dei giochi nuovi da tirare fuori in viaggio. Come potrai immaginare, non sono neanche così dell’idea di dover per forza fornire ai bambini un effetto sorpresa a tutti i costi. Con un gioco nuovo o creativo si intrattengono in viaggio, ma vogliamo davvero che facciano altro rispetto a godersi il viaggio?
Busy Bag e tablet per intrattenere i bambini in viaggio: servono davvero?
Sicuramente portare un gioco in giro è sempre una buona idea, non lo nego. Mio figlio mette sempre una macchinina nel suo zainetto quando andiamo da qualche parte e non dimentichiamo mai un peluche per dormire. Tuttavia sono semplici abitudini quotidiane che riprendiamo anche in viaggio.
Busy Bag e tablet secondo me non servono affatto a intrattenere i bambini in viaggio, a meno che non vogliamo farli stare buoni per conto loro. Quello che cerco di fare io è preparare mio figlio con atlanti o guide turistiche per bambini, fornendogli indicazioni su ciò che visiteremo insieme.
La casa editrice Usborne offre moltissime idee anche per i più piccoli. Per esempio il libro Aeroporto. Piccole attività. Disegno e cancello va benissimo anche solo per guardare le figure e spiegare come è fatto un aeroporto. Man mano che i bambini crescono diventa più facile trovare libri di viaggio adatti a loro. Tuttavia anche nella fascia 0-3 si trovano volumi a tema viaggio. Se cerchi ispirazione puoi vedere la mia selezione di libri per piccoli viaggiatori.
In pratica puoi tranquillamente viaggiare con tuo figlio senza Busy Bag o tablet! Ti basta abituarlo già da piccolo a interessarsi ai luoghi che visiterete, con libri, storie e curiosità. In questo modo potrai aggiungere in valigia giusto l’orsetto per dormire e un giochino per la sera. Scoprirai comunque che non ce ne sarà quasi mai bisogno perché tuo figlio sarà assorbito da tutte le novità del viaggio!
4 commenti
Io sono del tuo stesso parere. Noi viaggiamo molto in aereo e in treno, meno in auto. La miglior forma di intrattenimento per i miei figli è il finestrino: guardare fuori, vedere il paesaggio cambiare, chiacchierare. In genere abbiamo una borsa con libri, adesivi, blocchi da disegno e colori. Il più grande ama giocare a carte o a battaglia navale (la versione magnetica e semplificata per la sua giovane età). Altra alternativa è un racconta storie, che usa tantissimo per calmarsi e rilassarsi. Grazie a questo, durante l’ultimo viaggio, abbiamo introdotto il primo libro senza figure. Ma, ovviamente, quanto ricevo i complimenti per l’amore che i miei bimbi mostrano per i libri, spiego che a monte c’è un lavoro educativo. Meno tablet, sorvegliato e ristretto ad un tempo limite, solo a casa e più libri. Non so quanto funzionerà, ma al momento teniamo duro!
La sfida è continuare così man mano che i nostri figli crescono e vedono altri bambini con i tablet. Ora che mio figlio sta crescendo colori e quaderno per disegnare sono molto apprezzati così come i giochi tipo memory o domino con le figure. Proverò a introdurre anche le carte!
Non so a quale categoria di mamne io appartenga, nei viaggi lunghi in auto (intera giornata) i miei figli hanno avuto a disposizione uno strumento su cui guardare uun film o un cartone animato, da intervallare con giochi o cantate tutti insieme. Quello che ho trovato comodo è lasciargli portare, dove possibile, un monopattino, un semplice espediente per superare la noia delle lunghe camminate visitando città o luoghi in cui camminando tanto si sarebbero, a loro dire, stancati.
Ora vedrò come si evolverà la situazione. Naturalmente ti prendo a esempio, visto che mio figlio sembra diventare sempre più super attivo come il tuo!