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Guida ai dolci napoletani per turisti golosi

di Paola
2 commenti

Andare in pasticceria nel capoluogo partenopeo è un’esperienza memorabile in cui hai solo l’imbarazzo della scelta con le vetrine propongono dolci di ogni tipo. Pastiere, babà, graffe e zeppole hanno dimensioni enormi e gusti intensi e delicati allo stesso tempo. Di seguito trovi una guida per orientarti tra i dolci più buoni che puoi gustare a Napoli.

Dolci napoletani: cosa li rende unici

I dolci napoletani nascono dall’incontro tra la cucina delle feste contadine e le ricette reali dei cuochi francesi dei Borbone. Quello che però ti stupirà nei bar e nelle pasticcerie partenopee è la dimensione dei dolci. Croissant, paste e brioche in Campania hanno dimensioni almeno doppie rispetto a Piemonte o Lombardia.

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Tra le altre cose da sapere prima di avventurarti in una degustazione di dolci napoletani è che brioche e cornetti sono due dolci totalmente differenti. La brioche napoletana ha forma rotonda e non è di pasta sfoglia come le brioche di origine francese che puoi trovare in altre regioni.

La brioche classica da colazione a Napoli è la sfogliatella. I bar del capoluogo partenopeo ogni mattina si affollano per bere un caffè espresso al banco accompagnato da una sfogliatella riccia o frolla, ma nulla ti vieta di provare qualche altra delizia a colazione.

Le sfogliatelle napoletane

L’arte della pasticceria è nata nei conventi femminili e se Napoli oggi è la patria delle sfogliatelle dobbiamo ringraziare proprio un convento di clausura in Costiera Amalfitana. La leggenda popolare racconta che la sfogliatella napoletana sia stata inventata di una monaca riciclando degli avanzi di cucina e chiudendoli in una sfoglia a forma di conchiglia (o cappuccio di monaco).

La sfogliatella santarosa, dal nome del convento di Santa Rosa, divenne in breve tempo un dolce molto apprezzato, prerogativa delle monache fino a quando Pasquale Pintauro non entrò in possesso della ricetta nell’Ottocento. Dopo aver modificato il ripieno con ricotta e canditi, la sfogliatella divenne quindi la specialità della sua osteria.

I diversi tipi di sfogliatella: riccia e frolla

A Napoli esistono due tipi differenti di sfogliatella. Il ripieno è uguale per entrambe, una crema di ricotta e semola con canditi, ma la pasta che lo avvolge è completamente diversa:

  • la sfogliatella riccia è la classica sfogliatella dalla forma a conchiglia racchiusa da un guscio croccante di pasta sfoglia
  • nella sfogliatella frolla il ripieno è invece racchiuso da uno strato di pasta frolla friabile.

Nelle pasticcerie napoletane, oltre a queste due versioni di sfogliatella, puoi trovare anche la sfogliatella coda d’aragosta, una versione allungata della sfogliatella riccia di dimensioni ancora maggiori.

Vassoio di sfogliatelle ricce nella vetrina di Le Delizie della Costiera alla stazione ferroviaria Napoli Centrale
Vassoio di sfogliatelle ricce nella vetrina di Le Delizie della Costiera alla stazione ferroviaria Napoli Centrale

La pastiera napoletana

Nata come dolce di Pasqua, la pastiera è una torta farcita con ricotta, canditi, zucchero, uova e grano cotto nel latte che oggi si mangia tutto l’anno. Ogni famiglia e pasticceria napoletana ha la sua ricetta personale per cui è praticamente impossibile trovare due pastiere uguali. Il trucco perché la pastiera sia deliziosa è prepararla in anticipo in modo da dare ai differenti aromi il tempo di amalgamarsi tra loro.

I babà

A Napoli i babà sono dei dolci così diffusi che esiste anche l’espressione “Tu si ‘nu babbà” per indicare una persona adorabile. Pare però che le origini del babà non siano locali, bensì franco-polacche e che la paternità del dolce da attribuire al re polacco Stanisław Leszczyński nel Settecento.

I napoletani hanno comunque perfezionato la ricetta trasformandolo nell’incredibile babà partenopeo che spicca per dimensioni e quantità di rum rispetto alle pallide imitazioni che puoi trovare fuori dalla Campania.

I babà sono leggerissimi perché l’impasto a base di farina di grano tenero, uova, burro e zucchero viene fatto lievitare due volte. La consistenza diventa quindi sufficientemente spugnosa da assorbire il delizioso sciroppo di acqua, zucchero e rum con cui viene innaffiato al momento di servirlo.

Babà servito alla pizzeria La Figlia del Presidente a Napoli
Babà servito alla pizzeria La Figlia del Presidente a Napoli

Le graffe

La graffa napoletana è una ciambella fritta dall’impasto di lievito, acqua, farina, zucchero, uova, burro e vanillina che una volta cotta viene spolverata di abbondante zucchero. Diffusa ovunque, puoi trovarla anche come street food dolce per le strade di Napoli.

Il ministeriale

Inventato dal pasticcere Francesco Scaturchio e ispirato alla cantante Anna Fugez, il ministeriale è un grande cioccolatino ripieno di crema dolcissima con l’esterno di solido cioccolato amaro. Il nome deriva dalla trafila burocratica attraverso vari ministeri per ottenere il sigillo di Fornitore della Real Casa.

Le zeppole di San Giuseppe

Le zeppole di San Giuseppe sono delle ciambelle di pasta bigné farcite con crema e amarene sciroppate. Probabilmente le hai già viste servite nelle pizzerie napoletane della penisola, ma nel capoluogo partenopeo sono molto più grandi e gustose. Nella foto sotto puoi vedere la versione mignon delle zeppole di San Giuseppe, grande quanto una porzione di dolce nel nord Italia.

Zeppola di San Giuseppe taglia mignon dell'Antico Forno delle Sfogliatelle Calde F.lli Attanasio di Napoli
Zeppola di San Giuseppe taglia mignon dell’Antico Forno delle Sfogliatelle Calde F.lli Attanasio di Napoli

Dove mangiare i dolci napoletani: i migliori indirizzi

Per assaggiare i dolci napoletani il modo migliore è passare in pasticceria al mattino, quando vengono preparati i dolci per la giornata. Come per la pizza, anche per le pasticcerie ogni napoletano ha le sue preferenze. Tuttavia ci sono alcuni forni e pasticcerie riconosciuti per la loro incredibile qualità.

Non lasciarti ingannare dagli esterni spogli e trascurati di alcune di queste attività – l’Antico Forno delle Sfogliatelle Calde F.lli Attanasio per esempio dall’esterno sembra un magazzino – perché i dolci che propongono sono squisiti. Io li ho provati tutti personalmente e ti assicuro che vale la pena attendere in coda al mattino per una sfogliatella o una zeppola appena sfornata.

Pasticceria Pintauro
Via Toledo, 275
80132 Napoli

La sfogliatella Mary
Via Toledo, 66
80134 Napoli

Antico Forno delle Sfogliatelle Calde F.lli Attanasio (chiuso il lunedì)
Vico Ferrovia, 1-2-3-4
80142 Napoli

Antico Forno delle Sfogliatelle Calde F.lli Attanasio di Napoli
Nonostante l’ingresso spartano, l’Antico Forno delle Sfogliatelle Calde F.lli Attanasio è una delle migliori pasticcerie di Napoli

Il modo migliore per assaggiare i dolci napoletani è fare un giro tra pasticcerie e forni, lasciandoti ispirare dalle prelibatezze esposte in vetrina, ma puoi anche fare colazione in un bar con banco pasticceria. Le sfogliatelle ricce e frolle, così come le zeppole di San Giuseppe, si trovano in ogni bar e caffetteria. Scrivimi nei commenti quale di questi dolci conoscevi già o vorresti provare nel tuo prossimo viaggio a Napoli.

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2 commenti

Ilenia 17/07/2020 - 09:06

Penso che a Napoli con tutta questa abbondanza di dolci potrei veramente impazzire: c’è l’imbarazzo della scelta

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Paola 17/07/2020 - 10:04

Confermo! Io sono andata avanti a pizza-dolci-pesce per tutto il soggiorno 🙂

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