Al Merseyside Maritime Museum di Liverpool è possibile vedere una mostra permanente molto toccante sulla naufragio del Transatlantico Lusitania. Il museo navale di Liverpool è specializzato nei naufragi celebri di inizio Novecento, con un altro piano dedicato al Titanic e un altro al Lusitania. Questo museo marittimo racconta la storia navale inglese senza annoiare. Possiamo passeggiare tra le esposizioni e toccare alcune parti delle navi, ottenere informazioni sul contesto o semplicemente guardare i reperti in vetrina.
Cosa troverete nella mostra ‘Lusitania: life, loss, legacy’
L’affondamento del Lusitania da parte di un sottomarino tedesco è conosciuto come uno dei peggiori incidenti in mare avvenuti durante la prima guerra mondiale e per aver scandalizzato l’opinione pubblica.
I tedeschi nel 1915 avevano dichiarato la loro intenzione di attaccare tutte le navi alleate, ma il Lusitania, anche se aveva armi a bordo, restava comunque una nave passeggeri e quindi considerata sicura. Durante il suo percorso normale da New York a Liverpool era invece stata attaccata da un siluro sparato da un sottomarino tedesco U-20 al largo dell’Irlanda e il colpo subìto ne aveva causato l’affondamento in meno di venti minuti.
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La mostra del Merseyside Maritime Museum Lusitania: life, loss, legacy prova a ricostruire, a cento anni di distanza dal suo affondamento, la storia della nave Lusitania e mette in evidenza il ruolo di Liverpool nella prima guerra mondiale, oltre a raccontare la vita delle persone coinvolte nel naufragio.
Il Lusitania era una nave enorme e durante il suo affondamento sono morte 1.191 persone sulle 1.962 presenti a bordo. La maggior parte dell’equipaggio viveva nell’area portuale di Liverpool e le loro morti avevano causato disordini in città, da aggiungersi alle manifestazioni di Londra e nel resto del mondo.
Il governo tedesco sosteneva che il Lusitania fosse un obiettivo legittimo perché trasportava armi mentre per inglesi e americani si era trattato di un affondamento illegale, ma sentirsi dire dai kraut come una nave passeggeri potesse venire considerare ‘affondabile’ aveva indignato così tanto gli americani da contribuire alla loro entrata in guerra due anni dopo.

Cosa rendeva così speciale il transatlantico Lusitania
L’RMS Lusitania – RMS significa Royal Mail Ship perché trasportava anche la posta inglese – era un transatlantico della Cunard Line varato nel 1906, nel periodo di maggior concorrenza del trasporto per mare sull’Oceano Atlantico.
Per entrare nel contesto storico, immaginiamoci una concorrenza spietata tra compagnie navali, proprio nello stile che oggi fanno le compagnie aeree low cost. La Cunard Line propone quindi ai ricchi europei e americani il Lusitania, una nave enorme lunga 241 metri con una velocità media di 26 nodi orari, ovvero circa 50 chilometri all’ora, che con una nave di 32.500 tonnellate era decisamente alta.
Durante la sua vita il Lusitania completò 202 traversate transatlantiche e fu per breve tempo fu anche la nave passeggeri più grande del mondo perché, oltre alla prima e alla seconda classe, comprendeva una terza classe in cui erano stipati gli emigranti in cerca di fortuna, per un totale di più di duemila persone, se contiamo anche i membri dell’equipaggio. Il record del Lusitania però durò solo fino al completamento della nave gemella Mauretania che la batteva di pochi metri.
In ogni caso il Lusitania era considerato il meglio dell’ingegneria navale dell’epoca, progettato per essere il transatlantico più grande e più veloce mai costruito, che praticamente era quello che dicevano tutte le pubblicità dei transatlantici dell’epoca.
Il progetto del Lusitania, dalla carta al lusso di inizio Novecento
Il Lusitania si distingueva dai concorrenti oltre che per la velocità, anche per il suo lusso. Gli spazi comuni infatti erano allestiti con ascensori, luce elettrica e una specie di aria condizionata, mentre i passeggeri avevano molto più spazio in cabina rispetto a quello offerto dalle altre navi sulla stessa tratta.
Questo transatlantico inglese è stato progettato da Leonard Peskett e costruito in Scozia da John Brown e dalla Company of Clydebank, in conformità con le norme di sicurezza del Board of Trade che richiedeva sedici scialuppe di salvataggio da mille persone. Riporto questi dati tecnici per toglierci ogni dubbio che il disastro del Lusitania abbia punti in comune con quelli del Titanic; l’affondamento del Lusitania e i suoi morti sono stati provocati proprio solo dal siluro sparato dall’U-boot kraut.
Gli interni del Lusitania erano invece stati progettati dall’architetto scozzese James Miller il quale, pur aumentando lo spazio a disposizione per ogni passeggero, aveva avvicinato le cabine tra loro in modo da sfruttare al massimo la capacità della nave. La configurazione originale del 1907 indicava che il Lusitania poteva trasportare ben 2.198 passeggeri e 827 membri dell’equipaggio.
Non immaginatevi però i passeggeri di inizio Novecento stipati come noi su un volo di classe economica, la Cunard Line era conosciuta per la soddisfazione dei passeggeri sulle sue navi. Il Lusitania in particolare doveva essere una nave spettacolare perché le sale erano riccamente decorate ad intonaco per aumentare la luminosità ed ognuna delle classi aveva delle aree riservate.

Le aree comuni della prima classe comprendevano una sala da pranzo, un salotto, una sala di lettura e scrittura, una sala fumatori e addirittura una veranda esterna con caffetteria, purtroppo poco utilizzata a causa del tempo non particolarmente mite sull’Oceano Atlantico. La seconda classe era meno lussuosa, ma manteneva una disposizione simile con cabine private e aree comuni, secondo lo stile presente su ogni transatlantico.
La vera innovazione di Miller è stata il progetto della terza classe che prevedeva sistemazioni abbastanza confortevoli dove prima venivano solo offerti grandi spazi aperti con posti letto per centinaia di persone. Il Lusitania, rispetto ad altre navi attive nello stesso periodo, offriva anche agli emigranti delle salette comuni ben rifinite, per una traversata più umana.

Perché la nave Lusitania è stata attaccata da un sottomarino tedesco
Nel 1913 in Inghilterra si respirava già aria di guerra e l’onnipresente Winston Churchill, allora Primo Lord dell’Ammiragliato aveva avviato una procedura per mettere a disposizione della Marina Militare le navi passeggeri di compagnie private. In vista di un suo futuro utilizzo come nave da guerra, al Lusitania furono quindi installati dei supporti girevoli per cannoni. La requisizione di beni privati in caso di emergenza è una pratica che esiste anche in Italia, mi ha invece veramente stupito che Churchill fosse già al governo!
All’inizio della guerra comunque la Germania decise di impedire alle navi americane di rifornire la Gran Bretagna con materie prime e, per non entrare in aperto conflitto, si limitò a pubblicare sui giornali degli Stati Uniti un avviso che sconsigliava ai cittadini americani di imbarcarsi verso l’Inghilterra, con una modalità molto simile al meccanismo del silenzio assenso della nostra burocrazia.
Nel 1915 c’erano quindi Inghilterra e Germania in guerra, con i sottomarini tedeschi a bullizzare le acque della regina e gli americani che continuavano a viaggiare senza problemi perché come nazione neutrale si sentivano immuni dalle minacce.

L’incidente del Lusitania è stato inaspettato perché ufficialmente era una nave non militare. A differenza delle notizie in televisione infatti, durante ogni guerra dovrebbero venire applicate alcune regole internazionali, la prima delle quali sarebbe di non uccidere dei civili disarmati. In questo caso invece un U-boot tedesco aveva sparato un siluro, il quale aveva causato una seconda esplosione interna così grave da far affondare l’intero transatlantico in meno di venti minuti, non dando ai passeggeri alcuna possibilità di scampo.
La Germania aveva giustificato l’attacco del Lusitania considerandola una nave militare perché pareva trasportasse munizioni di guerra, ma la morte di 1.198 persone, compresi 128 cittadini americani e un centinaio bambini sotto i due anni avevano colpito così tanto l’opinione pubblica da scaldare anche i cittadini più neutrali.
L’eredità lasciata dal Lusitania e perché vedere la sua mostra a Liverpool
Lusitania: life, loss, legacy al Merseyside Maritime Museum di Liverpool vi racconta questa storia e la correlazione con gli eventi della prima guerra mondiale, accompagnandola da modelli della nave, oggetti personali dei sopravvissuti e parti della nave.
Questa mostra ci aiuta a capire come l’affondamento di una nave passeggeri e lo scandalo dell’opinione pubblica abbia influenzato gli eventi successivi così tanto da provocare l’entrata in guerra degli americani.
Il Lusitania è inoltre così presente nella cultura popolare da venire citato in più opere letterarie, tra cui il saggio storico Cacciatori del Mare di Clive Cussler e il romanzo Avversario segreto di Agatha Christie.

Info pratiche per visitare ‘Lusitania: life, loss, legacy’ al Merseyside Maritime Museum
La mostra Lusitania: life, loss, legacy fa parte delle esibizioni permanenti del museo marittimo di Liverpool, il Merseyside Maritime Museum, che ha ingresso gratuito e orario di apertura dalle 10:00 alle 17:00.
Il museo si trova all’Albert Dock per cui potete organizzare facilmente di vedere in un solo giorno la mostra del Lusitania, quella del Titanic, il museo della schiavitù e la Tate Liverpool.
📌 Lusitania: life, loss, legacy al Merseyside Maritime Museum
Albert Dock
Liverpool L3 4AQ
Fatemi sapere nei commenti se avete già visto questa mostra o se potrebbe rientrare nel vostro itinerario a Liverpool.
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19 commenti
Un post fantastico! Davvero super interessante! Adoro i musei storici di questo tipo e adesso questo lo devo mettere subito nella bucket list!
Allora non puoi proprio perderti Liverpool, lo stesso edificio ospita anche altre esibizioni storiche curate benissimo
Molto interessante . Messo in agenda per quando mi troverò a passare di lì! Grazie 😉
Sono contenta che ti sia piaciuto questo articolo. Il Merseyside Maritime Museum di Liverpool è davvero uno dei musei più interessanti che ho visitato
Incredibile quanto coraggio nell’affrontare un viaggio del genere. Io soffro un pochino il mal di mare ma in quella situazione sarei morta più che altro per la paura!
La crociera transatlantica è uno dei miei sogni nel cassetto, con i lussi della nelle epoque però 😉
Buongustaia tu!
Anni fa visitai una mostra temporanea sul Titanic a Valencia e mi piacque molto. Davvero interessante la storia del Lusitania..se dovessi andare a Liverpool credo andrei a fare un giro al museo che ci hai raccontato in questo post!
Che bello, sono contenta che questo post ti sia stato di ispirazione! Nello stesso museo c’è anche una mostra permanente sul Titanic 😉
Ho ricordi non proprio positivissimi di Liverpool, una città che – purtroppo – avevo visitato solo per un giorno e in modo piuttosto sbrigativo ormai troppi anni fa. Sarei davvero curiosa di tornarci per cambiare idea e a quel punto, inserirei anche questo museo!
Mi hanno detto che qualche anno fa Liverpool non era proprio bellissima, oggi invece è splendida davvero! È anche piena di bar carini hipster dove prendere un caffè (luuuungo stile British of course!)
Grazie Paola, sono stata a Liverpool ma non conoscevo questo museo.
Mi affascina molto e sono curiosa di scoprire atmosfere e passioni di un viaggiare lento come una traversata transatlantica .
Una crociera transatlantica è il mio sogno nel cassetto, chissà se riuscirò a farla prima o poi
Se passo da Liverpool, non mancherò di visitare il museo e la mostra sul Lusitania!! 🙂
Ci sono altri post in arrivo su Liverpool, questa città mi è piaciuta moltissimo e non riesco a smettere di scrivere!
Un post dettagliato e interessante. Buon Natale dalla Germania. Sara Chandana
Grazie e buon Natale anche a te! Sono contenta di sia piaciuto questo post 🙂
Molto interessate la storia del Lusitania. Penso che i viaggi transoceanici nonostante il lusso siano stati avventurosi, io avrei sofferto terribilmente il mal di mare e non posso nemmeno immaginare come deve essere stare in alto mare col brutto tempo 🙁
Io in barca non sto male, mi viene sonno! Mi succede lo stesso anche sulle navi grandi e infatti quando attraverso la manica in traghetto mi cerco subito una poltrona comoda proprio per rilassarmi a metà viaggio 😉 Una traversata transatlantica sarebbe stata il mio sogno proprio per via del lusso e dell’avventura insieme, chissà che non tornino di moda tra qualche anno al posto dei soliti villaggi turistici. So che alcune compagnie come Royal Caribbean le propongono quindi chissà…