Home DestinazioniMedio OrienteQatar Msheireb Museums: la porta d’accesso alla storia e alla cultura del Qatar

Msheireb Museums: la porta d’accesso alla storia e alla cultura del Qatar

di Paola
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I Msheireb Museums sono composti da quattro case storiche situate nel centro di Doha, chiamate Mohammed Bin Jassim House, Company House, Radwani House e Bin Jelmood House. Ogni casa è stata meticolosamente restaurata e racconta come è cambiata la vita in Qatar, dalla pesca delle perle alla scoperta del petrolio, passando per la schiavitù nei Paesi del golfo e l’architettura tradizionale. A ingresso gratuito, i musei di Msheireb sono assolutamente da vedere in viaggio a Doha perché offrono uno sguardo unico sul ricco patrimonio culturale del Qatar e sul suo passato.

Msheireb Museums: cosa vedere

Ognuna delle quattro case parte dei Msheireb Museums offre una prospettiva diversa sulla ricca storia di Doha e del Qatar. Esplorando le esposizioni puoi scoprire lo sviluppo dell’industria del petrolio e del gas, e come abbia impattato sull’architettura tradizionale e sulla cultura del Paese. Ognuna delle case tratta un argomento distinto, ma correlato tra loro.

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Nel pianificare il mio viaggio a Doha, avevo inserito nella mia lista i Msheireb Museums perché ero particolarmente interessata a visitare la Company House, la casa dedicata ai pionieri del petrolio. Tuttavia, sono rimasta sorpresa anche dalle altre case perché le esposizioni erano davvero molto coinvolgenti e ogni museo mi ha insegnato qualcosa di nuovo sullo stile di vita e sulle tradizioni del Qatar.

Tra tutti i musei di Msheireb, quello più particolare è forse il Bin Jelmood House. Incentrato sulla storia della schiavitù nella penisola araba, offre una prospettiva molto diversa da quella studiata a scuola in Italia. In base alla mia espoerienza, i Msheireb Museums sono una tappa obbligata per iniziare a conoscere il ricco patrimonio culturale del Qatar durante il tuo viaggio a Doha.

Paola Bertoni nella Company House dei Msheireb Museums di Doha
Qui sono all’interno della Company House dei Msheireb Museums di Doha

Company House: la storia del petrolio in Qatar

Il museo Company House illustra la storia dei pionieri del petrolio in Qatar, a partire dal 1926, quando la Anglo-Persian Oil Company inviò il geologo G. M. Lees per verificare la presenza di petrolio nel deserto. La società aveva il contratto esclusivo per la ricerca e lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio. La sua scoperta cambiò drasticamente in meglio il futuro del Qatar.

A partire dalla fine degli anni ’30, gli uomini qatarini, prima pescatori nomadi di perle, trovarono lavoro nelle aree di estrazione del petrolio nella parte occidentale del Qatar. Nel museo ho scoperto che il lavoro era molto duro, con turni di un mese di seguito, con solo un giorno libero per tornare a casa, vedere la famiglia e riscuotere uno stipendio non particolarmente ricco.

A Al-Khor, i lavoratori qatarini vivevano in baracche, mentre i dirigenti britannici in case vere e proprie. In un video, un ex operaio si lamentava della mancanza di diritti umani, del lungo viaggio per raggiungere la zona industriale e del fatto di avere solo un giorno libero per vedere la famiglia, ma in generale non c’era risentimento tra gli operai. Dalle testimonianze esposte nel museo puoi scoprire come i lavoratori qatarini fossero orgogliosi di contribuire allo sviluppo del loro Paese e ammirassero gli inglesi per la loro pazienza e per la capacità di lavorare in condizioni difficili senza lamentarsi del caldo.

Nonostante le dure condizioni di lavoro, il passaggio dalla pesca delle perle al petrolio ha rappresentato un miglioramento per i lavoratori del Qatar. La pesca delle perle era infatti un lavoro molto pericoloso che andò in crisi quando i giapponesi scoprirono come coltivare le perle invece di pescarle naturalmente sul fondo del mare.

Racconti e oggetti dei lavoratori del petrolio nella Company House dei Msheireb Museums di Doha
Racconti e oggetti appartenuti ai lavoratori del petrolio nella Company House dei Msheireb Museums di Doha

Casa Bin Jelmood: la storia della schiavitù nell’Oceano Indiano

La Bin Jelmood House prende il nome dall’omonimo mercante di schiavi che vi abitò con la sua famiglia a metà del 1900. Questo museo racconta la storia della schiavitù in Qatar e nella regione dell’Oceano Indiano, molto diversa rispetto alla tratta atlantica che puoi approfondire all’International Slavery Museum di Liverpool.

Nel museo ho scoperto come per secoli, la regione del Golfo facesse parte di una vasta rete per il commercio degli schiavi attraverso l’Oceano Indiano. A differenza della tratta atlantica, le persone ridotte in schiavitù nell’Oceano Indiano non erano limitate a una specifica etnia e tipo di lavoro. Potevano infatti venire richieste per una varietà di ruoli, tra cui il servizio domestico, la manodopera, il servizio di guardia, il concubinaggio e l’intrattenimento.

Nei paesi del Golfo, gli schiavi in genere non si rendevano conto di far parte di una comunità più ampia, perché vivevano in piccoli gruppi invece che in grandi piantagioni. Inoltre molte persone schiavizzate erano considerate parte della famiglia, anche se di status inferiore rispetto ai membri liberi. Alcuni schiavi raggiunsero pure posizioni di rilievo, come generali o poeti.

Nonostante l’argomento difficile e impegnativo, la casa di Bin Jelmood è davvero interessante perché mostra la storia da un punto di vista diverso. Tuttavia, questo museo ci ricorda anche che la schiavitù e lo sfruttamento siano ancora un problema attuale che non dobbiamo ignorare.

Particolare dell'esposizione della Bin Jelmood House dei Msheireb Museums di Doha
Particolare dell’esposizione della Bin Jelmood House dei Msheireb Museums di Doha

Casa Mohammed Bin Jassim: lo sviluppo di Doha

Il museo Mohammed Bin Jassim House si concentra sullo sviluppo di Msheireb, il cuore storico di Doha. Qui puoi scoprire come Doha sia nata da due insediamenti vicini, Al-Bidda e Doha. Inizialmente, Al-Bidda era il più grande dei due, ma quando Doha iniziò a svilupparsi, la sua popolazione iniziò a stabilirsi nell’area di Msheireb, grazie alla maggiore disponibilità di acqua, alla vicinanza ai banchi di perle e un porto per la pesca. Non a caso il nome Msheireb significa “luogo di acqua potabile”, grazie ai suoi pozzi.

Fattori culturali e sociali, come la dipendenza dal mare per vivere e i principi dell’Islam, plasmarono la dimensione della vita sociale ed erano evidenti nell’architettura del quartiere. Msheireb era infatti una fitta mescolanza di spazi pubblici e privati, souq, moschee e gruppi di case sviluppate l’una sull’altra (thfereej) con stretti passaggi (sikak) tra gli edifici e spazi aperti (barahat). In città si trovavano anche forti e palazzi.

Oggi il centro di Msheireb, come molti altri quartieri della città, è incentrato sull’architettura sostenibile. A parte il rinnovo degli edifici storici, i nuovi edifici vengono costruiti includendo nei progetti l’uso di materiali locali, la massimizzazione della ventilazione e la minimizzazione degli effetti del sole. Inoltre, per l’irrigazione viene utilizzata acqua riciclata, che permette di avere una città verde a basso impatto ambientale.

Modellini di una casa moderna e una antica a confronto nella Mohammed Bin Jassim House dei Msheireb Museums di Doha
Modellini di una casa moderna e una antica a confronto nella Mohammed Bin Jassim House dei Msheireb Museums di Doha

Casa Radwani: una casa a corte tradizionale

La Radwani House è una tipica casa a corte costruita negli anni Venti e sottoposta a diversi interventi di ristrutturazione e ampliamento nel corso del tempo. Oggi è uno degli edifici storici più significativi di Doha e offre uno spaccato dello stile di vita tradizionale del Qatar del secolo scorso.

Durante la mia visita alla Radwani House ho scoperto l’importanza della privacy nella cultura araba e qatarina. La facciata esterna della casa non ha finestre proprio per questo motivo, ad eccezione del majlis, lo spazio pubblico usato per ricevere gli ospiti. Dal majlis non si può vedere neanche il cortile, il centro della vita domestica, e il tetto, utilizzato per dormire nei mesi caldi, è schermato da un alto parapetto.

Un’altra caratteristica architettonica tradizionale che ho trovato molto interessante è la disposizione delle stanze intorno al cortile. Mentre alcune stanze avevano funzioni specifiche, come la cucina o il magazzino, la maggior parte degli ambienti erano multifunzionali e potevano essere utilizzati per vari scopi.

Cortile interno della Radwani House ai Msheireb Museums di Doha, con edifici moderni sullo sfondo
Cortile interno della Radwani House ai Msheireb Museums di Doha, con edifici moderni sullo sfondo

Informazioni utili per visitare i Msheireb Museums

L’ingresso alle case che fanno parte dei Msheireb Museums è gratuito per tutti i visitatori, a seguito di una semplice procedura di registrazione in cui è necessario scrivere il tuo nome e Paese di provenienza. Non è necessario prenotare l’ingresso in anticipo, a meno che si tratti di una visita guidata o un gruppo per i quali è necessario contattare i Msheireb Museums con almeno tre giorni di anticipo.

Infine, i Msheireb Museums richiedono ai visitatori di vestirsi in modo conservativo, coprendo le spalle e le ginocchia in segno di rispetto per la cultura locale. Non preoccuparti, non devi indossare una abaya, basta non indossare shorts e canottiera. Io ero vestita con una camicia e pantaloni lunghi leggeri ed ero perfettamente in linea con il dress code richiesto.

Msheireb Museums
Downtown Doha
7GPH+VQ8, Doha

La Company House dei Msheireb Museums di Doha vista dall'esterno
La Company House dei Msheireb Museums di Doha vista dall’esterno

Dove dormire a Doha

A Doha hai un’ampia scelta di hotel a quattro e cinque stelle con piscina e palestra. Il DoubleTree by Hilton Doha Old Town è una scelta sicura per un hotel moderno e luminoso nel cuore di Doha, mentre per un soggiorno vista mare, ti consiglio il Wyndham Grand Doha West Bay Beach. Per dormire in un ambiente dallo stile architettonico arabo, puoi scegliere La Maison Hotel Doha o, per un’esperienza di lusso, l’incredibile Sharq Village & Spa, un hotel Ritz-Carlton.

In viaggio a Doha, ti consiglio di non perderti i Msheireb Museums, una meta imperdibile per chiunque sia interessato alla storia e alla cultura del Qatar. In queste case tradizionali puoi scoprire tantissimo sull’architettura tradizionale del Qatar e la sua cultura. Scrivimi un commento sulla tua opinione, se conoscevi già i musei di Msheireb e se ti piacerebbe visitarli.

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