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La Fontana degli Elefanti di Chambery e il generale Benoit de Boigne

di Paola
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La Fontana degli Elefanti è il simbolo di Chambery, la città francese capoluogo della Savoia. Questo monumento eclettico è composto da una gruppo di statue dentro una fontana sormontata da una colonna. In questo articolo puoi scoprire la sua importanza, il suo legame con il generale de Boigne e cosa rappresenta per la città francese.

Perché Chambery ha una fontana con degli elefanti

La Fontana degli Elefanti di Chambery non ha alcun legame con la storia di Annibale che aveva attraversato le Alpi con gli elefanti bensì è dedicata al generale francese de Boigne. Militare e avventuriero, originario di Chambery, fece fortuna in India e alla sua morte lasciò moltissimo denaro alla sua città natale. La municipalità si premurò quindi di onorarlo con questa curiosa fontana che pensò bene di decorare con quattro esotici elefanti.

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Chi era Benoit de Boigne

Figlio di commercianti, Benoit Leborgne, il suo nome originale, fece carriera militare nell’esercito francese. Trasferitosi in India al servizio dell’Impero Marathi, Benoit de Boigne ebbe il compito di creare e organizzare un’armata sul modello occidentale e per questo motivo si guadagnò la nomina a generale.

Grazie al suo lavoro, la confederazione degli Stati Marathi riuscì a rimanere indipendente e a resistere al dominio degli inglesi e per il suo contributo Benoit de Boigne fu ricompensato con un jaghir, ovvero le entrate di un intero distretto indiano.

Dopo aver divorziato dalla prima moglie indiana Halime Banu che non voleva trasferirsi in Inghilterra, liquidandola con una rendita, Benoit de Boigne si risposò con la marchesa d’Osmond, emigrata di origine francese. Successivamente ritornò in Francia, prima a Parigi e poi a Chambery, con il titolo di conte offertogli dal Re di Sardegna, per trascorrere gli ultimi anni a spendere il suo patrimonio in opere benefiche.

Le opere di Benoit de Boigne a Chambery

La fortuna lasciata da Benoit de Boigne alla sua morte era stimata in venti milioni di franchi dell’epoca, una cifra inimmaginabile. Quando era ancora in vita utilizzò buona parte dei suoi fondi in numerose attività benefiche e lavori pubblici.

Benoit de Boigne fondò l’Hôtel-Dieu per l’assistenza ai malati poveri, una casa per anziani, un istituto di assistenza per i mendicanti, una fondazione per gli orfani. Destinò anche una rendita perpetua ai pompieri, alla chiesa di Chambery, alla Compagnie des nobles Chevaliers-Tireurs-à-l’Arc, e per la distribuzione di cibo e biancheria ai prigionieri e ai poveri della città.

Oltre alle opere benefiche, Benoit de Boigne finanziò anche numerosi lavori pubblici a Chambery. I più noti sono la costruzione della Chiesa dei Cappuccini e del teatro, e la ristrutturazione dell’Hôtel de Ville. Il generale finanziò anche scuole e rette per gli studenti poveri.

La Fontana degli Elefanti dedicata a Benoit de Boigne

Dopo la morte di Benoit de de Boigne nel 1831, la città di Chambery fece costruire la fontana degli elefanti per onorare il suo benefattore. Il consiglio municipale scelse il progetto dello scultore Victor Sappey per la sua originalità e il costo abbordabile.

La Fontana degli Elefanti è chiamata dai cittadini di Chambery e dalla guida turistica Routard “fontaine des quatre sans cul” perché lo scultore ha omesso il retro degli animali. Gli elefanti alla base del monumento infatti sono ritratti solo davanti. Buttano acqua nella fontana dalla proboscide e sono sormontati da bassorilievi di ispirazione indiana e da una colonna con in cima la statua del generale.

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La Fontana degli Elefanti non mi ha particolarmente colpito per la sua bellezza eclettica, ma ho trovato molto divertente il Percorso degli Elefanti attraverso le attrazioni turistiche della città. Scrivimi nei commenti se anche tu conoscevi l’esotico simbolo di Chambery e l’incredibile storia di Benoit de Boigne.

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