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Cosa vedere al Galata Museo del Mare di Genova

di Paola
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Il Galata Museo del Mare è il più grande museo marittimo del Mediterraneo ed è davvero imperdibile durante una visita a Genova. In questo articolo puoi scoprire cosa c’è da vedere nei suoi quattro piani di esposizione. Ti anticipo solo che racconta la storia marittima della città attraverso ricostruzioni di galee a remi e transatlantici, personaggi che hanno fatto la storia della navigazione come Cristoforo Colombo, antiche mappe e mostri marini.

Cosa vedere al Galata Museo del Mare

Il Galata Museo del Mare si trova all’interno di una costruzione in vetro e acciaio, opera dell’architetto Guillermo Vasquez Consuegra. La struttura ingloba l’Arsenale della Repubblica di Genova, dove un tempo venivano costruite, armate e varate le galee. Il museo è così ampio che per vedere tutta l’esposizione è necessaria almeno mezza giornata.

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Il percorso di visita del Galata Museo del Mare comprende navi antiche ricostruite, su cui puoi salire, e approfondisce la storia della cartografia, raccontando come sono cambiate le mappe per la navigazione. Il biglietto di ingresso include anche l’accesso al sottomarino Nazario Sauro. Il Galata Open Air Museum sulle banchine, liberamente accessibile a tutti, narra invece la storia dei cantieri navali e delle attività commerciali.

Varcata la soglia del Galata Museo del Mare, nell’atrio ti accoglie subito un imponente faro-fanale alto 10 metri con una Lente di Fresnel alla sommità. Questo tipo di lente per fari è famoso per il ridotto ingombro, spessore e peso di una lente sferica convenzionale. Con il biglietto potrai invece accedere alle principali attrazioni del Museo. Da non perdere brigantino e galea a grandezza naturale, l’allestimento Memoria e Migrazioni, i reperti del transatlantico Andrea Doria e la ricostruzione di un piroscafo.

Galee e brigantini

Il Galata Museo del Mare ospita le incredibili riproduzioni di una galea genovese del Seicento e di un brigantino dell’Ottocento. Puoi salirci davvero per provare a remare o metterti al timone. Sulla galea puoi vedere video interattivi con forzati, schiavi e lavoratori dell’arsenale che raccontano la durissima vita a bordo.

I vogatori dovevano remare tutto il giorno e in mare mangiavano quasi esclusivamente cibo essiccato conservato in botti di legno. Le condizioni igieniche erano pessime e per i marinai delle galee era normale venire morsi dai topi nel sonno e ammalarsi. Le epidemie a bordo erano un rischio reale e fu proprio una galea a portare la peste a Genova nel Settecento.

Le navi a vela più diffuse nell’Ottocento erano invece i brigantini che prendevano il nome dalla vela “bergantina” dell’albero di mezzana. Al secondo piano del Museo del Mare si trova la ricostruzione del ponte di coperta di un brigantino-goletta. Si tratta di un’imbarcazione mercantile, che viaggiava tra Mediterraneo e Atlantico, trasportando i carichi più diversi.

Puoi salire sul ponte di coperta, camminare tra gli strumenti dell’epoca ancora funzionanti, azionare il timone e sporgerti nella cabina del comandante, ricostruita con oggetti d’arredo e strumenti e carte nautiche originali.

Modellini di vascelli al Galata Museo del Mare di Genova
Modellini di vascelli al Galata Museo del Mare di Genova

Cristoforo Colombo

Il Cristoforo Colombo raccontato dal Galata Museo del Mare di Genova è molto diverso dalla sua iconografia ufficiale. Abile marinaio dalle origini borghesi o popolari, Cristoforo Colombo nella sua vita non ha mai indossato abiti nobiliari. Tuttavia tutti i suoi ritratti sono stati realizzati dopo la sua morte, prendendo ispirazione dai primi due, uno dei quali in veste nobiliare.

Il secondo dipinto di Colombo, quello probabilmente più veritiero, lo aveva invece ritratto in versione marinaresca con un sobrio cappotto blu. Il suo aspetto doveva essere comunque assai diverso da come tramandato. Il figlio Ferdinando nella sua biografia lo descrive con occhi azzurri e capelli rossi.

Nella sala del Galata Museo del Mare di Genova dedicata a Cristoforo Colombo sono esposte le riproduzioni delle tre caravelle Nina, Pinta e Santa Maria. Puoi vedere anche alcuni strumenti nautici molto avanzati per l’epoca, come il quadrante nautico, l’astrolabio e la balestrigia, una clessidra tarata per misurare una mezz’ora.

Mappe e cartine

Le cartine e i mappamondi esposti al Galata Museo del Mare di Genova raccontano mappe e mondi dalle proporzioni imperfette. Antichi atlanti e mappamondi sono consultabili grazie alle installazioni interattive che ti permettono di sfogliare le mappe ricche di decorazioni realizzate dai più famosi cartografi del Cinquecento e Seicento.

Il passaggio dalla pergamena alla carta stampata aveva infatti dato una forte spinta alla produzione di mappe, con la nascita di carte nautiche specifiche e di atlanti che raccoglievano mappe tematiche. La parte di più divertente di quest’area dell’allestimento del Museo del Mare è scoprire la fantasia dei cartografi nel popolare i mari con mostri marini e brigantini.

Antica mappa dell'Italia a Galata Museo del Mare di Genova
Mappa dell’Italia molto approssimativa con mare popolato da navi a vela e una coppia di creature dalla coda di pesce

Mostri marini del Mare Monstrum

Nella sala dedicata ai mostri marini del Galata Museo del Mare di Genova affronta il tema dell’immaginario del mare tra meraviglia e paura dell’ignoto. L’esposizione Mare Monstrum spiega come i viaggi e le esplorazioni per mare ci mettono in contatto con le nostre paure ataviche, facendo riemergere i mostri dagli abissi marini.

I riferimenti letterari sono numerosi, così come quelli religiosi che raccontano balene mangia umani e balene-isola. La paura del mare viene raccontata dall’allestimento Mare Monstrum anche in chiave contemporanea, con mare, mostri marini, zombi e navi fantasma presenti nelle opere cinematografiche.

Balena-isola nella leggenda di San Brandano al Galata Museo del Mare di Genova
Illustrazione con San Brandano che celebra Messa sulla balena-isola

Tempeste e naufragi

Dai mostri immaginari ai pericoli reali il passo è breve. Al Galata Museo del Mare puoi affrontare un naufragio su una scialuppa di salvataggio al largo di Capo Horn nella Sala della Tempesta, rivivere l’affondamento del transatlantico Andrea Doria e vedere la zattera con cui Ambrogio Fogar sopravvisse a un naufragio al largo delle isole Falkland.

Ambrogio Fogar fu uno scrittore, esploratore, navigatore e conduttore televisivo italiano, famoso per aver attraversato le Alpi con gli sci, praticato paracadutismo e volo acrobatico, partecipato a regate e altre avventure ad alto tasso di adrenalina. Nel 1978 in seguito al naufragio del Surprise riuscì a salire sulla zattera autogonfiabile di salvataggio insieme all’amico e giornalista Mauro Mancini, suo compagno di viaggio. I due vagarono alla deriva per 74 giorni e sorpavvissero entrambi fino al salvataggio, avvenuto grazie all’intervento di una nave mercantile, ma Mauro Mancini morì pochi giorni dopo.

Riproduzione del transatlantico Andrea Doria al Galata Museo del Mare di Genova
Riproduzione del transatlantico Andrea Doria, considerata la nave più bella del mondo

Il transatlantico Andrea Doria negli anni Cinquanta del secolo scorso era considerato la migliore nave passeggeri della flotta italiana, sia per la sicurezza che i suoi interni di lusso. Tuttavia ebbe una vita molto breve perché 1956, durante un viaggio a New York, fu speronata ed affondata dal mercantile svedese Stockholm al largo della costa degli Stati Uniti.

Il naufragio dell’Andrea Doria fu uno dei più controversi disastri marittimi e ricevette una grande copertura mediatica. Le vittime furono quasi tutte passeggeri alloggiati nelle cabine investite dalla prua della Stockholm. Nonostante la difficoltà di gestire l’evacuazione con la nave coricata su un fianco, infatti i passeggeri riuscirono a salvarsi grazie alle procedure di emergenza implementate in seguito al disastro del Titanic del 1912.

L’area del Galata Museo del Mare dedicata al naufragio dell’Andrea Doria inizia con una sezione di nave inclinata, ricostruita per far capire le condizioni di lavoro dei soccorritori e ti assicuro che era davvero impossibile stare in piedi. Il transatlantico Andrea Doria fu l’ultima nave di linea a naufragare e chiuse anche una parte di Storia. Poco tempo dopo infatti l’aereo si impose come mezzo di trasporto per le traversate atlantiche.

Memoria e migrazioni

Il terzo piano del Galata Museo del Mare di Genova ospita l’area del MEM Memoria e Migrazioni, uno spazio interattivo che racconta l’emigrazione italiana via mare e la recente immigrazione verso l’Italia che hanno segnato la società italiana.

L’allestimento è un viaggio nella memoria degli emigranti contadini italiani. Parte dalle ricostruzione dei vicoli della Genova ottocentesca, che accolse e sfruttò il fenomeno dell’emigrazione e continua sul piroscafo Città di Torino che trasportò migliaia di steerage passengers, i passeggeri di stiva di terza classe.

Riproduzione dei caruggi di Genova nell'esposizione Memoria e Migrazioni al Galata Museo del Mare di Genova
I caruggi di Genova nell’Ottocento accoglievano e sfruttavano gli emigranti in attesa di partire

L’arrivo racconta invece le destinazioni degli italiani in cerca di fortuna in America. Destinazioni urbane, come il coloratissimo quartiere Boca di Buenos Aires, e rurali, talvolta lontano da tutto come nelle foreste del Brasile. Per terminare con la destinazione più nota, Ellis Island negli Stati Uniti.

La parte interattiva del MEM Memoria e Migrazioni del Museo del Mare di Genova inizia all’ingresso, quando l’addetto del museo ti consegna un passaporto con l’identità di un cittadino italiano realmente emigrato. Da quel momento la tua identità e la sua si fondono e dovrai superare i controlli di imbarco e immigrazione a Ellis Island in un vero e proprio viaggio virtuale.

La simulazione ti lascia davvero molto sconforto addosso per il modo brusco con cui venivano trattati gli immigrati e il loro valore solo come forza lavoro. Di conseguenza il parallelo sull’accoglienza dei migranti oggi in Italia è davvero naturale, anche per chi non ha mai vissuto l’esperienza di trasferirsi all’estero.

Riproduzione di una camerata di terza classe nell'esposizione Memoria e Migrazioni al Galata Museo del Mare di Genova
L’aspetto di una camerata di terza classe di un transatlantico

Sottomarino Nazario Sauro

Il biglietto del Galata Museo del Mare comprende anche l’ingresso del sottomarino Nazario Sauro, l’unico visitabile in Europa ormeggiato in acqua. Munita di caschetto protettivo, puoi sperimentare le condizioni di vita dei marinai a bordo di un vero sommergibile nato all’epoca della guerra fredda.

Non essendo visitabile da tutti (bambini sotto i 4 anni, donne in gravidanza e persone con disabilità motoria sono escluse perché gli interni non sono accessibili) possono scoprire come è fatto il sottomarino Nazario Sauro dal preshow. Si tratta di una sala del Museo che riproduce il sottomarino e ti permette di interagire la strumentazione a bordo.

Galata Open Air Museum

Il Galata Museo del Mare di Genova ha creato sulle sue banchine un Open Air Museum, ovvero un museo a cielo aperto. Passeggiando intorno all’edificio che ospita il museo puoi leggere la storia dei cantieri navali e delle attività commerciali-marittime che si tenevano in questi spazi, raccontata da grandi pannelli espositivi.

Perché il Museo del Mare di Genova si chiama Galata

Galata è un nome che rimanda ai viaggi per mare della Repubblica di Genova. Non a caso Galata è lo storico quartiere di Istanbul in cui fino al Cinquecento viveva un’importante comunità di genovesi. Quando a fine Ottocento il Comune di Genova aprì il suo primo bacino portuale, dove oggi sorge il museo e prima venivano costruite le galee, decise di chiamarlo proprio Galata. Il nome del Museo del Mare di Genova deriva proprio da questa scelta.

Visitare il Galata Museo del Mare con bambini

Il Galata Museo del Mare è un museo adatto anche ai bambini. La mascotte per le attività dei piccoli visitatori è Geronimo Stilton, un topo curioso e viaggiatore. Durante la mia visita in biglietteria era possibile prendere per i bambini il poster di Geronimo-Colombo e il Diario del capitano in italiano e in inglese con giochi legati ai temi del museo. Nelle sale del Galata Museo del Mare sono presenti dei pannelli con Geronimo Stilton per spiegare ai bambini il rapporto tra l’uomo e il mare.

Informazioni utili per visitare il Galata Museo del Mare di Genova

Il biglietto del Galata Museo del Mare comprende l’accesso al sottomarino Nazario Sauro ormeggiato nella darsena di fronte. L’Open Air Museum è invece accessibile liberamente perché sono pannelli espositivi lungo la darsena.

Il Museo del Mare è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00, con chiusura alle 19:00 nei giorni festivi. Gli ingressi chiudono un’ora prima. Considera che per vedere bene tutta l’esposizione servirebbero ben più delle due ore di visita consigliate. Se la storia navale ti appassiona, ti suggerisco di dedicare al Galata Museo del Mare almeno mezza giornata.

Quanto costa il biglietto del Galata Museo del Mare

L’ingresso al Galata Museo del Mare costa € 17 per gli adulti ed è gratis fino a 6 anni. Visto il costo del biglietto potrebbe convenirti acquistare la card turistica Genova City Pass. Quella da 24 ore costa pochi euro di più rispetto al singolo ingresso al Galata Museo del Mare, ma comprende l’ingresso a un altro museo e l’utilizzo dei mezzi pubblici cittadini.

Dove si trova il Galata Museo del Mare a Genova

Il Galata Museo del Mare si trova sul lungomare di Genova, nella vecchia area portuale poco distante dall’Acquario. Puoi comodamente raggiungerlo in treno o con i mezzi pubblici di Genova, molto più comodi che in auto.

Galata Museo del Mare
Calata Ansaldo De Mari, 1
16126 Genova

Dove dormire a Genova

A Genova puoi trovare sistemazioni molto diverse fra loro, dagli hotel più belli e costosi situati negli incantevoli palazzi storici agli ostelli e appartamenti più economici nei caruggi del centro città. Il modo migliore per scegliere è verificare su Booking.com prezzi, disponibilità e offerte prima di partire.

Il Galata Museo del Mare è uno dei musei più interessanti di Genova, da vedere assolutamente. La mia visita mi ha lasciato tanti spunti interessanti da approfondire e non vedo l’ora di tornare. Scrivimi nei commenti sei sei già stata al Galata Museo del Mare di Genova o se questo articolo ti ha incuriosito.

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4 commenti

Marina 07/02/2022 - 06:50

La torre Galata ad Istanbul venne costruita nel 1348 dal genovese Rosso Doria, che la battezzó Christea Turris (Torre di Cristo). In origine la torre faceva parte delle fortificazioni che circondavano la cittadella di Galata, colonia di Genova in Anatolia dal 1264.
Sono contenta che la mia città ti sia piaciuta nonostante il caratteraccio di noi genovesi 🙂
Buona giornata! Marina

Rispondi
Paola 04/03/2022 - 21:06

Grazie per queste preziosissime info storiche! Io adoro Genova, è una città in cui torno sempre volentieri ❤︎

Rispondi
salvina fiducia 14/02/2020 - 15:28

andrò a Genova il prossimo weekend e cercavo proprio notizie sui musei. Questo va subito nella lista dei “must visit”! 🙂

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Paola 14/02/2020 - 15:37

Fai benissimo, è davvero spettacolare!

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