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Cosa vedere al Musée Dunkerque 1940 Opération Dynamo

di Paola
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La più grande evacuazione militare della storia, l’Operazione Dynamo del 1940, si è svolta per la maggior parte nel nord della Francia, a Dunkerque. Il museo Musée Dunkerque 1940 Opération Dynamo ricorda esattamente questo evento. In soli 9 giorni vennero evacuati in Inghilterra 340.000 soldati francesi e britannici circondati dalle truppe tedesche.

Operazione Dynamo: l’evacuazione di Dunkerque del 1940

Il nome militare dell’evacuazione di Dunkerque era Operazione Dynamo, in inglese Operation Dynamo, dal nome della Dynamo Room, una stanza sotterranea nel quartier generale della Marina Britannica nel Castello di Dover, al cui interno era collocata una dinamo che forniva elettricità.

Per questo motivo, se ne hai la possibilità, ti consiglio di visitare anche il Castello di Dover. Racconta infatti la storia dell’evacuazione di Dunkirk dal punto di vista degli inglesi. Devi considerare almeno una giornata per vederlo tutto perché è davvero immenso.

In ogni caso l’Operazione Dynamo, pianificata dal vice ammiraglio Bertram Home Ramsay, è passata alla storia perché poteva essere vista come una disfatta per via della ritirata precipitosa e invece ebbe tutt’altro seguito. Si guadagnò infatti l’appellativo di miracolo di Dunkerque perché riuscì a far rientrare in patria quasi tutti i soldati, nonostante i bombardamenti continui della Luftwaffe.

L’Operazione Dynamo è celebre soprattutto per la sua trasformazione da momento critico a spinta motivazionale. Probabilmente hai già sentito parlare del cosiddetto spirito di Dunkerque. Ovvero dello spirito di una nazione unita che lavora contro probabilità apparentemente impossibili per contrastare le ambizioni di Hitler. Questo modo di dire nacque proprio dall’evacuazione di Dunkerque e dal famoso discorso di Winston Churchill “we shall fight on the beaches”.

Allestimento con jeep militare e manichini al Museo Dunkerque
Allestimento con jeep militare e manichini in divisa al Museo Dunkerque

Il miracolo delle piccole barche

L’Operazione Dynamo è stata davvero epica, proprio come racconta il film Dunkirk di Christopher Nolan. La flotta di salvataggio fu creata frettolosamente con imbarcazioni di vario genere, comprese le barche di comuni cittadini. In Gran Bretagna l’evacuazione è ancora ricordata come “miracle of the little ships”. Ovvero il miracolo delle piccole barche, proprio per il tipo di imbarcazioni utilizzate.

Dopo l’offensiva tedesca sui Paesi neutrali Olanda, Belgio e Lussemburgo, gli eserciti alleati poterono solo ritirarsi verso Dunkerque. Dato il completo isolamento via terra delle truppe britanniche e francesi, l’unica via di salvezza possibile era la fuga in Inghilterra via mare.

Proprio per questo motivo l’evacuazione fu organizzata a tempo di record e messa in atto con unità navali di qualsiasi tipo. Oltre ai 42 cacciatorpedinieri messi a disposizione dalla Marina Militare britannica, furono utilizzate imbarcazioni di ogni genere fornite dalla Marina Mercantile e da privati.

Al miracolo di Dunkirk parteciparono centinaia di pescherecci, navi da diporto e addirittura scialuppe di salvataggio. L’imbarcazione più piccola a essere utilizzata fu il Tamzine, una lancia di 15 piedi (4,6 metri), oggi custodita all’Imperial War Museum di Londra.

Tutte le operazioni di salvataggio furono completate sotto gli intensi bombardamenti aerei da parte della Luftwaffe. Nel frattempo l’artiglieria britannica cercava di tenere a bada le truppe tedesche in avanzata con le ultime munizioni rimaste. La Luftwaffe affondò diversi cacciatorpedinieri e ne danneggiò altri, senza contare i numerosi pescherecci e le navi mercantili colate a picco. Eppure la maggior parte dei soldati fu tratta in salvo.

Baby blogger fotografa plastico dell'evacuazione di Dunkerque
Qui il baby blogger sta fotografando uno dei plastici dell’evacuazione di Dunkerque esposti nel museo

Cosa vedere al Museo Dunkerque 1940

Con questa storia incredibilmente affascinante, ripresa anche dal film Dunkirk di Christopher Nolam, una visita al Musée Dunkerque 1940 Opération Dynamo era quindi d’obbligo. Il museo si trova all’interno del Bastion 32, il quartier generale per la difesa del settore fortificato di Dunkerque. Ovvero il luogo da cui partirono gli ordini per la difesa del territorio e il coordinamento delle evacuazioni a cura di mare dal lato francese.

Il Museo Dunkerque 1940 è stato ristrutturato e ampliato nel 2017 e raccoglie numerosi oggetti d’epoca. All’ingresso puoi vedere un video introduttivo di 12 minuti che riassume gli eventi storici avvenuti a Dunkerque. Il museo è piccolo, ma molto interessante. Per questo motivo ti consiglio di visitarlo se ti trovi in zona per prendere un traghetto da Dunkerque o da Calais per l’Inghilterra o l’Irlanda.

All’interno puoi vedere numerosi plastici che ricostruiscono i movimenti degli eserciti inglesi e francesi in fuga dai tedeschi e come è stata organizzata l’evacuazione. Ci sono anche tanti reperti militari, come camionette, armi, mitragliatrici e divise. Alcune scene sono state allestite con l’ausilio di manichini, ma molto materiale è esposto in vetrinette e spiegato da grandi pannelli presenti in tutte le sale.

Allestimento con manichini al Musée Dunkerque 1940 Opération Dynamo
Anche il Musée Dunkerque 1940 Opération Dynamo è vittima dell’inspiegabile passione per gli allestimenti con i manichini

Il Musée Dunkerque 1940 con bambini

Essendo un museo che racconta eventi avvenuti in un periodo di guerra, se porti un bambino aspettati milioni di domande sui soldati “buoni” e “cattivi”. Puoi dargli informazioni storicamente accurate, ma dovrai comunque semplificare la storia al massimo. Spiegare che probabilmente i soldati tedeschi non erano singole persone cattive, ma combattevano dalla parte “sbagliata” è davvero difficile.

Nonostante le migliaia di domande con risposte insoddisfacenti sul perché Hitler era così cattivo, perché i soldati sparavano agli altri soldati e gli aerei facevano affondare le navi, mio figlio ha comunque apprezzato il Museo Dunkerque. Gli sono piaciuti molto i plastici con i modellini, fotografati da tutte le angolazioni possibili, e la torretta del carro armato.

Anche se macchine da guerra, i carri armati sono incredibilmente affascinanti per i bambini. Sono enormi, con i cingoli e capaci di passare su qualsiasi terreno! Nello stesso viaggio abbiamo anche visto la versione inglese, con i carri armati posizionati in Francia esposti al Norfolk Tank Museum.

Se ti stai chiedendo come ho spiegato la guerra a mio figlio non troverai una risposta perché la guerra non la capisco neanche io. Per contro sono convinta che spiegargli la Storia sia fondamentale per contribuire a trasmettere il valore della pace alla prossima generazione. I piccoli musei che raccontano eventi del passato in cui Paesi vicini di casa erano nemici possono farci apprezzare ancora di più l’Europa unita, con la libertà di movimento di cui godiamo oggi.

Torretta di un carro armato Renault FT 17
Torretta di un carro armato Renault FT 17

Informazioni utili per visitare il Musée Dunkerque 1940 Opération Dynamo

Per visitare il Musée Dunkerque 1940 puoi acquistare i biglietti direttamente in biglietteria. Al momento in cui scrivo costano € 8,00 per gli adulti, mentre i bambini sotto i 12 anni non pagano se accompagnati da un adulto. Puoi anche prenotare una visita guidata al costo di € 60,00.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 e puoi visitarlo tutto in meno di un’oretta, un po’ di più se leggi tutte le didascalie. Tieniti larga con i tempi se dopo devi prendere il traghetto dal terminal di Dunkerque o di Calais.

Nelle vicinanze ci sono diversi parcheggi gratuiti. Puoi lasciare la macchina lì anche per recarti alla spiaggia di Malo-les-Bains, a un quarto d’ora a piedi di distanza, o le altre attrazioni di Dunkerque.

Musée Dunkerque 1940 Opération Dynamo
Courtines du Bastion, 32
rue des Chantiers de France
59140 Dunkerque

Ingresso del Musée Dunkerque 1940 Opération Dynamo
Ingresso del Musée Dunkerque 1940 Opération Dynamo

Scoprire il Musée Dunkerque 1940 Opération Dynamo è stata davvero una bella esperienza. Ho potuto scoprire un pezzo di Storia di cui avevo solto sentito parlare, ma mai approfondito. Con mio figlio siamo poi andati a vedere di persona la splendida spiaggia di Malo-les-Bains dietro il museo, per lasciarci alle spalle le brutture della guerra e ammirare la bellezza del Mare del Nord.

Conoscevi già il Museo Dunkerque? Raccontami la tua esperienza nei commenti.

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