Trento è una città tranquilla a misura di famiglia, con un centro storico molto piccolo e quasi interamente pedonale. Se hai solo un giorno a disposizione puoi scoprire a piedi il centro storico e vedere le attrazioni più conosciute della città, come la Torre Verde e il Castello del Buonconsiglio, come puoi leggere in questo articolo.
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La Torre Verde di Trento
La Torre Verde di Trento si trova appena fuori dall’area pedonale del centro città, vicino alla cattedrale di San Vigilio, ed è un edificio storico di grande valore artistico e culturale. Costruita nel XIII secolo come parte della cinta muraria difensiva della città, la torre ha subito nel corso dei secoli numerosi interventi di restauro e ristrutturazione. Compreso il tetto verde in mattonelle smaltate, da cui deriva il nome Turrim Viridim, ovvero Torre Verde, già in uso nel Cinquecento.
Alta circa 34 metri, la Torre Verde è stata utilizzata sia come punto di osservazione e avvistamento durante i periodi di guerra e di conflitto. Nei periodi di pace era invece un magazzino fluviale e casello per i dazi, prima che il corso dell’Adige venisse deviato a metà Ottocento, cambiando di conseguenza l’aspetto di molti quartieri di Trento.
All’interno della torre si trova una scala a chiocciola che conduce alla cima, da cui si può godere di una vista panoramica sulla città e sulle montagne circostanti. Tuttavia al momento in cui scrivo l’interno non è visitabile.
La Torre Verde di Trento è una meta turistica soprattutto per via della porta di ingresso molto piccola, che sembra una porta per folletti. La porta è stata ridotta a un altezza molto limitata a causa delle numerose asfaltature sovrapposte che hanno fatto alzare il livello stradale.
Torre Verde
Via Torre Verde
38122 Trento
Il Castello del Buonconsiglio di Trento
Il Castello del Buonconsiglio è una delle principali attrazioni turistiche di Trento e si trova nella parte vecchia della città. Costruito a partire dal XIII secolo come residenza dei principi vescovi di Trento, comprende diversi edifici e cortili, tra cui il Palazzo Magno, la Torre dell’Aquila, il Palazzo Giudiziario e la Cappella di San Giorgio. Il castello è stato più volte ampliato e modificato nel corso dei secoli, fino ad assumere l’aspetto attuale.
Alla fine del Principato Vescovile, nel 1803, il castello è stato utilizzato per molti anni come caserma. Nelle sue prigioni sono stati incarcerati e giustiziati alcuni tra i più noti irredentisti italiani, allora considerati traditori dell’impero austro-ungarico. Puoi accedere liberamente alle prigioni e approfondire questa pagina di storia, passando dai giardini del castello.
La prigione degli irredentisti italiani
Dai giardini del Castello del Buonconsiglio puoi accedere alle celle di una prigione, ricavate dal loggione rinascimentale, e utilizzata nel periodo in cui il castello era una caserma dell’impero austro-ungarico. Le prigioni sono famose perché vennero rinchiusi prigionieri come Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, considerati eroi dall’Italia e traditori dall’Austria. Tra questi, Cesare Battisti fu deputato al parlamento di Vienna, prima di venire imprigionato e impiccato per alto tradimento nel fossato sul retro del Castello del Buonconsiglio.
Per darti un accenno di contesto storico, Trento venne annessa all’Italia solo alla fine della prima guerra mondiale. Prima si trovava sotto il governo austriaco, ma il movimento irredentista rivendicava l’annessione all’Italia di alcune regioni, come il Trentino e la Venezia Giulia, in quanto ritenute storicamente e culturalmente legate alla nazione italiana, ma divise da confini politici.
Il giardino del Castello del Buonconsiglio
Il giardino del Castello del Buonconsiglio ha subito parecchi rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Progettato nel Cinquecento dal il principe-vescovo Bernardo Cles in previsione del Concilio di Trento, voleva essere un giardino all’italiana in stile rinascimentale, ricco di piane ornamentali e odorose, con una fontana centrale raffigurante Nettuno.
Nel Settecento venne però modificato da un altro principe-vescovo, Francesco Felice Alberti d’Enno, che aggiunse una nuova fontana, statue in stile rococò e aiuole fiorite. Lo stravolgimento maggiore però avvenne nell’Ottocento, quando il castello venne adibito a caserma. Una parte di giardino venne trasformata in piazza d’armi, gli archi della loggia murati e trasformati in celle. Le stesse celle in cui vennero rinchiusi gli irredentisti italiani di cui ti accennavo sopra.
Il Giardino del Castello del Buonconsiglio come lo vedi oggi è una ricostruzione di inizio Novecento da parte di Giuseppe Gerola, primo soprintendente italiano di Trento e fondatore del Museo del Castello. Ti consiglio di passarci anche se non ti interessa visitare il castello o le celle perché il giardino è davvero un luogo molto piacevole per una passeggiata nel centro città. Ci sono molte aiuole e siepi di bosso, ma la caratteristica che spicca di più è il grande pergolato su colonne.
Il Museo Castello del Buonconsiglio
A partire dal 1924 il Castello del Buonconsiglio è diventato un museo che documenta l’arte e la cultura trentina attraverso dipinti e decorazioni di diverse epoche storiche. Tra i capolavori conservati nel castello, spiccano gli affreschi della Sala dei Ciclopi, realizzati nella seconda metà del XV secolo dal pittore frescante Giovanni Martino Spanzotti, e il Ciclo dei Mesi, un ciclo pittorico profano di epoca medievale esposto nella Torre Aquila.
Il biglietto di ingresso al Museo del Castello del Buonconsiglio costa € 10 e consente di visitare i monumenti, le collezioni permanenti, le mostre temporanee. Se ti interessa visitare le esposizioni interne puoi fare il biglietto direttamente al castello, senza bisogno di prenotare in anticipo online. La visita a Torre Aquila richiede un ulteriore biglietto di ingresso che costa € 2,50.
Museo Castello del Buonconsiglio
Via Bernardo Clesio, 5
38122 Trento
La Trento razionalista
Dopo aver visto la Trento più antica, puoi passare a vedere una Trento più recente. La città è ricca di edifici razionalisti ben conservati, in uno stile di architettura moderna del primo Novecento, non particolarmente apprezzata perché legata al periodo in cui l’Italia era sotto la dittatura fascista.
Uno degli edifici razionalisti più rappresentativi è il Palazzo delle Poste e Telegrafi, progettato dall’architetto Marcello Piacentini. La facciata si ispira ai principi dell’architettura razionale, con la ricerca dell’essenzialità delle forme e la funzionalità degli spazi, e si distingue per le colonne e gli archi a tutto sesto che ricordano il classicismo romano, uno dei miti del fascismo.
Tuttavia l’imponenza delle opere fasciste erette a Trento non ha trovato il rispetto che probabilmente si attendevano i gerarchi. Appena caduta la dittatura, i simboli del fascio e il nome di Mussolini vennero cancellati ovunque. In particolare, il mosaico della Donna del Fascio di Gino Pancheri, nella Galleria dei Legionari Trentini, dopo questa modifica venne ribattezzato “signora del Flit” perché la donna ritratta sembra spruzzare quel particolare insetticida.
L’area archeologica sotterranea di Trento
Sotto gli edifici razionalisti di Piazza Italia, che secondo la toponomastica ufficiale si chiama Piazza Cesare Battisti, si trova lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Quest’area archeologica ha un grande valore storico e culturale perché racconta la storia romana della città.
Il sito è stato scoperto casualmente nel 2002 durante i lavori di ristrutturazione della piazza e successivamente reso accessibile al pubblico. L’accesso allo Spazio Archeologico del Sas avviene tramite una scala a chiocciola che conduce a un ambiente sotterraneo di grandi dimensioni, in cui puoi ammirare i resti di mura e pavimenti di epoca romana, tracce di un antico portico medievale e le fondamenta di edifici rinascimentali.
L’area archeologica sotterranea di Trento è utilizzata anche come spazio culturale di sperimentazione e di incontro tra passato e presente, con mostre, concerti e conferenze che si susseguono durante l’anno. La sua visita rappresenta un’esperienza unica per conoscere la storia di Trento da un punto di vista diverso.
Tridentum – S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas
Piazza Cesare Battisti
38122 Trento
Le chiese del centro storico di Trento
Il centro storico di Trento ospita numerose chiese, testimonianza dell’importanza religiosa e culturale della città nel corso dei secoli. Le chiese più importanti sono sicuramente la Cattedrale di San Vigilio, duomo di Trento e principale luogo di culto cattolico della città e la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Quest’ultima è famosa per aver ospitato il lunghissimo Concilio di Trento, durato ben diciotto anni.
Trento non è famosa solo per le sue splendide chiese, ma anche per le persecuzioni inflitte a chi era di religione diversa. In particolare verso gli ebrei, cacciati dalla città nel 1475, con l’ingiusta accusa dell’omicidio rituale del Simonino, un bambino di due anni e mezzo (probabilmente morto per incidente), a lungo venerato come martire cattolico.
Informazioni utili per visitare il centro storico di Trento
Puoi visitare il centro storico di Trento in un solo giorno, il tempo ideale per scoprire tutte le bellezze della città con calma e senza fretta. Io l’ho visitato con le mie colleghe blogger Katia de Il Miraggio, che ci ha fatto da guida, e Martina di Travel and Marvel. Se non hai nessuna conoscenza locale che possa darti informazioni passeggiando per le vie del centro puoi affidarti alla cartina dell’Ufficio del Turismo.
Puoi iniziare la tua visita dalla Piazza Duomo, dove si trova la Cattedrale di San Vigilio, e poi proseguire verso il Castello del Buonconsiglio, uno dei monumenti più importanti della città, facendo tappa per la Chiesa di Santa Maria Maggiore, nel cuore del centro storico.
Per spostarti nel centro storico di Trento puoi utilizzare i mezzi pubblici, ma ti consiglio di camminare a piedi per apprezzare appieno le bellezze della città perché l’area in cui si trovano tutte le attrazioni citate in questo articolo non è molto vasta. Inoltre la maggior parte del centro storico di Trento è pedonale.
Se durante la visita ti viene fame, il centro storico di Trento offre numerose opzioni di ristoranti e trattorie, dove fermarti per assaggiare i piatti tipici della cucina trentina, come i canederli, i tortei de patate e lo speck.
Dove dormire a Trento
A Trento puoi scegliere tra diverse opzioni di soggiorno, da affascinanti ville storiche a hotel e B&B in posizione centrale. Il Be Place Hotel, a quattro stelle, si trova a breve distanza dall’Università di Trento e da Piazza Duomo. Per una soluzione più economica, l’Habitat Guest House, nel cuore di Trento, è comoda per le principali attrazioni turistiche.
Se desideri una sistemazione tranquilla per esplorare i dintorni in auto, l’Hotel Villa Madruzzo è ideale. Situato sulle colline di Trento, questo hotel a quattro stelle offre un moderno centro benessere con piscina coperta, docce emozionali, bagno turco, bagno di vapore e una mini piscina esterna con idromassaggio.
A me Trento è piaciuta molto perché è una città pulita e ordinata ricca di storia. Con più tempo a disposizione puoi sicuramente vedere molto di più e visitare alcuni dei musei più belli fuori dal centro storico. Ora però scrivimi nei commenti cosa ne pensi di questo breve itinerario per scoprire il centro storico di Trento e se hai altre informazioni da aggiungere.
4 commenti
Super interessante!
Grazie!
Appena riuscirò a racimolare materiale, informazioni e un sopralluogo, ti aggiornerò sul castello del Malconsiglio!! Così quando verrai ancora a Trento, ci facciamo un giro all’intero del castello del Buonconsiglio e scoprirai un sacco di cose interessanti 🙂
Grazie! Sei la mia guida preferita 😉