Home DestinazioniEuropaRegno Unito Cibo inglese: 5 curiosità che ti sorprenderanno

Cibo inglese: 5 curiosità che ti sorprenderanno

Curiosità sulle peggiori abitudini gastronomiche britanniche

di Paola
25 commenti

Noi italiani abbiamo dei pregiudizi ben radicati sul cibo inglese, convinti come siamo di avere le tradizioni culinarie migliori del mondo. In realtà la cucina britannica può riservare piacevoli sorprese, tra influenze internazionali ed eccellenze locali. Tuttavia in questo articolo non troverai cose buone da mangiare in Inghilterra, bensì alcune divertenti curiosità perfette per confermare i peggiori pregiudizi su cosa si mangia nel Regno Unito.

1. Le verdure confezionate singolarmente

Prima di esaminare la cucina inglese, ti devo anticipare che i mercati rionali, come quelli che si trovano in Italia, non sono così diffusi in Inghilterra. Certo, puoi trovare qualche banchetto in centro paese, ma nulla a che vedere con i mercati pieni di frutta e verdura di stagione di qualsiasi località nostrana.

In Inghilterra il cibo è principalmente acquistato nei supermercati, dove spesso è confezionato individualmente. Per chi, come me, acquista prevalentemente verdure sfuse è sorprendente vedere tutti questi imballaggi. L’assurdità più grande però sono i cetrioli avvolti singolarmente nella pellicola trasparente, confezionati così in qualsiasi supermercato che abbia visitato sia nel mio periodo da expat che durante i miei frequenti viaggi nel Regno Unito.

Tipico cetriolo inglese imballato singolarmente nella plastica
Tipico cetriolo inglese imballato singolarmente nella plastica

2. La diffusione di burro e creme spalmabili

Il burro inglese è buono, buonissimo, specialmente quello salato da spalmare su qualsiasi superficie spalmabile. Il problema è viene utilizzato ovunque, come ingrediente base di qualsiasi ricetta. Carbonara sauce? Con burro. Pollo al curry? Con burro. Qualsiasi ricetta a caso? Con burro.

In Inghilterra ti suggerisco fortemente di evitare i dolci, sia confezionati che preparati freschi nelle caffetterie, perché sono un tripudio immorale di burro che ti faranno stare male solo a guardarli. Per il resto invece ti conviene rassegnarti perché il burro è alla base della piramide alimentare del cibo inglese.

Inoltre, come se non bastasse già il burro, ogni supermercato vanta un’intero scaffale di spreadable, ovvero roba tendenzialmente burrosa da spalmare, con un numero di marche inimmaginabile per noi italiani. Non sono sicura se il burro figuri come ingrediente all’interno delle creme spalmabili, ma ti confesso che ne ho provate diverse e ormai tutto aveva la stessa consistenza burrosa e zuccherosa di tutto (vedi il prossimo punto).

3. Gli zuccheri nascosti

Come per il burro, anche lo zucchero viene aggiunto ovunque in abbondanza nei cibi inglesi, pure dove non dovrebbe esserci. Qualsiasi alimento confezionato ha zuccheri nascosti, a volte persino il pane. Il consiglio quindi è leggere attentamente le etichette ed essere consapevoli che potrebbe esserci zucchero anche in alimenti salati.

4. Le bevande durante i pasti: dal tè al prosecco

Noi italiani prendiamo l’abbinamento di cibi e bevande molto sul serio, preparando tavola con vino e acqua, o al massimo birra, in base alle pietanze servite. Pur senza essere sommelier qualsiasi italiano conosce la necessità di abbinare vino rosso con carne, vino bianco con pesce, bollicine con i dolci, e così via.

Se qualcuno in Italia beve un cappuccino durante il pranzo è chiaro che è un turista. Ho conosciuto ristoratori italiani orgogliosi di rifiutarsi di servire questo abbinamento, ma gli inglesi durante il pranzo non disdegnano affatto un cappuccino.

Tuttavia le bevande più classiche sono tè e caffè, serviti negli immancabili tazzoni mug, spesso con l’opzione free refill in cui il bicchiere si può riempire quante volte si vuole. Anche le bibite sono un’opzione largamente approvata dalla maggior parte degli inglesi, e molti ristoranti offrono una versione bottomless in cui ricaricare il bicchiere infinite volte.

Riguardo agli alcolici invece, il prosecco nel Regno Unito è particolarmente apprezzato e viene consumato come un vino da tavola. Nel mio periodo inglese comunque ho visto anche gente pasteggiare con lo spumante. Il top è stato un barbecue al quale ho partecipato nel quale uno degli invitati si era scolato con dissimulata eleganza una serie di bottiglie di brut che si era portato da casa. (Alle feste inglesi, matrimoni compresi, si usa fare BYOB, Bring Your Own Booze, e non condividere l’alcool).

5. L’incomprensibile amore per la Marmite

Non sono ancora riuscita a capire per quale motivo gli inglesi hanno una vera e propria passione per un estratto di lievito dal gusto indescrivibile, eppure la Marmite è una specie di orgoglio nazionale. Non si può parlare di cibo inglese senza citare questa crema splamabile dal sapore del dado da brodo crudo.

La Marmite comunque non è amata da tutti, pure tra gli inglesi c’è chi non la sopporta e questo binomio la ami o la odi è stato ripreso anche dagli slogan pubblicitari. Chi la ama sostiene che la Marmite faccia benissimo alla salute perché è un concentrato di vitamine, contenute nel lievito alla base di questa crema spalmabile.

Per capire la cultura anglosassone è doveroso assaggiare e possibilmente riuscire ad apprezzare la Marmite. Tanto ritornerà pure nei tuoi viaggi in Australia, ma down under viene chiamata Vegemite per questioni di rivalità industriali.

Marmite, immagine Getty
Marmite, immagine Getty

Quando vivevo in Inghilterra, ho scoperto sapori sorprendenti come la pizza all’ananas, che ora adoro. Anche la pasta con pesto e pollo ha un suo fascino se cucinata bene. Alla fine devo confessarti che mi sono perfettamente adattata ai gusti locali, anche se devo ancora trovare il coraggio di provare i mac ‘n’ cheese in lattina. Se li hai assaggiati, o se thai un’opinione su queste curiosità sul cibo inglese, condividi la tua esperienza nei commenti.

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25 commenti

Marta Frigerio 24/10/2020 - 09:10

Il burro è vita e la vita è burro!
Io nel Regno Unito mangio sempre di gusto, ma ammetto che dopo qualche giorno il mio stomaco comincia a implorare pietà.
I mac n cheese dalla lattina non credo di averli mai assaggiati, ma quelli americani pronti nella confezione di plastica sì e sono una droga.
Non dirlo in giro ma anche secondo me l’ananas sulla pizza non ci sta poi così male. C’è di peggio!

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Paola 23/11/2020 - 14:26

Ahahahah, io invece i Mac’n Cheese proprio non c’è l’ho fatta a provarli 🙂

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Claudia 09/10/2020 - 10:23

Un articolo davvero carino! Tutte le volte che sono stata in Uk per quanto riguarda la cucina é stata una tragedia, addirittura da bambina dopo aver provato l english breakfast mi é risultata così pesante che ho dato di stomaco. Poi crescendo ho optato per le cucine etniche che a Londra sono ottime! Gli imballaggi davvero scioccanti…

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Paola 11/10/2020 - 07:58

Ahahahah l’English Breakfast è un mattone se non è preparata bene! Comunque nei miei primi viaggi facevo sempre scorta di pastiglie contro l’acidità di stomaco se ti può consolare 🙂 Piano piano però impari a scoprire le cose buone della cucina inglese e ad apprezzarle!

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francesca 29/10/2019 - 10:52

Ma lo sai che anche con la mia adorazione verso la Perfida Albione e con tutte le volte che ci sono stata, non ho mai avuto il coraggio di assaggiarla la Marmite? E non credo che neanche mai lo farò, certe cose devono restare un mistero…

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Paola 29/10/2019 - 21:07

Ahahahah ma se la vuoi assaggiare passa da Torino, ne ho giusto una da aprire in dispensa 😀

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Valentina 25/10/2019 - 09:52

Molto simpatico e veritiero Paola questo tuo articolo. Ho trascorso in Inghilterra un paio di mesi nell’estate del 2013 per seguire un corso di inglese e mi sono adattata ad alcune bizzarre abitudini prettamente british, come quella di sorseggiare tante tazze di te o lunghi caffè durante i pasti. Tornata in Italia, un po’ sentivo questa mancanza, e spesso a casa continuavo a bere te durante il pranzo… i miei genitori mi guardavano allucinati haha!!

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Paola 25/10/2019 - 13:33

Ahahah capisco! Tè nero fangoso e fish & chips sono una combinazione ottima, da vera British lady 😉

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elilovestravelling 18/10/2019 - 14:44

Vogliamo parlare degli inglesi in vacanza a Tenerife che si scolano le bollicine a colazione? Comunque anch’io ero rimasta malissimo le prime volte che vedevo frutta e verdura confezionata singolarmente… ma sono inglesi che ci vuoi fare…

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Paola 18/10/2019 - 15:56

Sugli inglesi in vacanza servirebbe un post a parte, generalmente adorano andare in posti caldi dove però possono mantenere tutte le loro abitudini British più alcol a volontà. Peccato che non abito più su altrimenti avrei voluto tanto prendere un pacchetto all inclusive per una vacanza alle Canarie e condurre un’approfondita analisi sociologica sugli inglesi in vacanza!

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Virginia 18/10/2019 - 14:36

Noo Paola! La pizza con l’ananas no!!!
Ma la Marmite in che piatti di usa? Gente strana gli inglesi

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Paola 18/10/2019 - 15:55

Ahahahah la pizza con l’ananas la amo, a cuor non si comanda 😀
La Marmite viene spalmata sul pane, con o senza burro, non credo abbia un vero uso in cucina

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Simona 18/10/2019 - 12:06

Io la pizza con l’anans l’ho provata e no, non te la prendere, ma non mi piace per niente. Per me la pizza può avere affettati, pesti, noci, nocciole, insalate e verdure. Anche pesce o carne ma la frutta no, la frutta proprio no. Per il resto mi riuscirei a far piacere tutto tranne il cappuccino a tavola ma solo perché non bevo caffè ahaha. Sono anomala anche io lo so!

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Paola 18/10/2019 - 15:54

Ahahahah io invece ero una purista della pizza, ma quella con l’ananas esercita su di me un fascino perverso e mi piace davvero 😀

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Ilaria Fenato 18/10/2019 - 10:35

Ma io amo la cucina inglese!! Solitamente mi butto sulle zuppe e sugli stufati (oltre al Fish & Chips classico). Ovviamente per riparare alle super calorie burrose poi compro montagne di insalata al supermercato e mi nutro di quelle neanche fossi una capra

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Paola 18/10/2019 - 15:52

Ahahahah non ho ancora provato l’insalata per compensare, ma sembra una buona idea

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Lucy 18/10/2019 - 09:38

L’unica cosa che riesco a mangiare in Inghilterra sono i curry… per fortuna, perché tutto il resto mi fa schifo o mi manda all’ospedale, con l’eccezione dei tramezzini ai gamberetti che ho consumato per una settimana quando sono stata a Londra per un festival 😀
Anche qua in Oz hanno i cetrioli implasticati singolarmente, odio profondo!
Domande: ma davvero con il BYOB non lo condividono? Che barboni mamma mia… viva la convivialità!!
Ti lascio con questa rivelazione: l’ultima volta che sono tornata in Italia, a pranzo con gli amici, ho ordinato cappuccino e spritz in contemporanea ed è stato bellissimo. Mi giudichino pure ma io sono felice 😀

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Paola 18/10/2019 - 15:52

Ahahahah il pranzo con il cappuccino ti etichetta definitivamente come un’expat 😀
Il motivo per cui i British fanno BYOB non è barbonaggine, ma perché su bevono davvero come delle spugne e se fosse gratis si berrebbero tutto il tuo stipendio in mezz’ora!!! Alle feste devi tenere gli alcolici davvero sotto chiave. Se non stai attenta trovi la gente nel tuo frigo…
La prossima volta in UK prova poké bowl, cibo thai o avocado on toast e centrifugati, tutto molto hipster e di ottima qualità. Se la moda resiste sarà possibile sopravvivere anche in UK 😉

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Raffaella 17/10/2019 - 14:36

Mia sorella, che odia le uvette, potrebbe aggiungere che le mettono dappertutto 😉 Alla pizza con l’ananas non sono arrivata, però devo dirti che d’inverno ho apprezzato ogni tanto pranzare con un tè o una tisana (non zuccherati) per scaldarmi, e non è andata male. Un ricordo che ho dei sughi per la pasta, quando vivevo in Irlanda, è che erano esageratamente zuccherati, mi davano proprio fastidio!

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Paola 18/10/2019 - 15:48

Hai mai provato tè nero fangoso con fish & chips? Come diceva l'(ex) British boyfriend è un pranzo da vecchietta inglese very British, ma lo adoravo 😉 I sughi pronti invece non li ho mai provati in UK, mi era bastato leggere gli ingredienti!

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Elizabeth Sunday 16/10/2019 - 09:08

Questo post mi ha fatta morire dal ridere! Welcome back con le storie dall’Inghilterra con furore!
Ammetto di usare il burro un po’ ovunque anch’io come gli inglesi, ma dev’essere burro vero, non roba sfaldabile di indubbia provenienza come ho trovato in una casa che mi ospitava in India :/
L’impatto col cibo inglese fu tragico negli anni in cui feci le vacanze studio prima a Margate poi a Londra. Davvero orribile. La cosa bella era però che cenavano prestissimo, abitudine che mantengo ancora oggi.
Vorrei tanto assaggiare la “via di mezzo tra il dado da brodo e i rifiuti nucleari di Cernobyl” 😀 Mi inviti?

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Paola 16/10/2019 - 09:15

Ho una confezione di Marmite che aspetta solo te 😉 ovviamente prima spalmeremo taaanto burro sul pane!

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Silvia - The Food Traveler 15/10/2019 - 10:09

Mac & Cheese: non credo avrò mai il coraggio. La mia prima esperienza con il cibo inglese risale a secoli fa, quando ero una ragazzina sprovveduta ospite di una simpatica nonnina a Londra. Per farmi sentire a casa, la sera del mio arrivo preparò gli spaghetti facendoli bollire fino a far consumare tutta l’acqua. Come condimento una bella spruzzata di ketchup – ti lascio immaginare…
Comunque con gli anni ho imparato ad apprezzare la cucina inglese 😉

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Paola 15/10/2019 - 20:21

Ahahahah sai che ho pure io una storia così degli anni ’90? Per fortuna negli anni successivi gli inglesi hanno capito che preparare la pasta a noi italiani è il modo migliore per traumatizzarci da subito e ultimamente non mi è più successo, si va direttamente di curry take away 😀

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Silvia - The Food Traveler 16/10/2019 - 08:54

Anni ‘90 anche nel mio caso! All’epoca erano davvero indietro dal punto di vista del cibo!

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