L’evento di anteprima di #AComeGusto a cui ho partecipato a fine agosto 2019 non si è svolto tutto a Trento, anzi, le conferenze stampa e le degustazioni erano entrambe a Sarnonico, un paesello nella Val di Non che abbiamo raggiunto con un minibus. Anche se sono la stessa che in Piemonte svalica guidando alla fast and furious, ho patito un po’ le curve della strada per Sarnonico. Devo però ammettere che il paesaggio pieno di arbusti di mele e l’aria bucolica del paese valevano il viaggio, soprattutto perché dopo la degustazione dei salumi trentini ci hanno pure portati alla scoperta di un vero mulino tradizionale.
Cosa vedere nel Comune di Sarnonico
Sarnonico è un piccolo paesino di circa seicento abitanti nell’Alta Val di Non e l’unico modo per raggiungerlo è arrampicarsi, in auto o in bus, lungo una panoramica strada statale che attraversa innumerevoli filari di meli.
Io le mele le avevo sempre viste appese ad alberi enormi, ma quelle trentine crescono invece su arbusti allineati come i filari delle viti. Per chi non è della zona si tratta di uno spettacolo davvero curioso.
Il turismo nel Comune di Sarnonico
Il Comune di Sarnonico comunque non vive di sola agricoltura perché è una meta turistica con un campeggio molto conosciuto e un centro sportivo attrezzato con campi da tennis, pallavolo, calcio, basket, ping pong e persino un bocciodromo coperto. Da febbraio a novembre è pure possibile giocare a golf a poca distanza dal centro, presso il famoso Dolomiti Golf Club, considerato uno dei tracciati più impegnativi dell’arco alpino. Se invece preferiamo dedicarci al trekking, i dintorni di Sarnonico sono ricchi di sentieri in cui passeggiare estate e inverno, anche con gli sci di fondo o le racchette da neve.
Per quanto riguarda il turismo culturale, a Sarnonico è possibile visitare le chiese di San Lorenzo, Santa Maria e San Giorgio. Casa Malench, Casa Ghezzi, Casa Covi sono invece splendidi esempi dell’architettura montana tradizionale trentina, così come Palazzo Moremberg, sede del Comune di Sarnonico. La famiglia Moremberg tra l’altro fece pure costruire un castello che si trova presso la frazione dall’originalissimo nome di Su al Ciastel.

Il panificio e l’azienda agricola ‘Dal gran al pan’ a Sarnonico
Per accompagnare un piatto di salumi tipici trentini non c’è nulla di meglio di un pane tradizionale, impastato con farine biologiche macinate a pietra come una volta. Proprio a Sarnonico si trova l’unico panificio di zona che panifica proprio in questo modo, a partire dai cereali prodotti dall’azienda agricola di famiglia.
Il panificio biologico ‘Dal gran al pan’
La produzione del pane è un lavoro che impiega tutta la famiglia Pezzini, con il padre Giovanni e il figlio Tiziano che si dedicano alla coltivazione dei cereali e alla loro molitura, mentre la madre Annarosa con le figlie Irene e Silvia si occupano della panificazione e della vendita in negozio. Il loro panificio si chiama Dal gran al pan e l’ho scoperto perché ha prodotto tutto il pane assaggiato da noi blogger e giornalisti durante la degustazione del press tour #AComeGusto. E a proposito di gusto, vi assicuro che il gusto del loro pane è davvero unico, pieno di profumo e sapore.

Ci hanno spiegato che per produrre questo pane così particolare viene utilizzata la pasta madre al posto del lievito, la stessa pasta madre che periodicamente torna di moda nei nostri tentativi di panificazione casalinga fino al momento di andare in vacanza. La pasta madre è infatti un lievito vivo, composto da lattobacilli, che va ‘rinfrescato’ ogni giorno. Il risultato di tanta fatica e dedizione è però una migliore digeribilità, anche per le persone che digeriscono con difficoltà i lieviti tradizionali.
Inoltre per produrre i pani di Dal gran al pan vengono utilizzate solo farine biologiche macinate a pietra con mulini tradizionali, e gli impasti arricchiti con erbe aromatiche di produzione propria. Le farine inoltre provengono direttamente dai cereali coltivati nell’azienda agricola di famiglia, e sono tutte integrali o semi integrali di tipo 2 perché vengono macinate lentamente per mantenere integra la loro ricchezza di enzimi, proteine, vitamine e sali minerali.

L’azienda agricola Pezzini
Il legame del panificio con il territorio della Val di Non è ancora più evidente per la scelta di panificare a partire da farine prodotte in proprio. La filosofia del chilometro zero per la famiglia Pezzini è un vero e proprio stile di vita che parte dalla scelta di coltivare cereali di montagna con qualità nutrizionali eccellenti e basso tenore di glutine, e di macinarli in proprio secondo i metodi tradizionali.
Il mulino si trova negli scantinati di Villa Rosa, in locali oggi ristrutturati che nei secoli passati avevano ospitato una stalla, secondo l’architettura montana del Trentino. Nelle stanze dell’azienda agricola Pezzini abbiamo scoperto un’interessante collezione di attrezzi per lo sfalcio e la battitura del grano, oltre ai due mulini a pietra restaurati utilizzati per la macinazione dei cereali.

Perché scegliere una macinazione tradizionale per le farine
Tiziano Pezzini, che ci ha accompagnato in questo percorso sulla produzione agricola, ha spiegato a noi blogger e giornalisti, come una macinazione lenta e a pietra produca farine migliori, con un basso tenore di ceneri. La macinazione industriale infatti è così veloce che ‘brucia’ tutte le sostanze nutritive dei cereali.
Le farine prodotte dall’azienda agricola Pezzini mantengono invece intatto sia il sapore che il germe del grano. Per di più queste farine non raffinate di frumento, orzo, segale, farro e grano saraceno sono tutte biologiche, quindi più sane.
Il mio unico dispiacere nella visita al panificio Dal gran al pan è stato quello di non sapere fare il pane in casa – ci provo, ma esce sempre meh – perché le loro farine erano davvero invitanti. Non per niente le food blogger del gruppo ne hanno fatto scorta!

Fatemi sapere nei commenti ⬇︎ se conoscevate già il paesino di Sarnonico in Val di Non e questo suo spettacolare panificio.
8 commenti
Una delle cose che amo di più è assaggiare il pane artigianale prodotto nei luoghi che visito: è un concentrato di sapori, gusto e cultura. E non ne rimango mai delusa: ogni tipologia di pane ha la sua specificità e io ne vado pazza.
Per me è stata una piacevolissima scoperta, non conoscevo queste realtà
Post molto interessante non conoscevo questo posto. Ci sono davvero bel nostro paese luoghi e storie tutte da scoprire
Il Trentino è pieno di paesini così dove la modernità incontra i mestieri tradizionali
Che posto il Trentino, non amo andare in vacanza in montagna perché già ci vivo, ma 2 anni fa abbiamo fatto un tour da Merano a Trieste ed è stato bellissimo. Anche le mele coltivate in modo rigoroso e ordinato hanno il loro perché. Sconvolgenti i muri di cassette in attesa del raccolto. Sul pane non dico nulla che ho già fame
Anche io non amo molto la montagna, ma il Trentino è decisamente una meta mangereccia!
Quel mulino è una meraviglia: adoro soprattutto il senso dell’impegno di quella famiglia.
Mi aveva colpito perché la loro attività è un vero progetto di filiera, dal grano al pane, non un semplice slogan