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Rovereto: un viaggio nel passato al Museo Storico Italiano della Guerra

di Paola
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Il Museo Storico Italiano della Guerra, fondato nel 1921 e situato nel Castello di Rovereto, racconta i conflitti italiani tra Ottocento e Novecento, con approfondimenti sugli aspetti militari, culturali e sociali dei conflitti, specialmente in terra di confine come il Trentino. All’interno del Castello di origine veneziana, torrioni e terrapieno illustrano come è cambiata l’architettura difensiva, mentre le mostre temporanee puntano a preservare la memoria dei conflitti del secolo scorso.

Il Castello di Rovereto

Il Castello di Rovereto, sede del Museo Storico Italiano della Guerra, è un’importante testimonianza di architettura militare del Quattrocento, costruito alla fine del Duecento dalla famiglia Castelbarco per controllare la valle dell’Adige. Con la robusta cinta muraria e i possenti bastioni, rappresenta un esempio unico di rocca veneziana in Trentino.

Il percorso di visita del museo passa nella parte interna del terrapieno difensivo e attraversa i torrioni Marino e Malipiero, in cui sono esposte armi preistoriche, medievali e moderne. La storia del Castello è anch’essa molto affascinante. Nel 1487, durante la guerra tra Venezia e l’arciduca d’Austria Sigismondo Conte del Tirolo, il Castello sostenne 37 giorni di assedio e si arrese solo dopo che le artiglierie lo ebbero gravemente danneggiato. Una volta riconquistato dai veneziani, venne ricostruito con l’attuale forma pentagonale, più resistente agli attacchi nemici.

Negli anni successivi il Castello perse la sua rilevanza strategica e venne utilizzato per scopi diversi da quello difensivo, con funzioni che variarono da ricovero a prigione. Durante la prima guerra mondiale, insieme alla città di Rovereto, subì intensi bombardamenti da parte dell’artiglieria italiana. Venne infine restaurato negli anni Venti del secolo scorso in vista della sua trasformazione in museo.

Ingresso del Museo Storico della Guerra nel Castello di Rovereto
Ingresso del Museo Storico della Guerra nel Castello di Rovereto

Cosa vedere al Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto

Inizialmente il Museo Storico Italiano della Guerra aveva l’intento di documentare l’impatto della prima guerra mondiale sulla zona di Rovereto, per la vicinanza con il fronte e per la deportazione della popolazione in altre regioni dell’impero austroungarico. Tuttavia nel corso del tempo ha ampliato il suo sguardo dall’età napoleonica alle guerre coloniali italiane.

Oggi la collezione del museo comprende armi, uniformi, opere d’arte, fotografie, cimeli, manifesti, oggetti di vita quotidiana nelle trincee, onorificenze, lettere e diari di epoche diverse, raccolti grazie a donazioni pubbliche, associazioni locali e contributi privati. Il percorso espositivo offre quindi una panoramica sulla guerra e dei suoi orrori, dalla nascita degli eserciti moderni alla guerra globale.

Il percorso espositivo dalle guerre napoleoniche alla prima guerra mondiale

Il Museo Storico Italiano della Guerra e al Castello di Rovereto offre uno sguardo sulla radicale trasformazione avvenuta nel modo di combattere, dovuta all’evoluzione delle attrezzature militari e alla formazione degli eserciti dall’Ottocento al Novecento.

Il percorso di visita è articolato in due parti, ciascuna focalizzata su aspetti distinti. La prima sezione esplora la storia militare dalla fine dell’epoca napoleonica alla prima guerra mondiale. La seconda sezione invece attraversa il terrapieno veneziano e i torrioni con spiegazioni sull’architettura del Castello e l’esposizione di armi dell’età moderna. Al termine del percorso c’è uno spazio dedicato alle mostre temporanee.

Museo Storico della Guerra di Rovereto
Museo Storico della Guerra di Rovereto

Rivoluzione Francese e Risorgimento

Prima della Rivoluzione Francese gli eserciti erano composti da soldati professionisti e non esisteva la leva militare obbligatoria. Il nazionalismo e la creazione di nuovi Stati portarono anche a un nuovo modo di vivere le guerre, spesso come movimenti di liberazione e indipendenza.

Nella sezione sul Risorgimento italiano puoi vedere una collezione di ceramiche patriottiche che decoravano i salotti borghesi. Con la loro raffigurazione di episodi e protagonisti, contribuivano al processo di costruzione di un’identità nazionale italiana. La costruzione delle identità nazionali nell’Ottocento passò infatti attraverso la creazione di eroi da celebrare, oltre che di simboli come inni e bandiere.

Guerre di inizio Novecento

I conflitti di inizio Novecento furono caratterizzati dalla sperimentazione di nuove armi, come mitragliatrici, aviazione e siluri. Di conseguenza cambiarono anche le uniformi degli eserciti, non più colorate per distinguere le parti sul campo di battaglia, ma neutre o mimetiche, adatte al nuovo modo di combattere.

Le innovazioni tecnologiche, la mobilitazione degli eserciti e la propaganda di guerra ebbero un impatto molto forte sulla popolazione civile. Durante il conflitto italo-turco l’Italia praticò per prima il bombardamento aereo in Libia, spostando la guerra dai campi di battaglia ai centri abitati.

La prima guerra mondiale

Neglli spazi dedicati alla prima guerra mondiale spicca un biplano Nieuport-Macchi Ni.10 recentemente restaurato, uno dei pochi velivoli ancora esistenti utilizzati durante la Grande Guerra. L’esposizione racconta la durezza della vita in prima linea, con i soldati impegnati a realizzare trincee, strade o ricoveri e a trasportare materiali e attrezzature per buona parte della giornata.

La prima guerra mondiale fu anche un conflitto globale perché si combatté anche in Africa, Medio Oriente e Estremo Oriente, bloccando i flussi commerciali e la geografia degli scambi mercantili. La guerra sottomarina avviata dalla Germania provocò l’entrata in guerra degli Stati Uniti. Le colonie parteciparono al conflitto fornendo soldati, lavoratori e risorse economiche.

Un altro dramma della prima guerra mondiale fu l’internamento di civili di altre nazionalità per impedire loro di arruolarsi negli eserciti del loro Paese. Tra il 1914 e il 1920 almeno 800.000 civili, di cui 4.000 trentini, vennero internati in Europa. Il Trentino era una terra di confine, tra Italia e Impero Austroungarico, con i trentini di lingua e cultura italiana da un lato, e la popolazione dell’Alto Adige/Sud Tirol di lingua e cultura tedesca dall’altro.

Un’aspetto poco noto della prima guerra mondiale che puoi approfondire al Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto è la memoria selettiva sviluppata al termine del conflitto. Le esperienze dei soldati trentini in divisa austro-ungarica vennero dimenticate, mentre ai caduti italiani vennero eretti monumenti per celebrare il loro eroismo e giustificare le perdite di vite umane.

Biplano Nieuport-Macchi Ni.10 utilizzato durante la prima guerra mondiale
Biplano Nieuport-Macchi Ni.10 utilizzato durante la prima guerra mondiale

Le fortificazioni veneziane del Castello

Il Museo Storico Italiano della Guerra si trova all’interno degli spazi restaurati del Castello di Rovereto, risalente all’età veneziana. Il percorso di visita ti permette di scoprire la sua evoluzione nel corso dei secoli e scoprire come l’architettura ha risposto al crescente utilizzo delle artiglierie di assedio con la costruzione del terrapieno e dei due torrioni Marino e Malipiero.

Nei torrioni sono esposte le collezioni più antiche del museo, comprendenti armi preistoriche, armature e armi dal Medioevo all’età moderna. Il terrapieno, costruito tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, è una grande massa di terra posta tra due muri di cortina per contrastare la forza d’urto delle artiglierie. Negli spazi espositivi video e immagini raccontano il modo di combattere del Cinquecento con soldati organizzati in “quadrati” e armati di aste come picche e alabarde, e la trasformazione del Castello nel corso dei secoli.

Le artiglierie della Grande Guerra

Da maggio a ottobre puoi visitare la sezione Artiglierie della Grande Guerra 1914-18, ubicata in un rifugio antiaereo della Seconda guerra mondiale situato ai piedi del castello. Al suo interno sono esposti oltre quaranta pezzi di artiglieria provenienti da Italia, Austria-Ungheria, Germania e Regno Unito utilizzati durante la prima guerra mondiale.

Le mostre temporanee

Il Museo Storico Italiano della Guerra nel corso dell’anno propone mostre temporanee su collezioni non esposte nel percorso permanente o realizzate in collaborazione con enti nazionali ed internazionali. Durante la mia visita, era on corso la mostra “1943. La scelta”, dedicata agli avvenimenti in Italia successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943. L’esposizione offriva uno sguardo sulla decisione che gli italiani si trovarono ad affrontare in quel periodo, tra continuare a combattere al fianco dei tedeschi, arrendersi diventando prigionieri di guerra, unirsi alla Resistenza partigiana o schierarsi con l’esercito co-belligerante italiano.

Alcune mostre temporanee del Museo Storico Italiano della Guerra erano raccolte di fotografia dei conflitti recenti o contemporanei, come “WARS III: gli occhi sul mondo” o “Sarajevo 1992-1996. L’assedio più lungo. Fotografie di Mario Boccia”. Oppure esposizioni di divise e armamenti, come “La pelle del soldato. Uniformi, corazze, elmetti e maschere antigas dalla Prima guerra mondiale al Duemila”. Se sei appassionato di storia, il consiglio è di vedere cosa c’è in programma quando pianifichi la visita perché le mostre temporanee sono sempre molto interessanti.

Il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto con bambini

Nonostante il tema difficile dei conflitti, il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto risulta interessante anche con bambini. L’esposizione e il percorso di visita permette infatti di introdurre ai più piccoli argomenti storici come le guerre con le loro conseguenze economiche e sociali.

In quasi ogni sala sono presenti spiegazioni per bambini, evidenziate in giallo, con alcune installazioni pensate per loro. In particolare, nella prima parte del percorso di visita i bambini possono provare ad abbinare le divise giuste o a comporre oggetti patriottici con dei puzzle calamitati.

Mio figlio ha apprezzato molto anche il video su come l’architettura del Castello di Rovereto è cambiata nei secoli, con l’aggiunta di torrioni e terrapieno come elemento difensivo delle artiglierie. Oltre naturalmente al biplano Nieuport-Macchi Ni.10 utilizzato nella prima guerra mondiale e alle spiegazioni sui sommergibili.

Secono me, visitare il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto con bambini può rivelarsi un’esperienza decisamente istruttiva per i più piccoli, incuriosendoli sulla storia e sui conflitti del secolo scorso. Ti consiglio quindi di considerare questo museo in viaggio in famiglia, nonostante a prima vista possa non sembrare adatto.

Figlio di Paola Bertoni al Museo Storico della Guerra di Rovereto
Mio figlio gioca con un’installazione per bambini al Museo Storico della Guerra di Rovereto

Informazioni pratiche per visitare il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto

Il Museo Storico Italiano della Guerra è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00, con l’ultimo ingresso alle 17:00. Il museo è chiuso i lunedì non festivi e in alcune date specifiche come il 24, 25 e 31 dicembre e il 1 gennaio. La sezione “Artiglierie della Grande Guerra 1914-18”, con ingresso da piazza del Podestà, è aperta solo da maggio ad ottobre. Il biglietto, da acquistare direttamente in biglietteria, costa € 11 intero, ma l’ingresso è gratuito per i visitatori sotto i 18 anni.

Il modo migliore per raggiungere il museo è a piedi, nonostante una breve salita dal centro di Rovereto. Se ti sposti in auto infatti rischi di non trovare parcheggio. I parcheggi a pagamento nelle vicinanze hanno tutti un numero molto limitato di posti. Io per esempio ho dovuto parcheggiare di fronte al Mart, a circa 20 minuti a piedi di distanza.

Museo Storico Italiano della Guerra
Via Guglielmo Castelbarco, 7
38068 Rovereto (TN)

Dove dormire a Rovereto

Rovereto è una piccola città a poca distanza da Trento, con alcune strutture molto belle in cui soggiornare. L’Hotel Leon d’Oro per esempio, offre parcheggio gratuito e una piscina all’aperto, in posizione comoda al Mart e alla stazione ferroviaria. L’Hotel Rovereto invece è un boutique hotel con arredi eleganti e opere d’arte nel centro storico, mentre se hai budget limitato, l’Ostello Città di Rovereto offre posti letto in dormitorio e camere private, con sconti per gli ospiti per i musei locali.

Il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto è un luogo che unisce passato e presente, con un viaggio attraverso la storia bellica delle epoche e la sempre attuale riflessione sui costi sociali e umani dei conflitti. Scrivimi nei commenti se conoscevi già questo museo o se ti è venuta voglia di visitarlo leggendo questo articolo.

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