Home DestinazioniItaliaTrentino Alto Adige Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni a Trento: un viaggio nella storia dell’aviazione italiana

Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni a Trento: un viaggio nella storia dell’aviazione italiana

di Paola
0 commento

Il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, fondato nel 1927 come museo aziendale delle industrie Caproni, è il più antico museo italiano dedicato all’aviazione. Pur essendo di dimensioni ridotte, ospita pezzi unici e prototipi che segnarono la nascita dell’aviazione italiana e offre una visione affascinante sullo sviluppo dell’industria aeronautica.

L’industria aeronautica Caproni di Trento: dai prototipi alla conquista del cielo

L’industria aeronautica Caproni di Trento costituisce una pietra miliare nella storia dell’aviazione italiana. Gianni Caproni infatti fu un vero e proprio pioniere dell’aviazione militare e civile. Nato nel 1886, si laureò in ingegneria civile ed elettrotecnica nel 1908, ma negli anni successivi la sua passione per il volo lo condusse ad avviare un’azienda per la progettazione e produzione di aeroplani con il fratello Federico. Modelli di velivoli come il Caproni Ca.1, il Caproni Ca.6 e il Caproni Ca.12.L contribuirono in modo significativo allo sviluppo dell’aviazione italiana prebellica.

Ricostruzione dell'ufficio di Gianni Caproni al Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento
Ricostruzione dell’ufficio di Gianni Caproni al Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento

Durante la prima guerra mondiale, l’azienda Caproni divenne un punto di riferimento per l’industria aeronautica militare alleata, producendo notevoli trimotori da bombardamento come il Caproni Ca.32, Ca.33, Ca.36 e Ca.40. Il legame con lo Stato italiano si consolidò in seguito con l’avvento del fascismo, favorendo la trasformazione dell’azienda in un gruppo industriale. Tuttavia nel secondo dopoguerra, in un contesto politico ed economico molto diverso, l’industria Caproni dovette orientarsi verso il mercato civile e perse di competitività.

La trasformazione di modelli di bombardieri in aerei di linea e da trasporto segnò gli anni venti del secolo scorso, insieme allo sviluppo di nuovi velivoli come i Caproni Ca.48, Ca.59 e Ca.60 Transaereo, quest’ultimo sperimentato senza successo. Anche se oggi la storia industriale e il talento ingegneristico di Gianni Caproni sono pressoché sconosciuti, la sua avventura industriale rese l’Italia, seppure per poco, protagonista dei cieli e pioniera dell’aviazione.

Aereo al Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento
Aereo al Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento

La nascita dell’aviazione in Italia

Il percorso del Museo dell’Aeronautica Caproni affronta il tema aeronautico dal punto di vista sportivo, militare e tecnologico. Come spiega molto bene il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi, all’inizio l’aviazione era considerata un’attività sportiva, in cui i progettisti si sfifavano per la conquista dei cieli, costruendo aerei in grado di volare sempre più in alto o più lontano.

L’aviazione in Italia e il fascismo

In Italia, nel primo dopoguerra, il fascismo si impossessa dell’immagine dell’aviatore coraggioso e la sfrutta a fini propagandistici. Le trasvolate atlantiche, i raid aerei, così come la Regia Aeronautica, il corpo militare aeronautico del Regno d’Italia, vengono esaltati e strumentalizzati per promuovere un’idra moderna, futurista e positiva del regime.

L’Italia è anche pioniera dell’uso bellico dell’aviazione, con l’utilizzo di aerei per bombardamenti e ricognizioni nella guerra italo-turca del 1911-1912. La prima guerra mondiale porta quindi a un’accelerazione nella produzione industriale dell’aviazione come arma, con l’obiettivo di creare una grande flotta capace di annientare gli avversari con i bombardamenti. Ne conseguono attacchi indiscriminati contro i civili delle colonie in Libia e Etiopia negli anni successivi, nella guerra civile spagnola e durante la seconda guerra mondiale.

Già provata dal confronto impari con le forze alleate, dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943, l’aeronautica italiana si suddivide tra l’Aeronautica Nazionale Repubblicana nell’Italia settentrionale, occupata dai nazifascisti, e l’Aviazione Cobelligerante nel sud liberato dagli Alleati.

Aereo Breda Ba.19 al Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento
Aereo Breda Ba.19 al Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento

Le collezioni del Museo dell’Aeronautica Caproni: un viaggio tra aerei e velivoli

Fondato nel 1927 a Taliedo, nell’allora sede della fabbrica Caproni, il Museo dell’Aeronautica Caproni è il primo museo italiano interamente dedicato all’aviazione e il primo museo aziendale italiano. Inizialmente concepito per conservare il patrimonio storico dell’azienda aeronautica Caproni, il museo negli anni si è allargato fino a coprire ogni aspetto della storia dell’aviazione, in particolare per quanto riguarda gli anni della prima guerra mondiale.

Gestito dalla Fondazione Museo Storico del Trentino, il museo possiede una straordinaria collezione che include aeromobili storici, parti di velivoli, opere d’arte e documenti legati alla storia del volo e dell’industria Caproni. La collezione comprende rarissimi o unici aeromobili legati alla storia aeronautica, tra cui gli aerei Ansaldo A.1 di Natale Palli e lo SVA5 di Gino Allegri, legati alla squadriglia “La Serenissima” coinvolta nel propagandistico “volo su Vienna” nel 1918.

Un biplano con pattini per atterrare sull'acqua al Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento
Un biplano con pattini per atterrare sull’acqua al Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento

Gli aerei del Museo dell’Aeronautica Caproni

Tra gli aerei esposti nel Museo dell’Aeronautica Caproni, nel piazzale esterno spicca il Lockheed F-104G Starfighter, un caccia statunitense che ha servito l’Aeronautica Militare italiana dal 1960 al 1990. Per quanto riguarda i velivoli più antichi, l’Ansaldo A.1 Balilla, appartenuto al capitano Natale Palli, è un biplano utilizzato nella prima guerra mondiale. Questo aereo, lo stesso che accompagnò Gabriele D’Annunzio nel celebre volo su Vienna, è uno dei due Ansaldo A.1 sopravvissuti e il solo a conservare intatto l’originale rivestimento in seta, dipinto con lo stemma di San Giorgio.

Il Breda Ba.19 è invece un famoso aeroplano acrobatico che nel 1933 stabilì il record mondiale di durata in volo rovesciato. L’esemplare è l’unico sopravvissuto di questo modello. Prima di venire esposto nel museo, ha subito un restauro radicale, con la ricostruzione di molte parti mancanti.

Il Museo dell’Aeronautica Caproni conserva anche progetti innovativi che, sebbene non abbiano avuto successo, hanno contribuito significativamente alla storia dell’aviazione. Un’esempio è il Caproni Ca.60 Transaereo, un gigantesco idrovolante progettato per trasportare 100 passeggeri su rotte transatlantiche, sperimentato senza successo nel 1921.

Caproni Ca.60 Transaereo al Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento
Caproni Ca.60 Transaereo al Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento

Informazioni pratiche per visitare il Museo Caproni di Trento

Il Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento è aperto dal martedì alla domenica, con orario continuato dalle 10:00 alle 18:00. Il museo è chiuso il lunedì e in occasione di festività specifiche, come il 25 dicembre e il 1 gennaio al momento in cui scrivo. In alcuni periodi dell’anno il Museo dell’Aeronautica Caproni offre l’ingresso gratuito la prima domenica del mese. In ogni caso verifica sul sito web del museo eventuali variazioni di orario.

Gli aerei sono esposti in un unica sala al piano terra, mentre le mostre temporanee trovano spazio in una piccola galleria al piano ammezzato. Per via degli spazi contenuti, puoi visitare il museo in meno di un’ora. Il biglietto di ingresso del Museo Caproni costa € 4,50 per gli adulti, con agevolazioni per bambini e ragazzi. Per le famiglie, sono disponibili anche biglietti cumulativi, in modo da risparmiare e rendere la visita accessibile e conveniente per tutti.

Galleria del Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento
Galleria del Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento

Attività al museo: simulatori di volo e visite guidate

Ogni sabato, il Museo Caproni propone diverse attività gratuite per visitatori di tutte le età, a partire dai simulatori di volo, due SPAD e un Cessna, per provare l’emozione di volare senza staccarti da terra. Nel pomeriggio di sabato viene anche effettuata una visita guidata gratuita del museo, consigliata a chi non è esperto di aviazione, ma è curioso di scoprire l’importanza della collezione esposta. Negli altri giorni della settimana le visite guidate sono invece disponibili a pagamento e su prenotazione.

Il Museo Caproni con bambini

Pur essendo abbastanza piccolo, il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni ha un’area bambini con un aereo su cui giocare, tavoli, sedie e materiale da disegno utili a intrattenere i più piccoli. Dopo aver visitato il museo insieme, mio figlio si è intrattenuto nell’area bambini mentre io rivedevo gli aerei esposti con più calma. Siccome il museo è tutto contenuto in un’unica sala i bambini possono stare nell’area a loro dedicata mentre i genitori visitano il museo senza perderli d’occhio.

Area bambini al Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento
Area bambini al Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento

Dove si trova il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni

Il Museo dell’Aeronautica Caproni si trova all’aeroporto di Trento Gianni Caproni, utilizzato da aerei da turismo, alianti, elicotteri e dalla vicina scuola di volo Italfly. Al momento in cui scrivo il museo non è servito dai mezzi pubblici per cui devi necessariamente arrivare in auto e parcheggiare gratuitamente di fronte al museo.

Di fianco al museo si trova un bike hotel, tuttavia ti sconsiglio di arrivarci in bicicletta o a piedi perché la strada è molto trafficata e a una sola corsia, rendendo rischioso muoversi in modo diverso dall’auto. L’ingresso del museo è in fondo alla strada, proprio di fianco all’hotel, dopo la facciata con la scritta “Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni”.

Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni
Via Lidorno, 3
38123 Trento

Dove dormire a Trento

A Trento puoi scegliere tra diverse opzioni di soggiorno, da affascinanti ville storiche a hotel e B&B in posizione centrale. Il Be Place Hotel, a quattro stelle, si trova a breve distanza dall’Università di Trento e da Piazza Duomo. Per una soluzione più economica, l’Habitat Guest House, nel cuore di Trento, è comoda per le principali attrazioni turistiche.

Se desideri una sistemazione tranquilla per esplorare i dintorni in auto, l’Hotel Villa Madruzzo è ideale. Situato sulle colline di Trento, questo hotel a quattro stelle offre un moderno centro benessere con piscina coperta, docce emozionali, bagno turco, bagno di vapore e una mini piscina esterna con idromassaggio.

Visitare il Museo dell’Aeronautica Caproni a Trento è come fare un viaggio nel passato dell’industria aeronautica italiana, dalla sua nascita fino al suo declino. L’esposizione di pezzi unici rende questo museo una tappa imperdibile per gli appassionati di aviazione e gli amanti della storia. Scrivimi nei commenti se conoscevi già il Museo Caproni o se hai deciso di visitarlo dopo aver letto questo articolo.

Altri articoli che potrebbero interessarti

Lascia un commento

* Quando lasci un commento autorizzi Pasta Pizza Scones a gestire i tuoi dati secondo quanto previsto dal GDPR