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La valigia perfetta secondo le Travel Blogger Italiane

di Paola
6 commenti

Hai mai pensato a come le viaggiatrici esperte hanno tutte delle precise preferenze su come dev’essere la valigia perfetta? Io per esempio sono una fedelissima del trolley rigido da cabina e potrei discuterne per ore con i sostenitori del trolley morbido. La valigia perfetta però deve soprattutto adattarsi al tipo di viaggio e alle nostre esigenze. Per mettere un primo punto a questa discussione, in questo articolo alcune Travel Blogger Italiane ci raccontano le loro scelte.

Il trolley morbido

La valigia perfetta per Marialetizia di Settimo Cielo Cloud Nine ⬇︎

Più che una scelta, la valigia perfetta è una scoperta che si svela con l’esperienza. Non c’è niente di peggio di una valigia sbagliata in viaggio. Ogni viaggio ha la sua tipologia di valigia e quella perfetta per me deve rispondere a un’unica importante caratteristica: la praticità.

Dopo tanti anni di viaggi in giro per il mondo posso dire di aver trovato la mia combinazione perfetta. Per un semplice weekend o un viaggio fino a una settimana, mi basta il trolley a quattro ruote della Samsonite, dimensioni da cabina (molto comodo anche per mio figlio che la fa scivolare come un gioco), rigorosamente con capiente tasca esterna. La mia ha un’unica profonda tasca dove posso mettere il computer. In questo modo evito di aprire il trolley durante il controllo bagagli.

Per viaggi lunghi invece, intercontinentali, on the road e in barca a vela, affianco al trolley piccolo, il trolley borsone della Samsonite. Il mio ha solo la base, dove ci sono le ruote, e la struttura del manico del trolley più rigide, per il resto è morbida. Volendo, quando è vuota, si può schiacciare per ridurne l’ingombro (aspetto indispensabile per stare in barca a vela).

Preferisco le borse morbide e non tornerei più alle valigie rigide, anche se poi confesso, l’articolo valigia mi piace sempre tanto e osservo tutte le valigie che incontro. Tuttavia, per esperienza personale, il trolley morbido vince su quello rigido. Non è il numero di ruote, quattro ruote sarebbero oggettivamente meglio di due. No, è un discorso di organizzazione dello spazio. Una borsa morbida offre molte più possibilità di incastro e riempirla mi rende semplicemente felice.

La valigia perfetta (anche durante il viaggio)

La valigia perfetta per Elisa di Elimeli • Blog di viaggi e altre storie ⬇︎

Rigida, non troppo grande e con ruote a prova di strade sconnesse: per me la valigia perfetta è questa, funzionale prima di tutto. Deve essere adatta alla nostra tipologia di viaggio e durare nel tempo, quindi meglio sceglierne una di buona qualità.

Quando si acquista una valigia si pensa soprattutto agli aspetti che riguardano la riconoscibilità negli aeroporti, ma quella è solo la prima parte. La valigia deve essere funzionale anche durante il viaggio, soprattutto quando gli itinerari prevedono spostamenti quotidiani non sempre comodi né brevi.

A volte la dobbiamo portare dentro e fuori da tanti alberghi, dal bagagliaio di taxi o mezzi pubblici. Per non parlare di quando la dobbiamo trascinare su strade acciottolate o sconnesse, molto diverse dai pavimenti lisci degli aeroporti! Dimensioni, ruote e materiale del nostro bagaglio diventano quindi determinanti.

La scelta delle dimensioni dipende da tanti fattori, ma in generale una taglia media è sufficiente anche per una vacanza abbastanza lunga. Affinando la tecnica per fare la valigia si può far stare molto anche in un bagaglio di dimensioni contenute, a vantaggio anche del peso.

Quanto al dilemma se morbida o rigida, secondo me se prevediamo trasferimenti lunghi durante il viaggio, oltre che in aereo, la versione rigida può rivelarsi più adatta per proteggere le nostre cose ad esempio su autobus o jeep sobbalzanti che finirebbero per far accartocciare qualsiasi sacca, anche la più resistente.

Le ruote, infine, possono fare la vera differenza: fortunatamente la maggior parte dei bagagli oggi è ben diversa dalle scomodissime valigie anni ’90, con solo due ruote che andavano avanti o indietro. Ora sono quasi tutte equipaggiate con rotelle che girano a 360 gradi e ci seguono senza difficoltà anche negli scatti da centometrista per non perdere il treno o l’aereo. Il mio consiglio però è quello di optare per una buona marca, perché avere una rotella che si rompe durante il viaggio può essere un inconveniente non da poco.

Il vecchio trolley

La valigia perfetta per Silvia di The Food Traveler ⬇︎

Anche se da qualche anno ho l’abitudine di partire con lo zaino, il primo amore non si scorda mai. Ora è parcheggiato in un ripostiglio perché e ormai lo tradisco da anni con vari backpacks, ma lui, il mio trolley Mandarina Duck, avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.

È un acquisto di tantissimi anni fa, quando avevo appena finito l’università. Allora non c’erano le opzioni che si trovano ora in fatto di colori, forme e modelli. Quando dovevi partire, la scelta era limitata e prevedeva due o tre misure di valigie rigide nere o blu. Il mio trolley invece era speciale.

Innanzitutto per la consistenza. Non era rigido come le valigie plasticose se che si vedevano sui nastri degli aeroporti, ma aveva una sorta di ‘scocca’ laterale e posteriore, mentre la parte frontale era morbida, con due comode tasche esterne in cui si riusciva a far stare di tutto. La parte rigida offriva protezione alle cose più delicate, mentre quella morbida permetteva di espandere lo spazio utile.

Un’altra caratteristica era l’apertura. Normalmente i trolley avevano una sorta di coperchio piatto richiudibile con una cerniera. Il mio invece aveva la zip a metà, per cui le due parti si aprivano in maniera simmetrica in due scomparti distinti che si potevano richiudere a loro volta con una rete semitrasparente.

E poi il colore! Chi non conosce la ‘psicosi da bagaglio rubato’ da un passeggero che ha preso il primo trolley vagamente simile al suo? Il mio era di un bel grigio brillante, abbastanza insolito a quel tempo, con le maniglie arancioni e una bordatura dello stesso colore che lo faceva spiccare sul nastro in mezzo agli altri anonimi bagagli. Mi ha accompagnato in giro per il mondo per tanti anni, fino a quando non ce l’ha fatta più ed è stato congedato con onore.

Il trolley da cabina

La valigia perfetta per Daniela di The DAZ Box ⬇︎

Da qualche tempo a questa parte il bagaglio perfetto per me è diventato il classico trolley da cabina, qualsiasi sia il viaggio che devo intraprendere. Quello piccolo, tanto per capirci. Siamo in tre in famiglia, ognuno ha il suo!

Complice un recente smarrimento di valigia da stiva, proprio in seguito a un volo di andata per il Canada, ho imparato a viaggiare con pochissime cose, portando davvero solo lo stretto indispensabile. Ho affrontato tre settimane in Alaska con questo tipo di bagaglio.

Il tipo di valigia che preferisco è il trolley con ruote, possibilmente semi-rigido. Lo preferisco rispetto al tipo rigido perchè è molto più leggero e flessibile, molto più maneggevole. Certo i trolley rigidi proteggono molto di più il contenuto, ma sono anni ormai che in valigia metto solo vestiti e poco altro. Oggetti fragili e delicati li lascio a casa. La reflex, invece, la trasporto a parte, in un’apposita borsa.

Di recente ne hanno regalato uno a mio figlio con gli spallacci, che diventa zaino secondo necessità. Non è proprio comodissimo perché la struttura rigida dà fastidio alla schiena, ma per chi viaggia con bambini piccoli che ancora non riescono a portarsi il bagaglio da soli può rivelarsi davvero pratico, quantomeno per gli spostamenti in aeroporto.

La valigia capiente e indistruttibile

La valigia perfetta per Teresa di Nonniavventura ⬇︎

La valigia perfetta per me deve avere due caratteristiche essenziali: essere capiente e indistruttibile. La prima caratteristica, cioè la capienza, solitamente non è un problema; quasi tutte le valigie ormai lo sono e quindi non è difficile riempirle fino all’inverosimile. La resistenza e la durata sono un’altra storia, ma per farvi capire cosa intendo devo spiegarvi la nostra esperienza dall’inizio.

Fino a qualche anno fa, ero fermamente convinta che le valigie morbide fossero le migliori; quelle che potevano essere malamente sbatacchiate dal personale durante le operazioni carico e scarico in aeroporto senza subire gravi danni. Per questo motivo, io e Gianni continuavamo ad acquistare valigie morbide, ritenendo che fossero la soluzione migliore, ma ogni anno, al massimo ogni due, ci trovavamo costretti ad acquistarne una nuova per sostituire quella vecchia. Infatti, le cerniere esterne si rompevano, oppure saltava via una delle ruote.

Un bel problema, visto che comunque il costo di una valigia non è proprio indifferente. Per non parlare del disagio di arrivare in aeroporto e dover girare con un trolley ‘azzoppato’ perché privo di una ruota, o di dover imprecare come uno scaricatore di porto mentre per aprire una cerniera incastrata! Poi, durante il nostro viaggio in Indonesia, ci siamo convertiti alle valigie rigide, le Samsonite per intenderci.

Arrivati a Yogyakarta, avevamo una valigia praticamente sfondata e l’altra messa non molto meglio. Mentre giravamo per la città, abbiamo trovato un centro commerciale dove i prezzi delle valigie rigide erano davvero contenuti e ci siamo decisi a fare il gran salto ed è stato un bene, perché anche la seconda valigia ha dato forfait un paio di giorni dopo.

A questo punto, visti i prezzi convenienti, abbiamo deciso di sostituire anche l’altra valigia morbida con una rigida. Volete sapere una cosa? Abbiamo quelle due valigie ormai da sette anni e sono quasi come nuove: quindi per noi la valigia perfetta è sicuramente quella rigida!

Trolley da cabina in aereo, foto di Viktor da Picjumbo

Probabilmente dopo questa carrellata avrai le idee ancora più confuse su come dev’essere la valigia perfetta. In realtà in base alla mia esperienza potrai scoprire la tua valigia ideale solo dopo tanti viaggi e tentativi, per poi scoprire che quando hai finalmente affinato la capacità di scegliere a colpo d’occhio cosa portare, saranno cambiate le tue esigenze familiari o il tipo di viaggio!

In ogni caso raccontami nei commenti ⬇︎ le caratteristiche del tuo bagaglio ideale, sono abbastanza sicura che sarà ancora diverso dalle valigie perfette delle Travel Blogger Italiane.

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6 commenti

Silvia The Food Traveler 23/06/2020 - 20:50

Sono d’accordissimo: la valigia perfetta (o lo zaino) si trova solo dopo aver fatto un po’ di esperienza, magari anche negativa come nel caso di Teresa. Pensa che per uno dei miei primissimi viaggi sono partita con un valigione di plastica con due ruote che si bloccavano ogni cinque metri, facendo cadere la valigia a terra – un disastro!
Ora però come sai mi sono convertita allo zaino 😉
Grazie come sempre per l’ospitalità

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Paola 27/06/2020 - 12:20

Io una volta invece avevo seguito il consiglio della Lonely Planet che suggeriva di viaggiare con i borsoni come i locali… aiutoooo! Zaino o valigia con ruote tutta la vita 😉

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Alessia 23/06/2020 - 18:04

Hai ragione tu, alla fine il bagaglio perfetto lo fa l’esperienza e la tipologia di viaggio. Io mi trovo molto bene sia con lo zaino che con il trolley semi morbido da bagaglio a mano. Che voglia di riempirne uno ora e ricominciare a volare

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Paola 27/06/2020 - 12:19

Uhhhh non dirlo a me che sono in fase acuta da nostalgia di viaggio

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Elisa Malisan 23/06/2020 - 12:16

Bello questo articolo, ognuna di noi ha il suo bagaglio per viaggiare preferito 🙂
Io non mi sono ancora avventurata con lo zaino da backpacker ma credo che sia solo questione di tempo!

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Paola 27/06/2020 - 12:18

Io invece sono passata alla valigia con ruote solo negli ultimi anni 🙂

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