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Musei Vaticani e Cappella Sistina: cosa vedere e come organizzare la tua visita

di Paola
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I Musei Vaticani sono una delle principali attrazioni turistiche di Roma, famosi in tutto il mondo per le immense collezioni che racchiudono. Situati all’interno delle mura del Vaticano, i musei ospitano innumerevoli opere d’arte, sculture, affreschi e dipinti antichi e moderni, tra cui la meravigliosa Cappella Sistina. La visita ai Musei Vaticani è un’esperienza unica e coinvolgente e in questo articolo puoi leggere i miei consigli per apprezzarla al meglio.

Cosa vedere ai Musei Vaticani: le attrazioni da non perdere

I Musei Vaticani sono uno dei luoghi più visitati al mondo. Sono così vasti che è davvero impossibile vedere tutto in una sola volta, senza contare che alcune collezioni potrebbero essere chiuse al pubblico. Per questo è fondamentale pianificare la tua visita con anticipo e investire nell’accompagnamento di una guida esperta. Una guida può orientarti attraverso i musei che compongono il complesso e introdurti alla storia e all’architettura dei palazzi vaticani e per i miei lettori c’è pure uno sconto esclusivo per le visite guidate (leggi fino in fondo per scoprirlo).

ORGANIZZA IL TUO VIAGGIO A CITTÀ DEL VATICANO
Città del Vaticano, pur trovandosi all’interno della città di Roma, è uno Stato indipendente. Per questo motivo al suo interno non è valido il Roma Pass, ma devi acquistare la Omnia Card che, oltre ai musei di Roma e ai trasporti gratuiti, comprende gli ingressi ai Musei Vaticani con la Cappella Sistina e a Castel Sant’Angelo, oppure il Pass Città del Vaticano per le sole attrazioni di Città del Vaticano.

Indipendentemente dall’itinerario che programmerai ci sono alcune attrazioni da non perdere, che attirano ogni anno oltre cinque milioni di turisti internazionali. In primo luogo, la Cappella Sistina, famosa per i suoi affreschi, tra cui il celebre Giudizio Universale di Michelangelo. Poi la Stanze di Raffaello, una serie di ambienti decorati con affreschi del famoso pittore rinascimentale. Infine, la Galleria delle Carte Geografiche, affrescate con mappe antiche e dettagliate dell’Italia.

La scala elicoidale dei Musei Vaticani
La scala elicoidale a doppia rampa davanti al bookshop dei Musei Vaticani

La Cappella Sistina

La Cappella Sistina è sicuramente la parte più famosa e visitata dei Musei Vaticani. Conosciuta soprattutto per gli affreschi sul soffitto realizzati da Michelangelo, è considerata uno dei capolavori dell’arte occidentale. Entrare nella Cappella Sistina è sicuramente un’esperienza unica, che ti lascia senza parole.

Il nome Cappella Sistina deriva dal nome di papa Sisto IV che la commissionò. Tuttavia nel corso della sua storia venne sottoposta a diversi interventi di restauro e ristrutturazione che ne cambiarono l’aspetto in modo importante. I famosi affreschi sul soffitto di Michelangelo vennero realizzati proprio perché si era reso necessario ridecorare l’originaria volta stellata. In quell’occasione vennero coperti anche alcuni affreschi sulle pareti del Nuovo e Vecchio Testamento, opera di artisti fiorentini, in favore del Giudizio Universale dipinto da Michelangelo sulla parete dell’altare.

I dettagli affascinanti della Cappella Sistina sono tantissimi, a partire dalla celebre rappresentazione della Creazione di Adamo, le cui dita di Dio e dell’uomo arrivano quasi a sfiorarsi, ma non si toccano. Per rispettare l’importanza religiosa della cappella, all’interno della Cappella Sistina le guide non possono parlare. Puoi seguire le spiegazioni dei dettagli in uno dei cortili dei Musei Vaticani, dove sono esposti gli ingrandimenti dei particolari più curiosi degli affreschi.

La guida turistica Claudia Pettinari spiega le figure della Cappella Sistina nei Musei Vaticani
La guida turistica Claudia Pettinari spiega le figure affrescate nella Cappella Sistina nei Musei Vaticani

Censura e affreschi controversi nella Cappella Sistina

Grazie alla mia guida Claudia Pettinari ho scoperto le vicende legate ad alcune figure di santi e personaggi mitologici, raffigurati nudi negli affreschi e successivamente rivestiti.

Realizzati da Michelangelo sulla parete dell’altare, questi disegni furono giudicati troppo espliciti e indecenti dai papi successivi, che fecero coprire le nudità più esplicite con dei drappi di tessuto. In alcuni di questi personaggi Michelangelo inserisce dei ritratti, come Minosse, la figura in basso all’Inferno che ritrae il volto del Cardinale Biagio da Cesena che definì osceno il lavoro di Michelangelo.

Un’altra curiosità riguarda il santo che regge la propria pelle scuoiata nella scena del Giudizio Universale che rappresenta San Bartolomeo. Pare sia un ironico ritratto di Pietro Aretino, che regge un autoritratto di Michelangelo, scuoiato dalle sue inutili critiche. Se vuoi interpretarlo in senso religioso, nella rappresentazione il santo tiene in mano la sua pelle scuoiata, un riferimento alla tradizione secondo cui l’apostolo fu martirizzato in questo modo.

Infine, l’ironia di Michelangelo è visibile nella scena della Creazione delle Piante della volta. La figura del Creatore è ritratta di spalle, con una tunica rosa che ben evidenzia le sue forme posteriori, e pare sia nata dopo un litigio con papa Giulio II. In questo modo il pittore mostrò per sempre il sedere al suo committente intento a officiare la Messa.

Le Stanze di Raffaello

Le Stanze di Raffaello sono un’altro dei tesori custoditi nei Musei Vaticani. Realizzate dal celebre pittore Raffaello Sanzio e dai suoi allievi tra il 1508 e il 1524, le stanze al secondo piano del Palazzo Apostolico sono considerate un capolavoro dell’arte rinascimentale italiana.

La prima Stanza che si visita è la Stanza di Costantino, la più grande, dove gli affreschi narrano la tradizione della visione di Cristo in sogno avuta da Costantino prima della battaglia al Ponte Milvio contro Massenzio.

La Stanza della Segnatura è considerata la più importante. Al suo interno, Raffaello dipinse quattro affreschi che simboleggiano le arti liberali, ovvero la teologia, la filosofia, la giurisprudenza e la poesia. Il biglietto dei Musei Vaticani riporta proprio un particolare di questo affresco. Per questo è normale vedere gruppi di turisti fotografare il biglietto davanti all’affresco, come ho fatto anche io nell’immagine che vedi in copertina.

La Stanza di Eliodoro, invece, è dedicata ai miracoli di Dio dove, degni di nota sono gli affreschi della Liberazione di San Pietro dal Carcere e la vittoria di Papa Leone IV sul saccheggio di Roma da parte dei Saraceni. Infine, la Stanza dell’Incendio di Borgo rappresenta l’episodio miracoloso della soppressione di un incendio che minacciava la città di Roma durante il pontificato di Leone IV. Anche questo è un modo per fare propaganda, ricordando come solo la fede nella Chiesa Cattolica possa portare alla salvezza.

La Galleria delle Carte Geografiche

La Galleria delle Carte Geografiche è una delle sezioni più amate dei Musei Vaticani. Alle pareti sono dipinte una serie di mappe geografiche dell’Italia commissionate dal papa Gregorio XIII nel 1580 e realizzate secondo il suo punto di vista. Ovvero le regioni italiane e i possedimenti pontifici dell’epoca visti da Bologna, sua città di origine. Quindi con l’Emilia Romagna al centro, le regioni del nord diritte e quelle del sud capovolte.

Le mappe geografiche affrescate nella galleria sono molto dettagliate e offrono uno spaccato interessante della geografia dell’epoca. Eseguite in stile rinascimentale, hanno diverse scene di vita quotidiana raffigurate lungo i margini. Ogni mappa rappresenta un’opera d’arte a sé stante, e il loro insieme costituisce un’impressionante collezione di cartografia storica.

All’epoca i monasteri erano tra i punti di riferimento principali, mentre altre città che oggi consideriamo importanti snodi di traffico non erano presenti. Per esempio in Piemonte, sono presenti alcuni paesi montani della Valle di Susa perché ospitavano delle abbazie, ma mancano diverse città.

Scopo della Galleria delle Carte Geografiche era celebrare l’importanza della conoscenza geografica nell’epoca delle grandi scoperte, ma anche mostrare agli ospiti del pontefice in carica fin dove si estendeva il potere temporale del Vaticano.

Paola Bertoni nella Galleria delle Carte Geografiche nei Musei Vaticani
Davanti all’affresco del Piemonte della Galleria delle Carte Geografiche dei Musei Vaticani

La Galleria degli Arazzi

La Galleria degli Arazzi ospita una collezione di arazzi commissionati nel Cinquecento da papa Clemente VII secolo ai migliori tessitori fiamminghi. Gli arazzi, realizzati con filati d’oro e seta, raffigurano la vita di Cristo e di San Pietro e sono, ancora una volta, la dimostrazione del potere della Chiesa Cattolica Romana. Realizzare arazzi di dimensioni così imponenti, di quattro metri di larghezza, e con disegni così dettagliati era costosissimo. Solo i regnanti più facoltosi potevano permettersi opere simili.

L’arte moderna nei Musei Vaticani

Oltre alle opere d’arte antica e medievale, i Musei Vaticani ospitano un’importante collezione di arte moderna, che comprende opere di artisti come Vincent Van Gogh, Marc Chagall, Salvador Dalì, Pablo Picasso e molti altri. Il Museo di Arte Contemporanea del Vaticano, noto come Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea, è stato fondato nel 1973.

Puoi vedere alcune delle opere esposte nel Palazzo della Rovere, dietro la Basilica di San Pietro. La collezione visibile non è molto grande ed è suddivisa in sezioni tematiche. Talvolta vengono esposte temporaneamente opere di artisti contemporanei. L’iconica sfera di bronzo di Arnaldo Pomodoro si trova invece nel Cortile della Pigna che attraverserai all’inizio del percorso di visita nei Musei Vaticani.

L’arte moderna ha un ruolo importante nei Musei Vaticani, perché la collezione non rappresenta solo l’opportunità per ammirare opere di artisti di fama mondiale, ma anche di scoprire la relazione tra l’arte contemporanea e la tradizione cristiana. Questo sebbene alcune opere contemporanee siano di difficile interpretazione.

Sfera di Arnaldo Pomodoro esposta nel Cortile della Pigna nei Musei Vaticani
Sfera di Arnaldo Pomodoro esposta nel Cortile della Pigna nei Musei Vaticani

Oltre ai Musei Vaticani: i Cortili e Giardini Vaticani

Quasi metà dello Stato di Città del Vaticano è occupato dai Giardini Vaticani, creati da papa Niccolò III nel 1279 e tra i più grandi giardini storici al mondo, che si estendono su una superficie di 23 ettari. I giardini sono aperti solo su prenotazione, tuttavia durante la tua visita ai Musei Vaticani attraverserai diversi cortili da cui sono parzialmente visibili.

Il complesso dell’area verde è costituito da un insieme di giardini, parchi, labirinti e grotte, caratterizzati da una grande varietà di piante e fiori. Per la loro bellezza e armonia i Giardini Vaticani sono stati riconosciuti Patrimonio UNESCO nel 1984. La zona più antica è quella dei Giardini Papali, dietro il Palazzo Apostolico, che ospitano diverse fontane e monumenti.

Durante la tua visita ai Musei Vaticani attraverserai diverse aree all’aperto. I Cortili Vaticani raccontano la storia dello Stato Pontificio attraverso l’architettura e le opere d’arte che ospitano. Sono stati infatti realizzati in epoche e con stili artistici diversi.

Il cortile più famoso e imponente è sicuramente il Cortile della Pigna, situato accanto alla Pinacoteca Vaticana e riconoscibile dall’enorme pigna in bronzo, da cui prende il nome. La pigna è considerata simbolo di eternità perché non è mai stata fusa nei secoli e si dice resisterà fino a quando ci sarà Roma.

La pigna di bronzo da cui prende il nome il Cortile della Pigna nei Musei Vaticani
La pigna di bronzo da cui prende il nome il Cortile della Pigna nei Musei Vaticani

Un altro cortile molto noto è il Cortile Ottagono. Caratterizzato da un’architettura settecentesca, ospita numerose sculture antiche tra cui la celebre statua Laocoonte e i suoi figli. Questa scultura è stata esposta perché secondo il papato era un altro messaggio che la salvezza può arrivare solo nella fede della Chiesa Cattolica Romana. L’unica persona a salvarsi dalla strage di Troia fu Enea, considerato nelle leggende uno dei fondatori della Città Eterna.

Il Cortile Ottagono dei Musei Vaticani
Il Cortile Ottagono in cui è esposta la statua di Lacoonte nei Musei Vaticani

I Musei Vaticani: come sono nati e contesto storico

I Musei Vaticani, oggi uno dei musei più famosi e visitati al mondo, sono nati come collezione privata dei papi, cominciata da Giulio II nel 1506. Gli stessi edifici che ospitano i musei, durante il Rinascimento, erano gli appartamenti privati del papa. In quel periodo la collezione pontificia era composta da poche, ma importanti opere, tra cui sculture e dipinti di artisti come Leonardo da Vinci e Raffaello.

Statua di Lacoonte e i suoi figli esposta nel Cortile Ottagono dei Musei Vaticani
Statua di Lacoonte e i suoi figli esposta nel Cortile Ottagono dei Musei Vaticani

Nel corso dei secoli le collezioni pontificie si sono ampliate fino a diventare tra le più importanti al mondo, con oltre 70.000 opere d’arte. La trasformazione in museo avvenne gradualmente, con l’apertura al pubblico nel 1771 della Collezione Pio-Clementina, sotto il regno di papa Clemente XIV, quindi con la fondazione della Pinacoteca Vaticana nel 1822.

Fu solo nel 1837, sotto papa Gregorio XVI, che le diverse collezioni d’arte vennero riunite in un unico museo, dando vita ai Musei Vaticani come li conosciamo oggi. Con l’apertura al pubblico dei Musei Vaticani, i papi si spostarono a vivere in una altro edificio, mentre i palazzi dei musei vennero ampliati con nuove ale, cortili e corridoi.

Galleria di statue del Museo Chiaramonti dei Musei Vaticani
Galleria di statue del Museo Chiaramonti dei Musei Vaticani

I musei che fanno parte dei Musei Vaticani

Le collezioni presenti nei Musei Vaticani, ovvero i singoli musei che compongono il complesso sono davvero molti ed è impossibile visitarli tutti in una sola volta. Ogni sezione ha una sua specifica specializzazione ed espone opere d’arte, oggetti e sculture provenienti da diverse epoche e culture.

L’elenco comprende: Museo Gregoriano Egizio, Museo Gregoriano Etrusco, Museo Pio Clementino, Museo Chiaramonti, Galleria Lapidaria, Braccio Nuovo, Museo Gregoriano Profano, Lapidario Profano ex Lateranense, Museo Pio Cristiano, Lapidario Cristiano, Lapidario Ebraico, Pinacoteca, Museo Etnologico Anima Mundi, Padiglione delle Carrozze, Museo Cristiano, Museo Profano, Sala delle Nozze Aldobrandine, Cappella di San Pietro Martire, Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea, Cappella Sistina, Stanze di Raffaello, Appartamento Borgia, Cappella Niccolina, Cappella di Urbano VIII, Sala dell’Immacolata, Sala dei Chiaroscuri.

Alcuni di questi musei sono abbastanza piccoli mentre altri vantano collezioni molto ampie. Oltre alle attrazioni principali dei Musei Vaticani, come la Cappella Sistina e le opere di Raffaello, ti consiglio di scegliere i temi che ti interessano di più o un particolare periodo storico da vedere accompagnata da una guida.

L’arte come propaganda ed esibizione del potere temporale della Chiesa

Il motivo principale per cui le collezioni pontificie sono immense è che i papi hanno sempre investito nella collezione di opere d’arte per utilizzarle come strumento di propaganda ed esibizione del proprio potere. Mostrando al mondo la loro magnificenza e il loro prestigio culturale, i papi cercavano di rafforzare la loro autorità politica e spirituale, affermando la supremazia della Chiesa Cattolica e dello Stato Pontificio sulla scena mondiale.

Fin dall’inizio del cristianesimo, l’arte è stata utilizzata per rappresentare la figura di Cristo e degli apostoli, e per decorare le chiese e le cappelle. La raffigurazione delle scene bibliche e dei vangeli era un modo per promuovere il cattolicesimo.

Il Vaticano però, oltre a essere un riferimento religioso, è uno Stato sovrano a tutti gli effetti che nei secoli passati ha utilizzato l’arte per come dimostrazione della supremazia della Chiesa Cattolica su altre religioni o come mezzo di propaganda contro le eresie e le correnti di pensiero considerate pericolose per la fede cattolica.

Uno dei periodi più importanti per l’arte nel Vaticano è stato il Rinascimento e della Controriforma. In quel periodo storico i papi finanziarono opere di artisti come Michelangelo, Raffaello, Bramante e Bernini. Questi artisti crearono grandi opere di enorme bellezza, come la Basilica di San Pietro, la Cappella Sistina e la Fontana dei Quattro Fiumi. Opere dal valore spirituale, ma soprattutto imponenti dimostrazione del potere temporale del papato.

Il Torso del Belvedere a cui si ispirò Michelangelo per le figure dipinte nella Cappella Sistina
Il Torso del Belvedere a cui si ispirò Michelangelo per le figure dipinte nella Cappella Sistina

Simboli papali sulle opere d’arte e architettura

Un chiaro esempio di come l’arte sia stata utilizzata per mostrare il potere politico del Vaticano sono i simboli papali impressi sulle opere d’arte e sulle sculture presenti nei Musei Vaticani e a Roma. Puoi vedere i simboli delle famiglie papali quasi ovunque, sulle fontane di Roma come sugli affreschi o sui pavimenti dei Musei Vaticani. Un esempio sono le api della famiglia Barberini, una delle più influenti e potenti famiglie romane nel periodo della Controriforma e del Barocco. I Barberini fornirono al Vaticano ben tre papi: Urbano VIII, Innocenzo X e Urbano IX.

Altri simboli del Vaticano che puoi vedere nelle opere esposte e nell’architettura dei Musei Vaticani sono la tiara, la croce papale e le chiavi di San Pietro. Ogni simbolo ha una sua specifica interpretazione e storia, che riflette la tradizione e la fede della chiesa cattolica. Lo stemma papale è stato utilizzato per comunicare valori e significati spirituali, ma soprattutto esprimere il potere temporale di quella che all’epoca era una vera e propria potenza politica europea.

Lo zoo di pietra della Sala degli Animali nei Musei Vaticani
Lo zoo di pietra della Sala degli Animali nei Musei Vaticani

Informazioni utili per visitare i Musei Vaticani

I Musei Vaticani sono uno dei musei più visitati al mondo e, come tali, hanno alcune criticità che possono influire sulla tua esperienza. Innanzitutto devi considerare il possibile affollamento, specialmente in determinati giorni o periodi dell’anno.

In particolare nel periodo estivo e durante le festività i Musei Vaticani sono presi d’assalto dai visitatori. Ti conviene assolutamente prenotare il tuo biglietto in anticipo. I visitatori prenotati possono entrare direttamente in biglietteria per scambiare il voucher della prenotazione online con i biglietti, senza fare coda o quasi.

Senza biglietto saltafila, dovrai invece attendere in coda sul marciapiede intorno alle mura vaticane e ho visto lunghe code anche in bassa stagione. Inoltre, nel caso si esauriscano gli ingressi consentiti durante il tuo giorno di visita, potresti non riuscire affatto a entrare nei Musei Vaticani.

Riguardo alla folla, nonostante dopo la pandemia siano stati ridotti gli ingressi consentiti, i Musei Vaticani sono sempre molto affollati. In particolare, all’interno della Cappella Sistina, in cui è richiesto di fare silenzio in rispetto del luogo religioso, è probabile che verrai spinta frettolosamente dalla folla o dagli addetti dei Musei Vaticani verso l’uscita.

Dopo la mia prima visita in cui non avevo visto praticamente nulla per la folla, sono tornata a febbraio in bassa stagione, ma molte delle sale più popolari sono comunque letteralmente piene di persone. Considera che i gruppi ammessi ai Musei Vaticani sono composti fino a 30 persone (in periodo post pandemia) e quindi occupano moltissimo spazio delle sale.

Gruppo di turisti nelle Stanze di Raffaello nei Musei Vaticani
Gruppo di turisti in bassa stagione (quindi poca folla) nelle Stanze di Raffaello nei Musei Vaticani

Come (provare a) evitare la folla e le code

Per evitare le code all’ingresso e la folla, la cosa migliore da fare è prenotare i biglietti saltafila online in anticipo, in modo da evitare di dover aspettare in fila. Una buona idea è prenotare i biglietti per l’orario di apertura alle 9:00 o durante le aperture serali. Inoltre, cerca di evitare di visitare i musei durante i mesi estivi, quando ci sono più turisti.

Evita anche di visitare i Musei Vaticani in gruppi numerosi. Con un gruppo composto da 30 persone è praticamente impossibile seguire le spiegazioni della guida, specialmente negli spazi più ristretti. Molto meglio acquistare i biglietti saltafila e, una volta che hai i biglietti con l’ingresso prenotato, investire in un tour privato con una guida abilitata come ho fatto io.

In questo modo potrai apprezzare al meglio le bellezze dei Musei Vaticani, facendoti guidare in base ai tuoi gusti e alle tue preferenze. Non dimenticare che i Musei Vaticani sono enormi e che se non li conosci potresti ritrovarti a fare avanti e indietro tra le varie sale e collezioni senza riuscire a orientarti.

Quanto costano i biglietti per i Musei Vaticani

I Musei Vaticani sono tra i musei più costosi al mondo, il che potrebbe essere un ostacolo per alcuni visitatori. I biglietti online costano € 22, ma considera qualche euro in più per i diritti di prenotazione se scegli i biglietti saltafila (assolutamente raccomandati). Bambini e ragazzi tra i 6 e 18 anni hanno diritto all’ingresso ridotto a € 13. I bambini fino a 5 anni invece non pagano, ma non è una buona idea portarli ai Musei Vaticani come puoi leggere più avanti.

Musei Vaticani: durata della visita

I Musei Vaticani sono davvero enormi e ci vuole molto tempo per visitare tutto. La durata della visita non può essere inferiore alle 3-4 ore anche solo per riuscire a orientarti tra le magnifiche opere d’arte esposte. Alcuni visitatori potrebbero persino sentirsi sopraffatti dalla mole di opere d’arte presenti.

Dipinti, affreschi, arazzi e sculture esposti nei Musei Vaticani hanno spesso significati nascosti e richiedono una conoscenza approfondita della storia dell’arte e della cultura classica e italiana per venire pienamente apprezzati. Considera che una visita guidata privata dura minimo 2 ore, al termine della quale potrai esplorare liberamente i Musei Vaticani.

Volta affrescata nelle Stanze di Raffaello nei Musei Vaticani
Volta affrescata nelle Stanze di Raffaello nei Musei Vaticani

Accessibilità dei Musei Vaticani

Una criticità dei Musei Vaticani è la loro accessibilità. A causa delle dimensioni e della struttura del complesso, alcune sezioni dei musei potrebbero essere difficili da raggiungere per i visitatori con disabilità o a mobilità ridotta. Il problema maggiore è che solo i visitatori in sedia a rotelle, con un unico accompagnatore e la guida, possono utilizzare gli ascensori dei Musei Vaticani. Inoltre il percorso accessibile è spesso in senso contrario a quello a piedi.

Questo potrebbe rendere difficoltosa la visita ai turisti disabili. Sia che viaggino in gruppo perché devono separarsi per prendere gli ascensori. Sia se hanno mobilità ridotta, ma non sono in sedia a rotelle, perché non gli sarà permesso usare gli ascensori del percorso accessibile. In questi casi confrontati con la tua guida per capire il percorso migliore e meno faticoso prima di iniziare la visita.

Musei Vaticani con bambini: meglio evitare

Se viaggi con bambini, vale lo stesso discorso dell’accessibilità. All’interno dei Musei Vaticani non puoi utilizzare gli ascensori con passeggino o carrozzina, perché sono riservati esclusivamente alle sedie a rotelle. Il percorso di visita presenta diversi punti con le scale, soprattutto nei passaggi finali verso la Cappella Sistina.

Dovrai quindi per forza sollevare il passeggino e portarlo di peso giù per le scale. Questa attività è faticosa in due persone, ma praticamente impossibile se viaggi da sola con tuo figlio.

Un altro motivo per cui ti suggerisco di evitare la visita ai Musei Vaticani con bambini è che sono enormi, con moltissime opere d’arte antica e nessuna installazione pensata per i più piccoli. Ho visitato i Musei Vaticani da sola e penso di aver fatto la scelta giusta perché ho visto diversi bambini stremati.

Per quanto sia bellissimo viaggiare insieme in famiglia ci sono attività che davvero non sono molto adatte ai bambini. Sicuramente intorno ai 10 anni anche i più piccoli, con l’aiuto di una guida, possono apprezzare le magnifiche opere dei Musei Vaticani. Prima la vedo solo una sofferenza portare bambini in un luogo affollato in cui non possono toccare nulla.

Orari di apertura e chiusura

I Musei Vaticani sono aperti dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 18:00, con ultimo ingresso consentito alle 16:00. Nel periodo estivo il venerdì e sabato l’apertura è prolungata fino alle 22:30, con ultimo ingresso alle 20:30.

Il giorno di chiusura è la domenica, tranne l’ultima domenica del mese che sono aperti al mattino con ingresso è gratuito (ma possono essere ancora più affollati del solito). Durante i periodi delle festività, Natale e Pasqua in particolare, i Musei Vaticani potrebbero avere orari di apertura e chiusura diversi. Ti consiglio sempre di verificare prima di prenotare il tuo viaggio.

Dal calendario qui sotto puoi vedere i giorni di apertura e la disponibilità di biglietti saltafila online (attenzione, si esauriscono facilmente). Ti basta scorrere fino alla data del tuo viaggio e puoi prenotare cliccandoci sopra.

Come arrivare ai Musei Vaticani

I Musei Vaticani sono situati all’interno delle mura di Città del Vaticano, uno stato indipendente all’interno di Roma. Siccome il Vaticano è piccolissimo e quasi tutto circondato da mura, non ci sono indirizzi specifici come Via o Piazza per cui per trovare il punto giusto di ingresso inserisci solo Musei Vaticani su Google Maps.

Le fermate della metropolitana più vicine sono Cipro o Ottaviano, sulla linea A. Dalla stazione puoi raggiungere i Musei Vaticani a piedi in una decina di minuti. In alternativa puoi prendere l’autobus urbano 49 o 492 e scendere alla fermata Risorgimento / San Pietro. Tuttavia, a causa dell’intenso traffico di Roma, ti consiglio di muoverti a piedi o in metropolitana quando possibile.

Per darti un riferimento visivo, l’ingresso dei Musei Vaticani è laterale, dalle mura. La fila più lunga, quella sul marciapiede che solitamente arriva ben al di fuori dei confini di Città del Vaticano, è per i non prenotati. Se hai acquistato il biglietto saltafila puoi superare queste persone camminando sulla strada e mostrare la tua prenotazione al personale all’esterno dei Musei Vaticani che ti farà entrare in biglietteria.

Musei Vaticani
00120 Città del Vaticano

Giardino con sfera di Arnaldo Pomodoro all'interno del Cortile della Pigna nei Musei Vaticani
Giardino con sfera di Arnaldo Pomodoro all’interno del Cortile della Pigna nei Musei Vaticani

Musei Vaticani: conclusioni sulla visita

In conclusione, i Musei Vaticani sono un tesoro inestimabile di opere d’arte e cultura. Sebbene ci siano alcune criticità, come l’affollamento, la scarsa accessibilità e il costo elevato, la visita ai Musei Vaticani rimane un’esperienza indimenticabile per chiunque sia interessato all’arte e alla storia.

Con la giusta pianificazione puoi immergerti nella bellezza e nella grandezza dell’arte italiana e del mondo. Per me avere una guida ha fatto davvero la differenza rispetto alla mia prima visita. Scrivimi se hai già visitato i Musei Vaticani e se questo post di ha aiutato nella programmazione del tuo prossimo viaggio.

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4 commenti

Claudia 06/03/2023 - 17:14

Direi che più breve di così questo articolo non si poteva fare: non è facile riassumere in un articolo un museo del genere.
Per me è stato un piacere accompagnare per le sale e le gallerie dei Musei Vaticani e grazie mille per la bella foto!

Rispondi
Paola 06/03/2023 - 20:56

A entrare ancora di più nel dettaglio sarebbe uscito un ebook più che un articolo del blog! Anche perché c’è veramente tanto da vedere (l’ho già detto vero?!) e probabilmente non basterebbe una vita a scoprire tutti i tesori racchiusi dai Musei Vaticani

Rispondi
Cristina 28/02/2023 - 18:32

Musei meravigliosi, con opere d’arte magnifiche. Noi abbiamo organizzato la nostra visita in occasione dell’apertura gratuita mensile che coincide con l’ultima domenica del mese, che coincideva con il mio compleanno, mi sono fatta proprio un bel regalo. L’apertura dei musei in questa occasione è solo al mattino, dalle 9.00 – 14.00, l’ultimo ingresso è alle ore 12.30.

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Paola 01/03/2023 - 14:17

Grazie per l’informazione! Hai trovato tanta gente? Di sicuro l’apertura gratuita è un bel risparmio, ma in base alla mia esperienza, in musei europei diversi, non sempre è possibile entrare per via delle lunghe code

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