Napoli è una città misteriosa piena di gallerie e percorsi sotterranei da scoprire attraverso le tante visite guidate a tema. In questo articolo ti parlo dell’itinerario Via delle Memorie della Galleria Borbonica, un tunnel sotto la città scavato a mano nel tufo, voluto da Re Ferdinando II. Questo tour è molto suggestivo perché attraversa la città passando tra rifugi antiaerei e depositi di auto sequestrate nel dopoguerra.
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Cos’è la Galleria Borbonica di Napoli
La Galleria Borbonica è un tunnel lungo 431 metri interamente scavato a mano, commissionato dal re Ferdinando II di Borbone per diventare una rapida via di fuga dal Palazzo Reale verso il mare. Il progetto originale prevedeva ben due gallerie, una carrabile e l’altra pedonale, illuminate a gas. Tuttavia il tunnel borbonico non venne mai completato come previsto. Incontrò infatti numerose varianti in corso d’opera, prima di venire sospeso per motivi economici e per il cambiamento politico dovuto all’Unità d’Italia.
Quello che restava dell’ambiziosa opera ingegnieristica dei Borbone venne riconvertito in rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale, per dare rifugio ai cittadini partenopei durante i bombardamenti alleati e tedeschi. Si stima che i rifugi antiaereo della Galleria Borbonica abbiano ospitato tra i 5.000 ed i 10.000 napoletani.
Dopo la guerra e fino al 1970 la Galleria Borbonica fu utilizzata sia come Deposito Giudiziale Comunale per moto e auto sequestrate, sia per ammassare tutto ciò che veniva estratto dalle macerie dei bombardamenti. In quel periodo le aree sotterranee che oggi sono visitabili vennero completamente riempite. In quelle stesse aree oggi puoi vedere i resti di veicoli nati dall’inventiva napoletana creati a partire da diversi motori e carrozzerie.
La Galleria Borbonica attuale, con il percorso sotterraneo che attraversa la città passando per antiche cisterne e cave di tufo, è merito dell’Associazione Culturale Borbonica Sotterranea. Dopo la riscoperta e gli scavi, l’associazione ne ha curato il restauro e oggi organizza visite guidate ed eventi nel sottosuolo.
Gli itinerari della Galleria Borbonica aperti al pubblico
Il sottosuolo di Napoli offre diversi itinerari per scoprire ai visitatori tra percorsi della Napoli Sotterranea e Catacombe. La stessa Galleria Borbonica propone tour di vario genere, tutti gestiti dall’Associazione Culturale Borbonica Sotterranea. Accanto al Percorso Standard e alla Via delle Memorie, sono presenti il Percorso Avventura e il Percorso Speleo Light, delle visite guidate più avventurose attraverso stretti cunicoli, con torcia, imbracatura e caschetto di protezione.
In questo articolo ti parlo dell’itinerario di Via delle Memorie perché, insieme al Percorso Standard, è quello più adatto a tutti. Pur essendo una lunga passeggiata nel sottosuolo napoletano è infatti quasi interamente accessibile. Il tour Via delle Memorie è molto simile a quello classico, ma si focalizza principalmente sulla storia di Napoli anziché sull’ingegneria borbonica.
Il percorso Via delle Memorie della Galleria Borbonica
L’itinerario Via delle Memorie della Galleria Borbonica parte dallo storico Palazzo Serra di Cassano, un imponente edificio monumentale che nasconde una storia affascinante. Scendendo nel sottosuolo del capoluogo partenopeo, il tour attraversa un rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale e una serie di cisterne, prima di concludersi in un deposito giudiziale di auto e moto sequestrate che raccontano tutta l’inventiva dei napoletani.
Il Palazzo Serra di Cassano
L’itinerario della Galleria Borbonica Via delle Memorie parte da Palazzo Serra di Cassano, un edificio nobiliare del centro storico che ospita l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e la sua biblioteca. Prima di iniziare la discesa nel sottosuolo partenopeo la guida spiega cosa rende speciale l’architettura di questo edificio situato sulla collina di Pizzofalcone.
I saloni del palazzo, decorati con stucchi rococò, affreschi, dipinti e mobili neoclassici, sono visitabili solo durante eventi pubblici. Dall’esterno però sono visibili dell’edificio sono visibili alcuni dettagli architettonici molto interessanti.
L’accesso al Palazzo Serra di Cassano da secoli avviene dal retro dell’edificio. Non dal portone principale affacciato verso il Palazzo Reale di Napoli, sbarrato da secoli come rifiuto verso il re. Il portone portone principale venne chiuso e mai più riaperto dopo l’esecuzione di Gennaro Serra di Cassano, figlio del duca Luigi Serra di Cassano e di Giulia Carafa, condannato e decapitato per aver partecipato alla rivoluzione della Repubblica napoletana del 1799.
Dal cortile interno di Palazzo Serra di Cassano puoi vedere l’imponente scalone monumentale progettato dall’architetto Ferdinando Sanfelice. Le due scale separate, suddivise in tre rampe ciascuna, si riuniscono solo al piano dell’appartamento padronale.
L’accesso alla Galleria Borbonica
Come quasi tutti gli edifici storici napoletani, Palazzo Serra di Cassano è stato costruito prevalentemente con il tufo scavato dal sottosuolo. Alla struttura esterna corrisponde un vuoto sotterraneo dello stesso volume. Questo perché il tufo è una pietra molto resistente che quando si estrae per farne blocchi da costruzione non crea problemi di stabilità all’area sottostante.
Negli anni i vuoti rimasti dall’estrazione del tufo sono stati utilizzati negli anni nei modi più disparati, come rifugi antiaerei, pozzi e cisterne. Nello stesso cortile di Palazzo Serra di Cassano c’è un pozzo collegato a una cisterna visibile durante il tour.
L’accesso alla Galleria Borbonica avviene dalle fondamenta dell’edificio in cui si trovava la falegnameria di Palazzo Serra di Cassano, oggi utilizzata per esporre opere d’arte e ritrovamenti del sottosuolo. Quando ho partecipato al tour Via delle Memorie erano esposte fotografie della Liberazione del 1945 e alcune motociclette rinvenute nel Deposito Giudiziale Comunale.
La Galleria Borbonica rifugio antiaereo nella seconda guerra mondiale
Dai locali seminterrati di Palazzo Serra di Cassano partono 115 gradini che portano al rifugio antiaereo della Galleria Borbonica. Prima di scendere la guida del tour fa suonare una sirena antiaerea a funzionamento manuale e racconta la vita nei rifugi antiaerei attraverso una piccola esposizione di oggetti intimi e personali, come scarpine da bambino e boccette di profumo.
Le boccette di profumo in particolare non sono una frivolezza, ma raccontano i tentativi di scacciare via la puzza del rifugio antiaereo sovraffollato con latrine aperte. Le aree della Galleria Borbonica sono molto ampie, con soffitti altissimi, ma durante i bombardamenti alleati e tedeschi si riempivano ogni volta con almeno 2600 persone.
Alcune fonti riportano che durante la guerra nella Galleria Borbonica si rifugiarono fino a 10.000 napoletani. Le storie e gli aneddoti della gente del quartiere sulla vita nel rifugio sono numerosi, compresa la nascita di una bambina sotto le bombe. Lungo i corridoi puoi ancora vedere scorrere cavi elettrici e linee telefoniche utilizzate dai soldati, con i numeri da chiamare in caso di necessità scritti sui muri.
La cisterna e le cave di tufo della Galleria Borbonica
Il percorso di visita delle Vie Memorie prosegue per la Galleria Borbonica attraverso le cave di tufo da cui veniva estratta la pietra per costruire i palazzi sovrastanti. Man mano che scendi in profondità i soffitti della Napoli Sotterranea si fanno sempre più alti. In questa area la guida spiega come abili artigiani si calavano nelle buche con delle corde per staccare i blocchi di tufo a mano.
Rispetto ad altre città sotterranee che puoi vedere in Italia o in Europa, come il Museo Pietro Micca di Torino, gli ambienti del sottosuolo di Napoli sono incredibilmente ampi. Devi assolutamente vedere la Galleria Borbonica dal vivo per rendertene conto. I soffitti della Napoli Sotterranea sono degli imbuti al contrario. Sembra impossibile che quei vuoti derivino da immense quantità di roccia scavata a mano senza macchinari nei secoli passati.
Le cave di tufo di Napoli sono state utilizzate negli anni anche come cisterne per l’acqua. Il tour Via delle Memorie attraversa quella che serviva per raccogliere l’acqua del pozzo del cortile di Palazzo Serra di Cassano. Oggi questa cisterna viene utilizzata dall’Associazione Culturale Borbonica Sotterranea per scenografici eventi.
Il Deposito Giudiziario Comunale di Napoli
Il percorso Via delle Memorie della Galleria Borbonica finisce nell’area del Deposito Giudiziale Comunale in cui venivano collocati i veicoli sequestrati nel dopoguerra. Le motociclette e le automobili rinvenute raccontano la creatività dei napoletani che elaboravano o costruivano dal nulla mezzi di trasporto a partire da motori e parti di carrozzerie.
Questa è decisamente la parte più scenografica dell’interno percorso Via delle Memorie e della Galleria Borbonica. Anche se non te intendi di motori e non sai riconoscere i falsi dagli originali, la guida racconta come la maggior parte delle auto sequestrate, oggi recuperate ed esposte, sia davvero opera dell’inventiva napoletana.
La fine del percorso Via delle Memorie
L’ultima tappa prima dell’uscita della Galleria Borbonica è una raccolta di oggetti rinvenuti in vendita per finanziare il restauro dei tunnel e le attività dell’Associazione Culturale Borbonica Sotterranea. Rispetto ai classici bookshop dei musei qui puoi trovare veri e propri cimeli della seconda guerra mondiale, come caschi e occhiali da moto dell’esercito tedesco o telefoni utilizzati dalle truppe britanniche.
Il tour guidato termina all’uscita del Parcheggio Morelli, a due passi dal lungomare di Napoli e del quartiere Chiaia. L’uscita ti lascerà disorientata perché percorrendo i tunnel della Galleria Borbonica non ti rendi conto di attraversare la città scendendo verso il mare.
Informazioni utili per visitare la Galleria Borbonica
La Galleria Borbonica uno dei vari itinerari visitabili della Napoli Sotterranea. Rispetto ad altri tour simili, questo tour si estende all’interno di un’opera di ingegneria borbonica. Nel percorso Via delle Memorie ogni area è legata a una parte della storia recente di Napoli quindi è anche un modo per scoprire la città dal basso, parallelamente alla visita dei monumenti in superficie.
Pur essendo restaurata riportando allo stato originario gli ampi tunnel e cave di tufo, la Galleria Borbonica non è interamente accessibile a tutti. Lungo il percorso si incontrano scale con molti gradini (115 solo per raggiungere il rifugio antiaereo). Pur essendo un’esperienza davvero splendida, potrebbe essere difficoltosa per bambini piccoli che non stanno più nel marsupio, ma non camminano ancora a lungo, o per persone a mobilità ridotta.
Costo e disponibilità biglietti per la Galleria Borbonica
I biglietti per la visita guidata alla Galleria Borbonica partono da € 10 a persona e i bambini fino a 10 anni entrano gratis. La visita va obbligatoriamente prenotata in anticipo perché i tour partono solo quando ci sono partecipanti confermati.
In genere le visite guidate alla Galleria Borbonica sono da venerdì a domenica e festivi, con un tour in partenza al mattino e uno al pomeriggio. Per organizzarti e prenotare i tuoi biglietti in anticipo in modo da assicurarti un posto nella visita guidata che ti interessa ti suggerisco di scorrere le date sul calendario interattivo che ti riporto qui sotto.
Da dove partono i tour della Galleria Borbonica
Le visite guidate della Galleria Borbonica partono da due differenti ingressi, Via Monte di Dio dove si trova Palazzo Serra di Cassano e Vico del Grottone da cui solitamente parte il Percorso Standard. I due ingressi si trovano a circa dieci minuti a piedi di distanza. Per questo motivo ti consiglio di verificare con attenzione il punto di ritrovo indicato sul biglietto perché se arrivi in ritardo il tour potrebbe partire senza di te.
Galleria Borbonica
Via Monte di Dio, 14 / Vico del Grottone, 4
80132 Napoli
Dove dormire a Napoli
Il capoluogo partenopeo offre tantissime strutture in cui soggiornare, con hotel e appartamenti in centro e affacciati sul mare. Il mio consiglio è di lasciarti incantare dalle magnifiche proposte di Booking.com che puoi scoprire cliccando su “Cerca” nel box qui sotto.
Tra chiese sotterranee, catacombe e tunnel non basta un solo viaggio per scoprire il livello inferiore della città partenopea. Il tour della Galleria Borbonica è sicuramente una delle visite guidate da non perdere a Napoli, perfetto per chi desidera un’esperienza unica tra storia e architettura. Scrivimi nei commenti se conoscevi già la Galleria Borbonica e l’itinerario Via delle Memorie di Napoli.
2 commenti
Ciao! Complimenti per l’articolo, mi ha dato ottimi spunti per uno dei miei prossimi
Grazie!