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Visita guidata al Teatro San Carlo di Napoli: il teatro dietro le quinte

di Paola
2 commenti

Lusso, eleganza, classe: sono le parole che mi vengono in mente quando penso ai teatri e il Teatro San Carlo di Napoli è esattamente questo, oltre a essere Patrimonio UNESCO. La visita guidata svela i segreti di uno dei più antichi e prestigiosi teatri lirici del mondo e ti accompagna sulle poltroncine di velluto, facendoti immaginare in abito lungo alla prima di un’opera.

Perché visitare il Teatro San Carlo di Napoli

Il Teatro San Carlo di Napoli, oltre a essere uno dei principali teatri lirici italiani con un regolare calendario di spettacoli di danza e opera lirica, è anche uno dei monumenti più importanti della capoluogo partenopeo, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

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Voluto da Re Carlo di Borbone nel 1737, il Teatro San Carlo di Napoli è uno dei più antichi e prestigiosi teatri d’Europa ancora attivo e la sua storia si intreccia con quella del Regno d’Italia e dell’opera lirica. Tra i suoi direttori si annoverano i musicisti più famosi, tra cui Gioacchino Rossini e Gaetano Donizetti.

Con la sua forma a ferro di cavallo, i cinque ordini di palchi più il palco reale, l’ampia platea e il palco lungo trenta metri, il Teatro San Carlo è stato anche un modello per i teatri costruiti successivamente in Europa, come il Teatro alla Scala di Milano o il Teatro di Corte della Reggia di Caserta.

Una delle sale del Teatro San Carlo di Napoli visitabile durante la visita guidata
Una delle sale del Teatro San Carlo visitabile durante la visita guidata

Cosa vedere con la visita guidata del Teatro San Carlo di Napoli

Se ami il teatro sai che assistere a uno spettacolo è magia pura. Ancora di più per un’opera lirica che richiede la perfetta sincronia tra attori, cantanti, comparse e orchestra. Quando ti siedi in platea o in un palco vieni riportata indietro nel tempo, quando per secoli l’unico modo per vedere una rappresentazione era attendere quell’attimo di silenzio e buio prima dell’inizio di uno spettacolo.

Come spettatore vedi solo la messa in scena perfetta e il talento degli attori. Eppure perché la musica arrivi perfetta in tutti i posti a sedere e si fonda con le note dell’orchestra è necessario che l’architettura del teatro rispetti il modo in cui si propagano i suoni. Allo stesso modo il cambio di scene richiede una certa profondità del palcoscenico.

Visitare un teatro lirico con una guida è davvero interessante perché ti permette di scoprire i segreti dietro al sipario, dettagli tecnici nascosti da elaborate decorazioni. Nei teatri storici come il Teatro di San Carlo di Napoli, i colori stessi raccontano molto sul periodo di costruzione e sulla casata regnante.

Se ti incuriosisce scoprire come funziona un teatro lirico e la storia di uno dei più antichi teatri europei dal quale sono passati regnanti e personaggi storici, il tour del Teatro San Carlo di Napoli ti fornirà ogni genere di spiegazioni e curiosità. La visita guidata è interessante anche se non hai ancora assistito a uno spettacolo lirico dal vivo, ma vuoi solo provare il brivido di sederti sui palchi e sognare a occhi aperti nelle lussuose sale del teatro.

La struttura e l’acustica del teatro lirico

Tra le tante curiosità scoperte durante la visita guidata del Teatro San Carlo di Napoli, mi sono rimaste impresse le astuzie architettoniche per restituire agli spettatori un suono pulito indipendentemente da dove sono seduti. Una di queste è la struttura del teatro a ferro di cavallo, mentre la profondità del palco è semplicemente una questione estetica per ospitare scenografie in grado di dare profondità alle rappresentazioni.

Durante la mia visita al Teatro San Carlo di Napoli ho anche scoperto che la fossa d’orchestra, chiamata anche “golfo mistico”, fu introdotta da Giuseppe Verdi. La buca d’orchestra è una piattaforma che si può alzare al livello del palco per determinati spettacoli. Solitamente durante le rappresentazioni liriche l’orchestra rimane nascosta agli occhi del pubblico, a un livello più basso del palcoscenico.

Paola Bertoni seduta in un palco del Teatro San Carlo di Napoli
Qui sono seduta in un palco del Teatro San Carlo di Napoli

I teatri lirici sono riccamente decorati e foderati di tessuto quasi ovunque perché i suoni esterni vengono attutiti dalle decorazioni in rilievo, dai pavimenti in legno e dalle poltroncine di velluto. La musica si propaga quindi forte verso l’alto, fino alla cupola in legno del teatro, per poi rimbalzare su una tela.

Quello che dal basso sembra un soffitto affrescato è invece una tela tesa in modo strategico per far tornare i suoni delle note musicali e la voce dei cantanti in basso verso gli spettatori. Per questo motivo i melomani, gli appassionati di musica, preferiscono sedersi nei palchi più alti, comunemente noti come “piccionaia”, perché in questi posti il suono arriva puro e nitido.

Il soffitto del Teatro San Carlo di Napoli con la grande tela dipinta che nasconde la cupola in legno
Il soffitto del Teatro San Carlo con la grande tela dipinta che nasconde la cupola in legno

La disposizione dei palchi

Oggi quasi tutti i posti a sedere sono prenotabili per una rappresentazione teatrale, compresi quelli a ridotta visibilità per cui i biglietti costano meno. Alcuni palchi però sono così a ridosso del palcoscenico che spesso vengono lasciati vuoti.

Lo scopo per cui sono stati costruiti era permettere ai compositori di vedere i musicisti all’opera direttamente dai palchi di servizio. La figura del direttore d’orchestra infatti è nata molto tempo dopo la diffusione dell’opera lirica. Compositori come Rossini, Donizetti, Bellini e Verdi controllavano i musicisti dai palchetti laterali.

Interno del Teatro San Carlo di Napoli
Interno del Teatro San Carlo di Napoli

I palchi degli spettatori sono allestiti con uno specchio allo scopo di vedere quando quando arrivava il re e se applaudiva durante lo spettacolo. Questo perché se il monarca in carica non gradiva lo spettacolo nessuno era autorizzato ad applaudire. Inoltre il sovrano non entrava a teatro dall’ingresso principale come i comuni spettatori, ma aveva un accesso riservato da un corridoio interno che collegava il palco reale con il vicino Palazzo Reale.

Gli specchi nei palchi avevano anche il compito di riflettere la luce delle candele all’interno del teatro. Prima dell’avvento dell’energia elettrica i teatri erano infatti illuminati dalla luce delle candele, con il conseguente rischio di incendio.

Paola Bertoni davanti allo specchio di un palco del Teatro San Carlo di Napoli
I palchi del Teatro San Carlo di Napoli erano allestiti con uno specchio per vedere quando arrivava il re

Lo stemma reale

A differenza degli altri teatri italiani, la decorazione del Teatro San Carlo di Napoli era originariamente nei colori azzurro e argento, ovvero i colori dello stemma della famiglia reale Borbone. La decorazione del teatro divenne oro e rosso solo dopo l’Unità d’Italia per adeguarsi ai colori dei Savoia, diventati uno standard teatrale in tutta la penisola.

Persino lo stemma sopra il palco, un tempo dei Borbone, era stato ridipinto con lo stemma dei Savoia. Oggi vedi quello originale solo perché un terremoto fece staccare un pezzo di intonaco dal soffitto del teatro e riportò alla luce lo stemma originario dei Borbone.

Lo stemma dei Borbone che era stato coperto dallo stemma dei Savoia dopo l'Unità d'Italia
Lo stemma dei Borbone che era stato coperto dallo stemma dei Savoia dopo l’Unità d’Italia

L’orologio del Teatro San Carlo di Napoli

Nell’arco che sormonta il palcoscenico del Teatro San Carlo di Napoli è installato un orologio molto particolare in cui non gira la lancetta, bensì il quadrante. La lancetta è il braccio destro della figura con le ali e rimane ferma mentre gira lo sfondo.

L’orologio con le raffigurazioni di Cronos, delle muse dell’arte e della sirena Parthenope è l’allegoria dell’arte che non ha tempo. Puoi fermarti per dedicare al teatro tutto il tempo necessario a godere dello spettacolo in scena.

L'orologio del Teatro San Carlo di Napoli rappresenta l'allegoria dell’arte che non ha tempo
L’orologio del Teatro San Carlo rappresenta l’allegoria dell’arte che non ha tempo, nel senso di dedicare all’arte tutto il tempo possibile

Informazioni utili per visitare il Teatro San Carlo di Napoli

Il Teatro di San Carlo di Napoli è aperto al pubblico sia durante gli spettacoli che nelle visite guidate che si svolgono tutti i giorni dalle 10:30 alle 17:00 in italiano, in inglese e francese. Controlla sulla pagina delle visite guidate del Teatro San Carlo lingue e orari del tour.

Anche se sembra una visita guidata di nicchia quando ho visitato io il Teatro San Carlo di Napoli il tour era al completo per cui ti suggerisco di recarti in biglietteria con anticipo. Al momento in cui scrivo non è possibile acquistare i biglietti online, ma devi recarti personalmente presso la biglietteria del teatro.

La visita guidata costa € 9 a cui puoi aggiungere il biglietto per visitare il MeMus, il museo Museo Memoria e Musica che conserva l’archivio storico del Teatro San Carlo. In realtà non aspettarti un vero e proprio museo perché vuole essere più uno spazio polifunzionale con centro documentazione.

Dove si trova il Teatro San Carlo di Napoli

Il Teatro di San Carlo si trova nel pieno centro di Napoli e non potrebbe essere diversamente visto che nei secoli scorsi era direttamente collegato con il Palazzo Reale. Per questo motivo è facile raggiungere l’ingresso del teatro e la biglietteria a piedi se ti trovi già in centro.

Se preferisci utilizzare la metropolitana, la fermata più vicino è Municipio sulla Linea 1. Gli autobus R2 e C25 invece fermano alla fermata San Carlo – Galleria Umberto I. Da queste fermate puoi raggiungere il teatro in un paio di minuti a piedi.

Teatro di San Carlo
Via San Carlo, 98
80132 Napoli

Serie di palchi all'interno del Teatro San Carlo di Napoli con il palco reale in centro
Le serie di palchi del Teatro San Carlo, dai quali spicca il palco reale al centro

Il Teatro di San Carlo è una delle più belle attrazioni di Napoli e ti consiglio di fermarti in città anche per i suoi spettacoli.

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Visitare un teatro lirico, o meglio ancora assistere a un’opera, è davvero un’esperienza coinvolgente che ti riporta indietro nel tempo. Scrivimi nei commenti se hai già visitato il Teatro San Carlo di Napoli come turista o spettatrice.

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2 commenti

Miss Polette 26/04/2020 - 17:20

Mai stata a Napoli, ma mio marito mi ha parlato di questo teatro, raccontandomi quanto sia bello, le tue foto lo confermano!

Rispondi
Paola 01/05/2020 - 19:28

Sembra di tornare indietro nel tempo, è perfettamente conservato in ogni dettaglio

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