Home DestinazioniItaliaCampania La chiesa de’ ’e cape ’e morte del Purgatorio ad Arco di Napoli

La chiesa de’ ’e cape ’e morte del Purgatorio ad Arco di Napoli

di Paola
4 commenti

A Napoli ci sono chiese a ogni angolo, come se i partenopei avessero davvero un rapporto speciale con le divinità. Tra tutte spicca la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, detta de’ ’e cape ’e morte, famosa per la venerazione dei resti anonimi e per la scultura in ottone a forma di teschio davanti all’ingresso.

Cosa rende unica la chiesa de’ ’e cape ’e morte del Purgatorio ad Arco di Napoli

Riconoscere la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco è semplice per via del teschio di ottone con ossa incrociate che spicca davanti all’ingresso. Si tratta della scultura di un teschio proprio come quello dei pirati che attira l’attenzione di turisti e passanti e che rimanda ai resti umani venerati dai napoletani e conservati nell’ipogeo, la parte sotterranea della chiesa.

ORGANIZZA IL TUO VIAGGIO A NAPOLI
Prima di partire acquista il Naples Pass e risparmia: la tessera turistica comprende gli ingressi alle principali attrazioni di Napoli, compreso il tour della città sotterranea e l’accesso alle Catacombe di San Gennaro, e l’utilizzo dei mezzi pubblici per i giorni di validità della card.

Scultura a forma di teschio di fronte alla chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco di Napoli
La scultura a forma di teschio di fronte alla chiesa delle capuzzelle

Il culto delle anime pezzentelle a Napoli

Il soprannome della chiesa delle capuzzelle o de’ ’e cape ’e morte rimanda al culto delle anime pezzentelle praticato a Napoli, un vero e proprio scambio di favori con le anime purganti. In cambio di preghiere per aiutare l’anima di un defunto anonimi ad arrivare in Paradiso, il napoletano attende la realizzazione dei suoi desideri o i numeri vincenti del Lotto.

Il culto delle anime, inizialmente promosso dalla Chiesa cattolica per raccogliere offerte, prevedeva che i vivi dovessero sovvenzionare Messe e preghiere in suffragio dei defunti per farli arrivare in Paradiso. La dottrina cattolica prevede infatti l’esistenza del Purgatorio, una sorta di terra di nessuno in cui possono trovarsi i defunti.

I napoletani presero la pratica di pregare per far arrivare i propri cari in Paradiso molto seriamente, ma iniziarono anche a occuparsi delle anime dei morti anonimi. Non per carità e spirito cristiano, bensì per farsi restituire il favore dall’anima purgante una volta giunta in Paradiso. Secondo il folklore popolare le capuzzelle, ovvero i teschi anonimi, possono comunicare con il loro benefattore attraverso i sogni segnalando i numeri vincenti del lotto.

Tuttavia l’intraprendenza dei fedeli partenopei non venne particolarmente apprezzata. Dopo averlo tollerato per secoli per guadagnare sulle offerte dei fedeli, la Chiesa cattolica vietò ufficialmente il culto delle anime pezzentelle nel 1969.

Un’altra versione lega il culto delle capuzzelle alla pietas, ovvero alla pietà verso le anime del Purgatorio. La tradizione pare si sia sviluppata in seguito all’epidemia di peste del Seicento, con buona parte della popolazione seppellita in aree comuni sotto le chiese.

Cosa vedere nella chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco

Se il culto napoletano de’ ’e cape ’e morte ti ha incuriosito, la chiesa Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco è parte di un complesso che comprende la chiesa, un’area sotterranea chiamata ipogeo e una zona museale. Il nome “ad Arco” nell’Opera Pia e nella chiesa non è un’aggiunta architettonica, ma deriva da una torre romana che si trovava lungo la strada della chiesa, con un arco sotto cui passavano persone e mezzi.

La struttura è nata per volere dell’Opera Pia Purgatorio ad Arco che nel Seicento, il secolo della peste, aveva lo scopo di prendersi cura delle anime finite in Purgatorio. L’occuparsi delle anime dei defunti prevedeva anche fornire un adeguato luogo di sepoltura per i poveri, scopo per cui venne costruita la chiesa.

Il progetto di Giovanni Cola di Franco e di Giovan Giacomo Di Conforto prevedeva un livello superiore e uno inferiore, con stili differenti. La parte superiore, riccamente decorata secondo lo stile del barocco napoletano, rappresenta il mondo dei vivi. L’ipogeo il mondo dei morti con il Purgatorio. Il museo, situato nella sacrestia e nell’oratorio dietro l’abside, ospita invece una serie di paramenti e oggetti liturgici utilizzati tra il Seicento e l’Ottocento.

Interno barocco della chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco di Napoli
Il trionfo del barocco napoletano nell’altare della chiesa superiore di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco

La chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco

Tutte le decorazioni interne e esterne della chiesa, teschio di ottone all’ingresso compreso, sono pensate per ricordare ai fedeli di pregare per far raggiungere il Paradiso alle anime purganti. Per questo motivo i dipinti come il Transito di San Giuseppe di Andrea Vaccaro, la Morte o Estasi di Sant’Alessio di Luca Giordano, la Madonna delle anime purganti di Massimo Stanzione e la scultura del Teschio alato di Dioniso Lazzari presentano il tema del Purgatorio. Persino la facciata esterna presenta motivi decorativi di ossa e teschi che richiamano il mondo dei morti.

L’ipogeo del complesso del Purgatorio ad Arco

L’ipogeo, il livello sotterraneo della chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, rappresenta il Purgatorio. Per visitarlo devi scendere una serie di gradini che partono dal pavimento della chiesa. Lo stile dell’ipogeo è volutamente spoglio, per segnare visivamente il passaggio dal mondo dei vivi a quello dei morti.

Al centro della stanza principale del livello sotterraneo della chiesa si trova solo una tomba anonima circondata da catene nere chiuse da una decorazione a forma di teschio. Da lì parte un corridoio laterale che porta alla “terra santa”, nome dato ai luoghi di sepoltura all’interno delle chiese.

Proprio la “terra santa” è il luogo in cui vengono venerati i resti umani anonimi per il culto delle anime pezzentelle. Tra questi spicca il cranio di Lucia, un’anima purgante che secondo il folclore popolare è capace di intercedere per le spose e gli innamorati. Non metto la foto perché fa abbastanza impressione vedere un cranio agghindato con veli e gioielli, eppure è davvero popolare tra i napoletani.

Il museo di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco

Il museo della chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco si trova dietro l’abside, nello spazio dedicato alla sacrestia e all’Oratorio dell’Immacolata. Nel museo sono esposti principalmente oggetti liturgici, paramenti, argenteria, manoscritti, libri e dipinti databili tra il Seicento e l’Ottocento.

Facciata della chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco di Napoli
La facciata della chiesa del Purgatorio ad Arco, incastrata tra altri palazzi, con decorazioni macabre per ricordare le anime pezzentelle e la sofferenza dell’aldilà (allegria)

Informazioni utili per visitare il complesso del Purgatorio ad Arco

L’ingresso nella chiesa superiore di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco è gratuito, mentre per visitare il museo e l’ipogeo è necessario acquistare un biglietto di ingresso che costa € 7 e comprende la visita guidata, da prenotare a parte.

La chiesa è aperta tutte le mattine, mentre le visite guidate in italiano si svolgono tutti i giorni alle 12:00, esclusa la domenica. Il sabato c’è anche una visita guidata in inglese alle 11:00. Per partecipare è sufficiente avere il biglietto di ingresso e prenotare via e-mail scrivendo al Complesso Museale (e-mail sul sito).

Purtroppo i biglietti per l’ipogeo e il museo non si trovano online, ma si possono acquistare direttamente in chiesa. Il giorno della mia visita non avevo trovato molta gente quindi non avevo dovuto fare coda per entrare.

Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco
Via Tribunali, 39
80138 Napoli (NA)

Dove dormire a Napoli

Il capoluogo partenopeo offre tantissime strutture in cui soggiornare, con hotel e appartamenti in centro e affacciati sul mare. Il mio consiglio è di lasciarti incantare dalle magnifiche proposte di Booking.com che puoi scoprire cliccando su “Cerca” nel box qui sotto.

Durante il tuo soggiorno a Napoli ti consiglio di non perderti la pittoresca chiesa de’ ’e cape ’e morte del Purgatorio ad Arco di Napoli. Il culto delle anime pezzentelle sembra decisamente stravagante, ma fa parte del folclore napoletano che rende unico il capoluogo partenopeo.

Altri articoli che potrebbero interessarti

4 commenti

Arianna 30/03/2020 - 10:45

Per un attimo credevo si trattasse di una chiesa “stile” Chiesa di Santa Maria Immacolata a via Veneto a Roma, piena zeppa di teschi. Invece con questo articolo ho scoperto una tradizione davvero interessante del culto pagano-cattolico napoletano!

Rispondi
Paola 31/03/2020 - 11:12

A Milano c’è il santuario di San Bernardino alle Ossa con i teschi quindi potrebbero essercene anche altre! Quella di Roma che mi segnali non la conoscevo

Rispondi
maria 22/03/2020 - 16:45

Credo che molte chiese a Napoli abbiano la parte superiore e quella inferiore. Anche io difficilmente visito le chiese se proprio non è un monumento o se è un caso. Quelle che mi attirano sono sempre particolari come questa che descrivi.

Rispondi
Paola 22/03/2020 - 22:18

Penso anche io che ci siano parecchie chiese doppie a Napoli, un po’ per la conformazione geologica (la guida della Galleria Borbonica mi aveva spiegato che gli edifici sono stati costruiti tutti scavando il sottosuolo e creando così dei grandi spazi interrati), un po’ perché il culto delle capuzzelle è davvero popolare. Ora sarei curiosa di fare il percorso guidato del cimitero delle fontanelle che unisce tutti questi discorsi.

Rispondi

Lascia un commento

* Quando lasci un commento autorizzi Pasta Pizza Scones a gestire i tuoi dati secondo quanto previsto dal GDPR