Il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi, in francese Musée de l’Air et de l’Espace, è uno dei musei più importanti al mondo dedicati all’aviazione e allo spazio. Si trova nello storico aeroporto di Le Bourget, ristrutturato secondo il progetto originario e ospita una vasta collezione di navicelle di mongolfiere, aerei, razzi, satelliti. Puoi anche salire su diversi aerei, tra cui un vero 747 e su due aerei supersonici Concorde. In questo articolo puoi scoprire cosa vedere nel museo dell’aviazione di Parigi e come organizzare la tua visita, anche con bambini.
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Cosa vedere al Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi
Visitare il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi è un’esperienza incredibile per tutti gli appassionati di aviazione e spazio. Io ho visto il museo più volte, sia da sola che con mio figlio e ogni volta ho scoperto qualcosa di nuovo. Il museo è organizzato in sezioni temporali per scoprire come si è evoluta l’aviazione nei secoli. Il percorso di visita parte dalle prime ascese in mongolfiera e arriva alla conquista dello spazio.
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Il nuovo allestimento del museo è spettacolare perché ha completamente ripristinato gli spazi dell’aeroporto progettato da Georges Labro. L’ingresso del museo avviene dalla storica sala partenze dell’aeroporto di Le Bourget e gli spazi espositivi si espandono sulle piste e negli hangar collegati.
La collezione del Museo dell’Aria e dello Spazio
La collezione esposta al Museo dell’Aria e dello Spazio è molto vasta e comprende aerei, elicotteri, satelliti, razzi spaziali e molti altri oggetti che hanno fatto la storia dell’aviazione e dell’esplorazione spaziale. Tra gli oggetti più curiosi ci sono piatti a tema mongolfiere, diffusi quando le ascensioni erano uno spettacolo popolare. Puoi vedere anche dei modellini di dirigibili, e persino la navicella di uno Zeppelin da guerra (leggi il mio articolo sul Museo Zeppelin a Friedrichshafen per scoprire tutto sugli Zeppelin).
Inoltre una delle maggiori attrazioni del Musée de l’Air et de l’Espace è la sala dedicata al Concorde, l’aereo supersonico anglofrancese che ha rivoluzionato il trasporto aereo transatlantico. Nell’hangar sono esposti due aerei affiancati, un prototipo e un aereo commerciale. Puoi salirci sopra per vedere com’era l’aereo più veloce del mondo (spoiler: molto scomodo!).
Nel tarmac, la pista sul retro del museo, puoi invece vedere un aereo di linea A380, il gigante dell’aviazione commerciale. Poco distante ci sono i modelli dei razzi spaziali Ariane I et Ariane V dell’ESA (European Space Agency, ovvero Agenzia Spaziale Europea) e tanti altri aeromobili di periodi diversi, civili e da guerra.
In alcuni giorni della settimana, che variano durante il periodo dell’anno, puoi visitare, con un supplemento, la torre di controllo dell’aeroporto di Parigi-Le Bourget. Anch’essa è stata restaurata secondo l’architettura originaria del 1953. Infine, il museo ospita attività e mostre temporanee che spaziano dall’arte all’ingegneria, per approfondire e scoprire nuovi aspetti del trasporto aerospaziale.
Infine, all’interno del Musée de l’Air et de l’Espace c’è anche una ricca mediateca con una stupenda sala video con sedili di prima classe in cui scoprire i mestieri dell’aviazione attraverso interviste a professionisti del settore e lo sviluppo delle rotte commerciali con filmati d’epoca. Di seguito puoi leggere quali sono le migliori attrazioni del museo, divise per area tematica.
La nascita dell’aviazione
La prima parte del Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi è un vero e proprio viaggio nel tempo: racconta lo sviluppo dell’aviazione, nata come un hobby per pochi eccentrici. Qui puoi scoprire le caratteristiche tecniche dei primi velivoli e come siano stati sviluppati a partire dai primi progetti.
Tuttavia la parte più curiosa di questa sezione del museo, secondo me, è il racconto dell’entusiasmo scatenato dalle prime ascensioni in mongolfiera del 1783. In questo periodo di aéromanie vennero prodotti innumerevoli gadget con mongolfiere tra cui piatti, gioielli e accessori. Le ascensioni in mongolfiera erano veri e propri spettacoli con tanto di gadget per il pubblico!
Gli aerei da guerra
Argomento diverso, ma fondamentale per capire l’aviazione moderna, l’utilizzo militare delle forze aree. Buona parte del Museo dell’Aria e dello Spazio è dedicato agli aerei da guerra con tanti modelli di aerei e biplani di diversi periodi. Questo perché la ricerca e sviluppo dell’aviazione militare ha avuto un forte impatto allo sviluppo dell’aviazione commerciale.
L’aviazione militare nella Grande Guerra
Fino alla prima guerra mondiale gli aerei erano soprattutto uno sport meccanico. A livello militare venivano utilizzati quasi esclusivamente per la ricognizione. Tuttavia poco tempo dopo l’inizio della Grande Guerra gli aerei si trasformarono in una vera e propria arma, cambiando il modo di combattere e il ruolo dell’aviazione militare.
Dall’inizio della prima guerra mondiale, la guerra aerea non era più limitata solo ai combattimenti tra gli aerei degli opposti schieramenti. Da quel momento poteva colpire obiettivi distanti centinaia di chilometri dai campi di battaglia, persino città o infrastrutture industriali, come purtroppo sappiamo accade ancora oggi.
La conseguenza fu un importante investimento nella creazione di un’aviazione militare, ma anche in ricerca e sviluppo, successivamente applicati all’aviazione civile come puoi vedere nella parte dell’esposizione dedicata agli aerei commerciali prodotti tra le due guerre.
Gli aerei della seconda guerra mondiale e i prototipi
Il percorso di visita del Museo dell’Aria e dello Spazio prosegue con gli aerei utilizzati nella seconda guerra mondiale, in una sala dedicata. Tra questi gli appassionati riconosceranno il Supermarine Spitfire, il caccia simbolo della Royal Air Force, e il Douglas C-47A Skytrain, soprannominato Dakota, che ospita un’installazione interattiva che simula lo sbarco in Normandia (che a mio figlio di quattro anni non è piaciuta perché troppo realistica).
La sala dei prototipi mostra invece lo sviluppo tecnologico dal secondo dopoguerra, con il passaggio dagli aerei a elica ai jet a reazione, ovvero i moderni aerei. Le attrazioni da non perdere sono l’aereo Triton, il primo aereo a reazione francese, l’aereo sperimentale Leduc 010, sviluppato per decollare da una portaerei, e l’aereo Mirage III-V-01, un prototipo a decollo e atterraggio verticale.
Infine, nella Sala della Coccarda, chiamata così dal tricolore rotondo dipinto sulle ali di tutti gli aerei militari, puoi scoprire le missioni e le professioni della moderna forza aerea militare. Sono esposti veicoli e attrezzature che spiegano l’uso degli aerei a reazione e le missioni di soccorso in tempo di pace (finalmente un buono scopo per l’aviazione militare!).
Elicotteri e autogiri
Un’intera sala del Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi è dedicata a elicotteri e autogiri, parte integrante del panorama aeronautico civile e militare. Mi ha incuriosito scoprire che quelli che sembravano lo stesso modello di velivolo sono due tipologie diverse.
Entrambi – elicotteri e autogiri – sono aerogiri, ovvero mezzi che volano grazie a pale mobili invece che a delle ali fisse come gli aerei. Tuttavia tra elicotteri e autogiri ci sono alcune differenza importanti a livello di funzionamento.
La differenza principale è che gli elicotteri utilizzano un rotore principale, ovvero l’elica, per sollevarsi e volare. Negli autogiri invece il motore non aziona il rotore principale, ma genera una spinta in avanti, come avviene negli aeroplani. Durante il volo l’elica degli autogiri gira in condizioni di autorotazione solo con la forza del vento che la investe.
In questo spazio del museo puoi vedere diversi modelli storici, come l’elicottero N°6 di Oehmichen del 1935, l’autogiro Cierva C8-2, il primo ad aver attraversato la Manica, e l’Alouette III dello squadrone della Gendarmerie di Haute Montagne, che durante il suo periodo di attività ha salvato molte vite nelle missioni di soccorso in montagna.
La conquista dello spazio
L’area del Museo dell’Aria e dello Spazio dedicata alla conquista spaziale ti lascerà sicuramente senza parole. Ricordavo questa parte del percorso dalla mia precedente visita al museo perché è davvero memorabile. Nell’esposizione permanente puoi vedere razzi spaziali e sonde meteorologiche, con tante informazioni scientifiche sulle missioni.
Il percorso di visita racconta il viaggio dell’umanità verso lo spazio, attraverso i razzi sonda Ariane I e V, le missioni Apollo, Sputnik e altre ancora. Tra le attrazioni più importanti di questo spazio del museo ci sono la capsula Soyuz T-6 e la tuta spaziale usati da Jean-Loup Chrétien, il primo francese nello spazio.
Personalmente mi ha colpito molto scoprire gli stretti legami tra Russia (URSS) e Francia, ritrovati più avanti nella visita nella storia sul reggimento Normandie-Niemer. Il progetto di scoperta spaziale infatti è stato strettamente legato alla collaborazione tra diversi Paesi, seppure nato nel periodo della guerra fredda.
Collegato alle tensioni tra est e ovest, nella sala della conquista dello spazio, puoi vedere anche un documentario sulle armi nucleari come deterrente alla guerra e scoprire gli esperimenti atomici della Francia e degli altri Paesi, alleati e non. Alcune basi missilistiche costruite ai tempi della guerra fredda sono ancora attive.
L’esposizione Normandie–Niemen
All’esterno dell’edificio del museo si trova un padiglione separato dedicato al reggimento Normandie-Niemen, un’unità della Forza Aerea Libera Francese impegnata contro il nazismo sul fronte russo durante la Seconda Guerra Mondiale. I piloti francesi combatterono per oltre due anni sul suolo sovietico e l’esposizione racconta sia le campagne di guerra che la vita quotidiana al fronte.
Questa unità è diventata il simbolo dell’amicizia franco-russa perché questi soldati e meccanici dell’aviazione militare russa e francese combatterono e vissero fianco a fianco per anni, uniti nonostante le difficoltà del clima e le barriere culturali e linguistiche. Immagina vivere e partire per missioni aeree al freddo, in un periodo in cui non esisteva l’abbigliamento tecnico di oggi. Fa davvero impressione vedere i capi di abbigliamento indossati dai piloti.
Il piazzale esterno: aerei e razzi spaziali
Il piazzale esterno del Museo dell’Aria e dello Spazio è probabilmente la parte più spettacolare dell’intero museo. Nel tarmac, così si chiamano le piste all’esterno, puoi vedere aerei civili e militari, e due modelli a grandezza naturale dei razzi Ariane I e Ariane V, realizzati dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), dal Centre National d’Etudes Spatiales (CNES) e dalla società Arianespace in occasione del Salone dell’Aria di Parigi del 1979 e del 1995.
Passeggiando sulla pista puoi scoprire come si sono evoluti gli aerei di linea, l’aviazione militare da trasporto e il pattugliamento marittimo dagli anni Cinquanta del secolo scorso a oggi. Le attrazioni principali sono gli aerei Boeing 747 e Airbus A380, visitabili con il biglietto Boarding Pass compreso nel prezzo (al momento in cui scrivo l’Airbus A380 non è ancora accessibile al pubblico).
Ci sono anche un Canadair giallo e diversi aerei militari. Puoi passeggiare intorno a tutti e vedere con i tuoi occhi le differenze di motori e dimensioni tra i vari modelli. Sicuramente è interessante trovarti davanti a così tanti aerei diversi tutti insieme.
Boarding Pass: il biglietto extra per salire a bordo degli aerei
Il biglietto Boarding Pass, al momento in cui scrivo compreso nel biglietto di ingresso, ti permette di salire a bordo di quattro aerei e vedere da vicino come sono fatti. Puoi fare una visita completa del Boeing 747, dalla cabina di pilotaggio alla stiva, e vivere un atterraggio dell’areo militare Douglas C-47 Dakota tramite un allestimento interattivo. Infine puoi salire su ben due Concorde, un prototipo e un aereo supersonico di linea di Air France.
Boeing 747: visita completa
Anche se oggi sono rimaste poche compagnie aeree a utilizzarlo per i voli di linea, quasi sicuramente hai volato anche tu almeno una volta su un Boeing 747. Progettato inizialmente per Pan American nel 1966, il Boeing 747 è stato il primo aereo a fusoliera larga per il mercato civile ed è rimasto in produzione per oltre 50 anni.
Il Boeing 747 è così importante per la storia dell’aviazione perché ha rivoluzionato il trasporto aereo raddoppiando la capacità dei modelli precedenti. Pensa che a causa della sua maggiore capacità, gli aeroporti dovettero adattarsi al trasporto di massa.
Il modello esposto sulla pista del museo è un Boeing 747-128 F-BPVJ del 1972 che ha svolto servizio di trasporto passeggeri per Air France fino al 2000, per 97.271 ore di volo. L’esposizione interna non è quella originale, ma un allestimento specifico, pensato per mostrare le parti nascoste dell’aereo come la struttura, le stive e la cabina di pilotaggio, oltre all’area passeggeri.
A me ha stupito vedere come la prima classe non era così lussuosa confrontando i sedili con quelli degli aerei di oggi. Anche la cabina di pilotaggio era molto piccola e poco confortevole. La parte più importante del Boeing 747 forse è la stiva, che permette di caricare anche un’auto, motivo per cui questo modello è stato molto utilizzato nel traffico merci come aereo cargo.
Se ti interessano gli aspetti tecnici, metà dell’aereo è presentato smontato, con gli impianti di ossigeno, scarichi ed elettricità a vista. Tutti questi impianti corrono sul pavimento, soffitto e lungo le pareti dell’aereo, come puoi vedere dalle mie fotografie.
Douglas C-47 Dakota: simulazione atterraggio
L’aereo Douglas C-47A Skytrain Dakota si trova nella sala dedicata alla seconda guerra mondiale. Al suo interno puoi sperimentare l’atterraggio di un aereo militare della seconda guerra mondiale attraverso un’esperienza multimediale. L’idea è quella di ricreare la realtà della guerra per fartela vivere come se fossi un paracadutista alleato.
L’esperienza è davvero realistica tra rumore e vibrazioni. Non fa paura, ma a mio figlio di quattro anni per esempio non è piaciuta molto perché i rumori sono forti e le voci registrate trasmettono i momenti di concitazione vissuti durante lo sbarco. In ogni caso ti consiglio di salire e provare tu stessa.
Concorde: prototipo e Sierra Delta
Il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi è l’unico posto al mondo dove è possibile visitare due Concorde: il prototipo Concorde F-WTSS e il Concorde F-BTSD Sierra Delta. I due aerei si trovano entrambi in un hangar dedicato sulla pista. Per salire sugli aerei però devi avere il biglietto Boarding Pass, al momento in cui scrivo compreso nel biglietto di ingresso al museo.
Il percorso di visita a senso unico ti permette di salire dalla coda di un Concorde, attraversarlo, passare sull’altro da una passerella che collega le porte di testa, quindi uscire dalla coda del secondo aereo. Questa parte della visita è davvero molto interessante perché puoi scoprire nel dettaglio e vedere dal vivo un aereo che ha fatto la storia dell’aviazione, viaggiando a velocità superiore a quella del suono.
Le caratteristiche del Concorde
Il Concorde è stato un aereo unico nel suo genere perché poteva volare a velocità supersonica, ovvero al di sopra della velocità a cui si propagano i suoni. Quando raggiungeva la velocità supersonica sfondava il muro del suono, facendo un caratteristico “bang” ovvero un boom sonico (chiamato anche boato sonico).
Al di là del fascino di volare a velocità supersonica, nella pratica il Concorde permetteva di raggiungere New York da Londra e Parigi in tre ore e mezzo invece delle oltre otto che ci mettono oggi i normali aerei di linea. Tuttavia non ebbe successo perché i costi di gestione e manutenzione era esorbitanti (e gli aerei scomodi).
Il consorzio produttore del Concorde, costituito dalla francese Aèrospatiale, oggi Airbus, e dalla britannica British Aircraft Corporation, confluita in BAE Systems, produsse infatti solo 20 aerei, acquistati dalle rispettive compagnie di bandiera Air France e British Airways. Il problema maggiore è che per ogni ora di volo, il Concorde necessitava di 20 ore di manutenzione.
Inoltre consumava in media 17 litri di carburante per passeggero ogni 100 km. Per darti un paragone, l’A380, l’aereo passeggeri più grande oggi in uso che puoi vedere sulla pista del museo, per ogni passeggero consuma solo 3 litri di carburante ogni 100 km. Puoi quindi immaginare che, per quanto affascinante, non fosse un progetto sostenibile a livello economico.
La visita dei Concorde
Vedere il Concorde dal vivo è un’esperienza unica perché ha davvero lasciato il segno nella storia dell’aviazione. Alcune sue caratteristiche tecniche sono uniche, come il muso inclinato in fase di atterraggio, rullaggio e decollo. Il percorso interno di visita inizia dalla scala posteriore del prototipo del Concorde, attraversa una passerella che collega le cabine dei due aerei finisce uscendo dall’ala del Concorde Sierra Delta.
Inutile dire che a me e mio figlio il Concorde è piaciuto moltissimo, specialmente per l’idea che potesse volare a velocità supersonica. Personalmente mi ha stupito scoprire quando dovesse essere scomodo volare sul Concorde, con sedili stretti quando quelli degli attuali voli low cost, senza nessun confort.
I costi di manutenzione del Concorde erano esorbitanti, e dal punto di vista commerciale fu un fallimento, ma la tecnologia che a portato al suo sviluppo davvero incredibili. Dopo la visita ci è rimasta la curiosità di scoprire le differenze con il concorrente sovietico Tupolev Tu-144, l’unico altro modello di aereo supersonico di linea mai costruito. Scrivimi nei commenti se sai in quali musei dell’aviazione è esposto.
La storia del Museo dell’Aria e dello Spazio e dell’aeroporto di Le Bourget
Il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi, oggi uno dei musei più importanti al mondo dedicati alla storia dell’aviazione e dell’esplorazione spaziale, venne fondato nel 1919 come conservatorio aeronautico. Gli oggetti oggi esposti nel museo furono originariamente ospitati all’interno in un hangar a Voisin di Issy-les-Moulineaux ed esposti per la prima volta alla VI Esposizione Internazionale di Aeronautica al Grand Palais di Parigi nello stesso anno.
Solo nel 1921 diventò un vero e proprio museo aeronautico, il Musée de l’aéronautique di Chalais-Meudon, situato in un’ex officina aerostatica costruita durante la Grande Guerra. Venne poi spostato a Parigi e trasformato in Musée de l’Air nel 1936.
L’aeroporto di Parigi Le Bourget
Negli stessi anni in cui nacque il primo museo dell’aeronautica parigino, aprì al pubblico anche l’Aeroporto di Le Bourget, che nel 1919 diventò il primo aeroporto civile di Parigi. Nel 1927 l’aeroporto di Le Bourget ospitò l’atterraggio di Charles Lindbergh sullo Spirit of Saint Louis dopo il primo volo transatlantico senza scalo.
Oggi l’aeroporto di Le Bourget è utilizzato solo da voli privati, ma nel secolo scorso fu uno degli scali parigini principali. Il suo attuale aspetto art déco risale al progetto del 1935 firmato dall’architetto Georges Labro. Si tratta della stessa struttura che oggi puoi vedere ristrutturata a nuovo nelle sale dedicate ai pionieri dell’aviazione.
A essere precisi non è esattamente lo stesso aeroporto. Le Bourget venne infatti quasi completamente distrutto dai bombardamenti delle truppe alleate durante la seconda guerra mondiale, quando divenne una base tedesca e parte della Francia era occupata dai nazisti.
L’edificio sede del Museo dell’Aria e dello Spazio che vedi oggi è una ricostruzione successiva alla guerra dell’aeroporto di Le Bourget, ma identica al progetto originale di George Labro. L’aeroporto di Le Bourget venne definitivamente adibito a sede del Museo dell’Aria e dello Spazio solo con la riduzione del traffico aereo nel 1970. Oggi gli aeroporti parigini principali sono infatti Paris Orly e Charles de Gaulle.
Informazioni utili per visitare il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi
Oltre al traffico di aerei privati, l’aeroporto di Le Bourget deve restare disponibile per il traffico aereo nazionale e internazionale straordinario ed è per questo che la torre di controllo è ancora funzionante. Tuttavia solo una parte delle piste è effettivamente utilizzata dal traffico aereo, buona parte è dedicata all’esposizione permanente.
Il Museo dell’Aria e dello Spazio si trova a Le Bourget, un comune fuori Parigi in cui non c’è nient’altro da vedere. Se decidi di dedicare tutta la giornata alla scoperta dell’aviazione e dello spazio, puoi mangiare all’interno della struttura del museo. Il ristorante L’Hélice propone un menu a buffet con antipasti serviti in barattoli di vetro e piatti caldi tenuti in caldo in casseruole di ghisa.
Prezzo e cibo del ristorante L’Hélice sono entrambi ottimi, per cui te lo consiglio. In alternativa puoi portarti dei panini da mangiare nell’area picnic situata nel piazzale esterno sulle piste, vista aerei.
Il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi con bambini
Personalmente includo sempre i musei dell’aviazione nei viaggi con mio figlio perché sono sempre molto interessanti. Il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi ci è piaciuto particolarmente sia per l’allestimento nella struttura originaria art déco dell’aeroporto progettata da Georges Labro, sia per la grande collezione di aerei esposta.
Mio figlio ha apprezzato moltissimo poter salire davvero sugli aerei e provare i simulatori di volo presenti in ogni sala. Grazie a queste installazioni interattive puoi provare a far decollare ogni genere di velivolo, dai primi biplani al velocissimo Concorde.
Se, come me, viaggi con bambini piccoli, non aver fretta di vedere tutto il museo in mezza giornata. Ti consiglio di dedicarci l’intera giornata e fermarti a mangiare nel ristorante interno. Senza fretta potrai apprezzare molto di più tutta l’esposizione del Museo dell’Aria e dello Spazio.
Per i bambini più grandi, da 6 anni in su, c’è la possibilità di partecipare a laboratori e ad alcune attività extra, come il Planetario o il tour Planète Pilote. Al momento in cui scrivo sono attivi laboratori in francese sul funzionamento delle mongolfiere, sulla comunicazione aerospaziale e sulla sicurezza aerea. Se ti interessano attività extra e laboratori ti suggerisco di verificare in anticipo date e orari delle attività proposte sul sito del museo e se è necessaria la prenotazione.
Orari del Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi
Il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi è aperto tutto l’anno, escluso lunedì, 1 gennaio e 25 dicembre. Gli orari sono dalle 10:00 alle 17:00 nel periodo invernale da ottobre a marzo. Dalle 10:00 alle 18:00 nel periodo estivo, con ultimo ingresso mezz’ora prima dell’orario di chiusura.
Quanto costano i biglietti del Museo dell’Aria e dello Spazio
Al momento in cui scrivo, nel biglietto di ingresso del Musée de l’Air et de l’Espace sono comprese sia le mostre temporanee che il biglietto Boarding Pass per accedere all’interno degli aerei esposti. Il biglietto per un adulto costa € 16, bambini e ragazzi fino a 18 anni pagano € 6.
Tuttavia ti consiglio di fare riferimento al sito web del museo per conoscere in anticipo il costo esatto dei biglietti perché talvolta sono comprese le mostre temporanee, mentre altre volte ci sono riduzioni quando non è possibile accedere alle piste esterne per eventi in corso. Le attività extra, come il Planetario, il tour della torre di controllo, Planèt Pilote e i laboratori hanno sempre un costo a parte, a partire da € 5. L’ingresso al museo è gratuito la prima domenica del mese.
Come arrivare al Museo dell’Aria e dello Spazio
Per le Olimpiadi dovrebbe aprire la nuova linea metropolitana con una fermata Musée de l’Air et de l’Espace. Al momento in cui scrivo (2023) però i lavori sono ancora in corso. Gentilmente se quando visiti il museo scopri che è stata inaugurata avvisami, così posso aggiornare l’articolo.
Il Museo dell’Aria e dello Spazio si raggiunge in circa mezz’ora dal centro di Parigi (un’ora dalle aree circostanti) con gli autobus urbani 350, 152 o 610, fermata Musée de l’Air et de l’Espace. A seconda del tuo punto di partenza potresti dover prendere la metropolitana, la RER (treni urbani) o un altro autobus. Ti suggerisco di verificare il percorso migliore su Google Maps perché, sempre per i lavori della metropolitana, ci possono essere variazioni di percorso anche importanti.
Musée de l’Air et de l’Espace (Museo dell’Aria e dello Spazio)
Aéroport de Paris-Le Bourget
93352 Le Bourget
Dove dormire a Parigi
Dormire a Parigi può essere molto caro per cui potresti essere tentata di dormire fuori dal centro. In questo caso, prima di scegliere l’hotel in cui soggiornare ti suggerisco di leggere il mio articolo sui quartieri migliori e sconsigliati dove dormire a Parigi.
Sono stata a Parigi molte volte, per turismo e per lavoro, quindi posso suggerirti alcune strutture che conosco. Se vuoi soggiornare in una struttura davvero unica, l’Hôtel de Joséphine Bonaparte è stato ricavano da un convento del Seicento nel quartiere Marais.
Per risparmiare puoi scegliere il più economico Hotel Bloum, vicino all’Opera, decorato con arredi personalizzati. Oppure l’Aparthotel Adagio Paris Montmartre che offre moderni appartamenti attrezzati con angolo cottura, perfetti se viaggi in famiglia e desideri avere più spazio in camera.
Il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi è una destinazione imperdibile per gli appassionati di aviazione e per le famiglie con bambini. Te lo consiglio assolutamente perché il percorso di visita offre un’esperienza immersiva nella storia dell’aviazione e dell’esplorazione spaziale.
Visitatori grandi e piccoli possono ammirare la vasta collezione di aerei, razzi e veicoli spaziali, scoprire la tecnologia di questi mezzi di trasporto e salire a bordo di veri aerei militari e di linea. Mio figlio l’ha adorato e anche io! Scrivimi nei commenti se conoscevi già il Museo dell’Aria e dello Spazio di Parigi o se questo articolo ti ha ispirata a visitarlo da sola o con bambini.
5 commenti
Saremo a Parigi a luglio per una settimana e questo museo non l’ho trovato indicato da nessuna parte e in nessuna guida… ma essendo con due bambini mi cascherebbe a fagiolo! Loro apprezzeranno sicuramente. Anche se parzialmente chiuso forse qualcosa si riuscirà a vedere, che dici?
Io ero andata che era già in ristrutturazione ed erano chiuse solo un paio di sale. Il museo ha comunque così tanto materiale esposto che ci avevo passato un pomeriggio pieno! Non è esattamente a Parigi, ma a Le Bourget, lo raggiungi comodamente con il bus. In più con un biglietto extra puoi salire e visitare un concorde parcheggiato lì 🙂
Messo nel programma! In sette giorni è probabile che ci si faccia! Grazie!
Ho vissuto a Parigi e non ho mai sentito parlare di questo museo. Dato che in famiglia siamo amanti di velivoli (marito pilota, io ex assistente di volo) sarebbe bello andarci!
L’Air + Espace è davvero carino, piacerebbe molto anche ai tuoi bambini perché c’è un esposizione enorme di aerei e razzi spaziali (quale bambino resisterebbe???). Ho guardato sul sito ed è ancora in fase di rinnovamento, ma ci sono abbastanza sale visitabili da valere il viaggio 🙂