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Viaggiare in gravidanza: consigli utili per continuare a scoprire il mondo con il pancione

di Paola
21 commenti

Durante la mia gravidanza, ho provato a informarmi online su come continuare a viaggiare, ma ho trovato consigli assurdi. La gravidanza non è una malattia e, se non ci sono complicazioni o situazioni a rischio, viaggiare è possibile quasi come prima. In questo articolo puoi leggere la mia esperienza di viaggi in Europa in auto e aereo, e alcuni consigli per continuare a viaggiare con il pancione.

Viaggi in gravidanza: la salute prima di tutto

In gravidanza devi prestare particolare attenzione alla tua salute e a quella del bambino nella tua pancia. Questo non vuol dire che non puoi viaggiare, semplicemente, prima di partire per una qualsiasi destinazione, è fondamentale consultare il tuo medico per assicurarti che è tutto a posto.

Solo il tuo medico è in grado di valutare le condizioni di salute tua e del tuo bambino e consigliare eventuali precauzioni da prendere. Non farti spaventare dai consigli allarmistici che puoi leggere online, ma non sottovalutare neanche le possibili eventuali complicazioni.

Alcune destinazioni per esempio sono sconsigliate perché malattie tropicali, come la malaria e la febbre gialla, possono rappresentare un grave rischio per la gravidanza. D’altra parte però per viaggiare in Europa, se le tue condizioni di salute sono buone, la gravidanza non è assolutamente un ostacolo. In ogni caso ricordati di portare sempre con te tutti i documenti medici necessari, come il certificato di gravidanza e una copia digitale della tua cartella clinica nel caso dovessi fare una visita medica in viaggio.

Viaggiare in gravidanza: come scegliere la destinazione

Il viaggio durante la gravidanza può essere un’esperienza molto piacevole, ma richiede alcune attenzioni nella scelta della destinazione. Alcune regioni del mondo possono essere soggette a malattie endemiche, come la malaria o la febbre gialla, che possono rappresentare una grave minaccia per la gravidanza e per il feto.

Per questo motivo alcune destinazioni sono sconsigliate, se non strettamente necessarie. Se non puoi farne a meno parlane con il tuo medico per prendere precauzioni appropriate e valutare le vaccinazioni o le terapie preventive necessarie.

Infine, ci sono destinazioni in cui ti puoi sentire più sicura per via delle migliori strutture mediche e di supporto sanitario disponibile, così come per la facilità di accesso ai servizi igienici, la qualità dell’alimentazione e delle bevande, tutte caratteristiche da considerare quando viaggi in gravidanza.

Pur avendo sempre viaggiato ovunque, mentre aspettavo mio figlio ho scelto di viaggiare solo in Europa, proprio per avere una migliore assistenza medica in caso di necessità.

La mia esperienza di viaggiare in gravidanza

Nonostante il pregiudizio secondo cui le donne incinte dovrebbero prendere molte precauzioni e non viaggiare da sole, io sono riuscita a farlo anche senza il supporto di un partner. Puoi tranquillamente viaggiare seguendo le esigenze del tuo corpo e ridimensionando le raccomandazioni allarmistiche sulla gravidanza.

Per me, praticamente tutta la gravidanza è stata difficile a causa di nausea e vomito che mi rendevano difficile fare qualsiasi attività. In viaggio però sono stata molto meglio rispetto a casa, innanzitutto perché rispetto al lavoro d’ufficio non avevo un orario da rispettare o compiti da svolgere.

In viaggio potevo seguire liberamente i miei ritmi e ascoltare il mio corpo. Se un giorno mi sentivo stanca o con la nausea, mi riposavo. Se faceva caldo, evitavo di uscire. Ascoltando le esigenze del mio corpo, ho esplorato Londra e dintorni prima di dirigermi in East Anglia, dove ho trascorso una settimana con il padre di mio figlio.

In seguito sono ancora tornata in Inghilterra e ho viaggiato in Italia, fino all’ultimo mese di gravidanza, nonostante le normali problematiche della gravidanza e la possibilità che mio figlio fosse podalico. In realtà mentre ero in Inghilterra si era poi girato nella posizione corretta, ma per evitare qualsiasi complicazione avevo prenotato una visita medica con un medico del NHS, l’equivalente britannico della nostra ASL, prima di prendere l’aereo del ritorno.

Curiosamente mio figlio in gravidanza aveva espresso preferenze per la cucina orientale e i centrifugati, rifiutando gli hash brown e il fish and chips, che vomitavo immediatamente nonostante il suo patrimonio genetico inglese. Ma nausea e vomito, i miei compagni fissi per tutta la gravidanza, non sono stati un deterrente per viaggiare.

Cosa mettere in valigia per viaggiare in gravidanza

Prima di iniziare a viaggiare in gravidanza, ti suggerisco di seguire questi consigli. Innanzitutto, è scegli una valigia comoda come un trolley, da abbinare a uno zainetto leggero o una borsa a tracolla, perché in gravidanza ci si stanca molto più facilmente. Al ritorno dal periodo più lungo trascorso in Inghilterra, fino quasi alla fine dell’ottavo mese, avevo fatto poi spedire il trolley a casa tramite il servizio di spedizione valigie BagExpress.

Inoltre, è fondamentale indossare abbigliamento comodo e mettere sempre una crema solare a protezione alta (50 SPF o più) per evitare le comuni macchie sulla pelle in gravidanza dovute all’esposizione al sole. Se viaggia in città del nord Europa notoriamente poco soleggiate, potrebbero bastare una crema idratante o un fondotinta con protezione solare minore. In ogni caso, assicurati di portare con te solo gli oggetti indispensabili per evitare di appesantire la tua borsa.

Quali tipi di viaggi puoi fare in gravidanza

Viaggiare durante la gravidanza, se non ci sono complicazioni, è sicuro con qualsiasi mezzo di trasporto. Personalmente ho viaggiato in aereo, auto, treno e bus per tutta Europa, e non ho avuto problemi a spostarmi. Tuttavia ho vomitato selvaggiamente nei bus National Express britannici perché avevano tolto i sacchetti usa e getta per il mal d’auto, in inglese travel sickness disposable bag nel caso ti serva annotare il termine corretto.

Se prenoti un viaggio in treno o bus, assicurati quindi che ci siano bagni puliti a bordo per le tue esigenze fisiologiche, comprese le frequenti soste pipì che sono un classico in gravidanza. Inoltre, porta sempre con te una bottiglia d’acqua per restare idratata.

In auto, invece, puoi fermarti quando e dove vuoi, ma se non guidi tu accertati che il conducente abbia capito le tue esigenze. Personalmente con il padre di mio figlio, mi è capitato di litigare perché non rallentava quando avevo la nausea (storia vera finita con me a vomitare a bordo strada e il mio ex british boyfriend incredulo).

Viaggiare in aereo in gravidanza: quali sono le limitazioni delle compagnie aeree

Innanzitutto, prima di prenotare un viaggio in aereo è importante parlarne con il tuo medico per escludere problemi di circolazione, soprattutto se stai pensando a un volo a lungo raggio. In genere, comunque, volare è sicuro anche in gravidanza. A me avevano consigliato di utilizzare sempre, anche nei voli a corto raggio, le calze a compressione graduata.

Tuttavia, le regole delle compagnie aeree possono complicare le cose, in quanto raramente garantiscono l’imbarco alle donne in gravidanza dopo la 34-36ma settimana. Inoltre, molte compagnie richiedono un certificato medico che escluda complicazioni e indichi la data presunta del parto, soprattutto nell’ultimo trimestre. È importante verificare le regole specifiche della compagnia aerea con cui si intende viaggiare.

Le regole generali delle principali compagnie di bandiera europee sono:

  • British Airways e Lufthansa fanno volare fino alla 36ma settimana e dalla 28ma richiedono il certificato medico
  • Alitalia non mette limiti, ma richiede un suo specifico modulo completato e firmato dal medico
  • Air France dal punto di vista delle donne incinte è la compagnia migliore perché non mette nessun limite né richiede documentazione aggiuntiva.

Le compagnie aeree low-cost hanno regole ancora più restrittive (oltre a sedili più stretti, da considerare se hai una pancia ingombrante). Inoltre, queste restrizioni cambiano ulteriormente per le gravidanze gemellari. Pertanto, è consigliabile leggere attentamente le norme sulla gravidanza nella sezione dedicata del sito web della compagnia aerea prima di prenotare il tuo volo.

Il mio ultimo volo prima del parto è stato con Blu Air da Londra a Torino e mi hanno controllato attentamente il certificato medico in inglese prima di imbarcarmi (ero quasi al limite per volare con loro). Tuttavia, una cosa positiva di volare in gravidanza è che puoi saltare la fila anche se non hai acquistato il check-in prioritario.

Consigli per il check-in

Generalmente le donne incinte possono salire prima come le famiglie. Se hai difficoltà a stare in piedi per lungo tempo, con la maggior parte delle compagnie aeree puoi chiedere di passare davanti (non con Ryanair e probabilmente anche con compagnie che seguono la stessa politica di low cost a tutti i costi, ma con Blue Air sì).

Considera anche che se il check-in online ti ha assegnato un posto vicino alla finestra, in aeroporto puoi chiedere di cambiare posto. Il personale delle compagnie aeree è di solito molto gentile e comprensivo e può assegnarti un posto più comodo senza addebitarti alcun supplemento. Personalmente, ho avuto un’esperienza molto positiva con il personale di British Airways e Blue Air che ti consiglio.

Assicurazione sanitaria e gravidanza: cosa devi sapere

L’assicurazione sanitaria è un argomento importante da considerare durante la gravidanza. Per prima cosa, verifica sempre se e cosa copre la tua assicurazione medica durante la gravidanza, se hai già un’assicurazione annuale o una polizza sanitaria del lavoro, perché per alcune polizze la gravidanza rientra tra le esclusioni.

Anche i dettagli della copertura possono variare notevolmente da un’assicurazione all’altra, quindi è fondamentale leggere attentamente i dettagli per capire cosa è coperto. Per esempio, Heymondo copre le spese sanitarie anche in caso di gravidanza, cosa che non tutte le assicurazioni fanno. Considera anche l’opportunità di inserire la copertura annullamento quando pianifichi un viaggio in gravidanza perché tuo figlio potrebbe sempre decidere di nascere in anticipo.

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Scrivimi nei commenti se hai viaggiato in gravidanza e se questi consigli ti sono stati utili. Non farti fermare dai pregiudizi, se stai bene e non ci sono complicazioni, puoi viaggiare anche con il pancione.

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21 commenti

Daniela 01/07/2018 - 17:58

Sono assolutamente d’accordo. Io in gravidanza ho preso qualche volo, ma pochi. Non perché non volessi quanto piuttosto perché il lavoro non mi ha consentito di viaggiare molto in quel periodo. Fatalità ho avuto un problema poco prima di una partenza, ma dato che si è risolto velocemente sono potuta comunque andare. L’importante, come hai detto tu, è scegliere mete sicure. Se si sta bene non ci sono problemi di sorta.

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Paola 01/07/2018 - 18:09

L’unica precauzione extra che mi hanno consigliato all’ultima visita sono le calze a compressione graduata anche per i voli brevi e da brava blogger ne ho approfittato per mettere in bozza un prossimo post 😉

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Chiara 30/06/2018 - 14:54

Se la gravidanza è ok e tutto procede bene non c’è motivo di fermarsi. Anche io ho sempre viaggiato e preso aerei con la panza. Ah nemmeno io sono fan dell’amuchina

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Paola 30/06/2018 - 20:20

Meno male che non sono l’unica 😉 All’estero è molto normale muoversi e viaggiare, in Italia una mamma che viaggia è già più rara

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Giulia M. 08/06/2018 - 14:29

Io sono un tipo abbastanza pigro, riconosco questa parte di me XD quindi con la panza da gravidanza in stato di avanzamento non credo che avrei proprio voglia di viaggiare a prescindere, però capisco benissimo che dopo mesi passati a vomitare avessi una gran voglia di cambiare aria! Hai fatto benissimo a informarti bene anche con i dottori, penso che la cosa fondamentale sia sempre quella ^^ Se sono competenti e danno l’okay, che c’è di male a partire?!

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Paola 08/06/2018 - 14:46

Tra poco parto per un giretto in Toscana, ma non vedo l’ora di volare di nuovo in UK, mi hanno raccomandato solo le calze a compressione graduata per il volo, tutto il resto (vomito&nausee) è gestibile in viaggio come a casa! Il fatto è che quando esaurisci le serie su Netflix e il frigo piange devi uscire di casa per forza, quindi tanto vale fare un viaggetto!!!

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Anna di 08/06/2018 - 13:28

Non ho figli ma mi ha incuriosito il tuo post… Come sempre mi fai sorridere, sei autentica! In effetti io giro abbastanza e mi sono sempre chiesta come mai di italiane incinta o con bimbi piccoli… Vuoi che le spagnole o norvegesi abbiano dna super? Noooo, è che noi italiani siamo iper protettivi. Quindi cara Paola, tolta la Nigeria o il Burundi, viaggia, se stai bene e se te la senti.. Ascolta solo il tuo corpo, anche il tuo/tua piccolino ti ringraziera’. Nb sappiamo gia se sarà un mr o miss?!

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Paola 08/06/2018 - 14:50

Sarà un Mr e avendo già fatto voli & viaggi nella panza per lui attraversare la Manica in auto o aereo sarà normale amministrazione! Mi ricordo ancora il mio primo viaggio in Asia in Cambogia quando ero rimasta stupita dalle tante famiglie australiane in viaggio… Cerco di tenere in mente questa immagine quando penso ai prossimi viaggi con bimbo al seguito, sono sicura che viaggiare sarà una ricchezza anche per lui!

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valekappa90 03/06/2018 - 13:04

Ti ammiro molto, perchè non ho ancora visto una donna in dolce attesa come te dedicarsi senza paura ai viaggi! Soprattutto dopo essere stata parecchio male di stomaco i primi quatteo mesi! Di solito sento sempre dire le raccomandazioni che hai citato: riposarsi, stare in casa…. Viaggiare?! Ma che, siamo matti?!! È pericolosissimo!! Quando avrò anche io in pancia un pargolino scalciante seguirò i tuoi consigli! 🙂

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Paola 03/06/2018 - 18:55

Grazieee! Nei gruppi di viaggiatrici per fortuna ho scoperto di non essere la sola mamma in attesa viaggiatrice quindi si può fare 😉 Ti dico anche che se non fosse per i limiti posti dalle compagnie aeree mi farei anche un viaggetto in più questa estate!!!

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Bruna Athena 02/06/2018 - 15:19

Ok, se mi immagino col pancione un po’ di ansia mi viene; sempre che non riesca a muovere davvero nemmeno un passo, viaggerei lo stesso. Del resto, ho paura del cagozzo sempre e comunque ahahha

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Paola 02/06/2018 - 15:52

Ahahah invece ti dirò che il classico cagotto del viaggiatore non mi è venuto questa volta, forse perché mi sono tenuta e non ho provato tutte le schifezze possibili, ma per una volta ho mangiato con moderazione!!!

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ingirovagandomum 02/06/2018 - 14:14

La mia gravidanza e’ stata tanto tranquilla quanto burraascoso il periodo successivo (i casi della vita) e concordo che basta usare la testa e dare retta al nostro corpo per continuare a viaggiare e fare la maggior parte delle cose che facevamo senza panza. Io ho preso un aereo al terzo mese per andare ad un meeting di lavoro in Olanda e ci ho aggiunto un weekend ad Amsterdam e camminavo piu’ delle mie colleghe di Dubai abituate ad usare solo l’auto. Sono andata in montagna sulla nece, salita su una mongolfiera (il classico volo vincolato di prova) a sei mesi, ho trascorso 5 giorni in Val Pusteria al settimo mese e un weekend da sola con un’amica a Sirmione e al Parco di Sigurta’. Guidavo io e il parco ce lo siamo fatte tutto a piedi perche’ i golf cart non ci piacevano. Ah sono anche andata a San Siro a vedere i Pearl Jam e nella mia tribuna ovunque ti voltavi vedevi pance rock’n roll. Ho mollato il colpo su Ligabue a Padova perche’ era biglietto prato e a tre settimane dal termine mi sembrava eccessivo. In compenso non mi sono fatta mancare un matrimonio. Quindi viaggiare con la pancia si puo’ e compatibilmente con il tuo bambino e le tue energie si puo’ viaggiare anche dopo.

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Paola 02/06/2018 - 14:34

Wow, tu sei ancora più attiva di me! Io mi limito ai viaggi, ma è anche vero che ai concerti non ci andavo neanche prima 😉

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ingirovagandomum 03/06/2018 - 13:13

in compenso ho dovuto tirare il freno a mano dopo e ripensare completamente il mio modo di viaggiare

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Paola 03/06/2018 - 18:57

Un passo per volta! Da un lato mi preoccupa non poter più viaggiare come prima, dall’altro vedo un sacco di mamme blogger che non si fermano e altre che fanno addirittura il giro del mondo quindi chissà…

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partyepartenze 29/05/2018 - 13:03

Se tutto va bene non vedo perchè fermarsi! E’ più faticoso prendere i mezzi tutte le mattine per andare a lavorare! Inoltre è un periodo glorioso: ti cedono i posti, ti fanno passare prima e ti viziano…

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Paola 29/05/2018 - 13:29

A Torino non proprio! Sarà che non ho ancora la pancia molto grossa, ma il posto sui mezzi pubblici devo conquistarmelo con la forza 🙂 Comunque sull’andare a lavorare è vero, io ho delle nausee mattutine molto pesanti e passavo metà del tempo in ufficio in bagno… a casa e in viaggio invece relax totale e mi sto rigenerando!

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partyepartenze 29/05/2018 - 15:21

Io vomitavo in Namibia, al quarto mese. La carne secca di Kudu è stata la mia salvezza!

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Alice 29/05/2018 - 09:51

Ecco, sfatiamo un po’ certi miti! Gravidanza = ansia perenne, anche no. Io non sono in attesa né ho mai avuto figli, ma simpatizzo molto con il tema e faccio il tifo per le donne che continuano a viaggiare anche quando hanno il pancione! 🙂

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Paola 29/05/2018 - 10:45

Grazie! Da brava viaggiatrice in solitaria per scelta (vuoi mettere che bello lasciare ogni tanto fidanzato & amici a casa e godersi un viaggio da sola?) non potevo assolutamente smettere con la pancia. Il pargolo verrà su imparando prima i nomi delle compagnie aeree che degli animali 🙂

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