Home DestinazioniEuropaRegno Unito M Shed: il museo dove scoprire curiosità, luoghi e persone di Bristol

M Shed: il museo dove scoprire curiosità, luoghi e persone di Bristol

di Paola
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Situato nel vecchio porto fluviale, tra gru, magazzini e binari, il coloratissimo museo M Shed ha ingresso gratuito e racconta la storia di Bristol attraverso i suoi luoghi e persone. Non un museo qualsiasi, ma una vera immersione nella cultura locale, che inizia dall’archeologia e arriva fino a Banksy, con uno sguardo unico sulle vecchie attrezzature industriali.

Cos’è M Shed (e cosa vuol dire shed in inglese)

M Shed non è solo il primo museo da vedere a Bristol, ma anche parte dell’archeologia industriale della città. Gli shed infatti sono i vecchi magazzini del porto fluviale, che venivano contrassegnati da una lettera. In questo caso la M indica proprio il nome del magazzino.

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M Shed fu costruito negli anni Cinquanta del secolo scorso insieme a L Shed come parte del molo riservato alle merci. Con il declino dell’attività portuale finì gradualmente in disuso prima di venire convertito in un museo industriale. Anche tutto quello che vedi nei dintorni del museo è parte del complesso M Shed.

Un esempio di museo diffuso del M Shed sono le gru che servivano a spostare le merci. Dovevano venire dismesse, ma vennero salvate grazie a un comitato di cittadini e quindi integrati nel complesso museale. Grazie a questo lavoro di conservazione a Bristol puoi vedere la gru a vapore Fairbairn, oggi l’unica rimasta al mondo, e le altre gru elettriche più recenti.

La gru a vapore Fairbairn di Bristol
L’ultima gru a vapore Fairbairn rimasta al mondo, conservata sul molo del museo M Shed di Bristol

Ormeggiate lungo il molo si trovano anche alcune barche restaurate. Poco distante dal M Shed, continuando la passeggiata lungo il fiume, puoi invece vedere binari e treni un tempo utilizzati per spostare le merci tra i vari magazzini del porto.

Visitare questo museo significa quindi immergerti in una cultura industriale che non esiste più e fare un viaggio nel tempo. Inizierai dalla fondazione di Brycgstow più di 1.000 anni fa per arrivare fino alla Bristol dei giorni nostri, passando per la vita dei suoi quartieri e dei bristoliani più celebri.

Binari ferroviari dismessi e edifici moderni nel vecchio molto di Bristol
Uno scorcio di Bristol tra moderni edifici e binari di un passato industriale che non esiste più

Cosa vedere a M Shed il museo della città di Bristol

M Shed è un museo totalmente interattivo che non ti lascerà indifferente. Puoi iniziare la visita approfondendo i ritrovamenti archeologici dell’antica Brycgstow oppure ammirare le opere d’arte che ne raccontano l’evoluzione.

L’allestimento di M Shed infatti è creato apposta per lasciarti libera di impostare la tua visita come preferisci. Non sei obbligata a seguire nessun percorso, puoi anche solo farti guidare dai contenuti multimediali, come i racconti dei bristoliani e gli oltre 150 filmati restaurati e digitalizzati.

Il museo M Shed è interessantissimo perché racconta anche fatti meno noti della storia cittadina. Come il suo passato commerciale di Bristol e il suo ruolo tristemente attivo nella tratta degli schiavi, accanto all’esibizione di un importante patrimonio industriale e culturale.

M Shed punta a essere un museo vivente, in cui sono gli stessi abitanti di Bristol che raccontano la città nelle didascalie e nei materiali interattivi. Ma vuole essere anche un museo in continua evoluzione, pronto a crescere e trasformarsi insieme alla sua città. Le sezioni principali di M Shed sono tre: Bristol Places, Bristol People e Bristol Life. Ovvero i luoghi di Bristol, la gente di Bristol e la vita di Bristol.

Il secondo piano dell’edificio invece ospita tutto l’anno mostre temporanee ed è l’unica area del museo per cui ti servirà dare il biglietto. Le mostre in programma sono sempre molto interessanti e durante la tua visita potresti trovare Wildlife Photographer of the Year, come è capitato a me.

Aereo e mongolfiere al museo M Shed di Bristol
Aereo e modellini di mongolfiere esposti nella galleria Bristol Places del museo M Shed di bristol

Bristol Places

La parte di M Shed al piano terra è dedicata ai luoghi di Bristol e racconta come le persone hanno vissuto e plasmato la città, e continuano a farlo ancora oggi. Bristol Places evidenzia come e perché Bristol si è trasformata nel tempo, tra reperti archeologici e mezzi per viaggiare in città, inclusi treni, autobus e aerei.

In questa sezione puoi vedere un vero Bristol Lodekka bus del 1966, l’iconico autobus a due piani verde di Bristol che puoi trovare anche in versione modellino nello shop del museo. Il pavimento è invece un’enorme mappa in cui puoi provare a riconoscere vie e quartieri.

Bristol Places racconta anche come sono nati i vari parchi urbani e come la seconda guerra mondiale e i bombardamenti del Bristol Bliz hanno cambiato il volto della città. Io ho trovato particolarmente interessante la parte dedicata ai luoghi di lavoro che offre una panoramica sulle industrie di zucchero e tabacco, che hanno contribuito alla crescita di Bristol.

Bus Lodekka verde esposto al museo M Shed di Bristol
Il bus a due piani Lodekka utilizzato negli anni Sessanta per il trasporto urbano di Bristol

Bristol People

L’area Bristol People al primo piano del museo M Shed è dedicata agli abitanti e alle attività commerciali, industriali e creative di Bristol. In questa sezione puoi scoprire l’importanza degli scambi economici che avvenivano nel porto fluviale, compreso il commercio degli schiavi. Per diversi secoli infatti Bristol è stato il secondo porto per importanza in Inghilterra, dopo Londra. Proprio nell’area dove oggi ha sede il museo M Shed avvenivano commerci locali, nazionali e internazionali.

La cosa che mi ha stupito di più è stato scoprire come il traffico di schiavi non fosse solo una rotta commerciale, ma un business vero e proprio, al pari di spezie e zucchero. Avevo già visto l’International Slavery Museum a Liverpool, ma non avevo davvero capito quanto la schiavitù avesse contribuito al benessere dell’Inghilterra.

Lo spazio di M Shed dedicato alle persone di Bristol però offre anche uno sguardo sui comportamenti più virtuosi dei bristoliani, come i vari boicottaggi per abolire la schiavitù e garantire pari diritti ai neri. I cittadini di Bristol però si sono distinti anche per creatività e ingegno. Tra essi Isambard Kingdom Brunel, l’ingegnere che ha progettato il Thames Tunnel e il Clifton Suspension Bridge, simbolo di Bristol, e Lazarus Jacobs, inventore delle iconiche bottiglie di design in vetro blu, note come ‘Bristol Blue’.

Ritratti di piccioni del pittore Andrew Beer al museo M Shed di Bristol
Ritratto dei piccioni di Jack Carnew realizzato dal pittore Andrew Beer ed esposto al museo M Shed di Bristol

Bristol Life

La galleria Bristol Life, accanto a Bristol People, esplora le esperienze delle persone in città, sia nella loro quotidianità che durante gli eventi pubblici. In questa parte puoi leggere, vedere o ascoltare le testimonianze dei bristoliani su come hanno vissuto la loro città nel corso dei secoli.

Nonostante l’aspetto inglesissimo, Bristol è una città nata dall’incontro di culture diverse. L’aspetto più interessante di questa parte di M Shed è probabilmente la ricostruzione degli spazi domestici. Per me che amo la cucina inglese, è stato davvero interessante scoprire come è cambiato il modo di apparecchiare la tavola nel corso dei secoli. Bristol Life però espone anche televisioni, radio e altri oggetti di uso comune nelle case inglesi.

Bottiglie del latte al museo M Shed di Bristol
Diversi tipi di bottiglie del latte in vetro con vuoto a rendere utilizzate in Inghilterra, esposte al museo M Shed di Bristol

Banksy al museo M Shed

Al primo piano del M Shed è esposto anche The Grim Reaper, il murales di Banksy che si trovava sullo scafo dell’imbarcazione Thekla. Siccome si stava deteriorando a causa dell’acqua questa raffigurazione della morte (grim reaper si traduce in italiano come ‘triste mietitore’) è stato ritagliato ed esposto nel museo.

Info utili per visitare M Shed a Bristol

M Shed è il primo museo che dovresti visitare appena arrivata a Bristol perché è bellissimo e interattivo, ma soprattutto ti racconta così tante storie e curiosità sulla città che renderà ancora più piacevole il tuo soggiorno. Inoltre M Shed è a ingresso gratuito, come quasi tutti i musei di Bristol.

L’unico biglietto che dovrai fare è quello per le mostre temporanee che si trovano all’ultimo piano, ma non è obbligatorio. Se non ti interessano puoi anche solo visitare l’esposizione permanente sui luoghi e sulle persone di Bristol. Il museo è perfetto anche per i bambini perché ci sono tante installazioni multimediali e interattivi.

Prima di andare via ti consiglio di passare dal bookshop del museo perché troverai tanti libri e oggetti interessanti da acquistare per te o regalare. Io ho preso una replica del Lodekka bus per mio figlio e il libro M Shed Souvenir Guide per me.

Dove si trova il museo M Shed

Il museo M Shed si trova nella zona di Harbourside, l’area dell’antico porto fluviale di Bristol, a pochi minuti a piedi dal centro e a una ventina di minuti a piedi dalla stazione ferroviaria Temple Meads. Se non vuoi camminare puoi prendere un bus (guarda il percorso migliore su Google Maps), ma vale la pena passeggiare per scoprire la città.

Inoltre il quartiere Harbourside è ricco di locali e caffetterie che aprono dalle 10:00 del mattino e rimangono aperte fino a sera. Ti consiglio quindi di visitare M Shed appena apre, scoprire le mostre in corso alla galleria Arnolfini situata sul lato opposto del fiume e poi cercare un posto carino per pranzo come ho fatto io.

M Shed
Princes Wharf, Wapping Rd
Bristol BS1 4RN

Dove dormire a Bristol

A Bristol puoi soggiornare in hotel o scegliere un affascinante appartamento in stile inglese. Le zono migliori, a seconda di cosa vuoi visitare durante il tuo viaggio, sono il centro città o la collina di Clifton. Cerca su Booking.com la soluzione migliore per te prima di partire.

M Shed è sicuramente uno dei musei più interessanti che ho visitato. Scrivimi nei commenti se lo conoscevi già o se ti ho incuriosita. Bristol si raggiunge facilmente con voli diretti dall’Italia, quindi può essere una meta perfetta anche solo per un fine settimana.

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