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Vacanze al mare a Tirrenia: natura e architettura razionalista

di Paola
10 commenti

Le classiche vacanze italiane “stessa spiaggia stesso mare” per me significano Tirrenia, in Toscana. Questa frazione marina in provincia di Pisa perfetta per le vacanze in famiglia vanta un passato di divertimenti notturni e ambizioni cinematografiche. Oggi è famosa per soprattutto per l’architettura razionalista, un’Oasi WWF e la base militare USA più estesa fuori dal territorio americano.

Tirrenia e la sua storia di cinema e colonie marine

Tirrenia è una piccola frazione di Pisa che si affaccia sul Mar Tirreno, da cui il nome super originale. Precisamente si trova tra Marina di Pisa e Calambrone. Si tratta di una città di fondazione come altre più famose presenti in Italia.

Agli inizi del secolo scorso infatti l’area di Tirrenia era un’area palustre che venne bonificata durante gli anni Trenta, in pieno ventennio fascista. I gerarchi dell’epoca volevano infatti trasformare Tirrenia nella “Perla del Mediterraneo”, nonché in nuova capitale del cinema.

Per fare le cose in grande, il regime fascista chiamò a raccolta il meglio degli architetti razionalisti dell’epoca come Antonio Valente, Adolfo Coppedè e Federico Severini. Edifici che a prima vista sembrano orrendi casermoni sono invece opera di grandi firme dell’architettura razionalista.

Oggi puoi ancora vedere, in diverso stato di conservazione, quasi tutte le colonie marine di Tirrenia e Calambrone che ospitavano i bambini italiani per le vacanze. Dopo il flop colossale degli studi cinematografici di Tirrenia, usciti perdenti dalla competizione con Cinecittà a Roma, la vicina Calambrone fu infatti riciclata come “città dell’infanzia”.

Colonia marina femminile dei Fasci Italiani all'Estero a Calambrone, vicino a Tirrenia
Colonia marina femminile dei Fasci Italiani all’Estero, ora Villaggio Solidago, a Calambrone, la frazione confinante con Tirrenia, fulgido esempio di architettura razionalista (boh!) degli architetti Giulio Pediconi e Mario Paniconi

Durante gli ultimi anni della seconda guerra mondiale, Tirrenia si trasformò in una specie di terra di nessuno, con la pineta del Tombolo popolata da disertori americani, signorine di facili costumi e altri personaggi pittoreschi. Infine, gli americani nel dopoguerra ci impiantarono la base di Camp Darby, famosa per essere il deposito di armi più grande fuori dal territorio USA.

Cosa fare in vacanza a Tirrenia

Negli anni Ottanta Tirrenia era molto famosa per la sua discoteca Club Imperiale e ho scampato il suo periodo tamarro per un pelo. Nei miei ricordi infatti Tirrenia è sempre stata una sonnacchiosa frazione marittima, popolata da alberghi con pensione completa lungo la costa e ombrelloni colorati sulle spiagge.

Ancora oggi Tirrenia è perfetta per chi vuole andare al mare, prendere il sole, mangiare e dormire, attività amatissime dai pensionati e dalle famiglie. I bambini possono fare castelli di sabbia in tutta tranquillità, tuffarsi in piscina o scatenarsi con la baby dance al ritmo di Gangnam Style e Baby Shark.

Come visitare le dune di Tirrenia

Tirrenia non è solo mare, sole e spiaggia perché vanta anche una certa importanza naturalistica grazie alle sue dune, situate in un’area protetta dal WWF. Periodicamente il WWF organizza delle visite guidate alle dune di Tirrenia per scoprire le piante della macchia mediterranea. L’area dell’Oasi WWF copre circa 24 ettari lungo il litorale.

Purtroppo su Google Maps sono presenti molte recensioni errate perché le dune di Tirrenia non comprendono il mare, la spiaggia o i bagni. L’area tutelata dal WWF condivide con queste strutture solo una parte del sentiero.

Le dune di Tirrenia sono delle montagnole di sabbia modellate dal vento. Lì sopra crescono numerose specie di piante della macchia mediterranea, tra cui alcune liane. I volontari del WWF durante le visite guidate forniscono tantissimi dettagli sui nomi delle piante, oltre a spiegazioni su come distinguere una specie da un’altra.

Tutte queste informazioni sono utilissime per capire l’importanza delle dune di Tirrenia nell’ecosistema della costa. A vederle così sembrano solo dei cumuli di sabbia con un po’ di piante, ma invece le dune sono indispensabili per l’equilibrio naturale. Proteggono infatti le falde acquifere di acqua dolce dall’acqua salata del mare, facendo da cuscinetto naturale tra la spiaggia e l’area più interna.

Purtroppo negli anni passati alcuni stabilimenti balneari hanno cementificato parte dell’area protetta e i turisti cafoni continuano a gettare immondizia lungo i sentieri rendendo estenuante il lavoro dei volontari. Per visitare l’Oasi dune di Tirrenia puoi contattare i volontari via e-mail a dunetirrenia@wwf.it oppure pisa@wwf.it.

Dune di Tirrenia in fiore, foto WWF di Pisa
Anche se a prima vista sembrano solo erbacce le dune di Tirrenia sono una parte fondamentale dell’ecosistema costiero, foto WWF di Pisa

Dove dormire a Tirrenia

A Tirrenia puoi trovare sia splendidi residence e resort con piscina e trattamento all inclusive, talvolta ospitati negli edifici delle ex colonie marine, sia appartamenti da affittare per un’economica vacanza in famiglia. Cerca nel box di Booking.com qui sotto la sistemazione migliore per te.

Scrivimi nei commenti se conoscevi già Tirrenia, località marittima in provincia di Pisa dal curioso passato cinematografico. Come destinazione è perfetta per una tranquilla vacanza estiva in famiglia, ma è una località tutta da scoprire anche per gli appassionati di architettura razionalista.

10 commenti

ARGELATI LAURA 02/09/2019 - 18:51

Perdonami ma da residente a Calambrone non posso astenermi da una correzione: Tirrenia è una cosa, Calambrone un’altra e diversa è la loro storica. Le colonie si trovavano solo ed esclusivamente a Calambrone, non a Tirrenia e qui si trova infatti il complesso Solidago. Per quanto riguarda le oasi wwf, oltre a quelle delle dune di Tirrenia, se ne trova una ancora più vasta a Calambrone, il Bosco della Cornacchiaia e tutto il territorio costiero del litorale pisano rientra sotto la tutela del Parco naturale di San Rossore Migliarino Massaciuccoli

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Paola 02/09/2019 - 21:16

Ciao Laura, grazie per la precisazione! Sulle colonie marine di Calambrone uscirà presto un nuovo post di cui sto ultimando alcuni dettagli. Io ho soggiornato sempre nella colonia Santa Barbara che però viene indicata come Tirrenia in fase di prenotazione e non Calambrone, dove effettivamente dovrebbe essere. Purtroppo per chi viene da fuori è molto difficile reperire informazioni complete, per esempio scopro solo ora grazie a te l’esistenza delle dune di Calambrone! Secondo me quella parte della costa toscana è un’area molto interessante e andrebbe valorizzata meglio, magari con visite guidate che spieghino la storia e l’architettura degli edifici. Pensa che ho scoperto la vecchia stazione per puro caso perché cercavo una ferramenta e comunque non ho abbastanza materiale per raccontarne la storia.

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Lucy the Wombat 24/06/2019 - 09:18

Da quando ho visitato la Dune du Pylat in Francia sono una gran fan delle dune, ma non pensavo avessero questa importanza nell’ecosistema! Brave! 🙂
Ps: il collegio femminile dei Fasci (argh!) è chiaramente stato pensato da un appassionato di tetris!

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Paola 24/06/2019 - 13:51

Io invece ho scoperto le dune proprio a Tirrenia durante una giornata WWF per sensibilizzare i turisti (che nell’area protetta sono un po’ cafonazzi a dire il vero). Sulle colonie marine invece sto cercando di reperire più informazioni perché durante il mio ultimo giro in zona ho fatto un bel safari fotografico e per scrivere un bel post ciccione mi manca solo approfondire la parte storica 😉

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Carlotta Amodeo 12/06/2019 - 05:54

Io da bambina andavo al mare nello stesso posto con i nonni. I miei genitori erano “allergici”alla ripetitività. Ma nell’attesa dei nostri viaggi, andavamo nelle spiagge cittadine. Le stesse dove ho portato il mio pargolo a scoprire il mare per la prima volta . In qualche modo ciò che hai scritto conferma un po’ la necessità del ritorno alle origini, e alla mia infanzia in particolare, che si è manifestata con la maternità. 🙂

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Paola 13/06/2019 - 10:04

Io stessa non avrei mai detto che sarei tornata alla “stessa spiaggia, stesso mare” dopo la maternità! Se per me è una soluzione solo per riprendermi dalle fatiche di mamma single, vedo però che nonni e Britalian baby si stanno divertendo alla grande 🙂

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Silvia - The Food Traveler 11/06/2019 - 12:55

Mi ricorda molto Diano Marina, dove sono andata in vacanza per i miei primi anni di vita con i miei genitori (e poi comunque ci sono tornata da più grande). Comunque questi posti hanno un aspetto in comune: il fascino dell’immutabilità, la sicurezza di tornare in un luogo che non cambierà mai. Tra l’altro mi viene anche in mente l’equivalente in montagna, che per me era Sampeyre (con i nonni).
Buone vacanze, il riposo ci sta assolutamente!

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Speranza 12/06/2019 - 06:05

Mi sembra più che giusto il desiderio di riposarsi e scegliere destinazioni rilassanti avendo un bimbo piccolo. Buona vacanza!

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Paola 13/06/2019 - 10:05

Gravidanza e questi primi otto mesi da mamma single sono stati parecchio faticosi, mi hanno davvero messo alla prova. Tornerò a esplorare destinazioni più avventurose appena avrò recuperato un po’ di energia 😉

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Paola 13/06/2019 - 10:01

Vero! Tutta la costa ligure è rimasta esattamente uguale nonostante lo scorrere degli anni. Inoltre Andora, Diano Marina, Albenga sono pieni di seconde case di torinesi e milanesi per cui è esattamente come rimanere in città aggiungendoci solo il mare.

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