Essere una mamma single ha trasformato i miei viaggi avventurosi da travel blogger in avventure formato famiglia, non per questo meno memorabili. Con un bambino puoi infatti emozionarti a scoprire il mondo attraverso i suoi occhi. La mia scelta di continuare a viaggiare con mio figlio mi porta sempre tantissimi complimenti perché tutti pensano che viaggiare con un bambino sia difficile. In realtà organizzare un viaggio mamma e figlio è possibile, ed è un’esperienza che consiglio a tutte.
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Viaggio da mamma single: pianifica l’itinerario completo prima di partire
Per me è stato abbastanza strano passare dalla non organizzazione al pianificare tutto, compreso quanto tempo guidare e quando tempo fermarmi nelle aree di sosta o dove mangiare. Tuttavia con un bambino più riesci a pianificare più il tuo viaggio sarà semplice. Prima di partire, cerco di stilare un programma di viaggio il più completo possibile, con distanze da coprire e cose da vedere. Avere un piano B in caso di pioggia potrebbe rivelarsi fondamentale per salvare la giornata.
Considera del tempo libero per giocare
Nel mio itinerario lascio anche molti tempi morti per poter giocare in un parco o mangiare con calma al ristorante. In base alla mia esperienza, lasciare del tempo per far giocare tuo figlio liberamente è fondamentale per la buona riuscita del viaggio. Se lui vuole giocare a tutti i costi nel parco davanti a cui siete appena passati, trascinarlo in un museo è inutilmente stressante per entrambi (e comunque non riusciresti a goderti il museo).
Naturalmente non ti sto consigliando di cedere ai capricci, ma di valutare le situazioni perché in viaggio devi considerare anche le esigenze di tuo figlio. Sapere cosa vedere nei dintorni, se ci sono parchi giochi o musei interattivi, quale cibo tipico provare senza lasciare nulla al caso ti aiuterà a coinvolgere tuo figlio e goderti le vacanze. Per esempio, se non c’è verso di interessarlo ai musei puoi provare a coinvolgerlo con i free walking tour, divertenti e informali.
Coinvolgi tuo figlio nella preparazione del viaggio
Nonostante mio figlio sia ancora piccolo inizio a raccontargli cosa vedrà e mangerà prima di partire e cerco di coinvolgerlo nei programmi. Cerca qualcosa che possa interessare tuo figlio, non farti fermare dall’età. Il mio si è appassionato moltissimo a musei come il Museo dell’Automobile di Torino, il Museo BMW e il Deutsches Museum di Monaco quando aveva meno di tre anni, mentre altri musei lo hanno annoiato a morte.
Dopo i tre anni è diventato più facile decidere quali musei visitare perché mio figlio era già in grado di esprimere le sue preferenze. Un buon metodo per non avere brutte sorprese su musei non particolarmente family friendly è guardare video su YouTube o sul sito del museo, quando disponibili. In questo modo diventa anche più facile spiegare a tuo figlio cosa ci sarà da vedere.
Pianifica i bagagli da portare con te
Nella parte della pianificazione inserisco anche quali bagagli portare. Io preferisco viaggiare con trolley, zaino piccolo e, fino a quando lo usava, passeggino pieghevole. Dopo i due anni e mezzo non abbiamo più portato con noi il passeggino.
Personalmente trovo che uno zaino grande tipo quelli da trekking sia troppo ingombrante, pesante e poco agile in città, oltre a essere decisamente poco pratico per inseguire un bambino in un’area pedonale. Lascio quindi sempre i bagagli grossi nel trolley in auto o in hotel.
Uno zainetto invece è perfetto per le escursioni e può essere portato a spalle tutto il giorno. Per gite più brevi o le visite a una città invece preferisco una borsa a tracolla, come a casa. Puoi portarli entrambi e lasciare la borsa nello zaino quando non ti serve.
Come intrattenere bambino in viaggio in auto
Una domanda che mi viene sempre fatta riguardo ai viaggi con mio figlio è come faccio a farlo stare bravo in auto da sola. Credo che la risposta sia solo l’abitudine. Sono una mamma single da quando è nato mio figlio quindi lui è sempre stato seduto nel seggiolino posteriore da solo da quando ho la macchina.
In auto cantiamo, ascoltiamo musica o guardiamo i camion che superiamo. All’inizio guidavo in silenzio per ascoltare le notifiche di Google Maps, poi ho capito come collegare il cellulare via Bluetooth e ora, in Italia dove non abbiamo limite di dati, Taylor Swift ci tiene compagnia su Spotify. Mi piace anche molto raccontare a mio figlio le caratteristiche delle aree che attraversiamo.
So che molte mamme utilizzano la busy bag per intrattenere i bambini, ma fino ai due anni di mio figlio non ne ho sentito la necessità. In auto mio figlio ha una macchina di peluche (una volta anche un peluche a forma di smile, poi perso in qualche Autogrill…) con cui può giocare fino a quando non cade sotto il sedile. Non mi piace tenere oggetti nell’abitacolo che potrebbero rivelarsi pericolosi in caso di incidente, né è consentito mangiare in auto, abitudine presa quando usavo le auto a noleggio.
Pianifica le soste in automobile
Il suggerimento migliore che posso darti è partire al mattino presto, pianificare tratte di massimo due o tre ore e non fermarti quando tuo figlio dorme. Se però è ora di pranzo fermati lo stesso e sveglialo perché saltare pranzo potrebbe renderlo nervoso. Inoltre verifica sempre che abbia il pannolino pulito prima di metterti alla guida. Potresti dover cambiare tuo figlio prima e dopo il pranzo all’Autogrill, ma è sicuramente meglio che doverti fermare poco dopo essere partita.
Infine, scegli come aree di sosta degli Autogrill con parco giochi o aree picnic lungo l’autostrada in mezzo ai boschi. In Italia non ce ne sono moltissimi, mentre la Francia e Germania è un vero paradiso per i piccoli viaggiatori on the road. Abbiamo visto parchi giochi bellissimi praticamente ovunque.
Quando andiamo in Francia prepariamo insieme i panini per il picnic il giorno prima, e anche questo fa parte della preparazione del viaggio. Calcola almeno un’ora per mangiare e giocare ad ogni sosta, tuo figlio sarà rilassato e felice al momento di salire in auto.
Viaggio da mamma single: scegli il mezzo di trasporto migliore per il tuo itinerario
Prima ti ho parlato di come intrattengo mio figlio durante i lunghi viaggi in auto perché dopo la pandemia di Covid abbiamo dato la nostra preferenza ai viaggi on the road. Non è però l’unico tipo di mezzo di trasporto che ho sperimentato per i miei viaggi da mamma single.
Treno, bus e mezzi pubblici
Prima della nascita di mio figlio mi spostavo quasi esclusivamente con i mezzi pubblici. Con un bambino però mi sono accorta molto presto che qualsiasi gita fuori porta in treno si trasforma in una sfacchinata incredibile se devi portarti da sola passeggino, marsupio e zaino pesante anche per un solo giorno.
Le stazioni ferroviarie e i mezzi pubblici in generale non sono quasi mai accessibili, ovvero hanno gradini per salire e scendere. Ciò che da sole non è assolutamente un ostacolo lo diventa improvvisamente con un passeggino, peggio ancora se hai passeggino e trolley e non riesci a sollevarli entrambi contemporaneamente per fare le scale, mentre tieni tuo figlio in braccio o per mano.
Dopo i due anni di mio figlio ho iniziato a chiudere il passeggino e portare passeggino a tracolla, valigia in una mano mentre tenevo il mio piccolo con l’altra mano, ma ti assicuro che non è molto pratico. Poco prima dei tre anni abbiamo smesso di usare il passeggino. Il problema ora è quando il bimbo è stanco e non vuole più camminare, quindi potresti dover mettere in conto qualche capriccio o sosta extra.
Nonostante i disagi ho comunque portato mio figlio in treno varie volte e si è divertito molto. I treni, così come bus e tram, sono fonte di curiosità incredibile per i bambini. Ho ridotto l’uso dei mezzi pubblici solo durante il periodo del Covid perché purtroppo il distanziamento sociale non funzionava benissimo, tuttavia penso ancora siano una buona idea per brevi spostamenti. Per gite che durano più di un pomeriggio sono però passata senza rimpianti all’uso dell’auto privata.
Perché partire con la tua auto
Per quanto tu sia minimalista un viaggio con bambini prevede molti più bagagli, anche solo per lo spazio occupato dai pannolini. In pratica, con un bambino dovrai trascinarti bagagli voluminosi da sola insieme al passeggino con tuo figlio. Nella maggior parte dei casi non ci sarà nessuno ad aiutarti, per cui l’auto privata ti permette di essere autonoma, indipendente e portare quel cambio extra che può salvarti il viaggio.
Per me proprio la voglia di indipendenza è stata la molla che mi ha fatto acquistare un’auto. Da single ero felice di viaggiare con i mezzi pubblici, da mamma single volevo ancora poter andare ovunque con mio figlio e non potevo più farlo solo con treno e bus. O almeno, non potevo farlo senza far diventare ogni viaggio un piccolo trasloco!
In più l’auto nei viaggi lunghi diventa una costante, una piccola estensione di casa, dove tuo figlio troverà sempre tutto uguale anche se cambierai hotel ogni sera. Scegli un seggiolino sicuro e confortevole in cui possa stare comodo e addormentarsi all’occorrenza.
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Viaggiare in aereo con bambini
A causa della pandemia di Covid ho dovuto rimandare per diverso tempo il nostro primo viaggio aereo insieme. L’occasione è arrivata poco dopo i suoi tre anni, destinazione Copenaghen ed è andato tutto alla perfezione, probabilmente grazie alla nostra precedente esperienza di viaggi insieme.
Per quanto riguarda partenza e arrivo in aeroporto, ti suggerisco di eliminare ogni possibile fonte di stress e prenotare in anticipo il parcheggio in aeroporto, se non puoi farti accompagnare. In genere si trova sempre parcheggio, ma se non sei organizzata rischi di pagarlo molto caro. I prezzi infatti variano in base alla distanza dall’aeroporto e con bambino e valigie probabilmente non vuoi parcheggiare distante. Prenotando online puoi confrontare i prezzi e valutare le varie soluzioni comodamente da casa.
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Riguardo ai modi per ingannare l’attesa in aeroporto, per mio figlio funziona benissimo il libro gioco Aeroporti. Piccole attività. Disegno e cancello delle Edizioni Usborne. Questo libro da colorare e cancellare è perfetto per intrattenerlo nell’attesa del volo. Si è rivelata una scelta vincente perché tutto quello che c’era nel libro era visibile anche dalle vetrate dell’aeroporto.
Se voli frequentemente ti consiglio anche di acquistare l’ingresso nelle lounge aeroportuali. Qualche aeroporto ha delle baby lounge gratuite, ma non tutti. In questo caso, le lounge classiche sono un modo perfetto per ingannare l’attesa.
Quando viaggi da sola, sostare nella lounge è un modo fantastico per rilassarti o lavorare prima dell’imbarco in un ambiente curato ed esclusivo, motivo per cui le adoro. Quando viaggi con un bambino invece puoi per far passare più velocemente l’attesa con la gustosissima selezione di cibo e le comodissime poltrone. Dove c’è cibo, mio figlio è felice e tranquillo quindi vale assolutamente il prezzo dell’ingresso se c’è molto da aspettare.
Come spostarti dall’aeroporto
Se vuoi visitare una sola città e non fare un viaggio itinerante, ti suggerisco di acquistare il transfer aeroportuale. A prima vista può sembrarti un lusso, ma ti assicuro che se non hai un hotel perfettamente in centro vicino al treno diretto dall’aeroporto e viaggi come genitore single, avere qualcuno che ti viene a prendere e ti porta a destinazione ti evita davvero molto stress e, se organizzi in anticipo, riesci pure risparmiare.
In alternativa, se preferisci usare i mezzi pubblici, ti consiglio di prenotare online i biglietti per la navetta dall’aeroporto in anticipo in modo da non dover cercare la biglietteria con un bambino super emozionato da gestire. In tutti i miei viaggi non ho mai trovato grosse differenze sul costo online o a terra in aeroporto, ma sono sempre stata molto felice quando non dovevo fare coda o girare mezzo aeroporto per acquistare i biglietti del bus.
Se invece stai pensando a un viaggio itinerante in Europa, il mio suggerimento è di affittare un’automobile direttamente in aeroporto. Con un bambino non vale la pena andare in città e fare un viaggio in più per risparmiare qualcosa sul noleggio. Tra l’altro in base all’età di tuo figlio potrebbe essere pure più economico noleggiare subito l’auto che non pagare i biglietti extra del bus o del transfer per arrivare in città.
Dove dormire in un viaggio da mamma single
Quando viaggio con mio figlio non cerco strutture family friendly a tutti i costi. I nostri viaggi insieme devono essere piacevoli anche per me. La differenza tra gli hotel per bambini e quelli in cui i bambini sono benvenuti è sottile, ma non troppo. Perché una struttura sia adatta ai bambini deve avere a disposizione giusto seggioloni e lettini. Se c’è un giardino o un parco giochi lo apprezzo moltissimo, ma il senso del viaggio per me non è far giocare mio figlio bensì fargli scoprire luoghi nuovi, hotel di lusso compresi.
Il nostro soggiorno all’Hilton Munich City è stato davvero piacevole per entrambi, pur non essendo un hotel a cui pensi per le vacanze in famiglia. Inoltre secondo me è importante da subito introdurre i bambini ad ambienti diversi, proprio per stimolare la loro curiosità.
Come avrai capito, io preferisco gli hotel rispetto agli appartamenti. C’è chi invece preferisce riprendere le abitudini di casa anche in vacanza e allora cerca appartamenti su Homestay invece di hotel. La via di mezzo secondo me sono residence e aparthotel che offrono la comodità degli hotel e l’indipendenza degli appartamenti.
Ti suggerisco comunque di non risparmiare troppo su hotel o appartamento perché se scegli una sistemazione più economica, ma fuori città diventa difficile visitare tutto con tuo figlio. Scegli una zona centrale e ben servita dai mezzi pubblici per vedere tutto quello che hai messo in programma senza passare mezz’ora o più su un bus ogni mattina solo per arrivare nella zona turistica.
Dove e cosa mangiare in viaggio con bambini
Mangiare cibi nuovi è la parte che preferisco di un viaggio, e sembra lo stia diventando anche per mio figlio. Come me, adora provare ristoranti e cibi nuovi. I bambini però non hanno ancora la pazienza di noi adulti nell’aspettare il cibo al tavolo e all’estero il servizio è spesso molto più lento. Devi considerare anche che in Italia c’è quasi sempre pane sul tavolo, mentre in alcuni Paesi no e talvolta arriva solo insieme alle portate che lo prevedono.
Per evitare che mio figlio si annoi o pianga affamato per mezz’ora porto sempre con me uno snack salutare. In Germania ci siamo innamorati dei Bretzel che sono diventati il nostro aperitivo standard per tutto il viaggio. Anche a me infatti veniva una fame terribile ad aspettare mezz’ora il cameriere! Per lo stesso motivo porto sempre con me la borraccia d’acqua di mio figlio. Se non ci sono fontane nei dintorni i negozianti sono generalmente disponibili a riempirla.
Infine, se vedi che tuo figlio è troppo stanco o agitato per andare al ristorante, improvvisa un pasto in un parco con della gastronomia locale o con dello street food. In Francia mio figlio e io ci siamo divertiti molto a improvvisare picnic con Camembert, Brie, baguette, pain au chocolat e taboulé. In qualsiasi zona della Francia puoi trovare deliziose delizie gastronomiche da asporto, ricorda solo di mettere nella tua borsa un set di posate da usare all’occorrenza.
Cosa visitare in un viaggio da mamma single
La sfida maggiore in un viaggio da mamma single è come tenere tranquillo tuo figlio. In viaggio da soli non ci sono asilo o nonni che ti permettono di tirare il fiato ogni tanto, non puoi perdere d’occhio tuo figlio neanche un attimo e allo stesso tempo devi riuscire a intrattenerlo. In compenso, un bambino felice è un fantastico compagno di viaggio.
Il mio consiglio è di programmare tutto in anticipo e coinvolgere tuo figlio su cosa vedere. Il mio adora animali e mezzi di trasporto quindi cerco sempre di inserire nel nostro itinerario uno zoo safari o la visita a un museo tecnologico, e sto già facendo la lista dei parchi a tema dinosauri per quando arriverà questa passione.
In viaggio con bambini puoi anche scegliere parchi di divertimento a tema come Disneyland Paris, ma al momento mio figlio è ancora piccolo quindi non li prendo ancora in considerazione perché non rientrano nel mio stile di viaggio. Sicuramente però, quando mio figlio sarà più grande, dovrò inserire qualche tappa del genere nei nostri itinerari on the road.
Qualsiasi sia l’interesse di tuo figlio ti consiglio di scegliere pochi appuntamenti fissi irrinunciabili e prenotare i biglietti salta fila in anticipo. Fare la coda infatti è stressante già quando sei da sola e attendere in fila con un bambino è davvero poco piacevole, specialmente da genitore single senza nessuno ad aiutarti.
Le destinazioni migliori per un viaggio da mamma single
Se ti stai avvicinando solo ora all’avventura dei viaggi da mamma single sarai piena di interrogativi su destinazioni e durata viaggio. Il mio consiglio è di seguire i tuoi interessi di prima, considerando però tempi più lunghi perché viaggi con un bambino. Se ti piacciono le città caotiche non andare due settimane in un resort all inclusive, diventerebbe solo frustrante.
Allo stesso tempo però sono sicurissima che da genitore single ogni tanto hai bisogno di qualche momento di relax. Te lo dico perché io stessa ho salvato la pagina di Costa Crociere tra i miei preferiti, un tipo di vacanza a cui non avrei mai pensato prima della nascita di mio figlio. Qualche anno fa mi vedevo arrivare a Singapore su una nave cargo, mentre ora sogno solo una cabina con balcone, piscina sul ponte e miniclub.
Il punto è scegliere una destinazione che sia piacevole per entrambi. Se non ti piacciono i family hotel o i parchi di divertimento non sei obbligata ad andarci solo perché hai un figlio. Allo stesso tempo i musei non sono solo per adulti. Il National Portrait Gallery di Londra per esempio organizza stupende visite guidate per bambini, con carta e matite per disegnare le opere esposte. Scegli delle attività divertenti per entrambi e ti stupirai nel vedere com’è ricettivo tuo figlio.
L’unica cosa su cui devi fare davvero attenzione è la sicurezza in viaggio. Se sei abituata a viaggiare da sola, saprai già come scegliere hotel e appartamenti con portineria 24/7 ed evitare comportamenti a rischio. Tuttavia con un bambino la responsabilità è doppia perché devi anche considerare che potrebbe farsi male accidentalmente o ammalarsi in viaggio. Sono rischi che non puoi prevedere, ma puoi tutelarti con una buona polizza sanitaria come Holins o Heymondo con assistenza in italiano.
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Spero che questi consigli ti siano utili e non vedo l’ora di leggere la tua esperienza da mamma single in viaggio nei commenti. Viaggiare da sola con tuo figlio è possibile e se ci riesco io puoi farlo anche tu senza nessuna paura!
6 commenti
Paola, tanto di cappello per la mamma che sei per il baby blogger! Seguendo le tue storie su IG mi chiedo sempre come trovi tanta forza, capacità organizzativa e volontà di affrontare un viaggio da sola con il tuo bambino e ti stimo tanto perché non hai mai rinunciato a nulla né per te, né per lui. Le storie che mi piacciono di più? Quelle in macchina, in cui ci racconti dove state andando e dove si vede il baby blogger comodo nel seggiolone del sedile posteriore! Complimenti, sei una bella mamma, dentro e fuori!
Grazie, mi ha fatto quasi commuovere leggere il tuo messaggio ❤︎ Non nascondo che ci vuole davvero tanta forza a fare tutto da sola, ma sono felice dei risultati perché il baby blogger è diventato un piccolo viaggiatore avventuroso anche lui
Io ti stimo tantissimo. Trovo abbastanza faticoso gestire mio figlio in viaggio, lo confesso. E noi siamo in 2. C’è da dire però che è ancora piccino, non avendo raggiunto ancora i 2 anni, e quindi è ancora difficile da coinvolgere nelle attività.
Ultimamente poi ha cominciato a soffrire l’auto e purtroppo in ogni viaggio abbiamo almeno un incidente per cui partiamo con 12 cambi, rotolone a volontà e detersivo per il bucato….
Purtroppo non puoi prevedere tutto, solo cercare di capire tuo figlio e adeguare il viaggio alle sue esigenze. Se può esserti utile, per evitare incidenti in viaggio io mi organizzo con tempi molto larghi. Mangiamo e poi giochiamo un bel po’ prima di partire in macchina. Anche cacca pipì cambi più volte durante la pausa pranzo per essere sicuri di viaggiare “puliti”. Ha funzionato quasi sempre quando era più piccolo, è quasi più complicato ora che ha tre anni perché devo dargli spiegazioni su tutto quello che stiamo facendo 😀
Un post completo e pieno di suggerimenti utili che sottoscrivo al 100%. Anch’io viaggio da sola con mio figlio da quando ha 3 anni e abbiamo provato diversi tipi di vacanza prima di trovare la nostra dimensione. Le prime esperienze sono state quasi da incubo, mentre l’ultima vacanza in Austria è stata memorabile: l’importante è sapersi adattare. Per noi è fondamentale avere sempre alcuni libri gioco da usare nei momenti di attesa e organizzare la giornata in base ai suoi ritmi: si sveglia presto? Sarete i primi ad accedere a musei, parchi, impianti evitando le code e la ressa. Dorme al pomeriggio? Momento perfetto per fare i trasferimenti o visitare un museo che vi interessa. Anch’io ho iniziato a sognare una crociera
Credo che la crociera sia il sogno di molte mamme, con il miniclub per bambini e la piscina idromassaggio per noi 🙂 Tu sei stata una grande ispirazione quando ero incinta e avevo chiesto alle altre mamme blogger com’era cambiato il loro modo di viaggiare. L’importante con i bambini secondo me è non avere piani troppo rigidi, alla fine il tempo lo scandiscono loro (anche perché è impossibile vedere un museo con un bambino urlante), ma mi sono accorta che comunque riesco lo stesso a vedere quasi tutto quello che mi interessa