A Milano ho visitato una delle chiese più macabre nelle quali sia mai entrata, il santuario di San Bernardino alle Ossa, decorato quasi interamente da ossa umane. Nonostante questa chiesa sia considerata una vera e propria curiosità di Milano non ho apprezzato affatto il suo aspetto lugubre. Ho invece scoperto un altro aspetto inquietante della religione cattolica e te lo racconto in questo articolo, tra confraternite di flagellanti e riciclo creativo di resti umani.
La chiesa e l’ossario di San Bernardino alle Ossa a Milano
Per entrare nell’ossario di San Bernardino alle Ossa e “ammirare” il suo aspetto funereo con resti umani esposti, devi passare per l’omonima chiesa che dall’esterno non sembra affatto una chiesa. La facciata della chiesa di San Bernardino alle Ossa ha infatti l’aspetto di un palazzo barocco del Settecento, con tante finestre e quasi nessuna decorazione tipica da chiesa, al contrario dell’adiacente basilica di Santo Stefano Maggiore.

Non per niente io sono entrata subito nella basilica di Santo Stefano Maggiore per poi capire che mi trovavo nel posto sbagliato a causa della lampante mancanza di ossa. La facciata di San Bernardino alle Ossa pare sia volutamente spoglia perché la chiesa era legata un ospedale e nei tempi antichi gli ospedali erano più luoghi di morte che di guarigione. Aggiungo anche che forse la confraternita dei Disciplini che la gestiva aveva un gusto estetico di dubbia eleganza, oltre ad abitudini molto molto particolari.
Comunque, una volta entrate nella chiesa giusta, a prima vista San Bernardino alle Ossa sembra una chiesa qualsiasi, a parte un altare laterale con una serie di personaggi biblici in plastica dall’aspetto decisamente kitsch. L’effetto è così surreale che sono quasi scoppiata a ridere davanti al personaggio di plastica luccicante trafitto da un dardo e dal bambolotto vestito di pizzi dorati. L’espressione “Oh Cristo” davanti a questo altare può raggiungere un nuovo profondo significato di turbamento.



Il motivo della mia visita era però la visita all’ossario di San Bernardino alle Ossa, famoso appunto per le ossa. Non posso neanche mentirti raccontandovi che non ero preparata perché avevo visto le foto su internet, ma ero motivata più dal trovare qualcosa di unico-spettacolare-incredibile da raccontare sul blog piuttosto che preservare la mia psiche.
Per accedere all’ossario devi prima passare da uno stretto corridoio scrostato dipinto di giallino e abbellito da raccolte di ex voto impolverati e fiori finti. Gli innumerevoli cuori in metallo sono protetti da reti o rinchiusi in vetrinette, anch’esse polverose.


Superato l’inquietante corridoio, la cappella dell’ossario di San Bernardino alle Ossa si apre in tutta la sua delizia di pareti decorate da resti umani. Femori, crani e altre ossa sono disposte per creare croci o nastri di gusto rococò.
Sembra disgustoso e lo è davvero, con l’aggravante che si tratta di veri resti umani raccolti nei secoli passati, non riproduzioni. L’unica boccata d’aria (metaforica) dell’ossario è l’affresco sul soffitto a volta che rappresenta un’anima che sale in paradiso. Tutto il resto trasmette cupezza e senso di morte.

Come sono stati raccolti i resti umani per decorare San Bernardino alle Ossa
Per capire la provenienza delle ossa che rendono celebre la decorazione dell’ossario di San Bernardino alle Ossa devi fare un salto indietro nel tempo e ripassare la storia dalla sua fondazione. Un tempo quest’area di Milano era aperta campagna, poi un ospedale e infine un cimitero.
Riassunto brevissimo della storia di San Bernardino alle Ossa a Milano
Per contestualizzare al volo la storia del Santuario di San Bernardino alle Ossa nella storia milanese ti trascrivo direttamente la timeline degli appunti presi per questo articolo:
🏥 1127 Gottifredo de Busseri fonda l’ospedale di San Barnaba in Brolo come rifugio per i trovatelli
⚰️ 1150 Gottifredo de Busseri fonda l’ospedale di Santo Stefano alla Ruota davanti alla basilica di Santo Stefano con annesso cimitero per accogliere i defunti dell’ospedale (insomma, l’ospedale funzionava alla grande)
☠️ 1210 il cimitero di Santo Stefano è insufficiente per cui viene costruito un ossario con a fianco una chiesa che viene dedicata a San Bernardino da Siena solo nel XV durante la gestione della confraternita dei Disciplini (simpatici religiosi dall’aspetto spettrale)
💥 1642 il campanile della basilica di Santo Stefano crolla sul complesso di san Bernardino. Durante i restauri le ossa nel cimitero vengono sistemate per creare delle decorazioni mentre il soffitto dell’ossario viene affrescato da Sebastiano Ricci
⛪️ 1679 viene terminata la facciata della chiesa di San Bernardino alle Ossa
☠️ 1690 termina la ristrutturazione dell’ossario di San Bernardino alle Ossa
🔥 1712 la chiesa di San Bernardino alle Ossa viene ricostruita dopo un incendio che lascia intatta solo la facciata
La praticità di avere un cimitero vicino all’ospedale
L’intento di Gottifredo de Busseri, un abbiente cittadino milanese, doveva essere dei più nobili, ma visto la correlazione delle morti tra ospedale e cimitero forse i poveri trovatelli avrebbero preferito rimanere in mezzo alla strada. Riassumento la storia di San Bernardino alle Ossa infatti mi è rimasta impressa la facilità con cui veniva riempito il cimitero dell’ospedale. Eppure, anche se per noi oggi è normale curarci in ospedale, fino agli inizi del Novecento l’ospedale era un posto dove si andava a morire.
L’ossario serviva a conservare le ossa provenienti dai cimiteri di entrambi gli ospedali fondati da Gottifredo de Busseri, quello di Santo Stefano alla Ruota e quello di San Barnaba in Brolo. Ambedue i cimiteri infatti si riempivano in fretta a causa delle frequenti morti dei malati. Per fare spazio ai nuovi corpi venivano quindi riesumate le ossa delle precedenti sepolture, e questa turnazione viene ancora applicata nei cimiteri moderni!
L’ossario medievale doveva però corrispondere più o meno a un magazzino, non era la strabordante decorazione di gusto quasi rococò che vediamo oggi. Senza il crollo del campanile della vicina basilica di Santo Stefano non sarebbe stata realizzata questa orrenda deliziosa ristrutturazione.
Di chi sono le ossa esposte nella chiesa di San Bernardino alle Ossa a Milano
Le dicerie popolari sostengono che i resti umani esposti nell’ossario appartengono ai cristiani cattolici uccisi dai cristiani ariani nel IV secolo, oppure dagli appestati del 1630 di cui narra Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. In realtà le ossa che compongono la singolare decorazione nella chiesa di San Bernardino alle Ossa provengono principalmente dai malati deceduti in ospedale, dai frati che ci lavoravano, da aristocratici e canonici della basilica di Santo Stefano, ma anche da carcerati e condannati a morte.
Curiosamente i crani dei condannati a morte sono contenuti in delle teche. Sul momento, schifata dall’esperienza poco mistica e molto lugubre non ho cercato indizi e una volta a casa non sono riuscita a trovare la motivazione di questa differenza.
La decorazione dell’ossario di San Bernardino alle Ossa
L’attrazione principale della chiesa di San Bernardino alle Ossa è la raccapricciante decorazione del suo ossario, con crani, tibie e femori trattenuti da reti sottili e utilizzati per creare lugubri composizioni di croci. Il risultato è impressionante, sia dal punto di vista artistico che emotivo. Non impressionante nel senso positivo comunque, impressionante perché è davvero orrendo vedere resti umani esposti come decorazione.
Per fortuna si salva almeno il soffitto a volta, magnificamente affrescato da Sebastiano Ricci che portò la pittura veneta barocca a Milano. Il dipinto ‘Trionfo di anime in un volo di angeli’ rappresenta un’anima in ascesa dal Purgatorio al Paradiso.

L’ossario e l’assurda confraternita dei Disciplini
La costruzione dell’ossario di San Bernardino alle Ossa così come lo vediamo oggi è merito dei Disciplini, la confraternita di flagellanti che gestiva il complesso durante il medioevo. Il nome Disciplini derivava dalla loro regola di vita basata sulla ‘disciplina’, ovvero l’autoflagellazione.
Per mostrare le cicatrici delle frustate che si davano da soli i Disciplini si vestivano con un saio aperto sulla schiena e un cappuccio che lasciava scoperti solo gli occhi. Immaginiamoci quanto doveva risultare piacevole la loro vista ai malati in ospedale!
Ovviamente l’allegria dei Disciplini si dimostrava anche nel loro culto dei morti, con i corpi dei confratelli che venivano mummificati lentamente nel putridarium sotto la chiesa. Proprio il rapporto molto particolare che i Disciplini avevano con la morte è il motivo della lugubre decorazione dell’ossario: doveva impressionare i fedeli e comunicare ai vivi la transitorietà della vita terrena, una sorta di memento mori permanente.
Curiosità sul santuario di San Bernardino alle Ossa di Milano
Dopo aver scoperto gli aspetti impressionanti di questo edificio, di seguito puoi leggere alcune curiosità più leggere. Su internet ho trovato diverse leggende che legano il santuario di San Bernardino alle Ossa alla penisola iberica.
Innanzitutto sembra che siano sepolti qui due discendenti portoghesi di Cristoforo Colombo, tali Pietro Antonio e Giovanni di Portogallo Colon Conti della Puela e della Veragua. Se avete visitato o letto il mio articolo sul Galata Museo del Mare di Genova però sembra poco verosimile visto che Cristoforo Colombo non era nobile, e viene raffigurato così solo in un filone della sua iconografia.
Anche questi Colon comunque pare siano stati navigatori, coloni o esploratori perché negli stemmi di famiglia dovrebbe apparire il motto “Colon diede il Nuovo Mondo alla Castiglia e al Leon”, ma non ho verificato personalmente. Detto fra noi, ho resistito pochi minuti nella chiesa di San Bernardino alle Ossa e poi sono uscita per una boccata d’aria quindi non mi è proprio passato per la testa di verificare tutte le iscrizioni!
Un altro portoghese che ha incrociato la storia del santuario di San Bernardino alle Ossa è stato il re Giovanni V che durante una visita ne rimase così colpito da volerne una copia in Portogallo. Tralasciando il suo cattivo gusto, questo è il motivo per cui la Capela dos Ossos nell’Igreja de Sao Francisco a Evora, vicino a Lisbona, è stata decorata con ossa umane nel 1783.
Passando dal legame con il Portogallo a quello con la Spagna, durante la dominazione spagnola di Milano, quella di cui parla Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, è stata realizzata la statua di Nostra Signora Dolorosa de Soledad secondo i canoni dell’arte sacra barocca.
Se ami le correlazioni spurie come me, l’ultima leggenda legata all’ossario di San Bernardino alle Ossa puoi collegarla sia al ritorno dei defunti nel Día de Muertos messicano (si scrive proprio Día de Muertos senza metterci il los, quella con il los è una ri-traduzione derivata dal mondo anglofono!) che all’idea di danse macabre molto popolare nel medioevo. Pare infatti che ogni anno il 2 novembre le ossa di una bambina sepolta a sinistra dell’altare si animino e trascinino gli altri scheletri in una danza spettrale tanto rumorosa da sentire il ticchettio delle ossa dall’esterno.
La mia opinione sul Santuario di San Bernardino alle Ossa a Milano
Se già prima avevo difficoltà a capire i culti cattolici che celebrano sangue e martirio, dopo questa visita sono ancora più perplessa sullo scopo della religione. Per quanto sia dell’idea di vedere più posti possibili per ampliare i nostri orizzonti, sono molto in dubbio se ha senso visitare chiese come San Bernardino alle Ossa. Dal punto di vista artistico è sicuramente interessante vedere come è possibile decorare delle pareti partendo da oggetti di forma irregolare, ma dal punto di vista umano quelle ossa appartenevano a persone, esposte senza il loro consenso. Sicuramente nel medioevo l’idea di rispetto dei resti umani era diversa, eppure ho trovato questo ossario molto triste e inquietante.
📌 Santuario di San Bernardino alle Ossa
Piazza Santo Stefano
20122 Milano
Mi piacerebbe leggere nei commenti le tue impressioni sul santuario di San Bernardino alle Ossa o edifici religiosi simili e se per te ha senso visitare un ossario del genere. Ogni opinione è ben accetta, così come le spiegazioni sul culto dei morti ⬇︎
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4 commenti
Nel 1.100 si moriva in ospedale, pensa un po’ te che strano, e non ti rimborsavano neanche! Fiiiiga
Solo perché non avevano letto il mio articolo sulle assicurazioni sanitarie 😀
Andrò controcorrente ma queste sono le cose che chissà perché mi incuriosiscono e mi spingono alla visita. Nella mia visita di Roma ricordo di aver esplorato la cripta della Chiesa dell’Immacolata Concezione decorata proprio con le ossa di circa 4.000 frati. Non conoscevo questa chiesa di Milano.
Anche io ero curiosa prima della visita perché è davvero qualcosa di insolito, ma l’effetto d’insieme non mi è piaciuto per nulla, veramente un misto tra kitsch e disgusto