Se hai letto i miei articoli sugli Emirati Arabi, sai che Dubai mi piace moltissimo, ma non è stato sempre così. La prima volta che l’avevo visitata, nel 2010, avevo avuto tutt’altra reazione e mi ero ripromessa di non tornarci più. Negli anni sono cambiate molte cose. Molti viaggiatori però hanno ancora l’idea di una Dubai stereotipata. In questo articolo puoi leggere i motivi per cui dovresti invece visitarla e gli sforzi fatti per renderla qualcosa di più di una metropoli di grattacieli e centri commerciali.
Indice dei contenuti
Dubai nell’immaginario collettivo
Probabilmente, se non hai ancora visitato Dubai, te la immagini come una città immersa nel lusso più sfrenato, con sceicchi e milionari occidentali che guidano auto di lusso, turisti intenti a fare shopping di marchi costosi nei centri commerciali e ogni genere di eccesso ambientale e architettonico, tra isole artificiali e grattacieli altissimi.
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Effettivamente Dubai è davvero tutto questo. Ancora oggi continua a competere per il record del grattacielo più alto o l’hotel più lussuoso. Tutti conoscono il Burj Khalifa, alto quasi novecento metri, e il Burj al-Arab, dall’iconica forma a vela. Molti edifici sono centri commerciali immensi, con i negozi monomarca delle principali etichette di lusso. Dubai ospita anche alcuni tra gli hotel più lussuosi e spettacolari al mondo come l’Armani Hotel Dubai o il Burj Al Arab Jumeirah, all’interno dell’omonimo grattacielo.
I motivi per cui Dubai non mi era piaciuta la prima volta
Il mio primo viaggio negli Emirati Arabi era stato una delusione incredibile, lo ammetto. Prima di partire ero così piena di entusiasmo che volevo addirittura comprare una giacca da sci con il logo Ski Dubai della pista indoor del Mall of Emirates da sfoggiare sulle piste alpine una volta tornata a casa. La mia guida era tutta piena di post-it e appunti su cosa vedere.
Una volta atterrata però mi ero trovata davanti una Dubai molto diversa da quella da me immaginata. Una città ancora largamente in costruzione, priva di anima e soprattutto totalmente priva di quell’atmosfera mitica di beduini nel deserto, suq e ospitalità araba che proponeva la mia guida. Avevo trovato una cultura locale basata – o promossa, ma non potevo distinguerlo – su lusso e sul consumismo.
La Dubai storica quasi non esisteva più. Non c’erano aree pedonali, solo grattacieli in costruzione, strade trafficate di enormi fuoristrada e immensi edifici vuoti con giganteschi cartelli “to let”. Per questo motivo nel 2010, se non ti importava molto dei centri commerciali e degli hotel di lusso, restava davvero poco da vedere.
Come è cambiata Dubai negli anni
Dopo questo primo incontro poco entusiasmante, per anni non sono tornata negli Emirati Arabi. Avevo evitato persino gli stop over promossi da Emirates e da Etihad. Davvero, ero rimasta dell’idea che Dubai fosse una città “finta” senza nulla da offrire a turisti e viaggiatori.
Ho cambiato idea solo per una serie di eventi fortuiti. Dopo la pandemia di Covid infatti Dubai era una delle poche destinazioni aperte e sicure. Per questo motivo l’avevamo scelta per far partire il progetto dei viaggi per blogger con #TBIDubai2021. Sarà stata l’immensa voglia di viaggiare e l’entusiasmo per la riapertura delle frontiere, ma la Dubai che ho trovato era molto diversa da quella conosciuta in passato.
Certo Dubai ha ancora molte contraddizioni, ma negli anni buona parte delle criticità che avevo notato nel mio primo viaggio si sono affievolite o scomparse. Tuttavia ancora molti viaggiatori conservano l’idea di una città di lusso e shopping senza nient’altro da offrire. In questo articolo ho ripreso i temi di un mio vecchio post sul perché non mi era piaciuta Dubai nel 2010. Gli argomenti che seguono sono aggiornarli con la “nuova” Dubai di oggi.
La Dubai storica
Durante il mio primo viaggio, la storia della città era relegata a una piccola porzione del territorio cittadino. Un’area storica poco valorizzata, circondata da lavori di costruzione di grattacieli e centri commerciali. Apprezzare la Dubai storica era parecchio difficile e anche con un grande sforzo di immaginazione restava molto poco da vedere.
In parte perché fino al Settecento Dubai era solo un piccolo insediamento quindi non c’erano proprio edifici storici come in Europa. Pensa che l’edificio più antico della città, il forte di Al-Fahidi dove ha sede il Museo di Dubai, risale solo al 1787. L’unico museo da vedere al tempo della mia prima visita, o almeno l’unico promosso attivamente sulle guide e depliant turistici era proprio questo forte. Nonostante ciò era un museo terribile che per fortuna è stato completamente rinnovato.
Per scoprire la storia della città, oltre al forte Al-Fahidi era possibile solo visitare il quartiere Deira, dall’altro lato del fiume Creek rispetto ai grattacieli. Tuttavia a Deira molti edifici storici sono ricostruzioni e i Souk dell’Oro e delle Spezie sono fin troppo ordinati rispetto ad altri mercati mediorientali. Sul fiume Creek passavano e passano ancora i dhow, le tradizionali barche a vela arabe usate per trasportare merci, ma oggi è diventata più un’attività turistica.
Oggi la Dubai storica è molto più valorizzata. Negli anni sono stati fatti considerevoli sforzi per promuovere e raccontare la storia di questo emirato ai turisti. Il quartiere Bastakiya, dove si trova il Museo di Dubai, è stato completamente rinnovato. Ha anche perso il vecchio nome di origine iraniana per presentarsi come quartiere storico Al Fahidi Historical Neighbourhood. Puoi scoprire la Dubai storica perdendoti tra i suoi vicoli o partecipando alle numerose visite guidate volte a far conoscere la cultura emiratina.
Arrivandoci in taxi potresti confondere l’Al Fahidi Historical Neighbourhood con i quartieri vicini Al Seef o Shindagha che hanno lo stesso stile architettonico. Tuttavia quelle che a Shindagha e Al Seef a prima vista sembrano case arabe tradizionali sono ricostruzioni con criteri moderni. Qui si trova anche l’hotel diffuso Al Seef Heritage Hotel Dubai per vivere l’esperienza di dormire in un’abitazione tradizionale.
Lo stile dell’architettura emiratina classica è ripreso anche dal centro commerciale Souk Madinat, più piccolo e piacevole rispetto agli standard emiratini. Per scoprire invece la storia dell’emirato puoi visitare l’impressionante Etihad Museum, dall’architettura modernissima che però racchiude gli eventi principali della trasformazione di Dubai negli ultimi secoli.
L’eredità storica di Dubai oggi è quindi ampiamente preservata, come puoi leggere nel mio articolo su dove vedere la Dubai antica e il quartiere storico Al Fahidi.
Percorsi pedonali a Dubai
L’aspetto che mi aveva scioccata di più nel mio primo viaggio era stato scoprire che non era possibile scoprire Dubai a piedi. Non solo per il caldo, bensì perché non erano proprio presenti strade pedonali o almeno marciapiedi. Ricordo ancora le facce imbarazzate del personale degli alberghi e dei centri commerciali quando provavo a chiedere informazioni sui mezzi pubblici o vie pedonali. Tutti suggerivano di prendere un taxi.
Per fortuna anche questa criticità è stata risolta e ora Dubai offre piste ciclabili e aree pedonali, specialmente intorno al Creek e sul lungomare. Addirittura oggi puoi praticare jogging a Dubai, come ha fatto la mia amica Libera nel suo ultimo viaggio. Passeggiare a piedi per il quartiere storico Al Fahidi e intorno alla spiaggia di La Mer è stato davvero piacevole. Una camminata lontano dal traffico caotico di taxi e centri commerciali.
Anche se Dubai ha ancora molti problemi di traffico, con la strada principale sempre molto affollata, le linee della metropolitana con le sue futuristiche fermate a forma di conchiglia oggi servono numerosi quartieri. I bus vengono ancora utilizzati soprattutto dai lavoratori immigrati, ma piano piano l’urbanistica sta cambiando. La città non è più concepita solo a misura di autovettura (per approfondire leggi come spostarti a Dubai tra taxi e mezzi pubblici)
Le attrazioni di Dubai
Il tour guidato del mio primo viaggio a Dubai era stato un incubo quasi come provare a girare la città a piedi. Speravo di scoprire la cultura locale con una guida, ma ero finita negli ingranaggi di in un sistema super efficiente e standardizzato.
La guida aveva fatto il giro degli hotel in SUV riempiendolo di turisti e i punti di interesse visitati erano il Museo di Dubai con ingresso facoltativo, un passaggio veloce in auto davanti alla moschea di Jumeirah, alle isole a forma di palma e al fiume Creek, quindi fermata per foto ricordo davanti a vari grattacieli. Se te lo stai chiedendo, la visita guidata era terribile esattamente come la mia descrizione.
Questo tipo di visita guidata esiste ancora, tuttavia oggi puoi scegliere visite più approfondite e personalizzate come quella che ho fatto con il gruppo di Travel Blogger Italiane. Costa di più della visita standard mordi e fuggi, ma è un modo davvero unico per scoprire davvero la cultura emiratina e come si è sviluppata l’architettura della città.
Riguardo alle altre attrazioni, oggi Dubai è ricca di musei e parchi tematici da non perdere. Puoi scegliere se visitare la cornice più grande del mondo Dubai Frame, il Museo del Futuro, salire su una gigantesca panoramica, visitare in autonomia l’isola a forma di palma su una monorotaia, divertirti a Kidzania o a Legoland con bambini e tanto altro ancora. Ogni anno questa città propone una nuova imperdibile attrazione e dovresti tornare regolarmente per vedere tutto.
Probabilmente l’unica attrazione che continua a essere penosa per noi italiani è Ski Dubai nel centro commerciale Mall of Emirates. Tuttavia chi non ha mai visto la neve è tutt’oggi entusiasta per la neve dall’aspetto di polistirolo.
Il lato oscuro di Dubai: immigrazione e diritti civili
Un problema che turba parecchio noi occidentali è il modo in cui è suddivisa la società emiratina (e mediorientale in generale). Negli Emirati Arabi e nei Paesi vicini la legge sull’immigrazione non permette di ottenere la cittadinanza in alcun modo, nonostante gli anni trascorsi. La residenza è concessa solo temporaneamente in base alle ricchezze portate o al tipo di lavoro svolto.
Numerose associazioni come Amnesty International, Human Right Watch o Missione Consolata denunciano le condizioni di lavoro dei lavoratori invisibili che hanno contribuito alla ricchezza del Paese. La favola di Dubai infatti sembra solo per i lavoratori occidentali che possono trovare un lavoro prestigioso e ben pagato. Apparentemente i lavoratori edili e domestici godono ancora oggi di pochissimi diritti.
I diritti delle donne negli Emirati Arabi
Uno dei ricordi più assurdi del mio primo viaggio a Dubai nel 2010 erano i numerosi cartelli nei centri commerciali che invitavano ad assumere abbigliamento e comportamento decorosi. All’epoca avevo visto solo donne emiratine coperte da velo e lunghe tuniche nere. Questi cartelli esistono ancora, ma ora Dubai è una città più moderna e occidentale. Per esempio puoi vestirti praticamente come vuoi (leggi cosa mettere in valigia per un viaggio a Dubai). Le effusioni in pubblico però restano non particolarmente apprezzate così come la convivenza fuori dal matrimonio per cui molti expat in coppia mantengono due appartamenti.
Girando per la città all’epoca del mia prima visita ero rimasta stupita anche nel trovare molti centri estetici e parrucchieri per sole donne. Tuttavia pare che queste attività ladies only siano percepite ancora oggi molto positivamente, come attenzioni rivolte alle donne. Non a caso nella modernissima metropolitana di Dubai i treni hanno carrozze a uso esclusivo di donne e famiglie, vietate agli uomini. In città sono diffusi anche i taxi guidati da donne per le donne.
Visitare Dubai: SI o NO
Dopo il mio primo viaggio per lungo tempo non avevo voluto tornare a Dubai. Pensavo di trovare ancora la città finta che ricordavo. Per fortuna avevo deciso di darle un’altra possibilità per ché questa nuova Dubai mi è piaciuta tantissimo e mi ha permesso di riscoprire gli Emirati Arabi.
Il mio consiglio quindi è di non basarti solo sui pregiudizi e sui racconti entusiasti o negativi di chi Dubai la ama o la odia. Dubai è una città con tante sfaccettature che è cambiata negli anni e potrebbe non essere già più la stessa città che era ieri. Potrebbe piacerti il mito della città costruita dal nulla in mezzo al deserto o l’idea andare in giro con una limousine Tesla. Potrebbe affascinarti questa nuova Dubai storica così come potresti voler visitare tutti i parchi di divertimento.
Se hai letto tutto scrivimi nei commenti che impressione ti ha dato Dubai e se anche per te la tua opinione su questa città emiratina è cambiata nel tempo.
39 commenti
Sono partita per Dubai molto prevenuta, poichè anche a me non interessano mall e hotel 5 stelle. La tentazione di uno scalo però è stata forte e mi sono convinta. Ho trovato lussi, sfarzi e tanta apparenza, ma tra le luci e le finte griffe c’è una città che si muove e lavora, proprio per creare un enorme parco giochi per i pochi che se lo possono permettere. Ho lasciato stare lo sfruttamento e la condizione femminile (sono stata in paesi ben peggiori in questo senso) ed ho provato ad andare oltre. Ho alloggiato in un quartiere meno turistico (Deira) e ho girato per la “vecchia” Dubai, sono andata a Al Bastakiya sul Creek, un serpente di acqua che ti fa attraversare una liquida linea del tempo. Tutto è nascosto sotto la polvere di stelle dei quartieri alti, ma qui, tra la gente comune, trovi qualcosa di autentico. Secondo me una seconda possibilità potresti dargliela.
Ho visitato Dubai un paio di volte in occasione di scali obbligati prendendo voli Emirates. Da un lato sono rimasta affascinata dai super grattacieli, in particolare dai record del Burj Khalifa e del Dubai Mall sottostante, ma ammetto che io ho un debole per i grattacieli.
Il fatto che Dubai sia però un enorme cantiere a cielo aperto non passa inosservato, senza contare le infrastrutture pensate unicamente per lo “stile locale”, ovvero il lusso senza confini, Burj Al Arab in primis.
Quello che in realtà mi ha lasciato più scioccata è lo spreco di soldi, che tanto loro ne hanno a volontà, speso in aria condizionata ghiacciata ovunque, anche dove non serve, solo per dirne uno.
Ovviamente la parte storica di Dubai, quella del Creek e dei suq è molto ridotta rispetto al resto, però l’ho apprezzata.
Ecco non è una città in cui mi fermerei apposta per fare una vacanza ma un tour veloce per una giornata di scalo non mi è dispiaciuto.
La cultura araba, per il resto, è capace a volte di provocare in noi occidentali delle vere guerre ideologiche, io ne so qualcosa, ho sposato un marocchino, ma rispetto tutti e ognuno ha le proprie usanze.
Invece il tuo commento denota intelligenza, buona educazione e un uso consapevole del proprio tempo. Grazie per essere passata a leggere il mio blog 😉
Purtroppo Dubai è stata davvero una delusione, ero partita con le migliori aspettative per poi rimanere delusissima. Spero però che negli anni sia migliorata, ma se mi confermi che è ancora un enorme cantiere a cielo aperto il suo sviluppo non ha ancora cambiato direzione 🙁
Stefano ha risposto già in maniera adeguata e molto bene
Paola prima di dare pareri e giudizi assurdi, sproloquiare in merito alla tua esperienza di qualche giorno, prova ad essere immigrata e vivere all’estero a 360 gradi!
Scusa ma uomini e donne di colore che lavorano nei campi a raccogliere pomodori e carciofi li vuoi paragonare a indiani, pakistani ecc che vivono a Dubai? In Italia sono schiavi! Qui hanno stipendio, alloggio, bollette ed assicurazione sanitaria! Tutto pagato per legge dal datore di lavoro! E rispetto al loro paese stanno benissimo! E riescono a mandare i figli a scuola, cosa che altrimenti non potrebbero fare!
E questa è la precisazione di solo una delle cose false che hai scritto!
Evitiamo di dire cose false per favore
Vivere Dubai da turista non è assolutamente come viverci veramente e per anni!
Ti assicuro che niente del tuo post è vero!
L’ignoranza è una brutta bestia e l’invidia anche peggio!
Italiani informatevi bene e non guardate solo le apparenze! Soprattutto non credete a ciò che dice solo una persona andata in vacanza!
Ovviamente ognuno ha i suoi gusti e stili di vacanza, ma dare tutti questi giudizi sulla vita, cultura ecc. di un paese visto in minima parte e pochi giorni, mi sembra veramente eccessivo!!!!!
Questo è tutto!
Grazie Simona, evidentemente vivi in una Dubai diversa da quella che ho visto io e altri tuoi connazionali expat perché le mie impressioni mi sono state confermate da persone che ci vivono. Ti ringrazio anche per aver perso tempo a esortare il popolo italico a non credere al mio blog perché evidentemente dei milioni di articoli a favore di Dubai il mio ha molta più importanza 😉
Secondo me va bene solo se vuoi una vacanza a tutto relax, però conoscendoti non mi sembra proprio il tuo stile di viaggio 😉
Per fortuna non siamo tutti uguali e ognuno può scegliere le esperienze che preferisce. Forse quando sei stata tu a Dubai hai scelto un hotel comodo alla metropolitana, ma poi dove vai? Nei centri commerciali. A me piace passeggiare nei centri storici e nei parchi e in una città dove non ci sono marciapiedi vedo difficile passeggiare anche per strada. Io poi non giudico la libertà della donna in base a macchinoni e vestiti firmati, ma in base alla possibilità di scegliere il suo stile di vita in modo autonomo. Così come per conoscere i retroscena sull’immigrazione non è necessario andare a fare il reporter d’assalto, ma basta informarsi tramite amici expat, documentari, libri e persone che in quel luogo lavorano.
Non sono stata a Dubai ma a Doha e Abu Dhabi e ho avuto le tue stesse impressioni! Fu veramente strana la sensazione di trovarmi in un posto che sembrava interamente fatto di plastica, come se mi trovassi all’interno di un modellino in 3D. E la situazione della donna è ambigua e inquietante, per non parlare degli immigrati, quando posso mi piace documentarmi su questi paesi, per sapere cosa accade nel mondo.
Bellissimo articolo. Hai raccontato cose che non sapevo e trovo interessantissimo il tuo punto di vista ambientale e umano. Grazie davvero!
Rientrato ieri da sto paese di matti…. La tua analisi é perfetta e mi piace molto ! Grazie
Scusa, ma tutto questo cosa c’entra con il mio post?
Non ci sono mai stata ma avevo ricevuto un’offerta li ed ero molto indecisa. A istinto non mi ispirava niente, mi sembrava tutta finta e decisamente un posto dove non sarei stata felice. Mi sono documentata tanto prima di accettare l’offerta e poi ho detto di no e non me ne sono mai pentita. Honestly, non ci andrei manco in vacanza. Posit belli al mare li abbiamo anche in Italia, per sciare preferisco l’outdoor delle nostre alpi e non un tristissimo centro commerciale . Amo anchio scoprire posti e camminare per ore, detesto dover prendere taxi o auto per visitare una citta.
Concordo pienamente! Sono stata in Israele ma e’ tutta un’altra storia. Dubai e’ la bolla / gabbia d’oro per far soldi e fuggire. Non il mio stile di vita sinceramente
Un post davvero interessante che parla di Dubai in maniera sincera e non patinata. Mi hai fatto riconsiderare l’idea di visitare questo Paese.
Io non resisto proprio più di un giorno a fare colazione-spiaggia-aperitivo-cena. Per quanto un posto sia paradisiaco – e le spiagge di Dubai sono davvero bellissime – sento subito la necessità di esplorare i dintorni e scoprire la cultura locale per mettere a frutto le ore passate in volo per raggiungere la mia destinazione!
Eppure sai che è super gettonata come meta per una vacanza? Se voli con Emirates per esempio puoi fare uno stop over senza sovrapprezzo per visitare Dubai eppure anche io continuo a pensare che la spiaggia da sogno non valga tutto il resto
Argomento scottante quello di Dubai, crea sempre polemiche, un po’ come le crociere Non abbiamo mai visitato Dubai per un semplice motivo: non è una meta che ci attrae (indipendentemente dagli aspetti da te analizzati), non abbiamo ancora trovato una buona motivazione per farci partire, almeno finora. Molto di quanto da te descritto è comunque comune a diversi paesi di religione islamica purtroppo! Dovremmo evitare una discreta dose di paesi
Secondo me è perché Dubai ha spiagge da sogno e hotel di alto livello a prezzi non troppo esorbitanti quindi chi vuole una vacanza “senza pensieri” si può trovare benissimo. Io senza pensieri in questo modo non riesco a starci e anche in viaggio ho bisogno di qualche tuffo nella vita reale
A me Dubai è piaciuta e ci sono stata 2 volte. Non è una città perfetta, a tratti finta, ma la trovo una meta piacevole e una sfida che l’uomo ha vinto sul deserto. Poi sono punti di vista 😉
Non conosco Dubai, ma la tua mi sembra un’analisi attenta e profonda. Ti confesso che come destinazione non mi ha mai attirato molto. La potrei forse prendere in considerazione per una visita di alcune ore, magari in occasione di uno scalo aereo. Ho sempre pensato che in Italia si sia creato una sorta di mito nei confronti di Dubai. Si tratta però di un turismo consumista e superficiale. Riguardo poi all’impossibilità di muoversi a piedi, potrei scriverne un romanzo.
Brava Paola, bel post! Giordana, vivo da sei anni in Medio Oriente e se hai vissuto qui e non hai visto come vengono schiavizzati i pachistani, gli afgani e i bengalesi (e le maid), a prezzi ridicoli tra l’altro, allora avevi il prosciutto sugli occhi. Io ce li ho sotto gli occhi tutto il giorno, e il mio fidanzato è pachistano e ne sento di ogni. Anziché scrivere “quando vuoi ne parliamo”, parlane qui e argomenta ciò che dici.
Ognuno ha i suoi gusti e le sue preferenze sui viaggi e le città da visitare/vivere 🙂
Su quello hai perfettamente ragione, anche in Italia il sessismo viene spesso visto come una cosa normale e i diritti delle donne partono proprio dal venire considerate uguali agli uomini. Nei Paesi arabi però credo che mi faccia più impressione proprio perché la discriminazione è resa così evidente dal velo
Probabilmente abbiamo gli stessi gusti in fatto di destinazioni 🙂 forse dobbiamo solo considerarla una specie di parco di divertimenti da vedere una volta nella vita e basta…
Io ci sono stata a Dubai e in parte concordo con te. Si, tutto è falso, dalle piste da sci ai palazzoni, ma a me è piaciuto però vedere il contrasto con la città vecchia, passeggiare lungo il fiume, vedere le barche dei pescatori e i negozietti colorati di spezie e la zona con tutti i negozi di oro (tutto giallo giallo). Abu Dhabi anche è bella, bellissima la Moschea e le spiaggie. L’ideale è fare un viaggio con arrivo a Dubai e ripartenza ad AbuDhabi, fattibile e perfetto. Sulle donne, non lo so, una mia amica vive li e mi dice che le donne a Dubai vivono nel superlusso e che oggi coprirsi o meno è più una scelta che un obbligo. Mah, forse vivendo li si potrebbe capire di più, ma nn ci vivrei mai sinceramente.
Effettivamente molti sostengono che Abu Dhabi sia meglio, io non ci sono mai stata. I prezzacci di Emirates sulle destinazioni a lungo raggio di solito hanno la meglio e quindi Dubai diventa una tappa fissa 🙂
Non avevo in programma di vedere Dubai e in realtà anche le poche foto che ho visto non mi hanno mai attratta più di tanto..e poi detesto i centri commerciali. Non credo mi piacerebbe, ma chissà, magari un domani verifichero’ di persona!
Non ci sono mai stata e devo dire che non rientra tra le mie priorità di viaggio. Certo se vincessi un viaggio gratis non disdegnerei ovviamente . Secondo me bisogna andare consapevoli di trovare tanto lusso e superficialità. Un po’ come Monaco… è un luogo scintillante, in cui tutto mira a sorprende e suscitare anche un po’ di invidia!
Sicuramente deve essere stupefacente e divertente
Sono contenta che ci sia finalmente apertura verso le donne, a Dubai purtroppo non ho visto nessuna donna locale scoperta, tutte velate e con la tunica nera. Il fatto stesso che sia lo Stato a decidere come devo vestirmi nei luoghi pubblici o che non possa tenere per mano un uomo (ho visto un cartello in un supermercato con i disegni ultra chiari!) però lo vedo proprio come una violazione della mia libertà personale. Per la prossima tappa nel mondo arabo ti chiederò consiglio e nel frattempo mi segno Sharjah come città da visitare 😉
Incontrare un tassista del genere appena scesa dall’aereo è la cosa peggiore che ti possa capitare 🙁 Io sono totalmente sfiduciata nei confronti dei tassisti, anche se in alcuni casi purtroppo non possiamo proprio farne a meno
Puoi solo farti trasportare dal taxi o dalla guida nei vari punti turistici 🙁 La nostra idea europea di centro città qui non esiste proprio, c’è spazio solo per i SUV tamarri!
Purtroppo per gli immigrati mi hanno riferito che è così in tutta l’area degli Emirati e paesi limitrofi. Il lungomare di Dubai è bellissimo, il mare stupendo e la sabbia soffice… il problema però è che non c’è nulla attorno, davvero!
Va bene giusto se parti con l’idea di farti una vacanza nel lusso abbordabile :/
ma non é vero! ci sono quartieri di Dubai molto tipici e particolari con architettura tipica e senza gli specchi dei grattacieli. Ci ho vissuto!
Sono davvero una piccolissima parte che devi comunque andare a scoprire con fatica, non è quello che viene offerto ai turisti che visitano la città. Per scoprire l’architettura araba tradizionale ci sono altre città decisamente più “incontaminate”
Io sono stata 2 volte a Dubai. È una meta che ti affascina e ti stupisce, è la città dei record dove tutto è realizzabile.
Di certo è fatta di contrasti ma spesso in vacanza (e non in viaggio) vogliamo guardare una destinazione con leggerezza.
Hai visitato Abu Dhabi? Dicono conservi ancora il fascino della cultura locale…
Sono tornata ieri da Dubai e francamente confermo la tua impressione . Città ampiamente sopravvalutata . Mi sono fermata 4 giorni tornando dalle Seychelles ( posto invece bellissimo e pieno di natura ). Dubai e’ invivibile a piedi e di centri commerciali e edifici di lusso dopo due giorni non ne potevo più . Se aggiungi che in hotel ai piani altri le finestre sono bloccate e senza maniglia il quadro è completo . Scegliete altro!
Peccato, mi dispiace. Speravo fosse migliorata negli ultimi anni visto che ne parlano sempre tutti benissimo, ma evidentemente il tipo di turismo che attira è diverso da quello che piace fare a noi…